Le Esposizioni di Roma e di Torino nel 1911 descritte ed illustrate (Sonzogno Editori)

LE ESPOSIZIOMI 1)1 1-0117-\ I: DI TOl"/INO Ml:L 1911 ::::::::-------- roso e grand ioso per la mole e per la tecnica. ma imprcssion:rnrc, « sensazionale», per l'eloquenza magnilìca del doloroso poema che esprime. Il gruppo c;1.mpeggia nel bel mezzo del salone delb scultura. nel oolauo del Banani. L'insigne scultore ha (:li imemi del ,:r:rn monumento del la Ter~a hali a : !~ 1111 ,·,>r ridoio ,1.,1 ~lus.:o del Ri ,;o rg imcnto (Fol, 11uà<1). \'Oluto nssarc in un'opera d'arte e render 1angibilc al popolo lacrime che noi non possiamo vedere, grida di dolore che non possiamo m:;col1arc, drammi di anime ai qunl inonci èdaroassis1crc. "Sono quindici recluse. sc riveva il Biondi a un gior• nalecheglic ne chiedeva 1101i1-ia, grandi al naturale ; ed ho sce lto la donna per dare rorma al mio sentimemo pcrchè essa pii1 dell'uomo soffre e piange senza ribellione; cd è piì1 degna dcll'in1cressamcn10 e della pietà dei buoni ». Comrncmo sobrio, semplice: anch'esso, di stile michcl:111giolesco. Ma il pubblico - quello«intelleuuale" i•on menoct:e la lolla degli impressionisti ist inti\"i - comrnema con accenti di con1mo1.ione e di enmsiasmo. " Chi ama le IC\"iga1ure - nota il don. l'albo, del Messuggcro - le cincischiaturc. le finitezze degli scolas1ici, potrà cercare e 1rovare. in questa come nelle precedenti opere di lliondi, qualche rniJe1.1.a di linea, qualche dc11aglio, non eccessivamente curato, Ma chi t'opero d'arte giudica dall"impressione complessi,·a che se ne ha. e ne apprena il ,·alore dall'emo1.ione che ne rice,•e, non rimarr:l freddo, din:1111.i a questo ~ruppo di misere donne, che come disse Aristide S:1r1orio " fa rincucre " e " illumina - nu0\"O mirocolo d'ar1e - coloro che nO!l vedono ! ». "In vcrit:l in poche opere si rivela il senso umano come nella seulrnra di Biondi. « Guardme qu:!st c « misere recluse"· e ditem i, poi. s~ \'i a,•1·iene di dimenticarle! E dhemi. ancora. di quante opere vi riesca di tro,•ar cosi oos1an1emcnte fotografate nel \'OS1ro cer\"ello, nell'anima \"OStro un'incancellabile impressione! « Ed ecco la magia gr.mde di ques10 scultore di figure. che pur nel marmo consen•ano un pllpi10 di ,•it:t, poi che dalla ••irnl"artist:1 le h:1.101te... "Ecco, nel i:ruppo, delinearsi e distinguersi dalle compagne dolemi, l:1 rassei:nata, dal pallido volto ascetico e 1:1 ,•iolema. che riflenc nello si:u:1rdo cupo la m:11 compre~ avidit!I di ribellione: ecco ta desolata ed ecco l'indifferente, l:1 pentita. la ,•itua, la cicca, la moribond:1, la mort:t ... « l'igure diverse. con anime di\"crsc. ma con una voce concorde 1,:ridanti la p:1.roln di protesta contro la socict:l,chepuniscescn1.npre1·enire.cheincarccrnsen1.a cducnrc le misere reicue, le deboli. le mnl:ttc... "L 'oper:1 dello scul tore si tr:1mnt:1 cosi in quella dell"Apostolo; e l',\rte ascende alln suprcm:1 missione di ,\\nestr:1dell:1vit:1! « E qucst:1 - conc ludegius;:1111cn1e il l 'nlbo - è 1'C.f., 1,:lorfa . am ico Hiondi !». = LE CRONACHE - Ascari e somali. Unn nota curios.1 fu por1ata, verso 1:1 fine di scucmbrc. dalla brii:mcll:1 di dicci :1sc:1ri e diciouo somali. con :tlcuni c:1pi, ,·cnuti per \'isitare !'Esposi1.ione, :1ccol1i dal tencme Marconi. rci:io :11;.cme consolare rnpprescntamc del Ministero dei:li Esteri, e dnl ca\' . ulf. Atfrcdo Fe:iciangeli. rappresenrnn1c del Comirnto l!)ll. E furono :1nchc un'anraniva: per<:hè molti :1ccorrcvano peros.ser\'are d:1 vicinoqucs1i noslri bra,•i e devoti soldnt i coloniali che: ncll'ammirnzione delle Mos1re ronmne avevano enmsiasmi, eset:1ma1.ioni ed :1ne;;gi:1memi carotteristici pieni d'inter<:sse. Da Rom:1, arabi e somali partirono poi per N:tpoli. ove s"imb:1rc:1rono per torn:ire in Colonia. Un concerto con le campane. Fuunabi1.1.arracgcnialcattr:1ttil'a,l:1serndcl27set1embre. al Foro delle He.i;ioni. 11 2" granatier i eseguil'a un programm:1 musicale in unione alle cmnpnnc, com'è noto. quivi collocate dal maestro Augus to Laici e che vengono :11.ionmc per mezzo di una tastiera