U: l:'.SPOSIZIOMI DI l?Ot'll-\ I: DI TOl"/INO Ml:L l <Jl I ======== 71 = : ... ~lenire ,,; fermiamo ad ammir~rr un i:ra,.io~o ~~o r<·i o arcloitcl\ouiço, in un ani:olo <l'inH:rco lonnio.• (F<U. /ati>,wgd i . ) In giro per le Mostre di vv TORINO vv Incanti invernali. !n queste giornaie, chi rreque;i.ta gli aspri - oh. ancora aspri. parecchio! - rneandri ne\·osi del Valentino e della ri1·a dirimpetto. passa mi curiose sorprese. Talvolta, dapperruno, intorno, è il folio nebbione che vien su dal l'asto bacino del Po, fumigante come un 'immane caldaia: e così. tra il folto della nebbia, ed il biancore disteso delb neve, le moli architenonichc assumono,aqualchcdistanza.vaghies1raniprofìli.c riflessi, e risal1i - e murnvolczzc, spesso. da miraggio. Tal'nltra 1•01ta, invece, passeggiando lenrnmeme per i grandi viali nncorn ne\'OSi del Valentino, si rimane smpi1idallospe11acolonuovo,ina11eso: perl'ariatuna una lesta dì luce e dì sole: il grande Parco n'è come inondato: gli alber i sembrano sgranchirsi al tepore blando e tendono i rami scheletriti e senw fronde, verso l 'azzurro dove nitidamenrns'inrngliano. -Mcra\'iglioso appare. allora, l'aspeuo del Parco : mcravigliosamcme poetico: qua un gruppo di plamni. poi unA radura brel'e , un 1•iale, una siepe. il fiume, e p~r ~Fondo la comna densa di 1•erde , sorrisa di ville. E si pensa che qui, pu lunga trndi ~. ione, son l'enute a passegg iar?. mnte coppie innamorale e che questi albui luron silemi 1es1imoni di tenui idilli e di baci e sussurri e sosp iri. di tremiti ed impeti soavi; e che ora. qui, do1•e can1ò inni Cupido, Mercurio 1rionfa; dove amore celebrò i suoi misteri dorati. il ]al'oro s'impémc con forza 1•i1tor iosa. li Val entino offre oggi moho più superbi temi per i poeti e per- l'arte: che esaltino il lavoroel ' indusrria, che celebrino l'opera e la bauaglia, che insegnino agli uomini le glorie dei commerci trionfali. Fralacornicesug_1:es1ivadi ippocasmn i cdi plamni una cinà nuo1·a è sorrn, una ciuà meradgliosa di forme edipossanzefeconde. Dappertutto edifizi grandiosi, padiglioni elegami nella s~vera linea architet1onica, gallerie macs1ose per impancnza e per magnificenze, culminano nel cielo in una lesta di cupol e . di amenn::. di gugl ie, bianche di SI\IC· chi. rabescate di fregi.ornmedi trionlì . Tah•o!ta ci chiama, occhieggiando dagli ampi finestroni, ci indugia, ammirati. un lembo d'archìteuura. uno lacciarn . un fianco. Che imponwrn di linee! che rn:igniloquenrn d i sii!e ! che bel Seicento. qui! Quanta fatica e donrina di geniali ingegn i! Poi si rifiemi : - P<!ccam! tutta parl'enza effimera ... Tr:wami e stucchi, che spariranno a novembre. Che imporla, del resto? Non perirono così le più famose architenure monumentali? Parvenze. anch'esse .. . forse? Sei mesi o d icci secoli. non sono egualmente attimi, ne! tempo unil·ersale? E se questa parv~n1.a più fugace, pili effimera, rappreswta la gioia e la gloria in 1111 auimo di vim di un popolo, non è dunque anch'essa u>ta grandezr.a a111emica e preziosa? Ahimè, ubbie filosofiche, volurt1) malinconiche. Suggestioni de1l'ora .. Effe tti della n::: bbia, forse. VaniliJS vanitatum . Il Po nuisce, laggiù , maestoso fra <.lue ali di candidi palazzi e li illumina i.li rrnessi metallic i. Dappertutto è uno spettacolo di magnifica ala~rità , i! fervore dell'o - pera che sta per com~ic rsi e sc7bra dal rombare d i ~~! an~;lUd~:nf~~~~~e /i11~::~i1~t~~g~~e bJ:t~r~nfi