U: l=SPOSIZIOMI DI 1;>01'1/\ E 1)1 TOl<INO Mtl 1911 anelli, braccialet1i, collane." pendantifs » si variano. si moltiplicano, si susseguono sopra il ve!lu10 celesce pallido delle vetrine. Si potrebbe chiamare la" sala dei sosp iri »... r-u !e sale dedicate alla 1\larinacd alla Guerra, in una salcua imcrmcdia si eleva da due gradinate convergenti la suuua dell'imperatore: sono, in una \·asca, due draghi equini rallegrano di due freschi zampilli l'ambiemc unpo'frcddoedaustcro. Su unn delle pareti del salone della Guerra spicca un'enorme tela che rappresenta Prometeo nc!l'auo di don:ire il fuoco agli uomini in preda ad un folle terrore. )11 una saletta sono riuniti i vasi istoriati, le fini maioliche, i crisrnlli colorn1i. le statue di imi1uionc Sèvres; In quella successiva, molto piil grande, la l'arie1:l degli o~eni espost i è anche maggiore: l'i predominano l: forografle e le eromo!i1ogr:1fie : r:imo in cui la Germani~ ç maestra. Ma ecco i pini lini e le eleganti 1oclc1te muliebri. ceco le eleganze maschili e gli abiti spor1il•i: ecco i "biscults» nelle loro graziose scatole di lana. e un·a1- ::::ac~;ta~onig!ie, e i liquori nei curiosi recipienti di In un angolo ci anira unn "13icrc-Halle" quasi nascosta dai para1•c111i delle cromolitografie.~ una di quell:! « Bul'elte » come ce ne sono mmc in rnna la Germania in generale e a Monaco in par1icol:1re, dol'e non si 1rol'ano che i «sandw iches u di prosciuuo affumicato e i "boks" di birra. Fasciata tutta di legno all'intorno. dalle pareli sortono dei robincni di metallo. Al banco ur1 ragazzetto nella rossa giubba del ben 11010 costume in1·i1a a ricord::tre le dolci e tenere pazzie della l'ila s1Uden1esca, l'inno go!i!lrdico e" Eidelberga mi::t! » Nulla è pitl suggestil'u di ques10 piccolo angolo seminascosto: in tutto il padiglione esso ci aurae con la sua :iria di semplicità .. dal l'ero ». E. d'un 1ra110, dai sogn i e dalle seduzioni si piomba sui;:li s1rumc111i di precisione: spe tt roscopi, spenromcrr i. bilance, cisroscopi. elcnromerri. gomografl, sirene elettriche. barometri e 1•ia dicendo. Più in là, gl i is1rumen1i chirurgici: rami, da operare un reggimen lo di soldati. In unn vc1rina reuango!are rilucono gli elmi d'acciaio e le coraT.Zc rrcgi111c d'oro: e in un·a1tra, ivi presso, tutt'altro: boccene di profumeria, sca1ote11e di cipria, bellcni c bistri: in fondo. stoffe e sere multicolori : oggcni di rame la1"ora10 : pii1 in 1:1 due fantocci 1•es1i1i d:1 contadini alsaziani. Nel cemro della sala si driua lo "stand» di Faber , a colonne gialle formate da lapis colossali. L a. m e r a vigliosa. ' ' Pre v i d e n za.' ' t e desca. . Ammirabile è sopra11utto - perchi non l':I. :ille Esposizioni so lo per curios ità e per dil'errirsi. ma anche per stud iare - il reparto delle opere di Previdenz:1 socinle. Qui ben si 1•ede quanto ha faoo, esemplarmcn1c, I~ Germania per assicurare i suoi operai contro le mala1ti::: e cont ro gli infortuni. e contro l'in1•alidi1à. e per la l'CCChiaia. La Germpnip fu tra le prime nazioni europee :1. studiare e n 1radurre in pra1ica le dil'erse forme di protezione operaia fin