LI: 1:SPÒSIZIOMI DI IXJ,'17\ I: DI TOf/lNO Ml'.1. 1911 LA GRANDIOSA "MOSTRA DEL RITRATTO ITALIANO,, A FIRENZE L a m.agnifica sede della Mos t ra. Come già dicemmo (Dispensa 3, pug. 24) c<>n patriottico animo e con gius1a baldanza. Firenze, che fu la seconda capitale d'halia, si unirà a Roma e a Torino per commemofllr degnamente il cinqu:mtenario de!ln Proclamar.ione del Regno. offrendo una Mostrn del Ritratto ltnlìnno ed una Esposiz. imernaz. di Orticolmra. Q11es1a. che avrà luogo nel mese di maggio, è organina1a dalla R. Soc ic11l Toscana di Orticoltura, cd Hl'Til per scopo una gara internuiona!c di presentazione dei più imercssami prodoni di noriculmra, di orticuhuni e di fruuicultura, ed insieme dei mezzi tecnici e didanitì ai quali t affidato il progrcs.so di quelle indus1rie. Disposta nel bello e ,,asto gi:irdinodella R. Società Toscana, questa Esposizione sarà, olt re che una bell:i manifcs1aiìone scientifica e industriale , una meravigliosa fesm di colori. La Mostra del Ri1rauo l1aliano sar~ rana nel primo e nel secondo piano di Palazzo Vecchio, nei magnifici " Quanieri": di Cosimo I, di Pap.i Lco11 X, di Elco11ora da Toledo ed in quello degli Elenumti: quartieri - in par1e - dapocoapcrtiaivisitatori. " Palazzo Vecchio»! Quante memorie, quamn stor ia .. . Chi ne ignora le pagine somme? P a lazzo Vecchio. Sorge, l'antico Palazzo di Ciuà - edificio del J\ledio Evo - in Piazz:i della Signoria : con SC:11"$0 numero di finestre. munito d"una grande lascia di merli sporgcn1 i, sorn10nt:11od i fl:inco da un"alrn torre merlata; «e la torre e il palazzo sembrano, tun'insicn:c. una cinadel!a domestica . in aspetto e in forma quasi d'un"arma• n.:ra chius:i e sormontata da un allo pennacchio,, (l."J/alia dcscrilta cd il/11slral~ - Soe. Ed. Sonzogno). Non si può \"edere ques10 edificio senza pensare alle guerre intes1ine descritte da Dino Compagni. Per un periodo non interrotto di 1rcnt":mn i, ne! secolo Xlii. da una parte i Buondelmonti con 42 famiglie, dall'altra, con 22 famiglie, gli Uberti. furono accnnirnmentc alle m:ini: si barriea,•ano le vie, le case erano fort ificate, i nobili facevano venire d:illc campagne i loro contadini umati. Alla fine, ben 1rentasci p:!lazzi dei vinti furono rasi al suolo! Se Palano Vechio risulta così irrcgolarmcme costruito, è perchè, per eccessivo spiri!O di vendetta, ru imposto all 'architeno di non occupa re i posti maledetti su cu i sorgevano le cnse degli odiat i nemici... Il Palazzo Vecchio, gi!l sede della Signo ria, occupato poi dal granduca Cosimo I. oggi residenza del Municipio, fu cos1rui10 nel 1298 da Arnolfo del Cambio. "1a il eoronamemo della torre è del secolo XV; posteriori sono pure il porticoedicorti li. Lnfaceiata.distilcrus1ico.fueostruirnnel 1540,da! Vasari. . A sinistra dell'entrata, una 18\"0!ena dice il risulta10 del Plebiscito del 1860. E qui stette. dal 1504 al !873. il f)a,•id di Miehc!:mgclo. che adesso si tro\•a all'Acca• demia. tali e tanti capolavori di pinura, di sculmrn e d'ornato da esigere . per adcgunrn dcscrizion.e, mno un volume: dal