li~ 1:SPOSIZIOMI DI R01'1/\ e DI TO l~INO Ml'.L 191 1 \'t•d<1l a tki l' :uliglioni :i l l' iloneuo {ls/,:,if,,n r11 dd si ,K1 1u k11bofq ,1/0/1<1 , di ,V.,poli ) . #; #; Giornate trionfali ali' Esposizione di Torino #; #; Folla e norme i Verso i cinque milioni di visitatori. Ed ecco l'Cnuti gli auspicati giorni dc! successo trionfale. Solo in 1re giorni •- il 9, H IO, I'! 1 seucmbre - l'Esposiiionc registrò 216 mila 1•isi1a1ori! La media giornaliera oltrepassa oramai i 45 mil:1. Il 1otatc dei 1·isim1ori, fino all' l l settembre. cr:i di.\ milioni e 12 mila; adesso si a1·1•ia 1·icino :ti 5 milioni... L:1. ei uà stessa, tuna qu:1.nra. pare passata auran:rso una rap ida, gaia traslormuione. Torino, cu i la limpidità dc) l' iclo luminoso. i 1•i:1.l i cosi dolci nella langu idena delle time :i.utunnali. e i giardini ccntinuamente fioriti, donano un'anraniva specialmcme \'iva, che l'i sorprende al primo cmrare, che si comprende solo dopo qualche 1empo di soggiorno, è in questi giorni diventala. come non mai. Torino "la bella », Torino "la simpatica ... È st rano - nota la Stampa - come a questa cinil, che pure ha così spiccata cora11eris1ica di quie1c, di ordine. di rego larità, men11•igliosamc111c si ada11i il fer1·Ne.~i una folla rores1iera, i! l'ario allegro tumulto delle comm1·c dei gì1an1i. E la folla forestiera e le eomi1ivc dei girnnti invadono le belle l'ic rcgol:tri, 01·e le cos1ruzioni barocche del nl.0l'0S!ilcsialtcrnanoconlc:tustere,oscurccasedcl Scucccmo e dcll'Onoccn10; case che rispecchiano nelle loro linee e ne! loro colore, con meravigliosa cvidenu. il 1•ecchio, retto, sohrio caraucre piemontese. Piazu Castello, Via Rom:i. i magnifici corsi. le vaste piazze, i 1rams. sono sempre affollati. stipiui, in aspc110 festoso. Pi(1 dilcuoso ancora è lo spcuacolo :issiduo della folla all'Esposi1.io11e. Passa lenta. s' incrocia per i 1·b li. popo l:t i padiglioni e le g:tllcr ic. grem isce i caffè, i burs. i rcslutiru11ts. I.e au1omobili. le lucide lorpcf!o d:t vi:tggio, le imponenti fimousill<"s da passeggio, 1rascorrono, con lungo belato e boa10 di corni. È un continuo profilarsi di rìgure di sq11isita eleganza. su llo sfondo ombrato dei boschetti. sullo sfondo \'ariament e color ito d 'una ierra1,1,n di caffè. Si 1101:1110 gruppi ~i modeste persone. scmplic~•:ientc vestite; sono l'enutc. si giudica dall'aspe110. di 10111a110, in com i1iva; ammirano con occhi fissamente a11emi il moto. i colori, I~ figure di questo mondo rìn izio, tnn10 piil bello. 1:11110 più at1T11en1c, forse appunto i:-crc liC e fìtti1.io. perehè tra . due mesi1' dileguerà. con il panorama che Ora mcra,· iglios.,meme lo comorna: con questi edifizi. che hanno f:1110 del parco un 'imaginosa città monumentale. che costirnisco110 la pili bell:t delle Esposi1.ion i, e la pi(1 1·r.s ta, e la pi(1 imponente che noi abbiamo conosc iuto. Ed ecco, dolce. fresca, la se ra seuembr ina trascolo ra sul Vnlem ino. L'ombre s'addensano. l'acque del fiume si oscurano; in ciclo timidamente sorride qualche prim:t scelb. Ed