A Description of the Interior of the Pavilion of Siam from G. E. Gerini's Catalogo descrittivo

Pochi e brevi cenni basteranno a dare un'idea dell'interno del Padiglione, nella visita del quale servirà già di buona scorta la pianta annessa a questo Catalogo e gli schiarimenti contenuti nel corpo del volume. All'una ed all'altro ci riferiremo perciò di frequente nella nostra succinta esposizione. Si può accedere al Padiglione sia attraversando la passerella che varca il Po subito a valle del Padiglione stesso, che dalla banchina corrente lungo il fiume, o dal terrazzo che comunica coi padiglioni attigui sorgenti sulla sua riva destra. Incornincieremo qui dal lato della passerella, e precisamente dalla galleria di sinistra segnata colla lettera A nel piano.

Galleria A (alla sinistra). Vi accediamo per l'entrata sita al suo estremo, che vediamo sormontata da una targa col nome SIAM in lettere bianche su campo vermiglio inquadrato in una cornice dorata in stile nazionale, con due bandiere siamesi spiegate ai lati. Ivi presentansi al nostro sguardo, tra gli intervalli dei pilastri, vetrine con entro campioni di pelli, corna e corteccie da concia (gruppo XXII, classe 138: pagine 281-283); ed appese più in alto delle stuoie indigene di varia dimensione e finezza (gruppo XXI , classe 137: pp. 274-276).

Quelle più grandi fra i pilastri dalla parte aperta della galleria che prospetta il terrazzo ed il fiume, sono d'un tessuto più grossolano e resistente, essendo destinate in Siam a fare le veci dei nostri copertoni di tela incatramata o cerata, e servono, in genere, a ricoprire barche, carri e mercanzie. Qui giovano intanto assai bene a proteggere dal sole e dalla pioggia che ardisse insinuarsi obliquamente nella galleria. Da questa, salendo alcuni gradini, penetriamo nella prima sala, indicata pure colla lettera A nella pianta.

Sala A (sinistra). Le pareti di questa sono tappezzate di satinetto color verde-cupo, mentre il soffitto è ornamentato di arabeschi policromi e dorature in pretto stile siamese. Nel riquadro sopra la porta d' entrata è tesa la bandiera nazionale siamese; in alto sulle pareti sono appese stuoie indigene a vari disegni ed a figure d'animali (tigri, coccodrilli, pavoni), e negli intervalli tra le finestre elevate spiccano dischi dentati bianco e oro rappresentanti il ciakra di Vishnu , emblema dell'orbe solare rivolvente in perpetua vicenda, epperò simbolo di dominio e di sovranità universale, insegna dei monarchi. Nel Buddhismo esso tipifica inoltre il Dharmaciakra, "ruota del Dharma" o della Legge (di causa ed effetto), che il Gran Maestro metaforicamente pose in moto e mandò rivolvendo pel mondo col bandirvi che fece delle proprie dottrine.

Questa sala è per la massima parte occupata dalla Mostra delle Scuole primarie e medie siamesi, sia maschili che femminili. Nella doppia serie di vetrine allineate sul centro e sormontate da un lungo riquadro a cornice dorata, son disposti programmi, orari, libri di testo e lavori femminili, i quali occupano anche i due armadi a muro allato dell'ingresso. 

Intorno alle pareti sono appesi in altrettante cornici saggi di disegno degli allievi delle scuole medie, che si ispirano in massima all' ornamentazione nazionale (gruppo I, classe 3: vedi pp. 17-27). Oltre a ciò, sulla parete di sinistra spicca un gran quadro con cornice intagliata in legno teak nello stile siamese, entro cui è presentata una serie di fotografie delle linee ferroviarie dello Stato. Vi son ritratti grandi ponti in ferro, stazioni e vedute di vari punti del percorso delle linee (gruppo VII, classe 39: vedi pp. 51-55). Sul tavolo sottostante figura il rapporto a stampa sul traffico delle stesse nel 1910.

Nell' angolo vicino della sala è montato un telaio Siamese per la tessitura della seta. Esso è in legno rosa, del tipo tradizionale impiegato in paese, e non potrà che destare interesse e curiosità. Nell'armadio a muro accanto figurano altri attrezzi indigeni per la filatura della seta, ed una serie di fotografie delle scuole d'agricoltura e di sericoltura in Siam (gruppo XI X, classe, 130: vedi pp, 239-243 e 246.247). Il corrispondente armadio murale verso la parete di destra è invece occupato dalla mostra di bachicoltura, e vi si osservano campioni di filugelli, crisalidi, bozzoli, foglie di gelso indigeno e d'utensili per l'allevamento dei bachi (gruppo XVI, classe 95: vedi pp. 166-173 e 177).

