LE l'.SPOSIZIOMI DI 1?01''11-\ t DI TOl?INO NEL 1911 L:, 111n;:nili~n pros11c1ti,·n del l'ab,zo Jcllc ~lostre Gcrmanid,c, a l:"·ori oramai tiniti. Come si apprezzano in Francia T o rino, i P iem o ntesi e l a. f utura. E s p o • s i z i o n e . Meglio di quanto potrebbe dcnnrci il nostro sentimento, ci è caro raccogliere man mano. spigolando nella larga messe di simpatiche m:mirestazioni. il pensiero che sull'Italia e sulle sue metropoli vanno espr imendo, per mezzo dei loro giornali, gli stranieri. Già abb iamo r iportato au torevoli dichiarazioni di fonte ge rmanica. cd austriaca. ed inglese. e - piit volte· - di fonte frnncese. Ecco ora, più in es,eso. quanco è deuo in un articolo - che già nvemmo occasione di accennare - d i un ben noto e brillante pubblicista rrancese: Jean Carrère, che largamente ha 1rana10 . nell'au1ore\'0Je Tcmps, di Torino e della sua Esposizione: " Fisiono mi a. f r a n cese". "Torino - scril'e Jc:1 11 Carrère - tra tuue le c iuà del!n Peni sola, è quella che maggiormente assomiglia al!e città francesi. Quesrn som iglianza è cosi e\'idcnte che gli Ital iani s tessi la fa nno spesso notare con s impati a. «Benchè il suo caranere fondamentale s in neuame111c 1ransa lpino e piemont ese, essn. ne ll a fi s ionomia generale. ne ll e s trade piuoresche, nel va e \'ie ni dei ci nadini, r icorda insieme Lione e Bordeaux. Essa ha di Lione In maestà 1•aporosa, corona ta d i colline l'e rdegi ALLE MOSTRE DI TORINO f f~~~ ~ - ei~ i~i~~s~~'re~ri~\~~s\u~;i~,i~~ d~:i;ae 0 !fr : ~o~~~ Impressioni e presagi d e l Conunissario impe riale gerDl. a nico . Il corrispondente berlinese della Stampa di Torino ha a\·u to una lunga e interessante intervista col consigl iere di Siato on. Busley. Commissario generale pe r le Mostre della Germania all'Esposizione torinese : gr.inde in1cr.ditore ed organiuatore di Esposizioni, come già a,·~mmo occasione di accennare. - Spigoliamo: La bellezza architettonica. To.- ino s upe r e r à. Chica go! "Qucsrn \'Ol la - ha incominc iato il consig li e re Bus ley ··• avremo moho più spazio che la Francia e l'Inghilt erra. Dopo gl ' haliani, la Germania occupa la maggior superfi c ie . u A mio pare re - ha sogg iunto. inca lzato dalla domanda dell' inte rlocuto re - l'Esposizione di To ri no sarà una delle pi ù be ll e che s i siano mai fmte . «Par lando di bellezza . intendo 11n1uralmcntc il punto di vista architeuonico. "Tor ino. come cinà. ha In lortun:i di essere costruita in uno siile unitario. e questo stile non è il soli to s1 ile <l~i moderni banali caseggiati. qu?llo che noi chiamiamo i! kascrmenstyl . Tunn la cos1ruzionedcllaciuàrespiralospiritodellemera- ~:~~~se costruzioni del lu- " li t~mn nrchitcnonico per J"Esposiziaue. che deve essere una città nella cinà. era quindi dato nntur.ilm<?nte. e i Torinesi hanno rnno egregiament<? primadituuoadareall<? costruzioni dell'Esposizione uno s1ile unitar io, e insecondoluogondnccogliere per lormoln architc11011 ica qucll a che regna su 1mm !a c ittà. e che parla ancorn de i grand i tempi d i Torino cap itale . « L'imporrnnza dello s tile un it ario in un aggruppmncmodi costruzioni archi tc uon ichc è s rnrn miComm. Brcitcr sconosc iuta in quasi 1UUe ,on~olcJ.:crmanicoa Milano. e !e Esposi1.ion i, e questo commi ss. all'Esp. di Torino. ha condono a i11credibili disordin i estetic i.chehan110 fnuo nnscere il termine ingiurioso dì "slile d:1 esposizion i ... "Frn le tante Esposizioni. quasi tulle arch it euonicamcnte mal riuscite. la sola che portò U'1:l parola nuo\"a, e che si po1è chiamare « una bella Esposizione" fu quella di Chicago, appunto perchè il Comha10 di Chicngo assunse la cos1ruzione di tuni i palazzi, e li eress? s~:.