LE ESPOSIZIONI DI l?OM"\ I'. DI TOl?INO NEL 19 11 Torino e le principnli città. - Torino: 14.5 per mille -- noma: 16,6 id. - Milan(!: 18,2 id. - Bologna : 19,2 id. - Firenze: 19,l id. - Vemnia: 20,8 id. - Napc,li: 22,3 id. - llali:1: 21,4 id. 5.0 Mortalità per alcune nrnlanie infcui\'C per 10000 abitami. - Vaiuolo, l8ì0, 5.2: 1910. 0.02. - ,\\orbillo, 1870. 7.0: 1910. 0,89. - Difterite, 1870, 8,36: 1910. I, 00. - Tifo, 1870, 11.5; 1910, 1.54. - Tubercolosi polmonare, 1870, 28,5: 1910, 18,71. 6." i\\ortalità inf:lntile in confromo morralit!t \"CCchiaia per 100 morti. - :\lonalirà d:t I a 5 anni: ISM-68. 30,7; id. id. 1906-10, 22.!: id. da 70 ad 80 anni: 186Hì8. 7,9: id. id. 1900.10, 15,7 7. • Sviluppo dcll'Uflicio d'igiene . - 1856. ispeuore s:mi!:irio: 1866, crc111.ionc dcl!'Uflìcio d 'igiene: 1885. lab<.'rarorio e SCTl'izio disinfe1.ioni: 1892, laboratorio baueriologico e cura an1irabbica: 1911. labormorio sieroterapico. ospedale nrnt:utic infeuive, rcgolamemo d'giene. ricovero im•alidi. dispensario lattar11i, pre\'e;11orio !Uberco!osi, scr1•i1.io celtico, ccc., ccc. l stitulo operaio (Direttore, ing. ca1• . Ignazio Vcrroui). - Modelli indicanti lo s,•iluppo degli inscgnamcmi tecnici; fabbric he; costru1.ioni ci\'ili; meccanica; dccorazio11e: pl:1stica cd a colori. /Mi/11/0 professiorw"1 Maria l.aclilia ed /$lilu/o superiore ldterario fc111mi11i//, (Dìrenr ici signore Quanriuo Teresa e Bcrnocco Fava-Par1•is Giuli:t) . - Pini; ricami. fiori 11r1ificiali: vestili; disegni ornamentali. Po11ti e fog11a/11rc (l'(:r le s1rade si fa una speciale csposidone nel padiglione della Mostra s1radalc al Pilonc11O). - Spesa fognatura al 1910. lire 10 000 000, a fcj:naturacon1piutalite30'00000f) . Acq11cdot10 111u11iripulc. - Fotografie: piante; particolari. Riparto delle Aziende murricipalizwtc. - Li nce tramviarie cd ele11rica: disegni: pbs1iche: modelli. Nt"/ Ja/011c c1.mtra/c. - Statua della Villoria {scultore Rubino) : B.1ndiera e cofano (dono delle cinà italiane) : Gonfalone dcll:t città di Torino: altri cimeli. La A\os1rn della Cinà di Torino è ,•crameme un modcl!o. e ix:r l'onimo ordinamento e pel contenuto: il quale rivela un ambìto in\'idi:tbile primato in molti r.imi, cd è un magnifico esempio. Il Gonfalone di Torino. Nel padiglione della città di Torino, in un angolo delJ'e!c~amissimo s:tlonc centrale in cui si erge la Vittoria del Rubino, si nmmirn pure il gonmlone della città di Tor ino (che A11orn quel Municipio non a\'cva). li bellissimo i:onfalonc è staro discgnmo con alto gus1O di artistn dal piuore Giulio Casano1·a: ornato di ricami dalla signora Caudina. Il labaro è su stoffa di color :i1.zurro scuro, come lo sfondo dello stemma di Torino e le ornamentaz ioni sono traua:econ urrn tinrn a1-1.urr11 pii1 chiara. dimodochè l'impasto dei colori è simpa1 ici ssin1O. la 1esrn di ma1.1.a che sormonrn il gonfalone \'enne riprodona sul modello preciso di un'antica mana che porrnva !'usciere capo del Corpodecurionale torinese. mana che è cspos1a in una 1·e1rina nel s.1lone stesso. Il gonfalone è riccamemc F111ugia10 in oro. e ai fi anchi p<.udono due ricchi cordoni. pl!rc in oro. che ierminano induefiocchidecora1i1·i. Torino a\'rlc cosi, come le maggiori e più antiche città italiane. anch'essa il suo bel gonfalone. Esso non è ancora storico. nè glorioso come quello di San Marco a