Nelle vetrine allineate lungo la parete di destra sono disposti invece campioni dei cotoni coltivati in Siam, compresovi quello d'albero (kapoll), di tessuti indigeni di cotone (gruppo XIX, classe 127: vedi pagine 231-223 e 244-245), e di fibre tessili varie, tra le quali ramie, canapa siamese (alquanto diversa dalla nostrana) e fibre interessanti di banano silvestre (gruppo XI X, classe 129: vedi pagg. 236-239 e 245). Una vetrina attigua contiene saggi della curiosa carta indigena bianca e nera in foglio, e ripiegata a paravento in fascicoli (gruppo XXIII, classe 144: vedi pagg. 292-296 e 298).

Nell'angolo vicino è un cavalletto porta-asciugamani di canna di bambù appartenente al gruppo XXI, classe 137, della quale si troveranno maggiori saggi nel salone centrale. Nell' avviarsi verso quest' ultimo si noterà appeso alla spalla destra del largo accesso un quadro contenente fotografie dei graziosi e vivaci cavallini (poneys) siamesi. 

Quella più alto rappresenta il Re attuale del Siam a cavallo, e quella a sinistra uno dei suoi fratelli, il Principe di Nakhonn-ciaisi, attuale Ministro della Guerra, pure montato. Un'altra mostra un corridore col suo fantino, sul campo di corse a Bàngkòk (gruppo XI, classe 59: vedi pp. 77-79). Sulla spalla di contro seguono altri disegni degli allievi delle scuole. Il visitatore si trova ora sulla soglia del Salone Centrale.

Salone Centrale. - L'addobbo di questo è, come può bene immaginarsi, più ricco che nelle adiacenti sale. La tappezzeria ciakra è di satinetto color oro vecchio. Da un ciakra o disco simbolico situato al centro dell' alto soffitto scendono in dolce curva verso gli angoli della sala otto festoni di verde fogliame intrecciato con fiori multicolori, assicurati alle lesene d'angolo per mezzo di nastri dei colori nazionali (bianco e rosso). Nelle nicchie ogivali, praticate in alto, attraverso le pareti laterali, vedonsi figure dorate di Buddha nelle varie attitudini in cui è tradizionalmente rappresentato; nei pieni della parete invece del ciakra semplice rimarcasi qui questo emblema infilato dal tri o tridente di Siva, formando così insieme il Ciakra-tri o Ciakr-tri, insegna della dinastia attualmente regnante in Siam. Sulla parete di fronte, ai lati della nicchia centrale, sono tese due bandiere reali siamesi, portanti su campo azzurro oltremare lo stemma reale consistente d'un tripartito scudo sormontato dall' insegna del ciakra col tridente, e più in alto dal conico mongkut o corona regale; tutto fiancheggiato da due bianchi ciaktra o simbolici ombrelli a sette ordini. La stessa bandiera si vede ancora ad ornare la parete di contro immediatamente sopra la porta d'accesso principale.

Intorno alla grande nicchia d'onore, al centro della parete di fronte, corre una cornice dorata, di modanatura siamese, come pure sono le cornici di tutte le vetrine in questa sala. Lo sfondo della nicchia è drappeggiato in alto con raso rosa, il colore genetliaco del non mai abbastanza compianto Re Ciulàlongkonn, la cui fotografia in grandezza naturale vi campeggia in una cornice, contornata da festoni e ghirlande, quale omaggio e tributo reverente dovuto alla memoria di Lui, sotto i cui auspici venne decisa ed iniziata la preparazione della presente Mostra, che la sua prematura dipartita da questo mondo non gli concesse di vedere compiuta. Più in basso son collocati i ritratti, pure in grandezza naturale, del suo figlio e successore Vagiràvudh, il Re attuale, e della Regina Madre Sawap'hâ, che fanno ad un tempo parte della mostra di fotografia artistica (gruppo III, classe 16: vedi pag. 32). La parte inferiore di questa nicchia è occupata da un gruppo di piante esotiche ornamentali.

A sinistra della nicchia stessa, in una vetrina incassata ad emiciclo nella parete, sono disposte a raggiera su un piedestallo ventole di penne di forme e colori svariati, dal lungo manico, quali usansi in Siam (gruppo XX, cla sse 133: vedi pagine 251-256).