-ondo un piano unico e secondo uno st ile unitario . Di Ironie nll"Esposizione di Chicago non si po1eva parlar più di stile da Espositioni; bisognal'a ammirare. " Orbene. io credo che i ·Esposizione di Torino supcrcrU in bclle!:(I arc/1itctto11 ic11 quc/111 di Chicago, perchè lo st ile mngnillco del lu\'ara si adnnn specialmente alla cost ruzione di grandi insiemi arehiteuonic i. e perehè l'abili tà degli architetti e anche dei più modest i operai italiani dell'arte edilizia. è conosci ut a. uO!tre a questo. loro hanno in Torino quello che mancnl'a a Chicago: l'alea dire un mngnilìco paesaggio, in cui l 'Esposizio11e \'errà ad essere incornic iala. occupandone il punto centrale. «Da una parte 13 belln ci1tà. dall"altra il dolce profì lo della colli na col suo verde. e anraverso tutta l' Esposizione il Po. Do\•e trovare un simile insieme di element i es1et ici per completare la belleua ar<:hi1euon ica? Anche da questo lato l'Esposizione s:irà molto più bella delle ahre. L o sfoggio d e ll• G e rma. n i• a. Torino. i L e sue M ostre c a. r a. tte ris t iche. - E che mi può dire della partecipazione tedesca a! - l'Esposi1.ione? - La Germania lnrà di tutto per \'incere a Torino quella gara che è r imasrn incer ta n Bruxelles. colle due grandi conco r ren ti, Francia ed Inghilte rra . Namralmcnte una concorrenzn d irc1111 a ll 'Ita lia non è possibile, vis to che questa ospit a le nazioni straniere, e che lo s fo rzo checssn farànonpuòesser fntto daalcu11 'a1tra nazione . uCome sempre, il nostro pr incipale campo di tona sar,ì la macchina; soprntt111to la macchina-utensile, e gli apparecchi ed accessori c lettric r. Anche le macchine agrico le sarnnno fortemente rappresen ta te: ho trovat o anr. i un concorrcmc pel prem io sp<?c iale che è assegnato al!'i1ll'entore del!e mig lior i macchine pe r la colt ura dcli~ 1•igna . · " Uno spec iale interesse meriterà l'Esposiz ione delle industrieartisiiche e decorat ive. rappresentatespeci aln1c111ednlle ~rccllanc, dalle 1·ctrcrie,dalle r iprodu1. ioni :mistiche. dai mobili. Credo che in questo ramo deste - rnnno speciale interesse i mer!eui a macch ina, che si sono por1a1i in Germania negli ultimi tempi ad una straon!inarin perfezione artistica. "Contar\'i tunl gli articoli che esporremo sarebbe nnrnralmente lungo ed inu1ile: le pri:,cipali industrie tedesche sono note, e cercheranno tunc di essere degnamente npprcsenhttc, l 'industria ch imica. quella del ferro. dei profumi e degli articoli fini da loilcllc; infine \'aligeria, confe1.ioni. stoffe, ecc. "Avremo una bellissima esposizione di oreficeria , ra - mo che ha anche n,•uto in Germnnia un g rande s1•iluppo colcrescercdella prosperitiledellar icchezzagenerale. "L'Esposizione di Torino - conc luse il commi ssar io tedesco - rappresen ta per noi materialmente molto più d i quello che non rappresenta \' a Bruxelles, perchè. come sapete. l' It alia è uno dei nos!ri grandi centri di importazione ... ». E qui l'egregio cons igli ere BuslC}' cominciò a parla