Vene1-ia. che ondeggia al \'ento nelle grandi solennità da una cuspide della magnifica b:tsilica: non porr:\. come quello del rosso Giglio di Firenze S\·ento- ,\ll'~:s1,o;;iiione ,li Torino; un nni::olo dd Pabzzo dd, l'Inghilterra: il bu:110 di Edoardo \'11 (f" t1t. /11t t11111çdì). lare dal monumentale balcone di Palano Vecchio all'ombra della torre d'Arnolfo: non a\'rà per sfondo il Campidoglio, come quello che reca la cara11eristica Lupa; ma il suo toro rampante e cnmpeggian1e su fondo nnurro come il ciclo delle ,\Jpi. è pur sempre un simbolo di auguste leggende che fmrno l'elamc ad una storia l'etusta: è pur sempre un sacro segnacolo per la " Taurina Gcns ». Le meraviglie del Giornale. La. "macchina. continua.". Una delle maggiori e pii! potem i a11ra11 ivc per il pubblico è pur sempre il giornale. Il bel palano, tutto vibran1eepulsan1e,dol'esis1'0lgecsiril'elacontuui i suoi meral'igliosi organismi e meccanismi la 1•i1a del giornale, è sempre affollat issimo. .È narnrale. Fn quanti leggono quotidianamente il giornale pochi conoscono tu1to il complicato organismo che scn·e, per cost dire, alla sua prepara1.ione. Come sipmo lontani ad esempio d11l 1empo in cui la ciratura del giornale si compi1•a co11 piccoli fogli volami che il 10rchio preme\•a ad uno ad uno! Le possenti m:icchine della tipografi:t gettano a mii;tliaia le copie del giornale. ripieg:ite e coniate: e ai H SCENARI E QUADRETTI CARATTERISTICI ALL' ESPOSIZIONE DI ROMA H ~cl \' illa~i;i<' dei Gruppi 1-:tuo.;:r~lici, in l'i~,,a d',\rmi : <111:'1 • Cant:•H1 Siciliina • {Fili. • 1lr4"1ts , ). congegni si applicano non più sempl ici logli, ma rotoli enormi di carra che si Sl'olgono gradacamcme e 1·cr1iginosamcnrc ... n chilome1ri. Cosi anche la fabbricnionc della carta per il giornale è venuta man mano perfezionandosi. L'ultima p:trola si ha nella "macchina con1i11ua,,, che si inaugurò - nello s1esso Palano del Giornale - l'CTSO la fine d'agosto. Si può cosi seguire gradatamente le vnic fasi dell~ fabbricazione della carta, dalla r:1pida tr:1sformazione della pas:a ai cilindri di raffreddamento che rololano i foi:!isenzaso!uzionedico111inui1:'1. La macchina bellissima è ~zionata da mo1ori clc11rici ed ha un peso compl essh•o di circa 154000 kg. Il .. gran plastico d'Italia". I?: un bel padiglioncino - piccolo di mole ma importante cd intercssan1issirno pel corucnmo - che sorge - inaugurmo il IO agosto - vicino all'ingresso da corso Raffaello, nel Valentino. Il padiglione, cosrrui1O dnll' Istituto Geografico Agot1i;~~nccfens;,~"-~l~,-~u~.1~~1/~.ni: una Mos1ra cartografìca cd La mosrra cartografie~ contiene saggi originali di di - SCJ!RO canoj!rafico, di incisione e sopra11u11O esemplar i dei numerosi lavori esegui1i dall'ls1 irn10 (ca rie, atlan1i, J!uide,ecc.) No1evolc specialmente una collezione di carte dcll' halia. che sì può chiamare:" dalla più pieeola al!a più grande halia "· ove il nostro Paese 1•iene rappresen1a10 con carie cscgui1e per gli scopi più 1•:t ri in une cara11cris1ic11 serie di grandez1.e, da pochiss imi ct'ntimetri quadrati di superficie a diecine di metri quadrati come nella grande C3rla d'Italia del Touring Club haliauo. che_ l'lstirn1~ ha .quasi ormai 1ermina1O, e la carta geoloi:1ca per 11 regio Corpo delle miniere. Note1•o!e è la grande precisione ::.cicntifìca e la signorilità artistica dell'csecuzione. Il grande Plaslico riproduce l'Ita lia e paesi limitrofi in rilie\'O, alla scala di 1 : 100.000. Questo plastico :t colori altime1rici. eseguito dal ca- ~'.