16 Luglio 1911 Edlzione comune - N. 29 (560) ABBONAMENTI : ]ta|ia ^NNo { Edi:ione §pE:;:; I.]#= ]8:= SEMESTRE { :. 3i° - Estero ^NNo INGRANDIMEN-T0 FOTOGRAFICO Diinensione cm. 45 X 55 Lire 13.- completo Spodiziono per pacco postalo D®TTI a BERHIHI - MILAMO GRAT[Ssj];:8ecdajftcaedaar|Cf9iteas.tacaJa/ogooc#c/a/c Formato cm. 45X55 Imballaggio gratis I. Ia.- Inalterablle al Platino montato con cristallo in clegante ed artlstica cornlio!;a:raifa:n:!T:I::a;a;;a::Sass?;ii E:a!i:a::o:rii#f:edT::Egii:s:e: squp £e%£zt%nncehfnt2uctEoq+;g#\#oEd£6 corn,pleto coft cristallo per fvraa;E::i:o;i:i,,#ppo{:o:to:g§:;3]gt:: bilimento Fototecnlco lnoustriale: - Via Carlo Farini, 35 bi8 ///&sfrofo dietro invio di §emI.d. £.0,E:8noe ?. |!:i° S"ESTRE i I,. a.= GRATIS una scatoletta di saggio a chiunque manda a a. FATTORI & C. una cartolina.con risposta Le Pillole FAITORI Oi CASCARA SAGRADA sono§za[vajpF]anjrairm[ntjjd]ente]a ln vendita in tutte le farmacie del mondo e dai chimici a. FATTOBI & C., Via monforte, n.16 -"ilario - Scat. da 25 pillole L. I. - I)a 60 pillole (cure completa) L. 2. - I rivenditori devono rivolgersi alla Societa Anonima ``SALUS„ milano (T. Ravasio) - Torino (F.Ili Paissa) -\ Genova (Banchieri Sanmichele) -Venezia (mantovani Ravetta) -Bologna (Ditta F. Pezzoli). §ali puITalivi nalurali dolle "I.AMEHI0I " DI MONTECATINI ®8tralti sotto la 8orvoglianza govemativa dalla oelobro Aoqua doll® Tamoiiol 3eet]tul.®®n® v.rfuffl®.am.rLt. lllttl I .all ®®rl..h.rl lrngl®rt&tl fln®r. dall'..I.r® Purgano sollecitamente eenza procurar® il bench6 minimo malossere. - Non sono di6gustosi - Costano memo degli altri 8ali naturali - Sono in vendita dappertutto. - 16truzioni per ]'u6o 6ull'etichotta. Campiofil gratis e faclLitrz}ortl speciall al sigg: Medlcl dietro rLehiesto alp^m in.in.istTaLz.lone d®ll® TE"E DI MOHTEIA"I MILANO -Via S. Paolo, 9 qou-inh=L=:.dc=::a:dd.ddT#]03#:..eL.e=:H.eT]`.`.E#+:rEr++;k=: IrE£=±%hdELffE'o`a'prnganngi.-ffELed&FELTo.i%gn]2°dELt.d.ffa8
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PROEHffiElfi N. zg -(56o) Milano. IO Luglio [9II Anno XII. I.a Crociera motonautica Torlno-Venezia-Roma: I. Gli argonauti a Pavia -2. I Canottieri partecipanti alla gara -3.11 ponte del Ticino a Pavia 4. I gitanti nella " quviale „ -5. Partenza dell'A/cJS¢„d7'o Jl/oscAz.„G. -6. Cc7c¢, Canoe a due passeggieri: tipo di piroga congolese.
450 pRo FAMrLIA Recensioni di commedie e di romanzi Ora che la stampa quotidiana nostra, accrescendo sempre pih la varieta delle sue materie, ha frequentissima occasione d'occuparsi diffusamente di teatro e di romanzi, le accade talvolta di non e`saminare abbastanza o con bastevole sicurezza i criteri riorali degli uni e degli altri. Cid accade in parte inconsapevolmente, perche a forza di frequentare platee e di nutrirsi della letteratura corrente, ci si lascia andare alla moralita media di quelle e di questa, Per-eui`se `una commedia o una no- 'Vella hoh gfuflgono ad una immoralita crassa, l'animo dei recensori non si turba pib. Ma accade in parte anche per un .`. raglonamento errato. Cominciano alpubblico ne interessanti ne piacevoli. Ma come ? Non sono interessanti ! Continuiamo il riavvicinamento tra i personaggi fantastici e le persbne vere. Che cosa ci chiediamo prima d'ogni altra quando c' incontriamo in un uomo reale? Se egli a un galantuomo o no. Tanto il giudizio morale ci sembra nella pratica il pid importante fra tutti. E che il ravvicinamento tra la gente viva e quella figurata, anche in cid sia ragionevole, lo si vede da questo, che espressa o implicita una tesi morale negli scritti d'immaginazione c'e Sempre. 11 moralizzare non.`-e{ poi cosa piacevole per ` chi legge'?I RicordoL`un antico Scritto d'un uomo nbn` `sospetto,a Edoardo Scarfoglio. Egli diceva 'Che una delle principali attrattive dei P7io77¢css2. LS¢:¢osz. era l'uni.ta GOstante ``dell.a •misura morale e l'averia il Manzoni pubblico un' immediata simpatia, come se morali fossero. Esaminare quelle apparenze e quelle simpatie, mostrarne 1'equivoco, far vedere dove un sentimento forse buono ha cominciato a deviare, sono tutte cose a cui non si riesce se non si a abituati alle distinzioni frequenti e sottili. Non si pretende con questo un esercizio straordinario delle facolta umane. Basta richiedere nelle q`uestioni morali lo stesso lavoro che in quelle legali si richiede dal pih mediocre degli avvocati. Per essi il conoscere le prescrizioni della legge a come niente; poiche sono rare le cause in cui la parte contraria abbia uh-'`_torto evidente. Le due parti si pr€S'eritano _in tribunale con qualche appar±nza ` di lega.Iita ciascuha. 11 valore delpavvocato consiste nel ragionare cosi> acutamente, da persuadere i giudici che I.a crociera motonautica Torino-Venezla-Roma: Canotti e canottieri. cuni col dire che l'arte e la morale sono due cose che non vanno mescolate fra loro. Non s'accorgono che qui c'e da distinguere. Nessuno pretende che un'opera cessi d'essere artistica sol perche immorale; se fosse altrimenti il Boccaccio non sarebbe un artista. Nessuno del pari pretende che un'opera. diventi artistica sol perche morale ; altrimenti dovremmo dare il valore d'arte a mille libriccini ottimi, scritti Dio sa come. Bisogna regolarsi colle opere come ci regoliamo colle persone; se una donna e bella non si dice che per questo sia buona; se a cattiva non si dice che per questo sia brutta. Ma bisogna ricordarsi sempre che la bonta ha un pregio pit grande della bellezza; che essa a un obbligo ulteriore, rna superiore delle cose belle e delle cose brutte; che la tristizia non toglie bensi la bellezza rna la degrada e la rende nefasta. Soggiungono poi alcuni recensori, che i giudizi morali non sono per il usata per tutti gli uomini e per tutte le azioni. Naturalmente, siccome la materia e grave bisogna saperla rendere spiritosa e vivace. Ma 1'esempio manzonian6, questo appunto c' insegna, che l'alterare o trascurare i canoni del buono per render lo scritto pit attraente, non sarebbe che un voler schivar la fatica, per poi giungere ad un risultato esteticamente dubbio e moralmente deplorevole. Senonche per ottenere che la critica morale si congiungesse a dovere colla critica artistica, converrebbe che i recensori si disciplinassero ad una pratica, `divenuta oggi cosi rara fra i laici, di saper cioe trattare le questioni morali con discernimento acuto. Poiche nell'esame degli scritti d'arte, come del resto nella pratica della vita, non si ha sempre l'occasione di mettere un precetto morale all'ingrosso ` contro un'azione grossolanamente immorale. 11 pih delle volte accade di dover specillare certe azioni che hanno uh'apparenza inorale, o suscitano nel 1'avversario non ha per se se non una parvenza, rna che la sostanza della legge e tutta in favore del cliente proprio. Perche i critici letterari o morali hanno ad esser da memo di qualunque giurista, essi che sanno d'aver sempre la legge suprema dal]a loro e di fare non gli interessi di un cliente, rna quelli della verita e della sociefa ? SABINUS. La orooiera mtonautioa Torini-Tenlzia-Horn i la prima volta che si compie con motoscafi questo ampio viaggio su l'acqua, da Torino a Roma, lungo il Po, l'Adriatico, il Jonio, il Tirreno ed in fine per il Tevere all'eterna -citta. Percid la nuova impresa, pith grandiosa di quante altre ebbero .Colnpimento in Europa e in America, trovd largo consentimento fra quanti coltivano lo sport nautico, non solo tra noi rna anche all'estero. Quasi una cinquantina di imbarcazioni si iscrissero infatti alla prova e