Salone dei Ci11quccento - nuln della Camera dei deputati. mentre Firenze fu capitale del Regno - alla Sala dei Dugc1110. a!l'appar1amemo di I.eone X. ai quar1icri di Cosimo I. di Cosimo il Vecchio. di /.oren:o il l\lag11i,{lco, di Giova1111i dalle Rande Nere: al Satollo di Clcnm,tc VII. aHn Sala d"Udicn:a. alb Cappella dei Priori. su una bnse di marmo, Sa11so,1c che o/terra 1m Filisteo. gruppo in marmo di Vincem.o de Rossi. L'interno. f I famosi « Quartieri". Diamo, ora, un"occhiata agli splendori interni dello s1orico e celebre palazzo: La SAU OEI Ù1\"QUECEHO - che si potrebbe dire ... dei _Duemil a. tanto è vasla - fu costrui1a per il Coris1glla gc,rcru/c del l'opolo, che si doveva comporre di l735ciuadin i, sceondoilprogenode!Savonnroin.adifcsa della libcrrà minacciata dai Medici. Oe!iberata nel 1495. fu terminata 11el 1496 (come si faCC\':I ... prcs10 e bene. allora!). da!l"architcno Cronaca. Lconudo da Vinci e Michelangelo fecero i car1oni pei dipi111i della ,·òl1a; ma fu solo sono Cosimo I che, per opern del Vas::tri. la saln ru finim. E Cosimo ne rcce la s.,1a d"Ud icnza: ~~\s;~~~~~~. \ t i:~::~:\\~~i!~~c~1;; _da\"n i grandi balli Oa!la porta sud-est della .sala si accede ai QU.,.RTlf.111 .\IOSU.\1f.NU1.1, ai Ballatoi ed alla Torre, Il Qua,lierc di Leone X è oggi occupalo dal sindaco. Uno scalone di 5ì gradini !o mene in comunicnione co i Quartieri dei Priori e di Leonora. con b S:tla d'U· dien1,a, llell'Orolog io, ccc. La SAI.,\ llllGl.l El.EMENTI : archi1et1111ll di i\\ichelozzo Michc!oni ( 1450). v:i famosa per la stupenlla sin1esi di allegorie di cui la coperse il Vasari. (V. pag. 44). Il QUAlfflllNll 01 Et.llOSORA (di Toledo), ha il suo nome dalla moglie di Cosimo l : prolusione di rirraui del Su• slerman. di quadri e di suppellcui!i antiche d'imm~nso 1•alore; comprende: la Camera delle Sabine. la Camera di l<:$ler, la Camera di l'cnc/ope. la Camcru della Gual - dr11d11 . coi solli11 i ad int arsio, del Tasso. e dipinti di S1radano. La SAI.,\ o'UomSZ,\ Df. l f>RIORI, con stupenda porrn di marmo dì Benedetio da Majano, soffino del Tasso, affreschi del SaMati, tratti dalla leggenda di Camillo. Det QUARTIERE DI Lf.OSf. X riproduciamo (pag. 44) la Camera di Cleme nte VII. celebra ta per le allegorie e gli episod i storic i iv i eternali negli affreschi del Vasari. 1\\a. ripetiamo. troppo c i vorrebbe anche solo aricordare una per una le mcra\•iglie d'arte e di magnifica \ c!ovizia che il ,•isitatore \'edrà passando, come in sogno, per le sale di Palazzo Vecchio. l':oh ,z,o \'cechi<J. Il CORTILE. COStruito da Arnolfo e rinforza io, nel 1450. da Michelozzo, è. pe r la decoradone, rnnto elegante e grazioso, quanto austero l'esterno. Esso fu eseguito nel 1565 per le none di Francesco I dc' Medici - gran principe, poi granduca - con Gio,•anna d'Austria. Le colonne. con capitelli corinzi. hnnno base auica con plintoo1tagono;ognuna.inal10,congraziosiedi1·crsi arabesch i. La vòl!a ha una leggera e squisitissima ornnmencazione a fresco. A noi basta aver accennato quale superba attra11iv3. sia,persès1cssa.lastoricascdecheaccoglierà!a