Pro Familia Rivisita Settimanale Illustrata

460 PRO FAMILIA D'un tratto parvero animarsi di nuova luce: 1a signora de la Bliniere si era lentamente tratta in disparte in modo da lasciare John Behrens in faccia alla pazza; questa si vedeva ritto davanti quel giovanotto alto, slanciato, dalle larghe spalle, colla lunga barba rossiccia, i tratti regolari rna duri. Con voce cavernosa, che sembrava uscisse dalla profondita di una memoria che rivive essa pronuncid lentamente : - Quello lo conosco. Nessuno fiatava: 1a signora de la Bliniere era ansante; 1o sconosciuto, di cui stava per essere pro.nunciato il nome, rimaneva impassibile; solo le tempia gli pulsavano sotto 1' impeto dell'emozione violenta che i muscoli del viso si sforzavano a nascondere. - Quello lo cono§co - pronunci6 la demente con voce commossa. -L'ho veduto piccino -continub la pazza - piccino, piccino ...- e scoppid in un riso folle. Quel riso morboso e falso si ripete nell'eco degli scogli come un'ironia crudele nel tragico istante e si levava doloroso a coprire il rumore delle onde che il riflusso pih lungi spegneva. La pazza si avvicind al giovane, gli prese la testa fra le mani fissandolo negli occhi: rna non rideva pid. - Si, a lui, proprio lui - riprese con la voce strana. - E' cresciuto assai. Gli occhi le si riempirono di lagrime, l'allegrezza di poco prima si spegneva in un singhiozzo. Di repente indietreggid; senza che nessuno osasse seguirla, si arrampicb sull'erto scoglio dirigendosi alla capanna e, giunta al vertice, si rivolse ancora una volta a guardare. - Si, lo riconosco. E' 1ui - gridb e scappo di corsa. una sezione a parte la deputazlolie uscente dafi collegi rurali della Alta e Bassa Aiistria e degli altri paesi delta Corona. Perd in tutte le q`lestioni che non hanno uno speciale riferimento :dqi:i::tfirr:a::i:%r:tj;!l:ar;i:::o:I:;a:ufeir5i?i!#dpe:,r; prijicac°d:I:ep:]!:zfo£±;ffgeer::rzaq{,djfq::E:t:thfecer:: stiano-sociali di Vienna costituiscono una piccola minoranza del gruppo, cosi e sembrato che con questa Giunta di sette membri, fra cui anche uno di Vienna, gli interessi della Capitale potessero essere efficacemente patrocinati, meglio che se i suoi rappresentanti dovessero trovarsi isolati in mezzo alla deputazi'otLe completa! 11 partito cristiano-sociale lavorera anche in avvenire con attivita e con zelo alla realizf£Z::::idi[]spurr°a8~rg3rj:taercers£Sftfa:f];:]5tstg:udree]I£ campagna, ne si adattera mai a divenire un partito di classe. Essendo es§o rappresentato d'ora innanzl, non da un solo capo, rna da sette delegati, sara molto pin facile ai diversi gruppi di elettori di far seutire la loro voce, o di fare valere i loro interessi. A membri della Giunta dei sette vennero i`:tctis£,dfiE::anti;f:i:n8:]rir:k°C:efin:±:nchoch, La deputazione urbana nomind poi uno Giunta speciale composta di otto membri chiat:::gsfadrea[Paprc:::ants;revfj:nsnean°eafep]:rt;:t°tgtfiF: nori dell'Impero. 3¥¥ In essa entrano tre deputati di Vienna, due della Alta Austria, uno della Boemia tedesca, uno del Tirolo e uno della Bassa Austria. I rappresentanti dei collegi rurali stanno pure costituendo la loro depulazione. Tutto cid da un'idea delta nuova'organizzazione del partito cristiano.sociale, mentre dimostra come esso sia tutt'altro che disorient;¥rofae:dnec:o:ra:r]eae£%::c::i:e:;;e£,s;u:,:e:g:ernt;£fsge]e]:dfd:; ova!ceo /G.bc7-a, base , migliore e che implica in se l'astensione dal potere. c' **# 11 famoso proclama di amnistia del Sultano di Turchia e le trattative di Turgut Pascia non hanno avuto 1'effetto che l' Europa ottimisticamente si preparava a registrare. E men- ;r.e:;:sii`:o:?:I::sfne.ds:;i?,:s:s:::f:i:`n:ecaa:Ef#|:i.s:o:p;:i: favorevoli al]a causa albanese, una ripercussione non scevra di eventuali sorprese. I tre Stati slavi possono essere pronti alla guerra in ventiquattro ore, e in questo tempo non avrebbero diffico]ta a lanciare contro i turchi almeno centomila uomini. Bulgaria e Montenegro sono in ottimi rapporti; ora si parla di un accordo possibile serbo-montenegrino e serbo-bulgaro. Se le Potenze centrali coi loro raggiri diplomatici non Pe°;::::°d!,¥cpceodr!dmoenati'cietrene:tart]£g::fdd;eti!esg:; albanesi che acquisterebbero la loro indipendenza. TUGr:ahY: : i°orsasachdea]ipaa:Sfiz]5oufe Bfaa]::Fi]c.a Ld: sperimentare il suo rinnovato esercito e forse le truppe che ha ammassato in questi giorni nei vilayet§ di Europa vogliono dire la guerra. 11 Montenegro attende fermo al suo posto di onore. Quando la sua pazienza avra raggiunto ;#er8:Ln=n:et:e)BS°i],t:::?I;cdh:ef?a:%Te:i:#:[ag€itr:fgvge:njjsfi potente a spegnerlo. *## qu::8do]ufgt;:££Co°LS:h::zmopi`:Vran8iv%¥neagi:]Lo€: COLLE010 S. ALESSANDRO - BERGAM0 SCUOLE INTERNE Liceali, Ginnasiali, Tecniche, Elementari PENSIONATO pel R. Liceo, R. Istituto Tecnico e Regie Tecniche attigue al Collegio.

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