PRO FAMILIA tra esse se ne annoverarono quattordici francesi, due germaniche, due austriache, tre inglesi, due svedesi, una belga, tre svizzere. Otto nazioni erano dunque rappresentate nella gara, la quale ha ben meritato il suo appellativo di internazionale. Naturalmente una crociera di cosi lungo e vario percorso, quasi duemifa chilometri, non poteva esseie indetta indistintamente per qualsiasi tipo di motoscafo, cosi saggiamente la gara venne divisa in due parti, assai facilmente distinguibili, la fluviale e la marittima. La prima si iniziava a Torino il I.0 luglio, con una corsa tra le di.verse societa di . ca11 Vermouth Cinzano. tappe di Casale, Pieve del Cairo aveva la sua meta in Pavia. Qui, il 5 luglio, cominciava propriamente la crociera fluviale per i motoscafi, coll'aggiunta di una gita lungo il Po, Pavia-Cremona-Mantova-FerraraVenezia, da farsi in piroscafo, con tutte le comodita di un buon servizio di bordo, da 4oo osservatori dilettanti della prova. s%ens::vpaarat: ± ;:I c:::e:troa:omp:)arr£: I Vermouth torinesi. `- .` J E_sposlzlone@!±±rino: L'acoua di e pratico.-Far con6orrere molte persone, anche sotto la forma spicciola e comune di gitanti per rendere tangibile alle masse la necessi,ta di soddisfare un bis`ogno diretto ed immediato com' a quello del problema. della navigazione interna. Avere ampie e capaci vie d'acqua tra le nostre terre ubertose del nord e non saperle sfruttare per la navigazione economica, mentre l'utile che se ne risentirebbe a certo ingente, costituisce una colpa imperdonabile per le popolazioni rivierasche e per il governo.' Le popolazioni lungo il fiume hanno salutato i passanti con vivo entusiasmo: essi compresero la bonta dell'impresa che vuol risolvere il quesito non insuperabile della navigazione interna. Quelle genti hanno bisogno di sfruttare le grandi vie d'acqua; i motoscafi erano circondati dall'aureo]a dell'apostolato e dovevano dimostrare che si pud e si deve navigare; le popolazioni che vedevano con semplicita, per un attimo, l'attuazione delle antichissime loro aspirazioni e la realizzazione di un s6gno, immaginavano nei rapidi passanti dei redentori ai quali applaudivano con vero §lancio. La crociera marittima invece deve rispondere per noi italiani-all'amore delle nostre coste. Un paese che ha tre` mari e non ha alcun patrimonio di turismo nautico ha il dovere di crear'selo: 451 ferroviario ad una traversata marittima. E tutto un contributo di sensazioni e nobili desideri che la crociera marittima si propone di eccitare. Essa ha quindi una idealita vasta, complessa della quale va tenuto conto in questo benefico risveglio di tutto cid che si rivolge alla bellezza ed alla grandezza del nostro paese. I grandi motoscafi in numero esiguo che si affrettano . alla volta. di Roma non servono di ammaestramento al forestiero, bensl a noi italiani.-Essi devono rievocare tutto il passato glorioso. dei nostri padri, degli 'antichi navigatori veneziani, genovesi, p.isani ed amalfitani. Un messaggio, dd Po e-degli affluenti suoi a Roma, corona in forma accademica, un monito ngari\nar?Sco ` in que5to I,' Istituto Cartografico De-Agostiiii. cinquantenario travagliato dalle piccole, iniste miserie della politica. Ampio e quindi il compito della crociera ed anche se uno solo dei sette motoscafi che partecipano alla gara riuscisse a portare a Roma il messaggio, per le antiche vie dell'acqua, la croi ciera avra sempre raggiunto la vittoria.
PRO FAMILIA L'ultima figlia Oi V. E. 11. : La regina Maria Pia fotografata a Napoli alcuni mesi fa. Mentre scri'viamo si a fel\icemente compiuta la prima parte del programma della crociera e si a iniziata la seconda. Al nuovo arduo cimento auguriamo il pieno sue.cesso. I}alla Mostra internazionale del Lavoro CHI0SCHI, CAMPANE E ALTRE COSE A Torino la Mostra internazionale del Lavoro non ha §inora fortuna i E' stata aperta ancora incompleta, per diverse e comprensibili a:::F{£jf,fe::omv:arsfrfbabnecraonzs:j3{p:r;,tetr:amp¥{r# g:g:;t[3noe:,€rc:s:F3::to:rra:s:[]e::;£:o:m#f::i;:i::I;+;:::€£; g;eetro:iF.anLenc.as',arE!::ni:omn.::Fs:st::s,:?tsei.s.:g :n::iaar;:o::t;an:z:::d:e:::i:,:i[:ii'g3:a?:itt:`nt::::hra:sea,:a: mane e settimane, e quando poi a cessato il maltempo ecco seguito improwiso l'estate. diNc:£imp:`¥;ndiuaesreesjot::asae;:jr:.anoapc£:Fg#: ::Fe::ccoofe#v;a{qLtcean[sd;oe::g:;cnaun]t3,i:e:::I: :i:e::i,d#e£¥i':::evm:i:t;u¥:a:sr{£:a:,.,P:sis::s§:£gl:0:rcfp::t{: ::z,;;iu;e:ri:;:t?:a:g;g;d:I::::::ko!s:roa?E::.d,eu,:: ij::a:°dgfg{forr£:shtji:#a€es%£,:3;i:r°s{ucno£:ane€: stato pensato. Le gore ginnastiche sono state soffocate dall'acqua, il concorso ippico e le corse dei cavalli disturbati dalla pioggia, il r¢®.d aereo Roma-Torino reso impossibile dai temporali. Si ha quindi ragione di affermare che, deciiao¥e#:e:i::r¥f°osiruanfan:te*:anz];:npaj3pdee:s:raev::: cos). Per quanto non si chiuda che a novembre e di conseguenza cinq`ie mesi ancora debba restare aperta, e si tiene conto che nei mesi di luglio e di agosto il movimento dei forestieri si riduce a poca cosa, e che net mese di novembre la pioggia ricomincia la sua ¢o?cr„c'c. i mesi oei quali l'Esposizione pud contare si riducono a pochini` Ed e un vero peccato. Completandosi ognj giorno la Mostra svela bellezze nuove. 11 Valentino coi suoi incanti naturali, perde sempre pid tei.reno nella batt;ae§r3:o;si::oe;:.aa!'znT¥igc'a::a:p:cio:g:::a:%::e:t,to::f::i:; §]§jioai;az;Li;a:ii::::::i:£v§0%o:]t:iofl?o::nat{L:::i#:d¥s::g]::O:::at: chioschi sono sorti, uno diverso dall'altro, uno i;jd§L§ii:::i:i:ie!:I?I:i:aa|i::::ije:i\;=£ig;i:t:rnii:,:nii:::f;¥:I: :a:,i,e:cd:e:a:iv:ohr:d::,i,r:a.i:igTa:n:,::,cdh:ii9f#:#i:l!; !i£:a:'i't:=d[:satic;:L#:i:o:I,'iee€cr€§J;a:§:?n:bee::pau:;nh:a:n:::: colare richiamo, saranno un centinaio. E si :j£:::ina:mc:,npce°rFhpe[a::;Zoa'divsefrs:mdmafr::t°toc°r[ :3rpd:C::tra]:{€:]`:t¥,%?°€l:Z::,:e)dceh,e;jT£::1!::: Iuvara. Stile bellissimo e movimentato, rna che col ripetersi finisce per annoiare. Sono un centinaio e ve n'ha di tutti i ge- :::i;sa:ari3:re;[a{t;Seamps];CaE::ima{ep:{evnaztivaalceund3 cartoline, a quelli con carattere deciso, dovuti |3t8,roudnotai§:{hnet{Sg:i:jcoo.n3`,ns:Feer{:£nqej'ae,jqg{aj i:ile::d::ogle::%{let:r:oa,es[?v3e::Z?:seg,is:eg:a:ntr:;,no:g;::i: bizzaria della costruzione. Abbondano i padiglioni francesi. Un giornale tedesco ha stampato, a questo g::g:::tao,:cgie5:rrii£?Eareeinv:ru.e?tiLgaioE:i:cni: haN£::a;? etust::cfi]aiTtaarcf:;ncese che non abbia il suo padiglione. Anche la Banca di Francia ha sentito la necessita di impiantare nel Valentino una succursale. E poi: :::£§::#:I;tr£§l:ire:S£,in'£j!cm:i:at:[¥:t,::::.: coratori, sarti e persino i lustrascarpe! Vi ha di tutto! Un parigino pub, in questi giorni, visitando la nostra citta, acquistare quello che crede senza far torto ai suoi connazionali. Vi a chi afferma che e troppo; rna come si fa? 11 prodigio, che e stato compiuto dalle P. L. M. ha portato un movimento cos] intensivo, che a brontolare §i avrebbe torto. Certo qualche stonatura c'e! Chi viene oggi a Torino prova 1'impressione di entrare in una ii:;an;raf::sde;,:pitj'Tps3ret.ai:i:giovrennadii£:|iEihn: percorrono le vie della citta gridando ad alta ?o°r::ets]n°n:idfii°nro°ij°arbn]:i!d[:es£Cdc]°mmea£::i[: giornalai in giro, col sentire urlare continuam!errfe Journal, Petit jouraeal, Pelil I;arisiepne , ff:`ji;6;?%i::,#:;:si:dhai::e::::n:ia;scsheerec.g;ucnut: i:u:§::caca;?o:i:v:;:ii:,e::;ii::i:Sa:Hf,ah:a:1i:Fi:ee,ii:i.i: 8:aen:e.apqi:::i:°'ea£;annqdi:'s:mspei`i'ciaes::tneat::mdi bronzo lucido ed opaco, in oro cupo e in argento brillante. IaLdeelfzii:erdseeis.:rj:zgii.c#Fnp.aa:e.:agapti:let?t:nl: tastiere §ono fermate, rna essi trovano modo ugualmente di farle suonare. Con pezzi di legno, con pietre, con chiavi essi si attaccano :i?treosT:i:,nl:t:augag,3Teo:?csie::?z::e.grTgas#:rr: lano, rna non per questo le campane ces§ano di suonare. efon£;[nezt{aane°c:tee['bEei,T%Sfjfa]:reEe£,ag:gna6Cdho: vrebbe poter andare molto lontano, perche vi e effettivamente bisogno che molta gente lo sappia. Le nostre pubblicazioni _ _ _ ., D, TEATRO EDUCATIVO `. i stato pubblicato : N. 32 - 11 vltello d'oro - Dramma in tre atti di <4/do IVc¢7G. (pers. 8), N. 34 - Robin e C. - Commedia in tre atti di C. Pg7.e.co (pers. 15). Sono in corso di stampa le seguenti produzioni : G. Pt?yG.co - Le cambiali rosse. Prof. V. Prinzivalli - Le due "lz\nde. Prezzo di ogni volume L. 0.75. Acquistandone direttamente alla nostra Amministrazione almeno 3 copie, il prezzo per ogni volumetto a di L. o,5o. 11 Catalogo completo del Teatro Educativo si spedisce gratis a semplice richie§ta. 11 carro mortuario sulla strada di Rivoli.
