Le Esposizioni di Roma e di Torino nel 1911 descritte ed illustrate (Sonzogno Editori)

LE f'..'iDOSIZIONI 1)1 t)mll-1 e DI TO l<INO MEL 1911 _ -=========== l, ' Espo,;i,ione fr:, la nebbia ç sono 1n ,.,:,·c. ·- \'edm:1 pnnoram·,:a: >!\:o rcio <lcl l'nhi, w <lcll'Argèlllina, e J>tl!\! c \ ' mb,;r10 l (F,.t . j,uo1111g( /;) . === ALLE MOSTRE DI TORINO === La Francia e le Esposizio ni i tali a ne. Co rnrnc nt i e p revi s ioni d e l C om.rn issario fra n cese. Il corrispondente p3rigino della Tribu1111, avendo intcn· isc:uo il signor Dervillé. commiss9rio generale ci.:?1 Go\·erno per le Mos1re Francesi a Torino, ebbe da!l'egrei::io uomo qucs1e dichinra1.io11 i: « Ln venuta de i rappresentami torine s i ha contribuito n di ssipare quei 1irnori che ancora vi pote1·:ino essere ~111\ 'esito delle due Esposii.ioni italiane. "Nell ':imbiemc industriale e commerciate del vos1ro p~Cs! si p?nsò per qualche tempo che. pochi mesi dopo I 'Esp:,s!zionc: di Bruxe lles, esse non avrebbero potuto ris1,egli:1re abbaswnu l'inte resse degli s1ranieri; ma or:i un 1ale dubbio non h:i più ragione di esistere. n Oltrc la importanza che la visita dei rappresentanti di Tor ino ha assunto nei rappor1i internazionali. oltre le espansion i cui Jm da!o luogo, essa lm servito - è inutile nasconder lo - a preparare magnificamente il 1crreno a Pnr i~i per I~ du? mostre di Torino e di Rom:i. « E dic:> per ,rntrambe. perchè sono con1•into che i Francesi. i Belgi e te popolazioni dei Paesi Bassi. approlìtrnndo delle gmnd issim~ facili tazioni ferro,•iarie che le Comp.1gnic: rrancesi offriranno a chi si recherà a l"iSitare la piil vicino di esse (la Compagnia P. L. i\L concederà il rib~s,o del 70 %). non s i lascicranno sf u~- gire J'occas;onc di anrn1·N::;.1rc l'Italia e di recarsi:: l?omn . " Rom:i è sempre Roma. E p~r :indare a ,·cde~c non solo la su~ 1\\ostr:1 anistica, 111:1 le sue prodigiose b?llene, gli stranie ri eh~ si 1rovcranno a mena stroda 1: 0:1 Souo h nc,·c: il l'a,l i1:l ion<· <lclk FcrrO\Ìc (1-" .. 1. /,uoani;d i) . s::irmrno a sofistic,;ire sulla maggiore sp::s.1 di ,•i:iJ1.!;i:> . "Qu~ruo al c::ine:)1'$.:) de!ll Francia aH'Esposizio::e ò i Torino posso dirJ quesio: il Com it:110. che h11 organi1.- z:ito le se7.ione francese. 1:11 ,·011110 che i! nosiro paes~ fnccin onore all'impegno assumo. uLa l'r:mein ha. come tuue le nazioni industriali. molto imeressc nd esp::i r~~ i propri prodou i nelle grand i mosrr~ s:rnniere. Di piil essa ha l'Oluto dare una pro,·a di simpa tia all:1 sorella latina cooperand ::i al successo econo:nieo che la :\\os1rn tori nese è des1inata ad a1·ere. « 11 Governo ha concorso con qualche milione; i produuori coneorrcr:mno con mostre indi1•iduali e colle1ti1·e magnifiche:, e. s~bbene ciò esca dall'argon:c1110 che posso1ram1re. aggiungo che In Franc ia, collabornndo largomcnte nlla 1\\os1rn ar1isticn di Roma. \'Uole dimostrare che essl'! s i è proposta di contribuire alla completn riu- ~ t chndelle restechel' ltalinpreparn. "Ciò che imporì:i che: la stampa i1 11l i:1na rilevi. mi sembra - conclu-re il comm. Der1•illé - sia che questa visi1:1.dellarnpprcsen::1nzatorincsene!lar:os1racinàa,•r:i. risultati pratici sup~riori n 111ni quelli che si s:irebber,:, i)O'.u!i cons!guir-~ c:m un:i qunlsbs i rédam,·. anche rra ie meglio org:inizzate». L a Mostra deg l'Italiani all'e.. stero . Ab;,iamo incontrato, nei paraggi del Padiglione che grandeggia con le ardiie cupole e con le :implissirr.e gal - lerie, al Pilone110 (ril'a destra del Po, dirimpeuo a! r.rnnde ponte pron·isorio). uno degli ordinatori de lla Most ra chc csso aucnde. - Possibile - gli abbiamo deuo - che 111110 questo enorme spazio possa essere occupato dalla « Mostra del La1•oro degli Italiani n!l'Estero »? - Se è possibile! - ci ru risposto. - A\ n dica , piu:- - -- costo, se nrà passibile che il Padigl ione, per quamo ,•as10. possa alloggiare 111110 il m:ireria le che arril'a e ,\:cl l'ab,w· ddb- .Ciu~ ,li Torino .