Le Esposizioni di Roma e di Torino nel 1911 descritte ed illustrate (Sonzogno Editori)

Ril)ist11 delle Esposizioni Genna io 1911 ~ N. 5 \W 1ft 41' Un numero, nel Regno, Ceni. 20 • Estero Ceni. 30 ~ESPOSIZIONI rn-ROMA·E·DITOR INO NEL•19lJ.DESCRITTE·ED·ILLVSTRATE Pubblicazione della SOCIETÀ EDITR ICE SONZOGNO in M ILI\NO. - 1l bbOJ111mc11lo u 40 numni. nel l?eguo, L. ?'.f; Q - 1-:ste, o fr. ll. - ROMA MODERNA o o Il nuovo Palazzo d i Giustiz ia. o o L'll gennaio si è inaugurato, alla prcscn~a del Re, dei membri del Governo. del sindaco di Roma e delle altre au1oriu\ e rapprcsemanze ufflciali, con breve cerimonia, il nuovo " Palazzo di Cius1izia », destinato agli alti Uftìci giudizi:"1ri della Capitale. Anche questo immc!ISO edilìcio - come la mole sac• coniano, come la non ancor:1 compiuta nuova sede della Camera eleuiva - ha tutta una lunga storia d'incer1ene, d'indugi, d'imprevidenze e di conseguenti enormi dispendi, e di fiere polemiche non ancora chiuse, poichè si sia i111•ocandoun 'inchiesmaUaricercadelleresponsabili1à d! cosi malo andamento: urile Forse almeno - lo L'ingres;:.o (Fo!. , trg tts). rosse! - n tesoro di ammou itrici esperienze per 1"a1•ve11ire. Ma non è, l'indagine e la cri1ica amminisrrmiva, compito nostro. A noi basta ricordare sommariameme la storia. Trasportata la capitale a Roma, si 1ro1•ò una dcplorel'Ole deflcienu tli sedi idonee all'amminiscraiione della gius1izi a ; il che offrì argomento frequente ai salaci dialoghi di Pasquino e di Marforio: per tanti secol i la Giustizia, in Rom:1, non a1•e1·a a1•uto ... bisogno di una sede! Non le al'eva il marchese del Grillo sonato la campana a mono? li Tribunale dovette adauarsi nelle fosche angustie del Convento dei Filippini; la Corte di Cauazione e gli altri Uftlci lurono sparpaglimi alla megl io - o alla peggio - qua e 1/L Del disagioso stato di cose . della necessità cd urgenza E dunque il progeno Calderini che - dopo quasi 23 anni - è cont1O11O a relath•o comp imento. rel:llil'O. perchè la sistemazione dell'immane edificio non può Durante !'innugurnione; i Co rauieri allineati innnni i all'at rio ( !•ot. Lamt,J. di decorosi prol' vedimenti si lcccro insisten1i dimostr:itori Giuseppe Zan:irdclli cd allri iHumi. Finalmcme, nel 1883, il ministro delle Finanze concesse i fondi. e la Camera approl'Ò. La loca!ilà prescelta - perchè !11 pill negleua fino allora - fu quella dei Pr:iti di Cas1ello. Dopo due concorsi, su 44 progeui concorrenti. ne furono scelti qu:mro; in una nuo"a gara fra questi, riuscirono \•incitori gli arch. Calderini e Basile; e in un uitimo concorso fra i due, riportò la palma il primo, I.a prima pietra fu solennemence collocata da re Umberto il 18 mano 1888. ancora dirsi finita. E, ideato con uno s t:inziamer11O di 0110 milioni. il Pnlazzo di Giustizia ne è costnti finora oltrequaran1a... Nè sono mancate, e non mancano, le critiche acerbe al l'alore artistico della costruzione; non da tuui si consente che essa corrisponda allo srorio generoso del bilancio nazionale, alle tr:idizioni superbe ed all'alta concezione cui la si \•OlC\"a inspirata. No?"! puy 1u1ta\•ia negarsi che per la maestà della mole gigameggiante. per la prodiga signorilità dei materiali e degli ornati. il Pal:izzo di Giusrizia costituisca uno dei pili grandiosi edifici monumentali della Roma moderna. Il f' ~Ja1,zo di Giustiii a: ,·edut a generale d,:ll a gran mole (Fol . Arztts).

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