Le Esposizioni di Roma e di Torino nel 1911 descritte ed illustrate (Sonzogno Editori)

LI: . l:SPOSIZIOMI DI RO~I /.\ I'. DI TORINO Ml:L 191 I que 1·'è da imparare . anche troppo in troppo breve tempo: e. guardando in corsacertepreziosecollezionidi l'r" le ~l ostre Etnoi:raf,ch<· . - Scene , li \'Ìta rurnlc· alpine: Gruppo l'ienw111csc {• F of . • Argut ~). quadriodicostumiche fra pochi mesi verranno disperse, si sente con una certa pena l'impossibilità di giovarsene, come se qualcuno v'avesse presrnto un'enciclopedia per una settimana. L' Esposizione di Vn!le Giulia, in/atti - osserva il BorgesCl - è un sistema di gallerie dell'arte moderna; quella delle T_erme è già organiuata come un museo archeologico; quella di Castel Sant'Angel9 è la prima base di un musco nazionale di costume e della vita pri1·a1a, come 1·c n'è di bellissimi in Germania e da noi ancora s'ignorano. Tu11c queste raccohc esigono una curiosità fine e pnientecd una preparazione di cultura. Le speranze d i un successo chi~ssoso erano quasi tutte Fondate sulla mostra regionale cd etnografica di Piazza d'Armi, che fu ideata con gustosa originali!à. Ol1re il FOro delle Regioni, ogni regione italiana ha costruito un suo padiglione. riprendendo all'esterno i motivi più famosi della sua architettura . cd all' imerno riproducendo gli esemplari più delicati ed or iginal i della sua arie decoratil'a. Alcun i « gruppi etnografici"· quasi come diorami di vita popolare e d'industr ia locali, completano la mosira: e le aggiungono pregio alcune meravigliose colle1.ioni che illustrano la sioria del cosrnme o quella della commedia dell'arte o quella del lal'Oro domestico o altr i aspetti della nostra vita secolare. Anche questa dunque è aria da musco. Ne consegue che i buoni estimatori dell'Esposizione di Roma so:10 specialmente gl i stn111ieri: poichè questi turisti e visitatori sono. naturalmente, di class i col!c e Sili· diose, e buoni intenditori. Essi apprezzano e lodano 10 sforwdi buon gusto, di studio, d i preparazione cosc iendosa, di amor patrio, di spesa non redd it izia. in virtù del quale sono sorte queste immagin i delle provincie che rendono omaggio alla e im\ madre. " Da altri - nota . a questo proposito il Borgese - ho sentito lodare la nostra sincerità. In verità non è frequente il caso di una nazione che si esponga con tama umiltà, piuttosto per rendersi conto del cammno da percorrere che per vantarsi del fatto. Ogni paese ha una regione itrretrarn. una classe diseredata; ma la Francia. la Germania, l'Inghilterra quando invirnno gli stran ieri ad una festa nazionale, mostrano la loro forza e non !e loro miserie. « Con molla semplic ità e con estrema buOna lede l'Esposizione d i Piazza d'Armi mostra i burattini s ic iliani e le preadamitiche indus t rie sarde. Qualche fanciulla isolana,eoigrandiocchiquasi ancorastupitidallungol'iagg io.aceudisceallavcnditadi bellissimi merletti fatti con arte millenaria. « E presso al Pome Flaminio, t ra Piazza d'Armi e Valle Giulia, è sorto, soprauuuo per opera di Giol'anni Cena, un padigl ione dell 'Agro Romano. ove con tessuti e mobili di eui si potrebbero !eggerc !e descrizioni nei poem i omerici e con fotografie che sembrano iolte a libri di imp~vidi esploratori. si mostrr. agliltalianieaglistranieriil regnodcllafebbreedellabarbarie1un'intornoallacapital.: celebrante ed augurante. « Questa ve ridicità •- conclude l'egreg iopubblicista - lc comadindlc ddlc V~ll:uc di un popolo che conosce sè stesso e vuole pazientemente il suo avvenire . può anche riuscire eommol'eme. Ed ha una sua mestizia sacra ques10 compendio di italianità quale risulta dalle Mostre romane, l 'amore delle ,,eechic forme gloriose che attendono un 111101'0 come11u10 di vita.u I fas cini notturni Vi all'Es posizione di Roma . La fotografia ha offerto ni nostri lettori (V . dispensa 32") con parecchi bell issimi - d iremo così - episodi di luci ed ombre. un ' idea de i fascini estetici con cui l'Esposi1- ione di Piazza d'Armi attrae e trattiene, nelle dolci e fresche ore nott urne, i visitatori. Alabisognal'il'ereunadiquellcdeliziosescratcper averne una d i quelle impressioni che non si cancellano; bisognaindugiarsiinnanzi ai1antiquadri 'episodici,carat1eristici. ch'essa prcscma - non meno interessami dei vasti ed imponemi scenari de i pad igl ion i delle Regioni - nei minuscoli cd animmi villaggi del reparto popolare. Bisogna mischiarsi. in certe serate, alla folla festosa che si r iversa per gl i innumere1•ol i l'iali dell'Esposizione. e sul prato