- La vetrina corrispondente, a destra della nicchia, è invece occupata da un copioso assortimento di lavori in paglia, giunco, fibre, e di minuterie ed oggetti di fantasia (gruppo XX I, classe 137: vedi pp. 267 -272 e 274- 279). I primi vanno dai panieri e vassoi agli astucci portasigari  e cappelli; ed i secondi comprendono tra altro un piccolo paravento intarsiato in madreperla, col riquadro figurato alla siamese in lacca ed oro.

Riproduzioni fotografiche, metallizzate, di capi d'opera d'ebanisteria siamese ornamentati pure in lacca ed oro si vedono - in altrettante cornici appese alle lesene di questo salone (gruppo XIII, classe 72: pp. 81-85); su due delle quali - accanto alle vetrine della bachicoltura e sericoltura, comuni colla già descritta sala A notansi altresì cassettine a vetri contenenti bozzoli, filati, organzini e tessuti di seta.

Le due vetrine a muro allato dell'entrata principale, contengono invece: quella di destra fotografie a colori di paesaggi siamesi ed una fotografia metallizzata su argento d'opere d'arte decorativa (gruppo III, classi 16 e 17: vedi p. 32); e quella di sinistra la mostra mineraria. Oltre a campioni dei minerali principali del Siam (fra i quali primeggia per ricchezza lo stagno vedonsi anche in tubetti o provette di vetro saggi delle sue gemme (rubini, zaffiri e spinelli), mentre in una serie di fotografie sono presentate vedute di importanti lavori minerari e macchinario relativo (gruppo XVIII, classe 106: pp. 191-1 98 e 225-226).

Compiuto così il giro di questo salone, è ormai tempo di soffermarci un po' alla grandiosa vetrina centrale che sin dal primo momento attrae l'attenzione del visitatore. È questa in pretto stile siamese, come del resto subito si arguisce dalla sua forma quadra rastremata in alto (cosi che gli spigoli invece di essere a piombo sono inclinati in dentro), dalle peculiari modanature dorate e dalla pure aurata guglia piramidale che la sormonta, terminando in un'esile freccia che s'innalza sin quasi a toccare il soffitto. Internamente s'eleva un' impalcatura piramidale a gradinate ricoperta di raso rosa ed azzurro cupo, sulla quale sono esposti gli oggetti. Sui ripiani superiori son collocate, una sul sommo dell' impalcatura e l' altre sulle faccie intorno, nove sfarzose maschere drammatiche quali vengono impiegate dagli attori siamesi nella rappresentazione di scene tratte dal Râmâyana, il capolavoro dell' epica indiana, fonte cui perennemente attingono ispirazioni i drammaturghi dell'Oriente medio (gruppo XIV, classe 77: vedi pp. 87-123). Sul ripiano inferiore della vetrina è disposta una collezione d' argenteria siamese e d'altri lavori in metallo, che attesta la perizia di quegli artefici nel maneggio sia del cesello che del bulino o degli smalti. In più d'uno dei vasi cesellati a sbalzo si noterà la figurazione a base di calice di loto e di soggetti mitologici siamesi (gruppo XXI , classe 135: vedi pp. 257- 266 e 273-274). Si può ora passare alla sala destra, segnata colla lettera B sulla pianta.

Sala B (destra). - Nell' addobbo essa è analoga alla sala A (sinistra), epperò vi si notano in alto, sulle pareti, simili emblemi, bandiere e stuoie figurate; come pure una pressochè identica disposizione delle vetrine. Ma il carattere degli oggetti espostivi ne differisce totalmente, essendo essa - tolta qualche eccezione - dedicata precipuamente ai prodotti dell' industria e del suolo siamese. Se la prima potevasi su per giù caratterizzare un ambiente didattico ed il salone centrale un ambiente artistico, questa è essenzialmente un ambiente commerciale, ove si soffermeranno di preferenza gli uomini d'affari, benchè non vi manchino anche attrazioni pel bel sesso e pei buongustai.

Svoltando subito a destra s'incontra la prima scansia incassata nella parete e comune col salone. Sui ripiani superiori di questa sono esposti in vasi di cristallo i prodotti della grande coltura, fra i quali primeggia naturalmente il riso di cui vedensi numerosi campioni insieme ad altri cereali, semioleosi, ecc.

Sul sommo campeggia una magnifica noce di cocco (gruppo XV I, classe 90: vedi pp. 154-165 e 174-176). I ripiani inferiori sono invece occupati da numerosi modelli d'attrezzi da pesca siamese, tutti curiosi, ma curiosissimo tra tutti la geniale, per non dire magica, "barca fantasma", entro cui i pesci saltano a farsi pigliare di loro spontanea volontà (gruppo XV , classe 82: vedi pp . 138-144 e 149-150).