- (J, 11t, - /111M"6d•}. - che a11cndzamo da tuue le partl del mondo! Dica, piut - 1os10, che siamo - se così può dirsi - liet:imeme imbarazzlli per !':abbondanza ! Lie1nmentc:, e con orgoglio d'ltalian i. Poichè, l'edrà che 1rionlo italiano sarà quesrn :\ lo~tra! Vedrà con quanto patriottico fer"ore. da tutti i piì1 lontani paesi. inos1riconnazìonal i concorrono n garn. Vedrà quale ri,•incirn solenne, eon1ro i pregiudi zi, comrole 1·ecchieodiose leggende - qualeaffermazione-i forza. di grandezza, di prosperil à, da parre dei nostri fratclli emigra1i,di1uuaques1a Italia. fecond.1e fecondatrice. dispersa pel mondo! Cosi parlava, aceendendosi dì bell'emus:es:r.o. il nostro intcrlocmore. Presngi buoni. cari ad ascoltarsi. cltc ogn i cno r d'halinno augura !rionfnl:nc:nte realiu.mi. Sarà una grnnde gioia d i famiglia pel nostro Paese. Poichè, chi è o rmai che non abbia 1ra le proprie ccnoscenr.c o parentele, qualcuno che dimori d:i pili o meno tempo in lo;1rnni paesi. e non ami conoscerne le ec1ndi1.ioni di \'ita e di lavoro. 1:i carriera, le Ione e I! foriune? Le stllisriclte commerciati rh•e!ano ogn i anno una maigiore espo rtazione di merci - pr ime, semil:ll'oratc e l!- vorme - o di prodotti del suolo it nl im10. Tutt o q11%10 movimento di merci non è dovmo, per gran parte . ai milioni di halinni espa1r ia1i. speeie in Europa e nelle Americhe? Sono essi i primi consum:.- tori di merci italiane, e poi i tenac i diffonditori dell'uso edeleonsun:oneipnesidinuo,·aresidenia. Se Inglesi, Francesi e Tedeschi, con grande slancio c:g rand c: fiduci:i impieiano vistosissimi capital i r:!l'estero: ·101 Italiani - pur iroppo nl! ricchi nè potenti - p::irli:,:r.o le mi glin!n e migliain di braccia, ed una anivit1l , ti1a pert itrncin . una imrnpre ndema. una ingegnosità , che d:tpprima merav igliano i fores1ieri, e poi li int imoriscono dei nuo,•i agguerriti concorrent i. Oramai. pe r roriuna. è sfatala la siupida leggenda che ci dip:nge\'3 all'esrcro. come un p:>polo di fannu!l uni, di inerti. di straccioni. di cantanti e suona!::iri d'org3ne110, co:nc non buoni ad allro che iii b:lssi mes1 ieri: lustra- :;carpe, straccivendoli. modelli, castagnari. sorbettieri. e dn dicendo. Ornmn i l'italiano ha s9pu10 imporsi o ,•unquc come !a• rn rn1orc npprc:zzmo. in ogni campo di aah•i1à. Ed oramai. ~li amorevoli smd!osi stranie ri che guarctnno con occhio arnie'.! - o nl'lleno spnssiona10 - ad• dirnnoleschiere degli e ,n!gramii t:i liani.nonpiilald: - legi::io od nlla diffolenzJ ... o:t alla insulrnme pietà, mr: all'es1imazione cd :met:e all ':immirazionc. n titolo di inl'idia b:le es,;impio. - Cosi, recentemente, reduce d:il suo ,•hggio di studio nell'Americ~ Latina, il signor Cl er.:.ence:iu. l'nut ore,·ole ex capo del Governo francese, in nr• tie"Jli ed interviste disse la sua l!: ntusins!icn sirnp:nin e stima p~r !C vedute e studia te foll e di lfll'Ormor i itali ani cmiP.ro.nti od emigrati. Ebbane. la A\os;ra de2 li It aliani nll"Es1e ro nll'Esposi1.ione di Torino s1rà - di quelle tribma :e lodi, di qu~ll~ « res'! gius:fai e» - il solenne documento. Ed i! p:ii;olo italiano n~ t r:i.rrit nuov:i Fede nel proprio valore, e nrgo:nento di giusin cd u• H-:: fi e rezza. Una Moslra dl prodotti abissin i, Un modc.<to - mod,·sto 1>crchè ini,.i:ik - ma no1c,·ok esempio del 1>rc,ioso l,woro dei no, ui conna ,.ion:di :dl ' l·'.- stcro, i· 01T,·r10 ,l:, ll'c~ dcpn1a10 ·0.;1ini, ,·cnlllo in <1uc,1i g:iorni dal!'l-:tiopi.i, <lo,·c ri ~t•<k, prr di .; porrc un a pi c,-oh mosir a ,lei pro, lot1i di ,1ucll:, rcg:ionc, :ol l'Es1><»i r. io"c di Tori no: ,li tno<loui, hcn pu /, d ir<i, itali,wi in Etio1,ia, A<..-oho dap1>rima ,!:t olinì~ili ,linid\'n,c, l'on. 0;.tini - i;litucndo e J"Omo,·cn<lo mili 011crc, fra cni ,n, ,\,nln, 1,. . Iorio d ,.., ha già J>0h11o cu rare pii, ,li ;,o mila indig~ni - ,·i l,a con•1ui ,1,.10 .;i11wa1 ic cd inl111c..-,.:, gr" n<lissimc 1>,,r ~è c pcr i;li lrnliani.,cgn,uulo111>:, nuo,·., ,·iaall c ,·crcc huonc no,1,.,c,p:,nsioni . :tgliu1i li;c,.,11Li com11u:: r,·ia!i . Fi:mrn ,lcll.1 • Cinà mo,krn:, • ( l-"i,t. J,., r11<1111trfiJ.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTUzNDA1OQ==