re dc!lasimpnt iadeiTcdeseh i per 1"!1a li a. Maè u11 d iscorso che lasc ic rcmo stare , perchè è già t roppo conoseìu10. « E po i -· norn e conc lude sapo r itame nt e il g iornal is ta italobcr li nese - nasce ogni voltn che s i consrn rn che l ' lta lia è un grande cc r11ro di importazione . C he la s impat ia nbbianl'enir-::so1tan1odilì?» G uglie lmo II e le Mostr e germaniche. P roba bile visita. imp e r i a l e? Si assicura da qualche giornale che a Berlino l"ipote~i di un \'iaggio de l Kaiser a Torino. do\•e la German ia espone con imponenza, è considerata come seria e probabile. Gli interni del Padiglione tedesco dell'Esposizione di Torino hanno subito nei disegni originati dei ritocchi di mano dell'l mper.itore. e parlando con 1·architetto. che si augur.i\'a una 1•is itn del Kaiser nella cnpitale del Piemonte, Guglielmo li aHebbe ammesso tale possi - bil iuì. Alla Mostra tedesca egli nvrebbe nnche concesso tre modelli in argento di navi de lla sua collezione pri1•a1a . f. noto, del resto. come de! buon successo del nome germanico a Torino il Ka iser si s fa enormemen te int eressato. dell a sua lunga s tor ia ed alla perpe111itil del suo lavoro sempre atti \'O. Essa ha di Bordeaux la nenezu. I'eleganza. l'aristocrat ica simme1ria delle strade, che sembrano saloni sempre aperr i. Ma. oltrechè ques1a apparenza esterna. essa hn qualche cosa ancor più Fr.incese: ! "allegria sorridente. la cortesia sempre pron1a. lo spirito. la buona grazia de i suoi ab itanti. St>ullli a rcl,itçttoni<:i : '"' ~ra me <Id • l '"l"~'-0 tld Gio•• nalç •• costru~ionc st~bilc ( Fot . / 11«111 ucdi). L' e l e ganza. d e lle t o rinesi e .. . l a buona. t a.v o l a. pie m o ntese. « L'aceoncinturadellcdonnehaqunlchecosadifrancese e d i pnr igino. Le svelte operaie. le quali a l mezzog io rno c inguct rnno per la via Roma od in Piana Cas tello, ricordano molto le nostre midirrc /lcs per la grazia de lla loro figura e per l'arte d i sapers i ve~ti re de li ziosamente con gl i abi1i pii1 semplici. « Infine. anche se dO\'essi css~re accu;n10 del peccato di gola . aggiungere i un punto, a mio Rl'l'iso capitale . come il peccato, pel quale Torino dc \' 'esscre cara a i Frances i che l'iaggi~no: vi si conosce l 'arte dil'ina di mangiare bene e di bere bene. In quasi 111ne !c cinà d' Italia il pasto è unn formnli1à che si compie i! pii1 presto possibile. ,\ Torino è una formalità che ~i assapora deliziosamente. Con qualche segno d'intellige1un presto capito. si ranno uscire dall ;;i dispense le poll'crose bott iglie sigilla1c. delle qual i il \'ino purpur.-:o fa pensare ai nostri médocs o ni nostri Bourgognes : e la 1n- \"Ola. consider:ua come un piacere. è sede, come in Francia. dell'arte di parlnr•? e di sorrid~re. "Ecco per i Francesi molti argom~nli che r-:nderanno simpa tica Torino. Affinità d i stirpe , "Quamo ai Torinesi non è punto s1rnno che essi ntbiano qualche cos., del nostrocomegno e del nostro ca - rattere. A111.i111no essi sono Galli trnnsalpin i e non differiscono sensibilmente dai SavoiMdi o da;.:li abitam i d~l Dcllìnato. loro \'icini sul fia nco occidenrnle delle Alpi. Il s ignor A\aurice Faure. ministro della \s1ruzionc Pubbl ica . c i diceva giorni or sono. quante 1•o!w. nel s uo comune della Dròmc, egl i ave\'a celebrnto matr imoni
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