Passando oltre ci si trova di fronte ad una collezione di coltelli ed altri utensili da taglio quali sono usati dai canpignuoli siamesi. Curiose riusciranno le sciabole e coltelli da giungla; e le forme, strane per noi, eppur quasi sempre aggraziate, di taluni dei pezzi esposti (gruppo XVI, classe 92: vedi pp. 166 e 176-177. Accanto sulle pareti, si notano riproduzioni cartografiche in foto incisione eseguite in Siam da quella Direzione del Catasto e Topografia: in altri punti della sala se ne troveranno altre, come pure interessanti saggi dell' antica cartografia indigena (gruppo III, classe 18: vedi pp. 30, 31 e 32). E si giunge così ad una grande vetrina che occupa tutta la parte mediana della parete di destra e contiene la mostra forestale. Ivi figurano campioni dei principali legnami da opera da costruzione che escono dalle foreste del Siam e di molte specie d' alberi è presentato il tronco, sezionato nel senso della lunghezza e di traverso, in modo da far vedere la disposizione delle fibre legnose. Oltre al già ben noto teak, del quale il Siam possiede le più vaste e migliori foreste del mondo, non mancheranno d' attrarre l' attenzione altri eccellenti legnami anche per lavori di lusso, che non la cedono in bellezza ai migliori conosciuti. Sul ripiano superiore figurano in vasi di cristallo campioni d'altri prodotti forestali, come cera, gomme, e oleo-resine e lacca rossa, oltre ad un disegno a colori in proporzioni ingrandite dell' insetto che la produce in Siam. Infine, più in alto, sono appese fotografie presentanti vedute di lavori forestali, tra le quali le più interessanti riusciranno senza dubbio quelle illustranti l'opera preziosa ed intelligente dell'elefante, quadrupede altrettanto indispensabile nei boschi del Siam quanto lo sono il bue ed il bufalo ne' suoi campi (gruppo, XV, classe 80: vedi pp. 125-127 e 145-48).

Proseguendo si perviene ad un tavolino sul dinanzi del quale sono schierate tre cassettine a vetri completamente ripiene di lacca rossa proveniente dalle foreste di varie provincie del Siam (pp. 147 e 205). A ridosso della parete sorgono due armadietti a vetri contenenti numerose bottiglie ripiene, da un canto d' essenze ed estratti aromatici per confetteria e bevande, e dall' altro d'estratti coloranti liquidi per confetteria, fabbricati coi prodotti della flora indigena (gruppo XV II, classe vedi 100: p. 186 e 190).

La serie delle droghe e condimenti continua nell'armadio a muro contiguo, ove figurano saggi del pepe, del caffè, delle noci moscate e del cardamomo indigeno (pp. 183-187 e 190). I suoi ripiani superiori sono invece occupati da un campionario di risi mondi e farine, a complemento della Mostra delle industrie e prodotti alimentari (gruppo XVII, classe 98: vedi pp. 179-1 83 e 189).

Passando ora all 'armadio murale che vi fa simmetria dall'altra parte della stessa parete, vi troviamo nella metà superiore, disposti su tre ripiani in vasi di cristallo, numerosi campioni di tabacchi siamesi, sia tritati che lavorati in sigari e sigarette. Curiose ed eleganti, tra queste, quelle avvolte nei rosei petali del loto reale (gruppo XV III, classe 1:1-4: vedi pp. 219-22 3 e 229-230). Altre classi di questo gruppo sono rappresentate nella parte inferiore dello stesso armadio con campioni d'olio di legno (classe 115, p. 227); di saponi e saponette di fabbricazione indigena (classe 118, pp. 204.-205 e 227); di materie coloranti, notevolissima tra le quali quella per tingere in nero (classe 119, pp. 205-210 e 228); di materie concianti, resine e gomme, ond'è interessantissima la lacca o vernice nera (classe 122, pp. 210-212 e 228); e d'olii e resine per profumerie, tra cui primeggia il fragrante benzoino di Siam, il migliore del mondo (classe 123, pp. 212-219 e 228). Nessuno, commerciante o profano che sia, può mancare, non solo di dare uno sguardo , ma di rendersi meglio edotto di queste mirabili e preziose sostanze, peculiari al Siam, e meritevoli d'essere conosciute e studiate altrove. 

Svoltando verso la parete di sinistra non si potrà pure almeno di soffermarsi dinanzi alla splendida collezione di schizzi e dipinti di tipi e paesaggi siamesi che l' adornano, la quale, meglio di qualunque descrizione, ci conoscere le caratteristiche dell'architettura e della vita sociale del paese (gr. XXIII, classe 157: vedi pp. 297 e 298 -302).