PRO FAMILIA 453 L'ultlma €lglia @i Vittorio Emanuele 11 : 11 Cardinale Richelmy da 1'assoluzione alla salma. L'ullima liglia di Villorio [manuelo 11 A pochi giorni di distanza dell' amatissima sorella, la principessa Clotilde, si e spenta pressoche improvvisamente nella villa reale di Stupinigi l'ex regina del Portogallo Maria Pia. Era nata a Torino il 16 ottobre 1847 da Vittorio Emanue)e, allora principe ereditario di Piemonte, e da Maria Adelaide, 1a sua virtuosissima consorte. trapi:mc:::eaasia£Tfonr;E:eteteRmopm°ast:!T#erv:sftan°£i un prossimo felice evento nella famjglia del duca di Savoja Vittorio Emanuele, Carlo Al berto §ollecitava che il nascituro fosse levato al sacro fonte dallo stesso Santo Padre che benignamente annuiva. Fu cosi che la neonata prendeva al battesimo i nomi di Maria e di Pia dall'augusto padrino, e Pio IX il 25 ottobre, scrivendo al re Carlo S£?teert3'e]{:[£:::?znjg°::pS:rc£°m:*'at:dd:T]t,raaungdu°st: famiglia, diceva di a alzare al cielo le mani e la mente, per domandare al Signore che come ;;s:t;:em:°:io:Sa:]C:£tft:;ii,b:a:¥i:;¥afi,ctc:o:1tl:din:a:ta%rpfe!i: :ftrare£:et'er]i;anparbaj]eu:. 8iorno la porta della fe|i. L'auspicio si compie ora colla morte! Iddio pietoso ha certo tenuto calcolo per il premio eterno della dolorante e§istenza di questa princig£;asfa:t:eginaab;Cdh:i:ua::Vf:[[%::i':]db:::i:t:ta]nv£:: invece a passare ogni di piri, di sventura in sventura, di croce in croce come il venerando suo padre spirituale. Bambina ancora vide con la maggior sorella Clotilde il tragico sfacelo dei sogni di liberta dell'avo Carlo Alberto, vide il padre assumere !a;s!:r:.::g::a:v::tu:,o:rfin:.h:ero:aocfin::T:e.Ze:ai:s::q;u:arcs.: Fabbrica d'Argenteria WISKEMANN Filiale di Milano : Via Pa§quirolo, 17 Forniture per Famiglie, Istituti, Collegi, Comunita religiose, eec. Cataloghl gratis a richiesta. visa dai fratelli, fu inviata con la sorella e la cuginetta Margherita al castello di Moncalieri. Era lontano il maggior fratello Umberto, lontano Amedeo, lontano Oddone il piccolo lnalato che ella amava sopratutto perche piccolo e perche malato. Vissero insieme le tre principesse §abaude nella serena quiete del castello di Moncalieri, vissero insieme come tre sorelle segnate in fronte da uno stesso de. stino. Crudele destino che non certo pronosticavano quelli che le amarono bimbe vezzose giocanti nel cortile un poco in ombra del castello, sotto gli alti pioppi corrosi. Poi la prina±upaeiscshae:i:t;[ddeop:r£:i[SBP6::aanjcnheFfiaanr:;apj: fu chiesta in moglie da Luigi I D'Alcantara di Braganza Borbone, ch' era salito al trono del Portogallo 1'anno precedente in seguito alla morte del fratello Don Pedro V. 11 27 settembre 1862 Maria Pia, 1a figlioccia di Plo IX, fu sposata in Torino per procura, quindi parti per Lisbona dove il 6 ottobre 1862 le nozze furono celebrate solennemente. Maria Pia aveva allora quindici anni ed era ::e:;ao::I.t:ft;i:t::ir::t.a::p:rt:s:s:%treai:::iu::;i:jl: :iei[o[:ac:ttreebdbe:3::tgQanpzra::e°sbtrnrgt°acah:ann:=S:rna: gedie. 11 regno di don Luigi §i era iniziato coi pin sereni auspici. Aleggiavano ancora sugli animi i ricordi 8[:[]:3tsjp±t{a]£:an{dfd9[f,::tut:Cchaer[aoveAV,a:::f:°rica:: vour aveva favorito molto, con la sna abile :a::ri°;:£iig:::i::q::let;r:L#aa:tiitin§i!;;all::c:i::::iae¥:¥j: presentanza della Camera dei deputati nell'ingLr:;zogepnrteii:ntaaj:e:i¥iet;::iocEem::,i::e.alv`ap:: sua casa. r,rv;I:;e:s:=°i:r]::g::;[q:u:;gt;8:I:e!#anf:a::i'::mu:0:n;sits:0:: ;::I:o:c3i:;`i3eoiiorsTc:h;is;::r::i:iaj::idi!reasbs;3i:: Maria Pia, conservando anche sul trono lusitano le abitudini delle donne di Casa Savoja, :{nri:nattoar:ij¥£%rs:,d:tog;da£::::n:eerr¥i:{°::g,-i affari dello Stato. Eppero ella non servi mai di facile mezzo agli intriganti che presso qualunque Corte si trovano. Pur tuttavia non lascid mai di dare il suo consentimento, di consigliare talvolta, e talvolta anche di promuovere un'azione diretta ad uno scopo di bene alto e sentito. Fu cost che seppe compiere at:isdj]g:`it`;Cua,sao[tjgs:i:ra;s:eE:is§:ge:L°[inso?{nta Quando dopo la rivoluzione spagnuola del 1868. che aveva sbalzato dal trono Isabella 11, fu oflerto il regno a Don Luigi, Maria Pia si oppose recisamente e non volle che il marito si impossessasse, per un mero caso, di un'autorita che non gli spettava. I fatti dimostrarono in seguito quanto opportuno fosse stato quel rifiuto e quanta saggezza racchiudesse. Ma la iigsnt:tg,er::rt;ernoqnu:']i:esvpa]rffattotodpebro:atEjeen3: ::!rs:t:,:a]et]e¥eps:aae:]Z]a::::a?{°%,Pp°::evrae..fa.rso.rE fu a Lisbona che accolse, dopo un vlagglo tra continui pericoli di morte, il fratello Amedeo ieas]:iacv°agnnoatfa¥::;anav;tpt::;nau:10:`i::ifg:ivocihu: zione. 11 Re riceve le condoglianze delle rappresentanze estere ` gr~`