ecco improvvisamente, nel fino de i boscheni. lunio i 1· iali profuma1i. alle facci:t1e de i padiglioni, sulle 1crrazzc, s·::ccendono con sch ioppeu ii bre1•i, lampeg• ginno. splendono mille globi elettric i. E la citth 111on urncmalc assurnc un aspe110 nuovo. fan1astico ; e alln lucc bi:tnchi ssinrn, cruda. anche la folla sembra trasformare c~maleomicnmcn1c i colori. che la rendono varia, che la rendono gioconda: !e eleganze femminili appaiono pii1 intcnsamen1e \' i1•aci, acquis1ano fascininuo,•i. Contro l'ultima luce pallidissima che s'mrarda in ciclo, il Va!cntino lcl'n !e vene dei suoi olmi e dei suoi tigl i antich i, i pinnacoli del Cas1cHo di Mad:tma Cr is tina, le .1:ugliee!ecupolcdci padiglio11iinuntrionfodisplcndori elettrici. che da lontano dànno l'impressione di un immane incendio che :;.rda &ullc rive del fiume. ai piedi dcll:tcollinaoscura. = LE CRONACHE= Il Re all'Esposizione. Il Re non si limita nllc 1•isi1e di carattcr:: ufficiale, all'Esposizione: vi rirorna. spesso, da appassiona10 e d:1 S!Udioso. Cosi la manin:tdc! 9senembrc, giunto. :1.1 soli to, senza alcun preal'l'iso, in compagni:t del general e Brusa ti e del maggiore Sclby. il Sol'ra110 sali subito nl piano superiore della G:tllcria dell'Elenricità. do1•c è raccolta la Mos,ra delle Scuole prolcssiona li dipendemi dal ,\\inistcro di Agricoltura e dei 1morma1ori. Visitò po i lungamente la Sezione fotografica -- è noto che il Re è fotogr:tro nppassionmo - soffermandosi ad nn:mirarc molti ssimi «stands» e interessandosi spec ial - mente alla fotografìn :i c0lor!. Volle quindi l'Cdcre. nel padiglione Dc A1,:os1ini. il grande plas1ico della carta d ' h:tlia. e lo esaminò a lungo eo_n_quclla _conoscenz:1.min1,1ziosa ~ dircua dei luoghi che gh e propria e che gh offri occasione ad osservazioni di no1cvolcimpor1anzasullaconformnione del plasrico in rapporto all a reali~. Riparrcndo all:t volta di R:icconigi. il Re confermava il suo proposito di ritornare spesso per conti nua re la sua diligente disamina a tutte Je part i dcll:t grandiosa Espos izione. Le visite illustri. I duchi d'Aoo t a. e il conte di Torino , L'll scncmbrc il duca di Aosta e la duchessa Elena d'Orléans, coi figli, fecero 1111 11 !ung:1 ,•isi1:t all'Esposizione. soffermandosi speci:tlmcn1e nelle Gallerie dcli:: Uno ,ki 1,iuo,,...,;chi 1,un1 l tli ,·ist:, dd \ ' ill~gg io Al11ino. Industrie Ma11ifa11uricre :ti Pi1011e110 . Nel pomeriggio an - che 11 come di Torino 1•isitò l'Esposizione, traucncndosi specia lmemc nelle Gallerie della Mostra fe rro1•i:tria. L 'on. C a p a. Ido a l :reparto acuole. L'on. Capaldo, sottosegretario per l'Agricoltura. ha dedicato una lunga visita alla Mos!ra del!c scuole dipendenti dal suo Ministero. A«ompagna10 dai direnori generali del i\\inis1ero, comm. Pasqui. comm. Moreschi. e dal capo Gabinetto ca\', Bruscagli. fu ricc1•u10 dagli ispettori ing. Veneziani e dOH. Tondi, membri della Giuria del gruppo I ; ln• se1:namen1oprolcssio11nle. t·on. Capaldo dimostrò il suo compiacimento ai dircuori delle scuole, eventualmente presemi nella gal!