Su un lungo tavolo sottostante sono schierati esemplari di giornali ed altre pubblicazioni periodiche che dànno un' idea della staampa locale.

E passiamo cosi oltre all'armadio incassato nella parete divisoria dal salone centrale. Ivi troviamo, nella parte superiore, rappresentat e in una serie di vedute fotografiche, alcune delle importanti opere d 'arte recentemente compiute in Siam, per facilitarne la navigazione interna (gruppo VIII, classe 46: vedi pp. 65-67). Sul ripiano sottostante sono esposti tre modelli di barche indigene (gruppo VIII, classe 41: vedi pp. 57-64 e 67). Infine, più in basso, trovansi modelli di carrette da buoi e bufali (gruppo VII, classe 38: vedi pp· 43 -47 e 55) e d'aratri e erpici siamesi (gruppo XVI, classe 87: vedi pp. 153-154 e 174). Notevole che tanto dalle barche che dai carri di tipo schiettamente indigeno è bandito assolutamente il metallo; come anche dagli aratri, ad eccezione del solo vomero che è di ferro.

Terminato così il giro intorno alla sala, volgiamoci alle vetrine che sono allineate nel mezzo. La prima, dalla parte del salone centrale, contiene campioni di filati di seta. Segue una duplice serie di vetrine sormontate da un lungo riquadro di modanatura siamese, entro il quale sono schierate numerose vedute fotografiche d'opere edilizie erette in Siam a cura di quella Direzione Tecnica dei Lavori Pubblici (gruppo VI, classe 37: vedi pp. 33-37 e 39). Le vetrine sottostanti sono ripiene di numerosi saggi di tessuti di seta siamesi a disegni e tinte varie, comprese quelle cangianti, taluni dei quali non mancheranno d' essere giustamente apprezzati e per la finezza del lavoro e per la felice combinazione dei colori (gruppo XIX, classe 131: vedi pp. 239-243 e 247-250).

All' estremità della lunga schiera di queste vetrine, s'erge un gran quadro con cornice di legno teak finamente intagliata, che contiene, fotograficamente riprodotte, scene del servizio postale Siamese, col suo ufficio e scuole, le sue barche e vaporini, ed il suo postino in debita uniforme. Vi si vede, in una parola, il modo di funzionamento della posta, incominciando dall'arrivo e cernita delle corrispondenze sino alla loro distribuzione in quei lontani paesi. Accanto è esposta una piccola collezione filatelica (gruppo X, vedi pp. 69-72). Con ciò ci si trova al termine della sala e non rimane che passare alla contigua galleria dell'ala destra, distinta con un B nella pianta.

Galleria B (a la destra) - Vi si notano in primo luogo due tavolini con suvvi modelli di barche e paranze a vela, armate al completo, quali solcano i mari ed i fiumi del Siam.  Queste completanola classe 41 dal gruppo VIII (vedi sala B). Più oltre su altro tavolo troviamo disposti campioni della terraglia domestica di fabbricazione indigena: orci, giare e pentole, taluna delle quali modellata con grazia a petali di loto, col mezzo di primitivi utensi i che pure fan parte della mostra (ruppo XV III, classe 1: vedi pp. 198-204 e 226-2 27).

Anche in questa galleria continua l' addobbo sulle pareti e negli intervalli fra i pilastri, con stuoie indigene sia semplici che a disegni, che qui pure riparano dalle intemperie.

Con ciò termina la visita alla Mostra; ma, per chi lo può, val la pena di indugiarsi ancora qualche minuto ed uscire sul terrazzo a dare uno sguardo al prostilo ed al portale del Padiglione; alle decorazioni esterne, specie dei frontoni; alle curiose campanelle dorate (descritte a pag. 264 di questo catalogo) appese lungo le gronde, che oscillando al vento emettono un dolce e poetico (quale s'addice alle rive del Po) tintinnìo; ai caratteristici pennoni di bandiera già descritti, e finalmente godersi un po' la magnifica vista del fiume e dell' Esposizione che da quell' elevato terrazzo si ottiene.

Né priva di interesse sarà una capatina al terrazzo inferiore, scendendo la ripida scalinata in stile indigeno che vi adduce, donde con una più comoda si può poi calare alla banchina verdeggiante che ivi forma la sponda del biondo Eridano, non meno biondo ed ammantato di sole e di verde qui ed in questa stagione, del lontano Mé Nam ove si estollono i prototipi del Padiglione Siamese.

G . E. GERlNI.