454 PRO FAMILIA Una gran®e prova aviatoria : Spiccando il volo I Erano gia finiti gli anni di pace de`la regina del Portogallo. Fra le camelie del Tago sul :aE:n::;sai[eie dju# a:;a,ap:3e:t°u:;?cl avano ad g£%e:z:an::uh:e=;Sa::i::';::asueal¥;:aagdh°£['rar::::!ara]tv::;:. consolazioni e di dolcezze serene! Nel 1889 re Luigi, suo sposo amatissimo, muore appena cinquantenne; nel I9oo la §ciagura vibra al, suo ::::e],::ncuo:2[oopcrfedjtsour;o;r::lea,,o:n6mnbo:trteor;I., re d'Italia, era caduto assassinato barbaramente. Gli italiani la ricordano allora, tra§figurata dal pianto, invecchiata innanzi tempo, curva sotto il pid terribile dolore. ;,?::3;i:::it;::;ifs¥#.,:I,i!fin.:ecr!:a::r;ii:,,:ii:i!: g:::adjr:g:Feu:ema:I:tssec]p:rvq::r,e,£annt::I:::oFf:::: !#o§t{:sat,:crii:d§i:::c:i:':i;;s:o::;sfol`:::nvfjs::i::ppii:;a;ii guinato. Ma venne la rivoluzione e l'esilio. 11 ii:;i:€€o§:i::i:ar;:e;it:e:I:;#,:'u!u:qadi::e!ee;:¥:rit;i:::::s; i::g:::?rrt:fie::i:ii:i.aivM.g'JaaE::gT:e:;:i:X: i.i;:aFtain:ng,;u%:,;::i;g:g:it;::u:6;;s:::;:a§;::ad:o:p:::rv8.a?iir::i: :EC|£:::%ngofrz£E#;:acd°:g;gga:;aa6€s;u:i:;etTo:%]:%tf:u:¥C: :,,e:|i|,jp:r:ili:::d:::nt:sz:p;;:p;;;s:epne:t::n:uer:I"::I: i:ufpir:ta:a;1;t#9:;trr¥!jrr::?i!#;:;I,I:q:u:a:n:::ro:]`ia::§e: Clotilde nella tomba. La perdita della « santa », de£::::[ncfrfra];:i:¥£atac::3;teav:r::3:tdaa:oenntses per confortarla nel castello di Stupinigi, ed ivi i;at€d3]a:ractfr£%£msjpednes,:aj]fgd[euge]j3a;,9:Eetct:nf3:; COLLEGI0 CIVIC0 di ESTE (Padova) DIRETTO DAI SALESIANI DI D. BOSCO Scuole Tecniche e Ginnasia]i PAREGGIATE RETTfl LIRE 390 HNNUE Chiedere programmi alla Direzione `rf*±f:Jch suoi pid cari. L'ultima superstite dei figli di re Vittorio Emanuele 11, e morta cosl nella forte avita terra del Piemonte dov'era nata, ae ajjp8Sua6efrrgead,d:c::[nToa'an:|[:£:a:e,d::I:anctro£Pta€ ;eu,:;fd?t:lj;teE`iie.Easas#;ifet:;leEziom.d.:e,u: i;e::i:e',::S::rr;ti:;d:.:r;§t:ciio::iir¥#;v:C'rhaepmu:6:ire£:svj.: ZITELLA BUONA (Condinuez.one a f irie , vedi orarm. ¢irecedende). 11 signor Giacomo al contrario fu assai sorpreso della visita ed a quell'ora. - Qual buon vento - le chiese - sedetevi, mi sembrate tanto preoccupata. La poveraccia dovette buttar la tutta d'un fiato la frase pih importante del discorselto che aveva preparato, perche nna volta pronunciata quella, il discorsetto non aveva pid ragione di essere. - La sposa si o no l'Adele ? La sorpresa del signor Giac6mo ingiganti visibilmente. -Sposare l'Adele? rna quale Adele? Curiosa quella domanda, davvero ! rna di quale Adele poteva parlare la Marchelli, se non di sua figlia ? --Quale, dice? rna la nostra, si intende. - E si potrebbe sapere perche volete che la sposi ? Essa raccontd per la seconda volta la storia del lavatoio. 11 signor Giacomo l'ascoltava stupefatto ed alla fine scoppib a ridere. - Ma e impossibile, cara mia, assolutamente impossibile. Io... sono gia ammogliato. Grazie alla sua eccellente costituzione la Marchelli non cadde svenuta e riuscl a balbettare : -Ammogliato... lei? rna... sua moglie... dove si trova ? - Ecco,. vi dird, a una storia molto dolorosa e che forse non vi interessera soverchiamente. Vi basti la conclusione: mia moglie a... al manicomio. Che cosa poteva obiettare la povera Marchelli ? Ritornd da suo marito rimuginando la notizia sbalorditiva: che cosa bisognava fare in quel frangente ? naturalmente esonerarsi dall' impegno della pensione col signor Giacomo; e le quaranta lire? a memo di tacere ; rna allora Adele non troverebbe pid un marito colle voci che correvano in paese .... 11 padre fu ancora pih seccato che non la prima volta. - Te l'avevo pur detto di non far nascere qualche putiferio, rna tu naturalmente non hai saputo trattenerti. Dopo un momento di riflessione il suo buon cuore prese il sopravvento e aggiunse : •-Bah! lasciamo correre; la cosa si accomodera da se ! E cosi ,avvenne senza che Adele si avvedesse di nulla. 11 signor Giacomo avrebb6 a malincuore cambiato abitudini -per cui non si formalizzd di quella curiosa diffida ad ammogliarsi. La Marchelli per suo conto non pots a memo di spifferare ai quattro venti che se il signor Giacomo non sposava sua figlia era solamente perche aveva gia moglie e non da ieri. In fondo - pensava essa - non era escluso il caso che la vedovanza gli rendesse la liberta o che si presentasse qualche altra occasione per Adele ; nell'attesa non era conveniente rinunciare al pensionante. Mese pih, mese meno Adele poteva bene restar zitella ancora, sopratutto quando non si aspira a cambiar stato. E la povera Adele non dimostrawh Monoplano sopia la cattedrale di Meaux.