elettrica. Vennero csci:uitc: l'introduzione dclln C,walkria Nustica11a. il terzo :1110 della Toua (che si produc~ imegr:tlmcme con tu1tc le campnne. il che non nvviene mn i in pi az1.:1. appun to per 111,mc:1n1.a di esse) e Nel ,:ckstc impero. composi1.ione del maestro Napolitano. in cui egl i ha apposit:1mcme ca\"ato una pane per campane. I danni del mal tempo ali' Esposizione. Il tcmpor:1lc che la none del 23 settembre :11l:1gò le ,,ie di Roma. produsse qualche danno :111e EsposiziO!li. In Pi31.za d"Armi è cnd111a una parte del solfino della c~sa l'ordongi:1nus. nella regione s.1rda. Non s i ebbero romma1:1mcn1e a larncn1:1rc danni alle persone. Gli oi:,i:cui espost i rurono in pochissima p.1r1c d:111neg- :::iat i . Un d:1nno n1agi::iorc cbhc a ,•crilìc:1rsi alla Esposizione ar1istica n Valle Giulia. Tre delle quattro' statue muliebri. che sorregge1•ano la corona pos1a sulla sommità iJel pilastro destro dell'ingresso di onore. crollarono. Il ca,·. prof. Bencivenga. avvert ili) detl'accai;luto, de1te immediatameme le disposfaioni per le ripua1.ioni e per l'impedimemo di alt re disgrazie. Roma nuova giudicata dagli stranieri. Uno dei piiz diffusi giornali del lklgio, I.a 1llcus1i. ~~~~~i~:a :alcune interessanti impressioni sull:1 Romn «La Ciu:l Eterna - scri\'c il giornale di Liegi - nella quale 1an1e glorie sono sepolte nella rnaesl:l imperiale del marmo, Roma, 13 Cin~ Santa \"erso In qu:11~ 11:ui gli sguardi dei cristinni sono rivolti, nurnvcrsa una crisi, si 1rasrorma; si rivolrn con1 ro il dispot ismo iJcl f~:a: 0 ;:~e- l a m111 ienrnv:1 !cmnmente nel profumo dcli.i « Qucs1:1 crisi p:11c1ica che scuote Roma commuo\"e tutt i quelli che vivono eselusivamc:11e nella con1empla1.ione spessos1cr ilcdel passatoer:tllcgr:1glispiritiq11alchc volrn troppo pronti a trascurare i r:1 sti dcl p,1ssa10. «Tutte queste pietre l'Cner:tbi li hanno un !inguagi:io prorondamcme impres~ionan,e che comprendono colòro che hanno il culto dell'arte e della lcdclt:). «Ques1i monumenti crollanti sui quali il muschio stende un mantello molliccio di protezione cotnro i contatti pro/ani, sono dei poem i che ricordm10 ,i:li anni di poten1.a, di porpora e d'oro. « Ab al1ri. più impetuosi d:'11':int i all'a\"\"C11ire, r<:clan;ano az ione insorgendo con1ro i morbi che paralinnno con un imorpidin1cn10 perfido coloro che debbono pcnsare a co11soliiJare il prcsente. n Il giornale belga cosi conclude: ,, JI colpo d'occhio di cui si ll,odC\'3 un:1 \'Olla dnl Pincio non è stato certv abbellito dai \"3Sti cubi di pietra che formano un nuo\'o quartiere e sos1ituiscono gli adorabili Proli, "Quando si passa 1:1 sera in Piaaa Na\"ona - uno de_i::li angoli più deli1.iosamente poetici di Roma - si pensanonsenudolor<:achecosapo1rebbcroridurl:1 sono il pretesto d'una 111iliuazione pratica. " - Ma non si tratta di questo! - gridano i modernisti . Ciò che noi \'Ogliamo è di far uscire Roma dal suo tOrpQre, è di libernrla dalle l'lllr/!VC$ che li! impediscono di muo,·ersi. è vi,•ilicarla col sotfìo nrdeme d'un:1 feconda an ivi til. "Non ci sentinmo in gr:1do di binsim:trli. Se tuni i 1ema1ivinonsonoriuscitibcnc,bisogn:1riconoscerechc gl i sforzi sono meritori e che gr:11.ie :1lla loro 1enaci:1. qualche volm brnmle, sono riusciti n restituire a Roma la sua personalit:l:111i1•a. "E cosi si impone unn eons tatadone: è la rigenerazione di Roma. che riprende il suo posto nel numero della grandi capitali, è il progresso che segna della sua inalterabile impronta una tappa dccisi\'n nella \'ita d "una citt;ì immortale, è il trionfo dell':1r1e che non muore mai e la po1enza cren1rice di un popolo che, dopo un longo sonno, conscgue111. a d'uno sforzo magnifico. si risveglia ardentemente alla luce.11 -•• ••- fllflll La noatra rlvi • t a potrebbe dlr10l un v e ro " Cine r.-.ato,t:raro por rar.-.lt,:l la "1 a ttraver10o l e aue pagina paaaano c:o r.-. e ap l andide vialoni l e r.-.eravi,t:lle e l t"a a ll delle grand loae reale ~~o~ f/tflf Wfll fftlf ,li t-:rn,·>to Jlion,li (Fol. • A,g1u •J,

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