~~i~r il~un;~n.i~ i~~:;~· q~~:~ro 5 ~1~f'~ra~~:~fff~:ic~:: è d1 forma c1rcotare. cd occupa una su perficie di circa 180 mq., sicchè cos1i111isce il più i:rande rilie1•O d'halia che mai siasi fauo per una così l'asta arca. L'!sti111to l'Olle co_n esso offri re per il cinquantenar io quasi una rnmi:urazione mnrcria!e e tangibile dell'unir:\ na1,ionale.specinhnentea!lo scopodiagcl'Olnrcallcgio- ~~(;~li~~nera1-ioni la conoscenza dire1rn della geografia Questo rilievo, escgui1O in eememo con colori inalterabili, e coi bacini mari11imi ripieni di acqua. cos1 i1uiscc la migliore approssirnnione alla rea!t:). che mn i siasi. 1entatanella rappresen1111,ione geoerafica. Diffondere e popolarizzare In sèien1-a geografica nel nosrro paese è lo scopo precipuo che si propose il suo Fondmorc e direttore prof. don. Giol'anni De Agostini. alle !miche cd ai sacrifici del quale si deve specialmente se anche l"l!alia occupa orn 1111 onore\'ole posto nel :.-ampo della car1ografi~ pri1•a1a . La Mostra dell e Opere Pubbliche italiane. Uno dei non rrascurabili esponenti dei progressi della cil'iltà in Italia durante l'ullimo cinquan1cnnio è ccr1amcn1c lo sviluppo delle opere pubbliche. Con giusto crite rio quindi il Mini ste ro ,•olle che di queste fosse resa osrensibile all'Esposiz ione ln tcrnnionale di Torino la dimostrazione e ne diede incarico ad una Commissione compost:t del presidente I. Maganzini e degli ingegneri Arimondi e Pe11u1.i. l'uno ispeuorc suix:riore di compar1imc111O. l'altro ingci:,1erc capo del Genio civile a Torino. La Com:nissione si è post~ all'opera, e prima su:t de1:berazione si fu quella1di procurnre che assieme alle opere pubbliche d'lrnlht. oltre a quelle del Ministero dei lal'ori. figurassero raccolte, in unico padiglione, anche qt:el!c amminis1rativnmen1e atlì dare ad nitri enti govcrnn1h·i o consorziali. Le1ra11a1i1"call'uopocondo11eriuscironoabenc.s1aruc che. pur conscrl'ando la loro indi1•idunlità di csponcmi au1onorni e indipendenti, fìgurnno nella gal!cria delle opere pubbliche d 'halia, ol1rc 31 Ministero dei l.al'orì Pubbl ici. quello delle Finani.c pei canali Ca1·our cd alire nziende demaniali. il Consorzio autonon;o del Porto di Genol'a, il i\\agi s1rn1O de lle acque. i Consorzi idraulici del Venero, i Consorzi di bonifìcazionc dell'agro man<o1•ano-regginno, di Burana. della grande bonifica ferrarese, del secondo circondario di Ferra ra e alcune di11e forn i1rici di 3pparccchi e mcc.:anismi per opere idrauliche. di boni!iche e di fari. La o\\osrra l'enne ordinatP nell'ala meridionale del i:rande padiglione sirnato sulfa riv:i sinisir:i del Po. di freme 3l]'accesso al pome del l'iloneno. cd illustrata da un'imercssamc monografia che il presidente I. Maganzini ha prescn1a1a al ministro Sacchi. Q y P en15a10 czunnto volt o 1n avv enire vorroto rievoe aro un rieordo c,hlnrlro un faUo , pro• ei15are una data 1 eon s ultando 11 volume co..,_ . ploto della ri vl &tn f f LE ESPOSIZIONI DI ROMA E DI TORINO NEL 1~11..... f f Abbo.. natov i I n H tt ti tt H H ti yG u ~[i!ano. - Stab. Grafico Mntarclli , via l' assarclla, 1J·•S· Gerente: Boui l'itl,t1.
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