Le mostre coloniali all'Esposizione internazionale di Torino del 1911: relazione generale

21 rion soltanto farebbe risorgere il commercio delle gomme sudanesi, ma, ciò che importa di più, provocherebbe la ricerca, la coltivazione e la raccolta delle gomme eritree. Intanto la Direzione di colonizzazione presentava al pubblico: -le gomme baza (etalà, gulmenà, dabalà, · carà, mè, ummoselà, gelau, magarà, e sà, e le resine · ammela, scinghità, ed il halsamo · chircabà); le _gomnie habab (hagab, acocofel, cog, gamrot, e _di denominazione incerta, e la resina carà)·; le _gomme commerciali (ghezireh o dalh, barcani, e ghedaref o aciaàp). Completavano la mostra varii campioni di incensi spontanei rac-· colti in Eritrea. FIBRE TESSILI. - Fra i prodotti industriali più ricercati e meglio , pagati stanno indubitatamente le fibre tessili; ora per condizioni climatiche e per produzione spontanea la Colonia Eritrea si ·trova . in: caso di poter reggere il confronto con qualsiasi altra regione , esportatrice (5). La serie delle fibre . e materiali tessili indigeni ed . acclimatati che figurava nell'Esposizione di Torino aveva adunque singolare .importanza relativa ed in se stessa pregio grandissimo. Erano: lini, fibre tratte dalle sanseviere di più varietà spontanee, di ibisco . (hibiscus màcranthus o ssugòt tzellìm), di fu1·croyci gi,gantea, di dracene, delle varie cortecce di acacia, dì bamia, che sul Setit raggiunge oltre metri 2. 50 di altezza, di agave sisalana. L'agave del Sisal, introdotta in Eritrea da pochi anni .e coltivata oggi esclusivamente presso Cheren e Ghindar era rappresentata da piante in piena vegetazione e dalle fibre in tutti •i periodi di lavorazione. .Con queste vennero esposte le altre varietà di agave acclimatate in Colonia, la hetherocantha e l'americana e le loro utilizzazioni. Si notavano .anche fibre dello acòr-harisc e della juta spontanea del Setit, di sterculi a tomentosa, dalla qual pianta si estraggono pure lamine reticolate utilizzabili per i cappelli di fantasia ed assai somiglianti a quelle conosciute col nome di cuba bast; delle· palme dum, come già fu visto, e delle ssièh o palme da scopa (,phoenix reclinata). (5) V. nota a pag. 63-64.

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