dal 1881. l:ssa ha dedic:1.10 quasi eomplet::tmeme una delle su~ sale. all' Imperiale Assicurazione germanica contro l'inabilità al lal'oro. e dato largo spa1.io n 1utte quelle ist ituzioni che sono destinate a prevenire o a limi1are le conseguenze degli infortuni e delle malanie. I! ce111ro della sala l'occupato dai diagrammi e da 11111i i quadri dimostrat ivi della Assicuratrice imper iale; 1?.li «stands" lntcrali sono riservnti alle al!re Associazioni, lo sfondo :ti di\'ers i modelli che presem:ino tipi di ospedali, cnse di eura, eolonie di convalescen1i o per eura prcvemi1•11. Delle ITC forme assicuntil'e, alla prima - quella per le malattie - in Germania l'operaio prol'l'ede per due terti c gl i industrial i e imprenditori per un 1en:o; per la seconda - assicura!ionc con1ro gli infortuni --, pensano esclusil'amente gli imprcndit0ri: per la terza - ir.validità e vecchiaia - le spese sono sopporrnte in p::trti uguali tra gli operai e gli imprenditori. pitl 50 marchi annui. contributo dello Stato. Le tre istit u1.ioni hanno cominciato a fun1.ionarc n:!1 1885 :ed ora,all 'Espos izione, presenrnnoilorobilanci dal giorno di lo11da2ione sino a tutto il 1909. Si trntln di cifre enormi. Nel solo anno 1909 sono sraci l'ersnti complessil'amente :1gli opera i per le tre a~ sicura1.ioni 693 milioni e ~95 mila marchi, dei quali 342 milloni per le m:1lanie, 162 milioni per gli infortuni e 189 milioni p~r la im•alidit:l. Dalla loro is1i1111.ione poi. sino :ld oggi. hanno 1·ersn1ocomplessil':imcn.c 7 mili:irdi a, mezzo di ma~chi, restando co11 un patrimc>nlo complessil-o di 2 miliardi. 371 milioni e 373 mila marchi. Non meno in1eressa111i per 1·inscgnamcnto ed im;x>- ncmi nelle cifre sono i di:igr:immi che riguardano la lottaeo111rol:1 1ubercolosi. Ma no;i è poss ibil e a noi dilungarci in inie esame. A noi bas1a addi tare agli studiosi in quelln grande e soprnmmo «ser ia» radunarn di mostre che è il padil!,lionc Germanico, rimporiamissimo reparto della Pre-- vide:11.a soc inle. Il Padiglione della Città di Torino. Ne abbiamo, a suo tempo. descritto !'architettura: 1ipica. del resto - com'è naturale - dello stile dominame ;1cll'Esposizionc. Il Padiglione ebbe il suo battesimo uffici:1.le il 18 lu• · glio, co;i una 1•isi1:1 dei rappresentami dell'Associazione dei Comuni con1•cnut i in Torino, invitati dal sindaco ad 1,25. - Frequcn1.n degli alunni asceSl da 1,5 11 7,5 come sen. T. Rossi. per cemo abitan1i. - Patronati: alunni beneficiati da Facci-a da guida il ea1·. Ghio11i. capo dell'ufficio tecnico municipale, il quale coi suoi dipendenti prOl'l'idc a!t'ordiuamemo del padiglione. La Mostrn municipale l' contenuta in un'ampia gal· lcrìa luminosn, che occupa \UIIO l'elegante padiglione. sveltodiprofìlieseverodiarehi1enura.ehesorgepoco lungi dall'ingresso da corso Vittorio, quasi di fronte al padiglione dell'Ungher ia. Appena cmra1i si ammira la Most ra dell'Ufficio di Polizia, che presenta modem e fo10grnlìe degli apparecchi e delle mncchiue usate per la puli1.iP e per l'inaffinmcmo delle 1•ie; alle pareti risaltano due interessanti p!anie di Torir10: una dell'epoca romana. 