delle attraz ioni: qui. dol'C la 1\lo11/ag1rn /?rissa. la Ruota Al/egw. Giast,c . TcMrÌlli, Bersagli. la Casa Allegra, in un mare di luce . nel frastuono degli organi e delle musiche. attirano le brigatel!c briose, spensierate, al'ide solo di dil·ertimemo. Qun e là, lie1e comi1 i1· e, inticre famiglie. con bimbi giulil'i. s iedono sul prmo mangiando e bel'endo allegramente. J ristoranti popolari sono pres i d'assalto ed occorre uno studio strategico ingegnoso per impossessarsi d i una sedia. Altri sono d inanzi al Salone dei fes1eggiamemi intent i a giuochi e gare di sport: al1ri negli scafi automob ili scorrono il gra1.ioso lago piuorescamcn1e illuminato. li pubblico elegan1e cn1ra ai concerti del Salone n corre a pauinare nella Jl.rand ios~. magnifica sala della Na1•c Roma1111, Altri ancora si contenta di sedersi quic1ameme al fresco nel Foro delle Reg ioni, Ol'e suona la musica cittadina . Gran folla. sempre, è nel quanicrc di Sicilia a 1;,1stare i gelat i e i dolc i di Palermo, o nel « Teatro de i Pup i ». o a bere il mos~ato di Siracusa; e s'aggira meravigliata nell'ombra della strc11a " Via degli Uflìci ,, di Manda::o (Catania) dall'areo portame una finestra ~d archil'Olto binmo, sostcnurn da una leggiadra eoloirnina di marmo, colla malinconica !isonomia d'un'amica r:>- vina; e si ferma e guarda ansiosa la Picoc/a Cuba (Palermo), deserta in mezzo a un giardino di limon i e di aranci. .. Nel cemro inl'ece la geme s'aggira per le romant ich~ l'iuzze - le calli e i campielli - d i Venezia ... Il palazzetto Van Axel fa ammirare la casa e il'ile, la fabbrica di merletti d i Burano, quella d i comeric di Murano e porta gemile contributo all 'effetto pinorico della scena. Le gondole illuminate, lente e silenziose Fassa;io per quei canali. L'illusione è al comple10.. In fondo in un'ombra mis teriosa la gente si perde tra le misere casucce d i Sardegna e guarda a bocca aper ta i 1111 raghi di Bara, nelle vicinanze di Macomer: e lo strano masso nero nella none i!luminarn produce um1 cur iosa impressione . Ala la folla maggiore si addens~ a Napoli, nel Quartiere di Santa Lucia. Non è questo il Sania Lucia dalla spiaggia incan1e1·olc, dai vasti palazzi. dai grandi alberghi, dai magazzin i elegami , dall 'aria e dalla luce trionfante; ma la Santa Lucia qual era: quello siridente e pittoresco comras to con la regg ia l'icina e la splendida passeggiata del Castel dcll'Uo1·0, quell'ammasso di abituri in cui il popolo napol etano al'Cl'a accumulate come in un monumento 1utte le caratteristiche della sua l'ita: quella Santa Lucia, in sostanza, che il risanamento ncn ha ancora potuto del tutto demolire. perchè Sta serino Frn le '.\[ ostre R<':i: ionn li. - !.n • l' iccob Cubn • , nel Gruppo di Palermo (F ot . ~ 1l,.ft1s ,) , che fino a che c i sarà un napoletano. si troverà sempre un qualche angolo di Santa Lucia. La folla in certe sere, qui, è immensa e a d isagio l'i si può camminare. Stipate di popolo l' « Osteria di Santa Lucia di Oomillicu » e la '.. Sorbctteria di Gargiulo » : folla dinan1.i al «Pizzaiuo/o ,, che alla l'Ostra presenza e in un W irno 1•i fa una pizza a 1•os1ro modo, e canta: E' c'o fun1:ctic!l o e ca lice : c ,·idcsorclachc1ccl icc ! ~orda cli cc : • '.\lagnatdla • · e mmngnnte 'n pian c'o fnni:cticlloi .. Folladinanzial,. 1\\accarona ro»dol'cs ignoriesignorc . col loro piaucllo in mano, mangiano i maccheroni con la salsa di pomidoro, ma meglio conditi dalle sonore risate . E intanto il Burattinaio int ran iene i! col10 ed elegante pubblico. .È !Utto un indescril'ibile lrastuonodi motti, di r isa, di canti, di suoni, graziosissimi, qualche \'Olla toccam i. In mezwal bacc:1110, un buon napoletano, quas i con le lagrimc agii occhi. canta in un mesto 1ono minore, l" nccon1 pa11ni,lisuonc cul a ,·oc<: ~;:~:;:,. "C,.~1 .t11 ~~~ il',~~;;: f 0,!i~\·· E come è dolce. inFani. l'aria delle serate romane, souo gli aliti freschi di .Monte 1\lt1rio. in questo delizioso recinto! Sfuggendo le zone luminose, le coppie innamorate s1rise iano nell'ombra. piena di fascini. di quegli strani edifici. Cosi le ore pas,;ano in quell'Eden, rapide. come in sogno. Solo quando le innumerevoli lampade si spengono. la gente si accorge che è ora d'andare. E se ne \'a . por• tando un fremito lungo di impressioni. di sensazion i che Vrn le '.\l ostrc Etnogrn fi cl, c. ·,, p · d ',\rm·. - Un gruppo cunttcrislico nel quari icrc di 1".apoli: • 0' m<tc • r.on si dimenticano. c<1ronuo• {Fct . • t1,gus•). Bisogna prOl'arc...

RkJQdWJsaXNoZXIy MTUzNDA1OQ==