i1~;;,z~~ ella mmeria grossolana e ,orpidr. il religioso fuoco della \' ita: doni nlla città nuova un'anima elèmiea . compia la celcbrniom:: del lavoro per la gloria d'Italia . Nel "Palazzo delle Meravig lie"'. Adesso, si potrebbe chiamario. se11za troppa ingiuria, ii «palazzo de! Caos " : rnnm è la congerie s:rana, mostruosa, di impalca ture. di meccanismi, di congegni - per noi profani - senza nome e senza forma, che invadono e ingombrano lo spaz io e int erd icono il passaggio nd ogni piè sospinto, sono le enormi arcate luminose. fra i! Jebbrilc e rumoroso tramestio de1! 2 squadre operose. Ma è, come descrive il buon O1•idio, dal Caos, dall a misch ia informe e fervida degli clementi, che s i Sl'olge la «1•ir1i1 delle cosen . il prod igio della Vita. Cosi. qui. mentre ci indugiamo ad ammirare 1111 grazioso scorcio architeuonico. in un angolod'imercolonnio. \'Cdiamocalarc a suo pos10 - portatodal groviglio sapiente delle solide funi - qua 1m poderoso serbatoio, che sarà il cuore pulsante dell e faurici energie, là un macchinone complicato - un serbatoio. un accumulatore - che sprigionerà a suo tempo l'anima. oggi dormiente, di un convegno taumaturgico. Chi sa! forse l'ultima parola sulla « telefonia senza filin, per cui s i trasmetteranno i messaggi a voce parlata, libera attraverso gli spazi. a distanze enormi, Ira ciuà e cinà ·- forse fra il rapidissimo « diretto » e la stazione da cu i èparlitooche lo attende - forse fra nal'e e nave? I! una delle rivelazioni oramai auese dai lat-oratori: i u Sanern Samorum" della sci::nza. Chi sa! forse il gran segreto - anch'esso atteso dall~. Radiotelegrafia, che al'ri1 cosi grande camp;:> e regno suo in quesw Palazzo delle mode rne magie - il segreto delle «onde herziane» come !aurici di luce? Espcrieme imponantissime - riso!mive del principio - si sono annunziateda!laFranciacdaH' lnghìltcrra;esisache qu i, in questo Palazzo delle mode rne magie, 1·erranno da ogni pacsegl i araldidellasc ienza r ivelairice ... O rorse, chi sa! la macchina meravigliosa c i dirà la formula definitiva del " Teleuroscopio » - l'aspettatissima ,,v isione a d ismnza,.? Chi sa, ch i sa! J\\uri, per ora, come diplomntici l'C· nien1i ad un grande convegno . arril'ano e scendono a lor posto, pesantemente, inerri. i meccanismi mis1crios i : e giacciono, inerti e muti, nella malinconia dell' incombente lcbbrniocl1edai lucernari affaccia la scialba musoner ia delle nebbie . J\\a1·errà,giocondo,aprile:lancierànell:::fondegallerie i suoi bei fasci di sole; e sarà scomparso il caos dcgl i ingombri, l'ossatura dei 1ravami sarà mna vestita di e:i~Wiradi1t~~:~;ta~a \~~~111 dei congegn i mister iosi esprimerà la p9rola grande dell e attese ril'elazi11ni. Il "Palazzo del Caos » sarà, allora. de1•1•ero. per la folla che passe rà amm irante e rumoro~a sono le sue amp ie e luminose vòlte, il " Palazzo delle 1\\eraviglie u. E sarà, d i per sè, una meraviglia dell'umana imraprendenza audace. L•enorme sviluppo delle Mostre. Riman e ggia.menti e sposta.me nti. Le Mostre di Torino 1·anno ogni giorno p!li assumendo unosviluppo - d'intensitàcd'estensione - chesupera anche le ottimiste previs ioni e le avvedute previdw1.e : essesovrabbondano:traboccano. potrebbedirs i.daiconfìni - pure latissim i - dello spazio in programma . . e sccndo110 i mi ~1c r iosi coni::cgni susçi1u1ori <!d i,; furnrc ,ncrn,.;glic... (F,,t . /,u ,>a,igeli.) A ciò comribuiscono specialmcme - per la gara fervida. appassionata. di puntiglio nazi ona le, accesasi fra le grand i Nazioni concorrenti - le Mostre uf!