LE ESPOSIZIONI DI ROMA E DI TORINO NEL 191 r FRA LE MOSTRE Nel Padi glione degli Zuccheri. L 'arti s tico amb iente. C'è un padigl ione. laggii1, :iella regione del Piloneuo, al di là del Pome Isabe ll a, che bisogna assoluiamente \' isitare: perchè è veramente bello, anziwno: poi. perchè è in1ercss11111issimo in sè : e infine anche perchè 1:arraun'cpopenvinorios:id'indus1riai1aliana. È il Padigl ione dello Zucchero. Non ènfiarnoslro - 11011 eslhic/ocus - discutere I.i questione del «regime degl i zuccheri", sul dilemm:i ;~~[tf~~~~\~?;ic ~~;~~r~~T~~1;1:S:t,'.?s~:e p:i,~~~s~aag~~\; dì ~~r~:a~:~~?~~; ;~fo~;1~ 1 ; :!p~:~:~~~. semplici ,·isitatori. a guardarccdanno1are. E tro,•iamo che anche in quesrn :\\oslra l'arido rema industriale è stato s,·0110 con stnso e gusto d'ar1e. cosi che, già di prin:o aspcuo, l'embie:u~ e:mquista la simpa1 ia. ed il visitatore "; si trova bene e vi si indugia perchè scorge molte cose islrullivcc div;irtcmidaosservare. I! no1evole. del resio, e degno di ammirazione nella ,\\ostra Torinese - dove manca la Seziom: Artistica ri• sen•aia a Roma - il sussidio dato dall'arte pura alle Ditte espositrici . Vi sono Mostre che sono 1•ere e proprie opere d'arte. Una prima manifestazione di tal e fauo è quella del padiglione della Casta d',hwrra. di cui i nostri lcnori hanno :t\'Ulo gli affascinanti saggi nelle artistiche fotografie del nostrovalen1ecollaboratoreprof. Jaco3ngeli. E così è delle Mostre della J\loda. della S;:ta, e di parecchie ahre di cui abbiamo già avu10 occasione di occuparci. Il Padiglione degli Zuccl!cri prin:eggia, in questo ge• nere di Mostre, magniflcameme. Alle pareti, in grandios i e magnifì~i quadri. il professor Luigi Oneui dell 'Accademia Alberti na S\'olge il poema dell'industria dello zucchero. in vi1•e scene di lavoro: da qucllll del gabineuo chimico, ove si fa la cernita dc/ seme. a quelle della Co/ti,,a=ione della barbabietola. e delle succcssi1•e La1>ora=io11i o{fì.cinali nei vasti op ifici. Un altro es imio membro dell'Ac:ademia Alberti na - il pro/. Luigi Bell i - int egra il be! poema delle industriose fat iche umane con due statue allegoriche, che sono\'er iinnisuperbidi cspressionecdibell ezzaplast ica: una rappresenta ,. JI La1,oro dei campi ", \'altr.1 « // Lavoro dc/l'officina». Sono opc r;i belle, esse dimos1rano come anche nel• l'C\'O nostro di pacifiche operosità - passa1i i icmpi degli estc1ismi ascetici e dei semimenuali smi romamici - l'a rte possa nobilmente ispirarsi a liriche concezioni cd a leggiadre forme, nelle epopee del Lavoro. Il \'asto salone. completllto da salcue laterali, è stato cos,ruito cd organizzato da! consoc ialo con1ribu10 degli zuccherifìciitaliani. "La.bora.vi fid e nte r " . E questo è il mono. la divisa, con cui è presentata questa do1,iziosa Mostra: la cui importanzn emerge appunto dai manifesti risultati di una lung.1 e difficile e tenace operosità. Bisogna ricordarsi che l'antichissima industria zuccheriera i1aliana er.i complc1amente caduta nell'oblio dei secoli, quando - nel 1870 - si 1entarono timi damente, nelle Sta1.ioni Agrarie, i primi srndi e le prime esperienze per farla r ivivere. Ma fu , da principio, rel'iviscenza stentata. I primi zuccherifici - in Anagni. a Cesa in Val di Chiana. e a Rieti - ebbero \'ita breve. L'opera fu seriamente ripresa dopo il 1880. con ler1·ore. con int raprendenze cor.1ggiose, prima isolate, poi federat e. Oggi l'industria zuccheriera italiana ha una quaraniinadi fabbriche, parecchie dcl!cqua!iconaru1esserafflncr ic; e possono gettar-: sul me rca to annualmente ducmilionidisacr/ridizuc• ehcro! E !e vcnt iquallro socic1à zucchcricre dispongono complessivameme di un capitale d'ol1re 100 milioni di lire, più 33 milioni di riscr• ve,ecccdcnze,ecc. Tali risulrn1i sono grandiosi, se si 1icn conto delle condizioni d'inferiorità dei nostri terreni - in fano di col ti vaz ione della barbabieto la - inconfromoaquelli de ll e Nazioni cs1ere concorrenti: specia lmen te dell'Austria. :;~ri~:~~~i:i~i;~ 11 ~li~~~Sn: i:1dus1 ria,cherappre.;en1ain esseunpiù ra ,:o,1ale s! ru,· tamcntodel suoiu : spec ia mente il Ve rte'.O, l' EmiH~• Romagna. !l I •~u 'a, la To· scana . !e ,\13rche. l'Umbria; edora,conbuoniinili.an• che l' hal ia Merid iona le. Edaltreindustrieaccessorie - comcquelledelle dist illerie, delle mel asse, degl i ingrassi e concimi per animali e pe! terreno - fioriscono intorno all'induslria zuccheriera. Queste cose s ' imp:irano 11e l bellissimo Padigl ione dal motto uLabora1•i fidcnter». mentre fra i candidi coni ed i sacchi riboccanti, disposti quaclàconeste1icoeffeuo, ~ d l\,di1,:lim><: degli Zuccheri: diorami del 1,rof. O"eui, J,i pulitura delle b:Hbt1Uic1ole (f' <>t. /11,aangtli). ·ci si indugia innan1.i ai b~i qu:tdri dell'Oncni cd alle 1•igorose sculture simbol iche del Belli. Alla Mostra d"Igiene. L'inaugurazione seguì la manina del 2!) agosto, nell'aula massima del Pol itecnico. Al banco della prcsidcnZll sedevano l'on. Luuani, il scn. Villa. l'on. Nitti. l'on. l~elli, il scn. Frola, il scn . D'Ovidio. il sen. Bozzolo, l'on. Fcr~ro di C:imbinno, l'avl'. Martin-Vcdart. scgrct;1rio del Poli1ccnico, il cav. Bonelli. consigliere comunale, il prof. Pagl!ani, il comm. 1\\agaldi, direttore genera le della pre1•idenza. il comm. Bona. Il magn ifico salone era affollatissimo di pubblico, di - remo cosi, olimpico: tra cui molte delle più spicca1c personalità del Poli1ecnico e della città di Torino. Nornmmo l'on. Agneui, il sen. Camerano, il scn. Berteni. il prof. Gnrelli. l'ing. Pomb~. il ca1•. Caul'in, consiglie re comunale. l'ing. Rcbaudcngo, il prof. Bansino, il comm. Bocca, J'on. Paniè, il eomm . Sachcri. l'onorevole Compans. l'on. Raincri. Tennero i discorsi inaugurali gli onorevoli Bosclli, Luigi Luzzaui, il ministro Nini. Indi, le autorit à e rapp resentanze, accompagnate dal dircuore del Poli1ecnico sen. P. 01•idio e dal presidente scn. Boscm, 1•isi1arono uftlcialmente le belle sa le in cui è raccol1a la i\\os1ra. Essa è sorta per genia le inizi31i1•a del cav. ing. Errcm Magrini , capo del Circolo d'ispe1.ione del lavoro di Torino, e dell' ing. Riccardo Bianchini. assistente alla cat1edra di igiene presso il R. Politecnico. li concetto inlormati\'o fu quell o di prOl'1•edere al!a miglio r conosccn~a degli apparecchi e sistemi di prevenzione con1ro gl'infortuni de l la\'Oro, e ad uno studio con• 1inuo per perfezionare e fac ilirnre l'uso di tuui quei mez1.i che possono ser\•ire a rendere più igienica e meno di sagiatalapermancnzadcgliopcrainelleoftìcinecnei laborn1ori. Tale idea trol'ò lill'orevole accoglienza nel Ministero di Agricoltura, nella presidenza della Cassa di Risparmio di Torino e in un manipolo di valorosi industriali . Lll ,\\ostra fun1.iona come Esposizione permanente di apparecchi, ani a preven ire gli infortuni del la1,oro e a rendere più igienicol'nmbieme in cui i lal'Oratori devono \'i1•ere : come centro di studi scientifici e tecnici in merito all'a rgomento della pre1•enzione e dell'igiene indus1riate, come consultorio legale e 1ccnico. Sotto il primo aspetto la Mostra contiene appar(!Cchi cspos1i da lle1,ariedi11e. Per ogn i apparecchio è redaua una piccola monografia che ne spiega !'uso, ne indica i vamaggi, i mezzi di applicazione, il prcz1.0, la casa fornitric e , ccc. Per meglio porre in Cl' idenza l'uso e l'utili1à dei l'ari apparecchi di sistemi, ess i sono, per quanto è possibile. applicati e posti in uso sul copioso macchinari.o e sugli impiami che Ili Mostra a tale scopo ha insiallato. Sono il secondo rappor10 la Mostra possiede appa• reechi scientifici per le 1'arie det erminationi riflettenti !'ieicne delle industrie, è mun irn di un gabineuo scientifi co per ricerche sperimenrnli. e di una biblioteca scientifi ca e 1ecnica e di numerosi r,eriodiei i1aliani cd cs1eri: il che permette di studiare tutti i nuovi problemi meccanici, chimici e di ogni allra na1ura che continuamente si presentano in mat eria di pre1•enzione e di igiene industriale. Attualmente la Most ra possiede tra l'altro: un im• pianto co'tnplcto per la 18\'0razione del legno a cu i è ap- ,•\ Ila ~l0>ua ,.ki,::!i Zuccheri. - I magnifici quadri del prof. L. Oncui '. n $iniotr<1, il Gabinetto chimico pe r la se lciionc dei ;;emi; a destra, il ca rico delle bo.rb:lbicwlc nei campi (Fai. /aa,airgtli).
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