PRO FAMILIA Una gran@e prova avlatoria : Tappa Liegi-Spa. Vidart passa sopra Liegi. per nulla una simile aspirazione, felice a pieno della sua vita uniforme e tranquilla, la quale non si modificb col sopraggiungere dell 'inverno. Poiche i genitori non la costrinsero pih a frequentare i balli ed anche di cid la zitella si allieto pur non riuscendo a scoprire le cause recondite della condiscendenza dei genitori. Una grande prova aviatoria 11 circuito attraverso 1' Europa occidentale f|or£:s%::faolr::gaivu£:oori:13:|i;a`ion:toas.tituisce gercs?E:iec?:|tiod:adigbaa:fg:,c3:sr|ind.?v3v.:x§eY|oel; e Londra, rna in seguito 9 diversi incidenti, l'itinerario venne modificato in modo da evitare completamente la Germania. Perd onde dare una figura meno rettorica all' appellativo di a europeo » venue fissata una tappa fino in Olahda. Nell'attuazione 1'intero viaggio di circa 116oo chilometri venue diviso in move tappe delle quf:ime:C:a];;nat?Sspaanrtieg#efgi::325chilometri, con uno scalo obbligatorio all'aerodromo di Betheny presso Reims. Premio 4o ooo franchi secondo la classifica della tappa. Seconda tappa: Liegi-Spa e ritorno, 6o chi. hometri circa, partenza il 2o giugno con scalo a Malchamp. Premio lo.ooo franchi secondo la classifica della tappa. Terza tappa : Liegi-Utrecht, 215 chilometri, %aer::onoz? ilo.o%o Ei:::£±' d:Cfi:in?bgi]jg:ti°aji:ci= mila al primo aviatore olandese. Quarta tappa : Utrecht-Bruxelles,15o chilot¥;e3t!':t,;CIA:aia::4aoa::nozc:f:s::#£2:3;€ieu:8::i:':e5:i:::ga.t: |Laietgi;3:aiJLti::ihT:rreucf:i,Be:?xelles e 15.ooo Per Oompagnia di ASsiourazione di Milano -Fondatane] ]8a6 .aE.Eiti|::ggd,I.Sti-tut?t:t:`i'#afii|f§ii:# cErpi!`;3iivg:#i;,rii::£zfa.n#i,t;I:E[efu`;.c.ai;-: me9#;ntpaa:taepnpz%::,B::X:£'|egsng,°uabr:i;j9a°u,Cahej::: i:°omoo° frdae:Lc'he£:P°S!ZLone di Roubaix, premio cirsc::tap:a,p,pepnaz:aRi?ug:i:i::Lag:,i:eomci:i':a::rj franchi. Settima tappa ; Calais-Londra, I9o chilometri, partenza il 2 7 giugno, scali a Dover e Brighton, :,|r±:in:'|°aLs:ifi:c;:g:er::rc:i:eofp;::C]i:pt::p::o¥o]Eabssa: pe9ct::sV.a5:?ipaan;d:,°an.d;Si:ta:::;,sccair;'p°a,Stteens2: gna b:s°endai]aa i[ap2p9a.gtugnoi Premio lo.ooo lire Nona tappa: Calais-Parigi, 25o chilometri circa, partenza da Calais il 3o giugno, scalo ad Amiens. Arrivo a Vincennes fino al 2 lugiio. Premio 2o.ooo lire in base alla tappa. dr:iopadrfteS?:c:n];::r!dvt:e:¥:teon::;°qduae]:'taoers°o: 1enne battesimo la citta dell'aria, una vera :r#£'o'.€:£reannt8:t meravigliosa, piena di vita Pensate oltre a trenta cz7Gg.¢rs colle officine annesse per il montaggio e le eventuali riparazioni ai pezzi delle macchine, quindici enormi tende, quattro colossali recinti, tre piste di partenza e d'arrivo ; uffici telefonici e telegrafici da far invidia a molti centri abitati, osservatorio metereologico, apparecchi di segnalazione innumerevoli e sopratutto disposizione moderna e... sicura. L'areodromo ha dunque proporzioni eccezionalmente grandiose. Gli spettatori delle tribune e dei recinti si trovano alle spalle degli aviatori : il pubt]lico senza biglietto e a sinistra ed a destra, ]aTi?gr°e:ar::ovsebrgcecad:#i#g¢rs.Dinanzi so campo di corse di Vincennes. L'aviatore, uscendo dall'arena od entrandovi non deve passare sulla folla. Questa viene a trovarsi disposta a ferro di cavallo ed il pilota che dovesse interrompere subito il volo non si troverebbe dinanzi ad una barriera umana. Nessun7"cc/a.73gd'aviazione ha fatto altrettanto : certo bisogna avere dello spazio disponibile per far voltegglare li. beramente quella quarantina e pih d'apparecchi che tent6 il difficile volo del gran circuito. Per segnare il cammino che dovevano seguire nelle diverse tappe, gli aviatori erano 455 stati avvertiti che per il tratto Parigi.Reims la vallata della Mama fino a Dormans indicava la via retta senz'altre segnalazioni. La Mama infatti, forma una direttiva ben visibile. Su tutto il resto del percorso vennero posti grandi croci bianche e mere e grandi cartelli neri e ii:#ei,b:`iaqdue::;:rfi:`i`a=:rt:f::,;erfi:c:eetrt:?o A Ca'ais i concorrenti trovarono poi una g!gtaant::C,asf::i:lap:ia¥£aJ£;:rnega[a[53jrme::::ntera:i Dover. pe3#i!:re¥adn:,sari:eonr:3i:t8i:,podsatj'uon':red::[eq:ali si innalzava un pallone di 85 metri cubi visibile dalla costa. - Oltrepassato i\1 pallone gli aviatori ebbero campo di scorgere sulla co§ta inglese una grande fumata di catrame. er:n%redm=tin-atiafncmh:niav::£bbaefgt7t.o°°£°i[;r:.£o= tempi e non a chi arrivava primo, e i tempi !e;n;%::P::lnc:I::ri]o:i]vco8]:LCL§r;°:r#pS:Sait?efi:i{:Lta::P:aEr: L'alba di domenica 18 vide attorno ad Aeaoe?O;ios]t.0ltre un milione di persone in attesa In una piccola cappella nell'aerodromo alle quattro del mattino venne celebrata la Santa Messa avendo molti aviatori desiderato assistere al divin sacrificio, poi cominci6 la gara alle sei. Ben sessantotto 'concorrenti si erano iscritti a]i`ad[8e%::'n::8:jv:¥'iant:rfsump!:£rta¥:'iinfrnounTi::: francese, alcuni si ritirarono prjma della corsa, sicche alla fine i partenti furono una quai-antina. deFSvsis:i%;::a:°ane°r;`d¥:]£od:td:epumn]tift!]ffaie£:t_i tervallo l'uno dall'altro. Primo ad innalzarsi a stato Tabuteau, seguito da Bathiat, poi da Beaumont. Partirono ;i:Cgceess6Vaag:te,njt[ecu|e:a:gb]yneod:£ande£:s#rmei:: dell'aerodromo. Seguirono le partenzB'.di Molla, Garros, Vidart, Wininalen, Prevost, Morane, Bielovucic, Remand, Gibert, ecc. Pur troppo la prjma giornata fu desolata da :anvgr?,Vev;#:;i:I,t,:.zzAjiero7.toe,dacxi:C:#nue:S£!:: noplano Bleriot, l'aviatore Lemartin. 11 vento soffiava forte e la macchina, per quanto mall:f|%:t:,apbii,I.Taenf:Lfenai%a.aadtiensecresidienre:q=i; ]£nvebvaassao?Pcehneaupnf:8raatfajit:o|i°e:i?ig:3i°%€i[: :?z?:r:Cachu{:ae:,t:]zzma°g]P:I::::5Coad=:tart:PreciDa tutti i punti dell'aerodromo accorsero le automobili della Croce Rossa in soccorso, nel mentre i dragoni formavano una barriera circolare attorno al luogo dove avvenne l' incidente, per impedire ai molti curiosi di avvicinar§i. Tre medici sollevarono con ogni precauzione 1' infelice aviatore che respirava ancora, mentre Un disastro. r. _ -_.+I .,-, i,:,_.-:.-.. `_.. ,_ ` + _ : _,`ht. `1.__-_-`'._ ,-_,:-,ii±_ "`.I, _~,_' -