ìcia!i estere. che scmbrnno portare nell'agone aperto da Torino uno slancio ed uno sforzo che non han precedenti. Il che esige non minore alacrità ed ene rgia da parte dell'Italia . E cosi la gara d'emulazione - nobile contagio - s'è <.lifìusa in mni i Commissariati . in ogni ambien te contrìbu1ore. C iò ha prodouo di conscgucn1.a la necessità di notevoli rimanegg iamenti nelle desti11azion i dei pad iglioni e dell e gallerie di c:rrauere generale: veri sposrnmcnti nella !'ian1a topografica ; la quale non è più, in part ?. quella che abbiamo pu !>hlicata nell'ottobre sco rso (V. disp. 1~) . Ne r iparl eremo, ril e\·nndo i cambiamenli e le aggiunte imernnme: poichè nuove aree s i sono dovute espropriare - e por mano alacremente a nuo\•i lavor i - nella wna al di 1.ì del l'iloneno. Notiamo inrnnto il trasloco, diremo cosi. della M o stra della Marina italiana. gr~~m~'lss;ia~ii~e~ri~i'. i~~~a~:i\~;lCC~~l~~\~ 1 ( 1 /~:.~;. %)~ al Piloneno; ma un nuovo padig!ion::: al Valentino, proprio di fronte :il Salone dei Festeggiamemi: nella wn:r C('.ntrale. !I padiglione manca ancora della facciata: per ora s i lavora all'imerno ed all'esterno per la p~sa. di un binario le rroviario . do1•endo essere traspor1ati grossi pezr.i d'artiglieria d'ogni calibro. fin o al calibro massimo. di que lli che armano le nostre modernissime corazzate . E ,·i sarà u1, esano camp ionario di ami i sen•izi di bordo. 11 progetto della :\\osira è stato fatto da una Commissione. composta del cav . Giuseppe Rota. colonnello del genio nal'ale, del ca1•. Dante 13ucci, capimno di corvetta, e del ca1·. Mario Comandù, primo segretario amministrativo. Essa è stata in questi giorn i in Tori no per l'imli n leml,:, di ard, i(cl111 ra c i d , iam~, occ hi ègl:i" ndo da~l1 amt>li lìncstroni .., (Fot. J,u o<111g c/i.J pianto dell'apposito Ufficio della Marina, rimasto poi affidato al ca1•. Comandù, essendo gli altri membri rit ornati a Roma. È aggregato alla Commissione il cav. ing, Lu igi Boggiano. già tencn1c di \·ascc ll o. e che ha finora rnpprcscmato la regia marina presso il ComitalO dell'Esposizione. Ed ora, intorno al nuovo pad ig!ion:::, fen·e il la\'Oro. febbrilmente. Lo sforzo della Francia. L a consta t a zio n e d el g r andioso s v i • luppo delle Most r e a T o rino. Al Senato francese, nella seduta del l4 lebbraio, il senarorc Gauth!e r ha prtsemmo la rela1.ionc sui cr~di!i supplemenmri chi esti per la parrecipa~ione della Francia all ' Esposhione di Torino : un eredi to di 590 mila franchi d~ aggiungere al credito di 600 mila franchi approvato nel febbraio dell'anno scorso. "A llora - dice il relatore - i ministri ave1•ano chiesto crediti insuflìci enti. perchè cssi non prcvcdcvano il successo che attendeva l'Esposiz iont di Tor ino. « Ora le Nazioni che concorrono all'Esposizione sono numerose e alcuni paesi hanno fatto sforzi tanto considere\·oli che l ' Esposizione ha un carattere di manifestai. ione industriale cd ariistice straordinarinmcn1c grandiosa " La Francia non potrebbe restare indifferente dinanzi all'emulazione del lavoro mondia le,,, =========-□□□= u La n ostra ri v is t a c o st i tu irà un maR, ni fic:o v olu>ne di An,~ali i ll us t rati. , p re:i: i oso ri• c::ord o poi vlsltator i do ll e Espos i zio~
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