Le Esposizioni di Roma e di Torino nel 1911 descritte ed illustrate (Sonzogno Editori)

LI'. l:SPOSIZIONI DI l<Ot ll-\ I'. DI TOf)INO Nl'.L 191 1 Xci l'abuo della Francia: due interni ddle1 Rotonda ccr>Crale (Fot. /a(Qau jdi}. In giro per l'Esposizione di Torino L'alluvione d ei prodotti p e r le Mostre. i\\emre nell'i1uer,10 delle gallerie, dei saloni, sotto le \'ù l1c delle cupole. intorno ni 1•asti fines,roni. si acca11i1:1ce il lavoro degli srnccatori , dei pinori, dei mano- "nli che collocano rosoni e srnwe e fes1011i - tutto il lavoro febbrile dell' .. ultima 1oelen11,, d'ambien1e - incomincia ed arril'a l'ospite atteso: la merce. il prodouo. l'essenziale delle i\\os,re. Anzi. arriva già a fioni. :t ondate ; come un fluno cui ::;i èapcrcaladiga. Li e1aebenvenu1a alluvione! Dalla s1azione di scalo del corso Massimo D'Azeglio. in/ani. è aperio il varco: i binari si snodano d.w:,.111i alle officine. s1·olmno a destra. risalgono il cor:so Dame e arril·ano alla strada for rata: una biforcazione si pro• lungn oltre il corso Dame e giunge sino agli edifici che sorgono di faccia al!e lmlus1ri c Manifanuri ere . al Pilo• netto. Squ:idredi opera i hannolivellatoilierrenoedisposti i binari. con la1·oro febbrile, incessan1e. Incomincia il 1rasbordo delle merci :ti singo li padiglioni: l'enorme 1rasloco. Ed immediarnmeme, man mano che le casse sono sca• ricate e depos1e nelle rispeuil•e sale e gallerie di destinadone, in ques1e comincia il lavoro intenso e discipli• 11:tto, della n mise cn sce11e», nelle vetrine, nelle b:t· cheche.suibanconi. Il più gran 1imore per gli csposhori era originato dal pericolo di incendio. Sono :incora Tel:cnti i disastri ca• giona1i d:tl corto circuito :i1·1•c11u10 nella Kermesse bru• xcllc~ ! i\\a una visita all'Esposizione di Torino li convinse tuttichcilscr\'iZiodi sicurezza qui è meravigliOslmentc organ izzato. Ccrt:imcmc Torino 1·11ole cons~n·ar-: il vanto ed il nome di ci n /1 unica per Esposizioni senza disastr i. Ad ogn i passo incont rate, fin d'orn, :ilmeno m1:i coppia di pampieri . E, dappcr111110, quale rigorosn vigilanza! Ecco. per aver un'idea, alcuni dati sugli arri,·i - ,• e-so il 2-0 di mano - ai due grnnd i sc3l i fcrrovi3ri impiantati nel Corso D'Azeglio. di merci destinate al- ~aEd~~~~i~ne e che g ii1 vengono collocate nei rispeuil'i Argc11tina. - Tutte !e l'etri11e sono a posto con gli oggetti ;Lrrivati in 360 casse. /Jrusi/c. --· Arri1·a1i 100 \'agoni conte11cn1i vctrin::i . prod?tti minera!i. · legnami e merc i vari e. C111a. - Giunte 150 casse. Germania. - Giunti 160 1•agoni eomene!lli macehi• nario a \'apore, m:tcchine agrarie. macchii1c cleuriche. tipografìchc e litografich::i e 1111 impia11to per rabbrica di birn1. Giuppo11c. - Arri\'ale 457 casse di 1·etrine e merci e mille casse sono giun1e nel porto di Geno\'a, Gra,1 /Jr.:lag11a. - Arri\•mi 250 \"3/.,'0ni di macchine l'arie. Siam . - Tutte le merci sono :irrivate. Uru)!U/J)', - 230 casse sono .;iii a pos10. S1,iiz(:rn. - 140 "agoni di m:1cchil1e varie. L'arrh•o, lo scarico e il collocarnemo delle merci, grn. 2icaibinari,a!legru ordinarieedeleurichcenllaalrrc r i11I dei sen·i1.i. si compiono rapidamente . E ogni giorno si annunzi:tno nuo1•i e grandi arril'i di merci dai paesi s1ranicri. i quali si affreu:rno p~r far giungere i loro prodotti in tempo utile. Nel Padiglione francese. Il palai1.0 francese, quasi in fl:ccia agli lstirnti 1111ivershar i. o meglio contro i padiglioncini delle colo!!l) fran~es i, è de1,:no d?l!a grand:i Repubblica. Il corpo dcll3 fabbriea è diviso in ire !Jarl i: la centrnle, più in demro. è a colonna1i infe riormente, n vcrnmln superiormcm ) : dai la1i si di p~rtono le i:al!zric ~:;~~ri ; e nella pane posteriore una s~!a chiudz la Mcli più al'anzato nei lavori è il salone centrale a cupola allissim:i. assai più snella che non appaia