PRO FAMILIA da una orribile ferita alla fronte esciva il sangue a fiotti. Lemartin aveva fratturato la base del cranio e riportata la commozione cerebrale e visce. rale. Mentre i medici gli facevano delle iniezioni di etere per tentare di rianimarlo, Lemartin m°urFa°rfjt;m¥#e7CA:t7|'a`:Cc;:C%Jrtu"t¥a¢::^i::£t»i ;|ieb:.:f:;I:ic,ee,.nfni;:s.%;oirfa:§#!e::ifdee:r?:o.!;e::,¥::: `dolo coi supremi carismi della fede. Poco dopo £±giisg:az:]at;ccaov,`£;°::afe]Spmeg#€:ap:r3v6o]::::: passeggieri. A Pau 1'anno scorso aveva portato in aereoplano fino a dieci persone. La classifica ufficiale della prima tappa Pa- :igfj::S8iiocd°:t3¥ate]m8p:V:ant:rjagd[:tnti;:jmL;e8i 3{eo:: 3'6, 5343'j' ::#o ddaa ¥ig[£nr:'Daiema;:iftgr: erano rimasti a Reims, tre tra Reims e Liegi, dodici tra Parigi e Reims, tre fuori corsa per morte : Lemartin, Landron e Princeteau, e uno fer[£Lt°riaLP:fat5::.ieburrasche,ilvento,1apioggia e la nebbia hanno obbligato i commissari del circuito ad allargare i tempi prefissi, portando al 7 corrente il ritorno a Parigi. E la corsa e continuata pid che mat interessante, piena di emozioni per chi la compiv?, per monti e per piani, attraverso regioni nuove e citta antiche, oggetto di curiositi e di studio. Parecchi rimasero per via: se non disgrazie 8i:tvefg,japppe:::cncefi],S2sve]:leer:tt,d:S:a:Zt!e°|]ins:emssionanti: rna alla settima tappa, la CalaisLondra, undici aviatori spiccavano il volo sopra la Manica currucciata ed indifesa contro il nuovissimo assalto. Undici aviatori erano partiti da Calais e undici aviatori fecero il loro scalo a Dover. voft`e':g:;%Oa€|etp:{`#8tj:resou#nge;:Onpu:`o££dn,%],::: na del 7 1uglio, nella stessa pittoresca cornice dE Vincennes, donde quasi tre settimane or son® gli aviatori spiccarono il volo. Erano allora circa una quarantina. Ritornarono in non pid che move, rna se si pensa che nei circuiti ciclistisi e automobilistici le proporzioni dello scarto sono talvolta maggiori, bisogna convenire che il circuito europeo ha il vanto di essere il primo a chiudersi con una schiera notevoljssima di competitori, tanto pit che essi hannc> trionfato ancora dell'atmosfera che n-on fu sem- !ifi:,1:f:.::tt:tea.puf:::::6efLi#:;f,safn:,a:E:,:|f:o:ET:-- spcaorrt;to[a38jf:::n{::s:n:iieav:i::ri£]vi]8sogn[:grni: ::rmneattr!idf:ap°m?]£]ea:eurrejs%i:C£°:::8#;f£165olhiLa c]assifica genera,le del circuito, se si tien conto soltanto dei primi sei arrivati, e stata la seguente : t I. Beaumont, su monoplano Bleriot, in 5& ore 38' .--.- ` 2. Garros, su monoplano Bleriot, in=62 ore> T7,, `6''. Gruppi di spettatori. mare, dalla terra di Francia, quello di Vedrines, seguito poco dopo da altri move compagni. Mancava solo Train il quale giunse il giorno :1?i:ia:=.::t'.ad¥]a:::oafn:r:arnat[redn°t¥ainjr:#Sve: drines la ripassava seguito da Vidart, BeauEi'£ke?i,Pnegrt,eta:itorsi: La grandiosa scorrazzata aerea attraverso1'Europaoccidenta- `le si chiudeva la matti3. Vidart, in 73 Ore, 32', 59". 4. Gibert, su monoplano Rep, in=.89 ore, 42'' 34". 5. Kimmerling, su monoplano Sommer, in 936?rftn]£dx:4:'d bip|aiio Maurizio Farman, in ore IIo, 44'j 5". Beaumont, Garros e Vidart, i tre primi_vincitori del circuito, sono tre aviatori conosciu- :!£:£¥ifcfinas[stiafiL::'ropn°jc:eeiiafupafrnjg£%Si°a.°E:i:: mont guadagnb circa 15o,ooo fr. in questo circuito, che uniti ai Zoo,ooo guadagnati nella Parigi-Roma, fanno un totale di circa 35o,oo® franchi vinti dall'aviatorein questo solo anno. Veramente- il guadagn® a prezzo delta vita dovrebbe far riflettere assai; chiunque cercasse solo questo o la speculazione ; i:reenczea:tiep::tE:eg:;ii:a superiori possono rendere ::m8pa:ta;cca°:Pi::an£]eonsop£¥i successo ottenuto. La tappa Calais-Londra. Vedrine§ vola sopra il mare seguito dal piroscafo fc C¢/¢7.s¢cce. Con sole lire cinque. • si ¢ttb avere uno stile7edido orologio I+oschoff e r abbonarmerito al Pro Familia ¢c7` a./ Jcco72cZo semestre Igll da imdirizzarsi a qurilsiasi bersona. LJft __`~
PRO FAMILIA 457 a. De Angelis : ,4eeorc c z/€.fa. NOTE D'ARTE Lo scultore Giuseppe De-Angelis. Gil su queste pagine abbiamo pid volte parlato dell'opera assidua e viva di questo |giovane Studio di coulardirio marchigivne. artista maceratese. Oggi presentiamo ai nostri lettori diversi studi: £a scr¢, ispirata dalla vita delle tranquille e pacifiche campagne mar- ::tgcif:etoer::pnpore3eaTt:i;graou:c:I:3;r;liegvnoa,ted::, una madre che prega recando in braccio un bambino dormente. In ,4coorc c z;../a un robusto cavallo trascina su per l'erta faticosa de]la vita un rozzo carretto, ove sta una madre popolana che accarezza teneramente il frutto del suo amore. 11 levoralore della terra a ulta forte e senii:3-::::::I:inc:se.iffeE::.sa|red:I:e.iTriagtltiiordiio2:;:: :¢%.g[¢;i?a¢nrt€A¢.a:.f,:'.:£g€::n8oE:]ri:n:!g:fa;I?:: dell'agricoltore delle Marche. . Lo scultore De-Angelis, §cevro da ogni influenza estranea, lavora fidente e senza fretta, spesso incontentabi]e dell'opera sua, lottando da forte nelle diffico'ta deila vita e dell'ambiente in cui vive e sapendo soffrire. Ora sta preparando seriamente un gruppo per 1' Esposizione di Venezia del 1912 e noi gli auguriamo un trionfo. NOTERELLE DEL MEDICO Un r_imedio ideale. Un rimedio che guarisca a gia un rimedio molto raccomandabile. Ma un rimedio il quale g£:t!esajgteuvna°psrtfa::ddfe;[aa]uiea[¥tftgi!,°rde[vde!n?auea]£: diritura un rimedio ideale non tanto per il malato quanto per il medico. Si, anche per il medico; perche ordinariamente quando questo ha portato il malato z` convalescenza non ha finito il suo compito: 91i rimane quello pid ingrato di curare e d` :¥u:era5cieh!rst!i:Vei]ipjj:dc£::usrc:o:ai:'dftn::t!]Fs£::;:Cg°i]]]SS:n:`: seccanti a combattere specialmente se il soggetto e un po' isterico, o nevrastenico, sensibile impressionabile, pauroso. Ebbene, per certe malattie, per la malaria, ad es., questo rimedio ovo„s/7-c, questo rimedio ideale esiste. « Da parecchi anni - scrive il chiar.mo dottore F. A. MATILAsso, uff. Sanitario di Uroia (Foggia) -uso largamente 1'Esano- :eh]:nane?,:r::§t::rcaonetrapdr:fiLa:S:e£;1:::;ae'taur;: molte vittime; e devo compiacermi con la SoarsoadBefi:[aerfjordio¥a£]saung°£e]r:taqg:1:.ill:::rned3Atce_- CELLI ha potuto dare il vero specifico geniale contro la malaria : specifico che, mentre cura la infezione, ricostituisce l'organismo, restituendo l'individuo di nuovo sano vigoroso alla societa ». ORE LIETE -Giornale i]lustrato qtlindicinale |}er ragazzi. Dlffondetelo. LA NOVELLETTA UMORISTICA Ad ogni costo .... Quendo il Desti,7io si a messo in lesta qttalche cosa, stateve7ie ¢e4r certi, che se lo 2 irnesso in testa ¢er I)e7ee, ed a ¢ro¢rio ¢er questa i72evitabilitd del destimo che i Great, ¢rofondi conoscitori dei sttoi cafiricci. gli cavevano messo il i'roune di ALncmke. 11 breve racconto che sto ¢er fare, dr,- mostrerd, al, miei benevoli ed egregi lettori, I,a sicura veritd dell'asserzio7ie. 11 fatto 2 a;mve7unto l'anno scorso in "na incarztevole stazione balneaire i!narina di cut saprete il rrorne qttando quella |]agkerd la ¢ul)blicj,td. La colo7ria bal;nea;rna era la ¢ide varia e la Aide cosri'ro¢olita.. ttori'rind d'affari, e v.1vc::Its., giocatori, asseunati ¢adri, di famigrlia, bii'}ebi, vecchi, ¢oetj,, |jittori, ariatori, letterati. eec., ecc. Ire s¢a2;io iiiii;i a concesso con tro¢¢a avarlzia ¢erche io iii ¢ossa ¢arlare di ttttta quella geute, sicche, con vostro ¢erm:Fesso, non ci ocou¢eremo, ¢er og?i, the di e4n ¢ittore e di veri letterato. 11 ¢ittore si chamava?? ..... mettiamo C5masa. E il letterato, anzi ¢oeta...?? .... iriiietttamo Lariana. Condedimo de[le Marche. (Non si dird questa volta, da coloro a cut sta iinolto a cuore la iinha salttte fisicocerebrale, che iri'ri so7io tro¢¢o logorato i,I