11n·a1tra del periodo 1848-1898. Allre piante di Torino del 1706, del 1560 e dell'epoca attuale con la nuol'a line:1 di cinlur:i e il pi:ino regolatore comprendente una superficie r' i:ra3:' chilometri quadrati, si vedono più innanzi, asiniQui incomincia In serie dei diagrammi interessantissimi sulle costruzioni. sull' istruz ione. sull'igiene. Rie· sce in1eressan1e, ad esempio, sapere che l'analfabetismo è ormai ridot10 in Torino ad 1.25 per cento. 11 eonlron10 della mor1alitil fra Torino e le nlire principali cin:l.dài scguemirisultati: Torino. 14,5 per ccn10: Roma 16,6; Milano !8,2; Bologna 19,2: Firenze 19,1; Venezia 20,8: Nnpoli 22,3. Seguono le Mostre dclrls1 itu10 Operaio, con modelli indicanli lo Sl'iluppo degli insegnamenti 1eenici: fabbriche, costruzioni ch·ili, meccanica, decorazione plas1ica ed a colori; quelle dell'Istituto professionale Maria t actitia. dc1t'ls1itu10 letterario femminile. che prcscn1ano pizzi, ricami, fiori artificiali. vestiti. disegni ornamental i; quelle dei ponti e fognature . dell'aequcdouo municipale. con fotografie, pim,te e altri particolari. E infine l'i è uno spec ia le rip:1r10 per le aziende municipali. con dise1Z.ni . plastiche, modelli. T11110 ciò. che vale appena n dare un.idea l'aga e superfic iale di qunntosi 1ro1':1 nel padiglione, èespos10 con eleganza e chiare1.rn. cd ècomcnuto in un ambiente dccora10 con fine sobrietà. Anche l'arte ha fono capolino qua dentro. e si è rana rappresentare da una «Vittoria " dello scultore Rubino, che campeggiR ne! salone ccmrnle. Ecco, del resto. in ri,issumo, quanto contiene il padiglione: Ufficio di puli:fo. - Modelli e fotografie degli apparecchi e delle macchine usate per la pulizia e ptr l'inaflìamemo delle vie - Pianta di Torino, epocn romana - Id. id .• per iodo 18·18-1898. Pianta di Torino de l colonnello J\lagni, epoca dcll'in- \·cstimento dell'esercito francese (1706); particolari delle fortiflca1.ioni.delleposizionideglicserciti,de!la1Z.alleria Pie1ro Micca - Pianta di Torino del 1560 - Pi3ma di Torino :i1male con la nuol'a linea di ci11111r11 e piano rci::olarore comprendente una superficie di chilometri quadrat i 36. Case popolari. - Cosco per mc1ro cubo lire 16, costo per ciascuna camera lire 1600. - Numero delle camere •1500. Diagrammi: Costruzioni pril'J!e in Torino lire 29 milioni, medio annuo nell'ulrimo quinquennio. - Bilancio spese ed entrate. lstru:io1w. - Fotografle di n. 30 edifici scolas1ici; spesa complessil':t lire 10000000 circa. Diagrammi : Analfabetismo disceso da 22 per cento Il i,:onfaloue ,li Torino (F ot. • Argus •J . 1500 (spesa lire 30000) nel 1S98 a 0000 (lire 200000 nel 1910). lgic11c e slalidic/lC: /mmigra:ia,ic. - Diagr:1mmi r11ppresemanti: !.'> Nuzin! it:l 1800 9.35 per mille abitami. - Idem 1910 7,50 id. id. 2.0 Narn! it ~ 1800 47.45 per mille abitnnti. -- Idem 191020,36id. id. 3_0 J\\onalit:l 1800 07.3U per mille abitanti. - Idem l9l0 14,00 id. id. · 4.0 i\\ortn!iti1generaledcllo Srntoin conlron1ofra Nel Pnbuo del Giornnlc: f,n ,;:li , st::tnds , (F.,,. , llrJ:1tl • ).
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