MarZo 1911 'l/f N. 10 ~ «I ,W ~ Un numero, nel Regno, Ceni. 20 • Es tero Cent. :;o ~ESPOSIZIONI 01-ROM.A•E·DITORINO NEL·1911-DESCRITTE·ED·lLLVSTRATE ,lbl,o,,,.111,·uto 11 ,111 ,,,.,neri, nd /frguo. I .. r .;;0 - /ìsi,;,o Fr. JJ .- LA GRAN VOCE D ' ITALIA Un' altra autorevole voce a ud o.i fastigi d e l Campidog lio. o □ striaca " Ho ,•oluto eonvocar,•i i,1 Campidoglio. " Di qui, amminmdo le magniAcenl e della Città Eterna, opern di due civiltà che d3 Roma il!urninarono il mondo, inalziamo voti a Dio ehe ,•oll e l'nnitil d'lcalia. ,. fra i maestosi avanzi delfa grandezza a111ica non ci sembri modestn la grnndc~1.a nuo1•a. « L'antica fu. per lo spirito del tempo. univer$3il e. La nuo,·a ~ nazionale. " Dalla prima si ebb:: u11'l1alia romana, si ha dall"ahra una Roma italiana, « Quella fu effe110 delta forza, questa è espressione (!el diritto. E, come ogni dirjno . Roma irnliana è inviofl),,/ l)i,r.,,so d," 1./m•at" I iu (:,,.,,. fid<>Klio - uri Ci»11mmtr11,,,i,. dl'I/., St<1tu1 0 - , SqS.J che inneggi o. o. I g lo!J'ioso Giubileo ito.• lio.no. " Il Regno d "lta lia festeggia quest'anno il giubil eo del Risorgimento. .. con 1egi11 imo orgoglio gli lrnliani guardRno die1ro :t sè il lungo cammino percorso in un tempo cosi breve. " All'epoca eroica nella quale l'intera Nazione i1 aliana, colla più 3l11t rensione di rn11e le sue fon:e, lonò. con leggendario successo, per la unità poli1ica, segu i 11nperiododipacillcos1•iluppo.ieui splendidirisul!ati noi ammir~remo n~II~ grandi Esposizioni di Roma e di Torino. « Fra i popoli che prese111eranno all"lrnlia, in occr.- s ione della sua gran festa nazional e, l'espressione delb loro simpat ia e dei loro auguri, noi Auslriaci 11011 dobbiamo mancar~ e non mancheremo e spe rabilmente tro1·ere rno cosi l'occasione di scambiarci i ,·oti. che entrambi facciamo. per lo sviluppo delle nostre relazioni dibuon,•icinato. « Propaghiamo sempre più nella massa la lucida convinzione che Ira l'Austria-Ungheria e l'll al ia non esiste ncssunaseriarh•alitàdi interessieapersuadereprofondamente i popoli dei due Paesi delrmilità, anzi delta necess ità assoluta, di una sincera amici1.ia rra loro. « E: questa 13 real1:l di ' un pTO$simo av,•enire ch'io a11endoeonlìducia. «Circonruso da un lontano chiarore. un ideale mi sorr ide. Si. anch"io ho un palpito. anche per me vi è un dolcissimo sogno. anch'io riscaldo nel peno una pia speranza, quella di nn tempo nel quale si guarderà con doloroso s1Upore all"epoca ba rbara del!e l)rc11d ,ioug/1ls e in cui le gare dei popoli. illl'eee di affermarsi nelle costruzioni dei mostri marini. andranno solo a profitto dell a coltura e della idea umani1aria, in cui i miliardi s i adopereranno. non 1?.ill per gli arrnamemi. bensì per lapubblicaprosperiril ... » . ( IJ.,/ g r11ndr diui,,u dd srn,,t,,, e (;,., •. m,,y,, 111f11 1rdllfo ,Id/e Dclrgazioni, o 811,l,,frsl . il ;u febh,,i o,J TORINO NEI GIORNI DELLE FESTE PATRIOTTICHE Mentre Turino s i appresta con fer1•ore d'anima e di s11pienti opere alle grand i celebrazio:ii imminenti. è bello rievocare I ricordi di altre giornat:: memorande di pa - 1lio11icì et11us iasmi. E~co - dnl ricco archivio documentale del nostro Jacoane.eli ~ Pal azzo M::dama. in Piazza Castello. cd ecco la magnifica 1•ia Po. nei giorni in cu i, due anni la, commemorando il Cinquantenario delle grandi battaglie per l'indipendenza, Torino acciaman con fraterna esultanza la missione francese, guidar• dal generale Espinassc. Consimile cie lo di leste ospi1ali si inizio ora n~l1:1 metropoli subalpina. 11 Municipio di Torino hn deliberato di tene re, il 17 m::rzo, n~lla Mole Antonelliana. una conferenza eommemorativa del ,•oto parlamentare che proclamava il regno d'l1alia, invi1ando,·i i 2176 s indaci delle Prov incie degli antichi Stati Sardi. ai quali 1•err,ì ofter10 dal Municipio un banche110. Cosi il 17 mal7.o vibrerà a Torino, lortemen1e, l'anima di tuni i cittadini dell'antico Regno di Sardegna che einquant·anni addietro/ac;!vacon entusiasmo il sacrificio della capi1a!e alle idealità dell a gronde Pa1ria. alla 1•i - sione magnifica di Roma. E qui. dopa einqumit"anni. i duemila si ndaci ancora dira11no. in nome delle popolationi rappresentale, la loro compiaeenu per li ,,010 di allora. la loro gioia per la grandezza raggiunta dalla nuova Italia. Tor ino si prepara ad accogliere nel modo pili cordiale - degno delle sue 1radizioni - i magis1rati popolari delle antiche provincie.
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