458 I'RO FAMILIA cerv_ell? ¢er bat;tezzare gli attttati eroi). Larima e Cb"rasa eirano i iinigliori amic'i del r/iondo, se non badioruno, ¢erb, all'avvers.topee ch_e ntttriz/a Lariiue -¢er la sceeola artistica di Ciunasa; aweri;lone tale da co"finare con la nausea. qmasa, al q%ale, come s¢esso av7iiene, tale ¢artieolare sfuggi;a/a, si era ficcato. in testa di offrire al Lariiine ui'ra delle seee tele, in segno d'alta stina e di, considera2ipfle Par_}ico!are._ Da rna visita del ¢oeta al.Io stu.!ho _d?l I)_i.ttore ,. qaeesti colse i' occa-. stone di offrirgli un ¢iccolo bozzetto di ca;: « egli non era i'nalcontento ». -_ Gra?ie infivite - di,sse coti es¢ansione di tulto il stto anii!)ilo Larima ,.-- i'itia danvero non in;i, decideri) iinal ad accettare ten tal dono. ~ E ¢erch6? - Perche te .ne ¢ri;7)erei! - Ma, ti assicuro... -S3!... _swl... so bene che ti ¢riz/erei... e tton voglto... -Ma. ¢er-nice! dal mo'meaelo che ti di{o, ti assice4ro che mi fat il ¢i¢b gran ¢iacere , S. . -i pro .... ilo I ... non v08lj,O privartene I E I,art:rna se 7ie andb quella volta colle apavi s¢rofondate nelle Pide intime latebre delle tasche. Perb la sera stessa st irovb nella stta stan23a quello stesso bozzetto bellcanente imC?rgivciato, e Per di ¢ii4 arricchilo di uno dedica cordiale e g;ntile. Iryi;mediatamente Larima si sentb in do7Jerf dj ri¢or_fare il ca¢o d'o¢era al saeo vale7i,te artefice. • Me2:za rtotte e trenta; ttttti dorrwivcuno in casa del ¢ittore. •--Ci:yiiiasa./ Cimasa.I... I,'artista apr`z la f inesira .. - Ebbene, che cosa c'e? : 11 tuo bozzetto, lo ri¢orto, ¢erche assolutd:iineeete lion voglio ¢rivarte7ie I - Ma dal i'I'ioi'nento che ti dico... Lari/rna rion lo lasctb fimir le frase, de- ¢ose i,l qaeadro see una ¢anca del giardino e se ne ritor72b a casa, al i'nolle letlo. Decisariinente era ¢artito I)reso : I.art,rna n_on. a;Hrebbe mat fatto Posto 'i'cella sera galleria a ten qi4adro del Cianasa. E Ciinasa eton insistette ; rna alcuni comuni amici, 1nessi al _coy:rente della strarra anti¢atia, ¢oserfJ ad _effetto unille diabolici es¢:6dieiiti ¢er i7itrodurre in qttalsiasi modo-un Cinasa.nella ra,ccolta Laririca. F_atica e tem¢o ¢erdulo ! Iipri;rna, con un col¢o d'occhi,o straordinaria,ane7ite aci4to , iinJlgrado le foggie Aide 7u4o7)e e le ¢ilt fantasticlie fyllne, riconosceva la ¢ater7ritd dell,'amico Ciiinasa. e iri- ¢?:lava i! qeeadro se"2:a ind24gio, ne¢¢ure di urfo avj;nulo, fosse anche l'Jra ¢if; -sconveniente . Lariana ave7)a ¢rotratto la sua villeggiaturq ¢i{4 di tutti gli altri bagnanti, ¢erche go¢eva molto a ¢assar lunghe or; sulla s¢iaggia, clie da vero era as;al bella. L'ttlt|ano giorno, ¢ro|)rio do¢o una terri,bile bur!asca, ~uolle 7j;dere aricora una volta, ¢r.irne di fjartire, il s24o anc¢ye. La tei;n¢estp_ .aveva coinpiitto la ¢ii4 violente ed-orribile o¢era devastatri;e , trastullandosi in 00[[[fil0 00NVITT0 fi[HVA§ONl 'VALHEmA |Pioi. di Beioamo} Tallo Biemhana . Telel. 2gA Souole el8mentarr pubblich8 `- S¢uolo seoonda'rie ii::¥!n:i:§j:i§r::i;:;;::°u:i:i:€i:I:!jj:;:cc:§5§:::i:;::±rc::i::e:tag:iij mpdo verarnente ¢oco civile con tulto qucanto si era ¢resentato alla stta furl,a. Non resta;»a Aide ne¢¢ure una di tutte le cabine dello stabidi:I'nento balmeare ; S iiliiarosi, le ar?e7)a;mp in ¢arte _s¢az2:ate, via in ¢arte ridotte in i'Iiii;mitt frantunind. « Guarda un,tjo' ! » disse Lariiue. E ra_ccol.:e un assicella. frctannento di qttalche distreetta cabina. « Ecco il cimelio di una barracca assal bella-! » E doveva essere staid davvero e4ma bella cabina a striscie ¢olicrome, gialle, verdi e rosse. « Ma geearda strarrro : strano dar:I)7)ero I » E Lari:l!yia, coll'assicella sotto i,l braccio, si doris:e al nego2:io di un jalegiun/me, dal qeeale fece tagliare i,n deterried!iiuta di;iinensiope e foruna il ¢e2!%o di legno tricolore, ¢oi, tomato a casa lo into;wj,cid, lo firmb col ¢rot>rio norne, e glt diede ancli,e ten ti- /a/a.. Tramonto di fuoco sul mare. I)c/ resto 7i;24lla fuor6 di ¢osto : l'effetto c'era I G. De Angdi\s - 11 lavoratore della icrra. La striscia gialla ra¢¢resentava la bioieda s¢iaggia marina ,. la striscia verde, een i!nare smeraldino ,. la striscia rossa, il ci,elo i:iipr fuocato dal ragg¢ del sole moreate. Aprene rienirato in cittd fu ¢ri:I,na c2wa di Larima di i'}'iostrare il se4o rfrano;onto di [noco s,ul rn:I+Ie agli an'Iiiici, ¢retendendo con de4tta.Ia ?}iiodestia del sue ani:wro, che quella «_ scioc{hezza » l'aveva bttttata gide -hi ill ire _]i!:rian4ti,, « il lei'I¢¢o dell'ef f etlo ». Cinasa, qtta'ndo gl4 cafrotb ira riavmo, voltb e rivoltb il qveadro con l'a,via di chi dice, o almeno ¢ensa: « Io ho vede4to il di¢into in qttalche ¢osto I ». Pal sco¢¢`eb in uno sonora e grossa risala.. - Credo bene d'aver conosct24to questa ¢itfappra altrove!... a un ¢ezzo deldra 1/I/ha cabi7ra I - Che cosa dial? della te4a cabima? -Sen2;a de4bbio I la riconosco bene.I non ¢osso sbagliarml ¢erch6 1' ho colorita io stesso a qeeel modo. ........,,,, Era destino che, ad ognd costo, Lari/I!iiia dg?esse a;"ere in casa stta un di¢into di C&msa. Da una settimana all'altra La discussione sul monopolio delle assicuraii;:i;ii;i;;I;,g!ei:n:!:io:e;:e:;?i::zri:d;i::;,iiin;i.:3:;I:cij:: pareva dovesse essere il cardilie del nuovo orientamento radico-socialista di Giolitti. Nella lotta titanica che l'opposizione aveva :n::-aagn:#:e:?::::n#:1,`ze:,I;:it:rroa;t:e,::3:ge?tio:ui,I.:egit: labbra si era espresso un desiderio: far trion- :£rae]daj:::cs:I;t£;%:::tfa£;nq:attet:rao¥:xaeg::,sje£:t3 :nsdbaotfzaarepfitcs°uoaEFsecnoars:':nL.,uGoj:I;ttaihDar::::: i;::::e'rogv!a:j!;i:a:d8:iaitl:sptp:e#:it'i:ai§;:in?d::£t:v%ai:a:nsfa: i:i:ei::aitioe::!iia:i::;:siig,:q!uii£FEd;c;;gon:::;:i.eii;:::,icii:ei:n!:i: mai costituisce l'emblema marchionale di Mom- :euciita°rj:I:i:i':£'p!::i:°mcehn:adr:Tt[:I:afnna?ermanenza 11 voto di fiducia per quanto jmponente, a:n::::::nnfaavsosrae£::3r¥:tfj£33:::n[£[a8,::g;rr:{£6 i;i];r::b!:a§ii%i;8§:¥§ij::e:e:a:i:::i:i;I:i;:t:d:i;I:;:;;::e::::%;ii :gacions;,o:ge:iae+aen!:mg:iao:Faenii:is:sit:eFua: ;°:lei::::eniiie¥:,:a:t::¥;§a::s:P:!£:i:;CLahtdi¥rL::S;;0;2: a:ud?zP;:nce°SdtituGzjto°[?t:iea#,S%]suti:£ac°emraattde::o:: mazione morale di un Parlamento asservito a una dittatura. Le riforme sociali e democrati- !!i;;iz::T:uee;;aei:i|::pa:i=;:a:r;i¥::gr:;o:.,:dr:,:a:v:.:e:::r: :£eamc£::traasig:ed::cnen°dgenr}ef%razr3ou#:r£°#ta}ii: !!,::itb:i?li::ifi::ur;tliin::n:ubf.I:F.t::,,zn:::u:I:e:gT,it:pppuaf: g:e:i:n:;e:::t§]j;t:`£r;C;::r¢§:s;;:egna;:d;et::::::e!i::td:°:pui;:'i:::j iais§paifedd:stqa¥]%nt3eyi?:a:i::esdfr::ad:tnad:eii°t]ea%E: sulla fronte del dittatore. La lotta combattuta nelle ore estreme delta i:ahn:1::a#a:tre:red:esT:a:ei:g:£:!rz,€aofe:L%t:E[£'[g:plo::r::: !e:jfio§,.erqaga£#§£e:s.:;|S:°::{roaeff;a:Z:{i3onjo¢:;1:f%C:[sa!i:p¥:0: c,f|r,ra`t%.trifap*.git#-ean|:e:-eacs%|aac=efpefsff`#t+F{i:E8 ip,!§;¥ai±pi:a::::'d:,e]¥{ee¥::es:i:c:i,¥ua:ed:::::;::¥i lamento verso i dubbi e pericolosi esperimenti St{ura:iadpe3i:t!:eao:iaedice3':;cti:#§am°or,!eaTtsa::i::depa|; di provvidenze di classe, che spesso altro non :i!;n;:a:c:e;c°;:;;::i:g;;:a:*;I;I::ii;::ij:::;t:;:::§°;.i;::V;;;joi:i ]dee[;pepcpo:::n[:::tnt:,rac,::rjE:rc£%ssjtor:e£Fv±da:::: sere e lo sforzo di resistenza per non perdere :'teeqmui],lit:£°sc`;nnvt:]ngtfam8::tc.arieta di leggi, di si. di€t!esvt:I::::gip£:geanrteo]neu:::!°dnej[,:io¥:::hnjt: hi----==-i_i-i_---------1-__---I