~ria. esaminò i lavori cspos1i dai singoli Istituti scolastic i e r ilevò che. al cospe110 delle al!re Nazioni. anche l'halia Hgurn decorosamente ncll:1. gara in1crna1.ionalc dell e scuole professionali e mos1ra in modo non dubbio qu:1.nto progresso abbia fatt o in quc-st'ul!imo decwnio. Le comitive. I di e cimila. Milanesi. Con quattro treni speciali arri\':trono, come già :icccnn:mmo, 1'8 settembre, alle stazioni di Port:t Susa e di Porta Nuova, circa diec imila giranti milanesi, fra i quali un buon numero di Piemontesi rcsidcmi a Mil ano. I graditi ospiti fu ronoricc1·u1i in s1uioneda una folla festante, fra cui 1ronvansi l'assessore ing. Gio,,ara, in rappresentan1.a del sindaco, il segretario dcll:t C:tmcrn del Commercio, i Ve1eran i e numerose rappresentanze disodalizicin:1di11i. Alla sera il s indaco conte Teofilo Rossi riccl'cttc la numerosa comitiva milanese nel suo splendido ch iosco all'Esposizione . Erano presemi anche il senatore Villa. l'assessore milanese prof. f erra r[. gli assessori comm. Albcrtini e l' r., le ~losl r<e ,1 ....i l' ilonclto· "" chio,co orii:in:olc (F,.t, /a~f>allgdi). I ' Giol'ara. il con1e Visconti di Saliceto. mr. Gadan. presidente della Came ra di Commercio di Parigi. il colonnello Rass.wal. il comm. •Ro1•e11 i. cd altri personaggi. Vi fu nmuralmemc fcn•ido scambio di salut i. a nome delle due me1ropoli sorelle, e fu quindi scn·ito un l'Cr111011fh offerto dal sind:tco s1esso. Nella serata i Milanesi convennero nelle belle sale della " Pro Torino n, 0l'C il ca1·. G:1.rbari110, organizza• toredella gita . s:tlurando la llclla istituzione torincs::, consegnò all'on. Mont(1. presidcn1e, un'art istica pergamena, quale omaggio della l'icina Milano. Fu quindi aperto il buffet suntuoso cd elegante. La presidenza del pellegrinaggio lombardo-piemontese offrh•a poi alle :1u1orità cittadine un bancheuo. nel m. stonntc del Parco. V"intervenil'ano. Ira gli altri. il prefetto sc11 . Vi110relli. il si nd:tco , il comm . Ferdinando Bocca. il sii::nor Gadan. i! colonnello RDssaval. i professori Riccardo e Carlo Arnò. il come Viscont i di Saliceto. ccc. Allo " champagne " il dou. Garbarino porrn1·:1 un caloroso brindisi alla cinll. di Torino ed al suo sindaco. e m:1.gnifie:1.ndo l'Esposfaione, ricordava l:i 1•isit:i alla Gallcri:i delle cspcric,nc clcurichc, dove il genio italiano s i llffcrma potc111cmcn1e. Il s indaco conte Rossi brindava alla citt à dì J\\ilano. salu1a1·n Riccardo e Ca rlo Arnò, il colonnello lbss:11•al cd il come Visconti di Sa liceto, due fieri soldati de!l'indipendcnz:i nazionalc . Il prefetto sen. Vinorctli si dicc,•a lieto di aver par• 1ccipa10 alla riunione. che prendendo le mosse d:t Torino mol'Cl'a alla l'0lta dell:t Ciuà Eterna, s imbolo di ogni pi(1 puro sentimento d' italianità, e brindal'a all'Italia ed nl Re. Il colon11ello Rassa❖ al cd il cont e Visconti di Saliceto ricordal'ano con commozione i giorn i gloriosi del• l'epopea nazionale.
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