Pro Familia Rivisita Settimanale Illustrata

450 pRo FAMrLIA Recensioni di commedie e di romanzi Ora che la stampa quotidiana nostra, accrescendo sempre pih la varieta delle sue materie, ha frequentissima occasione d'occuparsi diffusamente di teatro e di romanzi, le accade talvolta di non e`saminare abbastanza o con bastevole sicurezza i criteri riorali degli uni e degli altri. Cid accade in parte inconsapevolmente, perche a forza di frequentare platee e di nutrirsi della letteratura corrente, ci si lascia andare alla moralita media di quelle e di questa, Per-eui`se `una commedia o una no- 'Vella hoh gfuflgono ad una immoralita crassa, l'animo dei recensori non si turba pib. Ma accade in parte anche per un .`. raglonamento errato. Cominciano alpubblico ne interessanti ne piacevoli. Ma come ? Non sono interessanti ! Continuiamo il riavvicinamento tra i personaggi fantastici e le persbne vere. Che cosa ci chiediamo prima d'ogni altra quando c' incontriamo in un uomo reale? Se egli a un galantuomo o no. Tanto il giudizio morale ci sembra nella pratica il pid importante fra tutti. E che il ravvicinamento tra la gente viva e quella figurata, anche in cid sia ragionevole, lo si vede da questo, che espressa o implicita una tesi morale negli scritti d'immaginazione c'e Sempre. 11 moralizzare non.`-e{ poi cosa piacevole per ` chi legge'?I RicordoL`un antico Scritto d'un uomo nbn` `sospetto,a Edoardo Scarfoglio. Egli diceva 'Che una delle principali attrattive dei P7io77¢css2. LS¢:¢osz. era l'uni.ta GOstante ``dell.a •misura morale e l'averia il Manzoni pubblico un' immediata simpatia, come se morali fossero. Esaminare quelle apparenze e quelle simpatie, mostrarne 1'equivoco, far vedere dove un sentimento forse buono ha cominciato a deviare, sono tutte cose a cui non si riesce se non si a abituati alle distinzioni frequenti e sottili. Non si pretende con questo un esercizio straordinario delle facolta umane. Basta richiedere nelle q`uestioni morali lo stesso lavoro che in quelle legali si richiede dal pih mediocre degli avvocati. Per essi il conoscere le prescrizioni della legge a come niente; poiche sono rare le cause in cui la parte contraria abbia uh-'`_torto evidente. Le due parti si pr€S'eritano _in tribunale con qualche appar±nza ` di lega.Iita ciascuha. 11 valore delpavvocato consiste nel ragionare cosi> acutamente, da persuadere i giudici che I.a crociera motonautica Torino-Venezla-Roma: Canotti e canottieri. cuni col dire che l'arte e la morale sono due cose che non vanno mescolate fra loro. Non s'accorgono che qui c'e da distinguere. Nessuno pretende che un'opera cessi d'essere artistica sol perche immorale; se fosse altrimenti il Boccaccio non sarebbe un artista. Nessuno del pari pretende che un'opera. diventi artistica sol perche morale ; altrimenti dovremmo dare il valore d'arte a mille libriccini ottimi, scritti Dio sa come. Bisogna regolarsi colle opere come ci regoliamo colle persone; se una donna e bella non si dice che per questo sia buona; se a cattiva non si dice che per questo sia brutta. Ma bisogna ricordarsi sempre che la bonta ha un pregio pit grande della bellezza; che essa a un obbligo ulteriore, rna superiore delle cose belle e delle cose brutte; che la tristizia non toglie bensi la bellezza rna la degrada e la rende nefasta. Soggiungono poi alcuni recensori, che i giudizi morali non sono per il usata per tutti gli uomini e per tutte le azioni. Naturalmente, siccome la materia e grave bisogna saperla rendere spiritosa e vivace. Ma 1'esempio manzonian6, questo appunto c' insegna, che l'alterare o trascurare i canoni del buono per render lo scritto pit attraente, non sarebbe che un voler schivar la fatica, per poi giungere ad un risultato esteticamente dubbio e moralmente deplorevole. Senonche per ottenere che la critica morale si congiungesse a dovere colla critica artistica, converrebbe che i recensori si disciplinassero ad una pratica, `divenuta oggi cosi rara fra i laici, di saper cioe trattare le questioni morali con discernimento acuto. Poiche nell'esame degli scritti d'arte, come del resto nella pratica della vita, non si ha sempre l'occasione di mettere un precetto morale all'ingrosso ` contro un'azione grossolanamente immorale. 11 pih delle volte accade di dover specillare certe azioni che hanno uh'apparenza inorale, o suscitano nel 1'avversario non ha per se se non una parvenza, rna che la sostanza della legge e tutta in favore del cliente proprio. Perche i critici letterari o morali hanno ad esser da memo di qualunque giurista, essi che sanno d'aver sempre la legge suprema dal]a loro e di fare non gli interessi di un cliente, rna quelli della verita e della sociefa ? SABINUS. La orooiera mtonautioa Torini-Tenlzia-Horn i la prima volta che si compie con motoscafi questo ampio viaggio su l'acqua, da Torino a Roma, lungo il Po, l'Adriatico, il Jonio, il Tirreno ed in fine per il Tevere all'eterna -citta. Percid la nuova impresa, pith grandiosa di quante altre ebbero .Colnpimento in Europa e in America, trovd largo consentimento fra quanti coltivano lo sport nautico, non solo tra noi rna anche all'estero. Quasi una cinquantina di imbarcazioni si iscrissero infatti alla prova e

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