dall'esterno. Nel centro la gronde sigl:t R. F. col ramo delle 1•erghe e l:i scure: intorno, gli st emmi dei c:ipoluo~hi dei diprnimen1i. uniti da ghirlande di quercia e di all oro. Lo s1esso motivo continun nelle s.ilc la1erali, dando cosi all'ambicn1e quello s1ile empire cosi caro ai Franc::s!. Il 1erreno è ancora ingombro di gessi, di colonn;:, di rosoni. i\\a nugoli di operai si a""iecndano intorno a queste decorazioni. memre il sole ricama, a tra\'OTSO i rori dei graticci laterali. dei disegni bizurri di luei. E in po::hi giorni - probabilmente di già quPmlo queste note cad•:inno sono tli cechi del !cuore - 111110 sarà a pos:o. E allora ... fotogra feremo. Le Mostre dell~ Argentina sono pronte. La grande Repubblica platense può 1·:intare. in11111to. all'Esposizione di Torino. un primo bel successo: bat• tutoilrcrord,O - \'Ogl!amodirlo:tll'italinna? - ripor• 1a1a l:t palma della solleci1udine. Il suo bel padiglione è Npromo defìniti\'amente»: promo, in1endiamo, anche nella disposizione delle sue ricche mostre. Nelle ampie sale e gallerie già si potrebbero nmmi• rare ... ~ fosse permesso entrare. le ,·c1rine e le ba• cheche do1,iziosc degli svaria1issimi prodoui agricoli - seducemementc csposli in recipiemi di cristallo - di questa che è ch iamata ul a seconda It alia": fra questi, interessami le mostre del rnbacco. che occupano 1una unagrandevetrin:i. E altrove sono le pelli. fin issime; e i campionari del cotone. Poi. i replrli des1 inati alla docume:ual:: mos1ra dello sviluppo - verameme mirnbile - de lla pubblica istruzione nel 1•asto e fiorente ptese. Ques10 bel Padiglione con le sue Mosue suà s~nza dubbio una prova grandios:i del magnifko progreS3::i della grande l~cpubb!ica nel campo del!:i rr.oderna cottu ra . no.i meno che in que llo delle industri e e de i CO!"'l rt:Crci : La fronte sud del secondo l' :,di~!ione del llrnsilc (Fct. J,ucaugeh), progresso eh<: da insign i cconomisl i è si:iio presagito come uno dei precipui rcnomeni del XX secolo. Il Salone delle Feste . Ogni grande Esposizione moderna ha il S3!onc dcli ; Feste. Torino ha ,·oluto e saputa, anche in ques1a tra· dizione, gr11ndcggi11re splcndldarr.cmc. Nel magnilico padiglione. di cui sano gi:ì note :ii nos1ri lettor i le linee fa s1ose e la mole monumentale e le pro , porzion i v:iste t!'nm!:lie111e, l'ane nr~hiteuonica e la de• corativahonnoprofuso1esori,conprodiga lit1lforsccc• ccss!1•a. lmaginate una costruiionc che occup:t IO mila mc1ri quadrati di superficie - poc:> meno di quella del Duomo di i\lilano! - c:>ntornma di colonne, archi, nicchie e ztalUe; che adergc la Ironie in un superbo :t.rca d i en• mna, sormontato da un magnifico gruppo di c:tl'alli : e su tun:i questa lussuosit/1 di ornamen1:izio11i, gr:i l'e souo il peso delle sta!u~. erigersi magnifica l:i torre centrai! che :1.H':1.l1eua di 60 me1ri in:ilza il suo pa\'CSZ. Ogni gruppo di statue è. s~ non nei mi nimi p:irti~clari. nell'insieme della sua conc~zione. 1111 capolal'oro. Indimenticabil e una biga che sormoma un arco la! e rale ; i ca\'all i nc!l'mtcggi:imcmo di una corsa sfrenata, ne lle pii1 nrdi1e pos izioni, pare a chi li osserl'i che da un momentn all'altro abb i11110 a precipirnrglisi addosso. Ques10 sa lone ·- felice ricordo del Teatro Olimpico - può dirsi il pili vas10 dei teatri d'Europa: cap:ice d i un'enorme folla di quas i 30 mila spemuori. Gli scanni corrono concentrici in Ilio interminabili :id una altezza di 2S metri. Vi danno adi10 due superbi scaloni laterali. le cui balaus1re nella squisi13 or.le • mentazio11e si inte rrompono a tratti per dar luo,o alle Xci l'.uliglione del llcl~i o : ,. un im,: rno, ,;,:condo l'n..sc 1r:,s,•e,~:ole; 2. l:o "'"'"ìr.,;11 g:i ll.-ri 11 u otr:ol <: 1,..ot. ; ,,roangdi ). corsie. riccamente orna1c. onde si accede t11le gallerie.

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