Mostra del Ritratto italiano. Aggirandosi per le magnifiche sale decorate da Giorgio VaS1tri e d:ii suoi numerosi discepoli, e ril'is·cndo In vita intima della famiglia Dc' Medici per !e sale e pci gnbinelli ove essi vissero, la folla elegante dei visitaiori ammirerà dunque, sapientemente e logiemncn tc collocat i , 01.TIII! QUATTROCENTO RITIIATTJ eseguiti da pinori italiani dalla fine del Cinquecento alla metil dcll'Ouoce1110. o da pinori s1ranieri per committenti i1aliani. Qualche busto e qualche medagl ione del Cellini e del Bernini, del Canol':i e del Bartolini, saranno qua e lii dispostipcrpiìibclladccorazioac. Quesm Mos!ra at1cstcrà - come ben prcsagi1•a Ugo Ojctti. che ne fu l'apos1olo - ch iarnmen1e come anche insecolichea10r1ofuronodettididccadenla. l'arte del ritratto avesse in 11aliabuona fortunn:c ri\•eleril come scuole e maes1ri, che in altre forme ci appaiono vuo1iefreddi.abbianoin\"Cceniggiuntonelriui111opro-- lo11di1à di espressione unita ad un allo sentimento decorativo. Come sarà ordinata. Tuui i principali gruppi pittorici italiani saranno lar• gamen1e ed essenzialmente rapp.escn1a1i dalle opere di maggior pregio coasen•ate sia nelle gallerie dell'Italia e del!'cs1ero. sia nei palani e nelle l'illcdcllc più grandi fami;:lie della ar istocraz ia europea. Il Re d'halia ha concesso circa ottanta ritratti csis1e111i nelle ville e nei palazzi della Corona cehc rappresemano quasi al completo le dinastie de ' Medici, dei Farnes~. dei Borboni e dei Sa\"Oia; ritratti eseguiti dai piì1 famosi pittori di quelle Corti. Tra i gruppi nei quali si distinguerà la i\\os1ra, il VE• 1\"l!Z IM(O sarà rappresentato da i maestri pi[t celebri: da Domenico Tintoreuo e Lcanllro Bassano, a Pie1ro e Ales- !!~~~ Longhi, a Rosalba Carr iera, al Tiepolo, a\ Piaz11 gruppo Lo.,18AROO avrà pregevolissime opere di Soronisba Ans:uissola e di Francesco del Cairo, di Daniello Crespi e di Fr:meesco Ciuadini. e di 1u11i i loro imit atori e seguaci. Il ,nonumcnt~lc co ,til c di p~lauo Vc«hio. Tra questi due, ricchissimo sarà il gruppo Bl!IIGA,\IA· sco: unaverari1·clazioneail'isira1oriconleopercdcl Nazari. del Ceresa. del Cifrond i e specialmente con numerosissime 1m le piìr. bs::llc e le piì1 sconosciute di quelle di Fni Vittorio Ghislandi, noto col nome di Fra Galgario. :ir1is1a po1entissimo da poco rivelato agl i studiosi ed agli amatori. il quale in Firenze sarà posto trn i suoi mnestri. !'Adlcr e il Bombe!li, e tr~ i suoi molti seguaci, come il Raggi e H Fcmi. A des1n1, è il gruppo di Ercole e Caco. di Baccio Bandinc!li. il rivale di Michelangelo. L'imcrno. incominciando dall'atr io e dalla fontana di porfido - disegno del Vasari. lavoro del Tadda - ha Nel een1ro della fontana di porfido, una gr.niosa s1ame11a di fanciulla che strangola un pesce - opera di Andrea da Verrocch io. A lato della por1a d'ingresso, in una grande nicchia, Verrà poi il gruppo Gl!NOVF.$1! col Cambiaso e i! Ba• eiccio, col i\\ulinareno e il Carbone: gruppo che 1rion-
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