PRO FAMILIA 27) 459 PIERRE GOUF}DON REDIVIVO ? Tradaezione di FTroDor,Eo 11 vecchio si affanna inutilmente a tradurre l'offerta seducente; 1a povera pazza si ostina vieppih e risponde all'insistenza di Le Theuff con uno scoppio di collera. - Perdiamo il tempo - signora i a inutile insistere. Andiamo a fare un giro sulla spiaggia; tornando, ritenteremo: chissa che non possa aver cambiato idea. - Ha ragione questo galantuomo - interruppe John Behrens. - Aspettiamo. Seguendo il-consiglio di Le Theuff, si avviaro.io tutti e tre lungo la spiaggia in direzione di Kerouil; per una mezz'ora camminarono cogli occhi fissi sulla massa granitica degli scogli dalle forme syariate, coll'anima angosciata pel ricordo dell'orribile notte trascorsa, per Fattesa di un nuovo incontro con la pazza. Quando tornarono, decisi a tentare un' ultima prova decisiva, trovarono con loro sorpresa che la porta della capanna era aperta. - La poveretta a uscita - disse il vecchio marinaio con aria di trionfo : - stavolta non ci sfuggira. Aveva appena terminato di dire queste parole che nell'aria pura del mattino si elevb un canto pietoso come di nenia. -Udite? a il suo` ritornello. - Quello che cantava stanotte. -La ninna nanna del povero Bernardo! - Quello che canta sempre. Si fermarono sui due piedi. La voce proveniva da una anfrattuosita sc`avata dal mare tra gli scogli. Annaik Tr6beurdec vagava sulla spiaggia scoperta dal riflusso a raccogliere conchiglie per il suo magro pasto. a:u£3:g]ua{t:a:LOTa€]:ss]eaLBe[{nT:reeu:]T;h:[t:£emh:::£sc:e:fuugn%;rs:reat::o::;tiero che scendeva alla spiaggia, una specie di cunicolo sommerso dalle onde durante 1'alta marea. Annaik, vedendoli venire, volle fuggire, rna non le riusci perche, come Le Theuff aveva calcolato, si trovd preclusa la ritirata dalle pareti verticali dello scoglio. -Che cosa volete? -domandb in bretone. - Vi accompagno una signora che vi ha conosciuto altra volta e che vi vuol bene - rispose il vecchio marinaio nella stessa lingua fungendo da interprete. - Non la conosco. -Annaik guardava la signora. La sua risposta era ben naturale; cameriera prima in casa del marchese, poi nutrice del piccolo Bernardo, rion aveva mai veduto Maria de Flee. Questa si fece innanzi, collocandosi con intenzione tra la pazza e John Behrens in modo da coprire costui e non lasciarlo vedere prima di avere ben disposta Annaik con qualche buona parola. - M'interesso di voi, mia brava Annaik - 1e disse con dolcezza. - Mi a stato detto della vostra solitudine e son venuta a chiedervi se posso esservi utile in qualche cosa. -..`-.Essa volle evitare di svelarle subito che era la sorella di Bernardo nel dubbio di provocare una crisi, rna cercava di convincerla che veniva per ispirito di compassione a portare un conforto alle sue sofferenze. La pazza la fissb in volto rna non rispose. Era una donna di eta indefinibile come persona colpita da gravi sciagure. I lineamenti del volto marcati dalla lotta quotidiana contro un ricordo angoscioso davano al suo viso un' impronta di vecchiaia precoce, mentre una certa vivacita di movimenti del corpo dimagrito ed anemico dimostravano un'eta minore; gli occhi, di un azzurro pallido, conservavano la spaventosa fissita della pazzia, e sembravano scrutare il passato, noncuranti di persone e di cose presenti, in cerca di un oggetto invisibile. ;t:u:'d:,a::a,,eqaodEf:e:i:gt:agrt:a5::Fe::rvg::u:z:.,E:outi:,,3sre:-: condarne le tendenze e i voleri; forse ancora si crede di poterla vincere incanalandola nelle vie governative. Percid si pub notare la costante preoccupazione dei ministeri ultimi, da Zaiiardelli a Giolitti, a Sonnino, a Luzzatti, e ora ntiova-Ipente e ostentatamente a Giolitti, ;u;ag::e:adp:a,rii:::O¥s:o:c£;`a`si:'i!Oe:eo::;:rc::;:1:ritj]:ie§; in questo una manifesta ostinazione, che dimo- §t::e:;%utiit:%d::,|fi:oC€1:a#ii,roicnhaiee]::ig:sl:#:iror:alz:`§# qu::tjc°ms:i:i:aepcuobnbt'r[:a[,:rig::r:aep,:r3{tct::::: ::i:v3ep,:rg:taraa:;aE:n3:jpfo:,:Fcna£.d8[],£ppearr:; quarta volta Giolitti mostrd di n)n avere la visione e il senso della realta oltre i settori di Montecitorio. Per le convenzioni marittime, :,earr,1::#g[¢.4£:nfionpaoiz::r;°e'ripae:ifLariea8gFet::rrra:: ha dato spettacolo di aver perduto il senso della misura della sua autorita e della volonta del paese. lie:ots|t:irap,arTaai3radde?,aisvuo:is:i.ffidt::lam;pr:i:o: delle conseguenze che pud avere. #** ]aLp¥£n£:!'se]d7u::ra:¥t£'uj:oA#:i.:1;as,a¢#e]um°agr: i:d:'e:£'i]i'[dTspceorrasto°r::,n::'oang.Ofburgdivienna, Le difficolta cominceranno presto essendo in lotta i partiti anche per la presidenza delta nuova Camera. In seno alla Federazione tedesco-nazionale i:.rEr:q:E?#d':?.::;:,:,ev3e3:e:::;t3u;::?:d:i:!:;j,,Ec:.lie: tpar::eFed:::}o{ni[bai;#:edde:Ctfujch;p:.a3[Pvr£::::; interna. g3:e:vo?i:rtf:!i;:=eoia::is,tsi::;r::b?e eiq::i|gt:r:a:oegsr::o3-; ( nazionali. Essendosi i socialisti czechi costituiti in club nazionale proprio, sotto la presidenza di Nemec, ai socialisti tedeschi non resta altro che coat:tgu[ir3j2ade]3::a¥io:toacijaTis:I:1Pafoott:[X3iercosi non pub contare che su 44, ossia sulla meta circa. sogiia,pe?rfa:ansounll:iperea§ig:i;astilLiTi?oc:i:ti::i: promes§o su questo punto. Intanto i cristiano.sociali di nazionalita tedesca hanno eletto una Giunta di sette membri per ricostituire il proprio organismo. Per questo fatto e sperabile che l'antico par- :ietro.cpri:ti|aan:;suosc:ad:,||:er?,¥.:#eo|,::?.ms?i2:: e della liberta, dopo avere subito uh periodo a:,i,°£Snpdefnms:°n:jecaebjfjs:::aT:B:?d,fpd°o::.%::i: Lueger, ritrovi la vera base di azione, rifaccia la sua compagine e possa ritornare nel Parlamento ::n:rsasnocata°:8jrtga5`:f[red;t:id¥::Chdeo'igr°o?s?sts# pure e ancora uno dei partiti pit forti del Parlamento austriaco, potendo contare sopra 73 deputati che in ogni occasione, e,d a preferenza di ogni altro partito, saprebbero mostrare disciplina, concordia ed unita d'intenti. sia[t[u%r:1;t:v:r};:in3ass°ec;£i:dnae#:n:aei§esai:]`esgu£; programma l'unita dei principi morali e religiosi e la liberta economica. 11 partito cristiano.sociale della nuova Camera ]oar£:3urtfaczo£:tEteuftcahs:,rE3p:I:::g::oft:;:,ebg:sear: bani forma una sezione a parte, e cost forma "HTI[ioiA OEH[nlA Mi[AH[§E GAETANO GILLl e C. HILAHO - Via §. Amhiolio ad Homu8, Z - "ILAH0 Li8tini prozzi a campioni gratis a richie8ta
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