Le mostre coloniali all'Esposizione internazionale di Torino del 1911: relazione generale

22 Non mancavano i giunchi abbondanti sulle sponde aquitrinose e la musa ensete, di facile coltivazione in luoghi umidi delle valli e pendici, nè i prodotti del baobab (adansonia digitata) di quell'elefante del regno vegetale calunniato a torto, mentre fornisce legname leggero da costruzione, fibre per corde, stuoie e tessuti, farina aromatica, ed offre nei suoi cavi asilo alle api ed agli uomini ai quali finalmente conserva provvidenzialmente l'acqua da bere nelle roventi zone onde si compiace. Speciale accenno meritano due prodotti esposti in questa sezione che molto atlra,:sero l'attenzione degli industriali che si mostrarono pronti ad acquistarne ed a commetterne anche forti partite. Erano la Jedda o Jdda di Cheren ed il Kapok, tratto dai frutti del ghindà o Calotropis procera. La jedda vie~ preparata col gambo fogliale di una varietà di cucurbitacea (zucca) che vive henissirno nell e zone delle valli e delle pendici della Colonia e meriterebbe una intensa coltivazione, appena sarà uscita dal periodo degli esperimenti di acclimatazione e lo impianto di appositi laboratori per prepararla in forma commerciale. Parecchi industriali produttori di cappelli di paglia chiesero con insistenza notizie di questa coltivazione e si mostrarono disposti a ritirare, con alto senso patrio, la jeclda eritrea anzichè quelle dell'India e del Giappone che oggi impiegano, in qualsiasi quantità, purchè la produzione ne sia continua ed assicuri le loro richieste. Il Kcipok eritreo è dato dai pappi od organi volatori del seme del ghinclà o calotropis procera, pianta molto largamente diffusa ed abbondante nell'Eritrea. 1 sacchi del campione esposto in Torino furono contesi da parecchi industriali e poterono con tutta facilità esser collocati a prezzo rilevante ed ampiamente rimuneratore, ma mitissimo in confronto di quello corrente per i kapok di Giava. Fu ceduto a lire 1. 70 per kg. contro lire 3. 50 -:- 4.. 00 che costa il kapok comunemente adoperato. E dire che in Eritrea questo prodotto aspetta soltanto chi si darà la briga di farne raccolta! (1). (1) Il lcapok commerci ale è prodotto dall'albero della lana (Eriodendi·on a,nfractuosztm) dell'isola di Giava. Il prodotto fa capo tutto sul mercato di Amsterdam. Dacchè si trovò modo di filare il yero capok e farne huone coperte catalogne è difficile trovarne per l'uso d'imbottitura ed il capok eritreo troverebbe non poca richiesta; grandissima se fosse suscettibile della fil atura.

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