Le Esposizioni di Roma e di Torino nel 1911 descritte ed illustrate (Sonzogno Editori)

'.l(i LI: l:SPOSIZIOMI DI l"/01'17-1 E DI TO l?INO Ml:L 19 11 Le Mostre Archeologiche di Roma. Fu deuo che, da quando incominci& a sorg,erc la grande edili1. ia della Roma moderna - vale a dire, dal 1400 in poi - 1,011 u11 pcz:o di marmo ju porla/o di juori: poichè fu essa cost ruita co i rep!rti frammenti del!'mu ica, dist runa dalle rapine della barbarie e sepolla dalln negleiione dei secoli oscur i. Fu essa. !a g,igantesca s1ru1tura. orama i so11crrnnca. dell'antica Roma. che « diede alla nuova le sue pietre. i suoi marm i. !e sue colonne, le sue stame , le sue gemmc, . i suoi ori. e lalasciòeredcdelsuosplendorecdellasuagloria ... Così scr isse Ar istide Gabelli. E, dal 1870, dnll'an•ento della Tena Italia , s i scava sempre nell' inesauribile mini era; ed ogni giorno r i1 ornano alla luce ava111. i e ruder i. statue e colonne, urne e bassorilievi. isc ri1.ioni e mosaici - Frusti e /rammenti di una magnificenza insuperata - raccolti come tesori : tesor i d'antichità. di storia e d ":me incomparabi li: marmi Alk Terme di Dioclt~iano: ,mo,·i rt""stanri. (f' .,t. Baz:id1dli.J e pie11·e rari e pr~iiosi che Roma imperiale trasse d~ ogni parre del mondo. E amoros:imcmc, senza a,·arizic. 13 Te rza Italia - gra1a al suo Giacomo Boni. ]"innamorato resurrcnorc della m:1cs1à ,·c1us1;1 di Roma, e fiera di lu i - ricerca. rcsrnurn. ricosmlisce , frnmmcn:o su frammento. i cimclii dcll"amica gloria monumentale. Cosi in pochi lus1ri - rip:tra1.ione all"obl io dei s~- coli papali - riapparve m:in m:mo. 1ale da poter rendere idealmente la l'isionc superba dei trecento monument i ivi radunati - in mezzo chilomet ro quadrato d'area ! - da lla po1cnza impe ria le di un popolo signore del mondo. il Foro Romano (V . dispe11sa 2. J'(Jg. 12) documemo immane: stupefazione delle gcn1i. Ed ecco, ricos1irni111 per un erano con 13 sua ucpidinc (marciapiede). la famosa V1" $,\CR,\ . Passa,•a essa souo l'Arco di Ti to. corrc\'a lungo il ponico del Tempio di Venere e Roma , dircua - sempre fra una superba siepe di statue e sonoarchid"onorc - al supremo Fas1 igio del Campidoglio. Poichè era essa l:1 \'ia della gloria: riservata ai cort ei 1rionfali dei duci reduci l'ittoriosi, del conqu ist:itori del n1ondo. Di là passarono. preceduti dalla luni:a sfi la1a dei prigionieri e .Jet bon ino diguerra{chedurb,ral\"ol1a.parecchiJ:iorni!JgliScipioni , Paolo Emilio console. Pompeo, Cesare, Trajano.. . Dell"Arco di Tito - mirabile mole, già cos truua in marmo pente li co - ora dcnud:11a dalle rap ine dei barbari, dei baron i e dei papi, e ridotta al rudere di travertino - resta inrnua solo qualche parte, e il magn ifico campione di scultura storica nei bassorilievi. fu ereuo da! popolo per celebrare la conquista di Gerusalemme. Sul percorso de lla Via Sacra s i tro1•a anche la Basilica di Cosla11ti110, che inspi rò a Alichelange lo il disegno di San Pietro e le cui grandiose e pinoresche ro- '"ine mandò in frantumi il terremoto del 1349. Ed ora. mcrcè !"Esposizione Archcologic:1 che si prepara. ecco finalmente libcra10 dall"ignobi!e crOSrn p:1- ;-nssi1:iria di SO\'rapposie casupole (v. dispensa I .a, pagi1111 2.a) quel superbo monumento superst ite di roma n:1 magniflccnla che sono le Terme di Diocleziano. ~ 11010 come nelle Terme si s1•olg,essc la p:1r1e più assorbente, se non la più import:mtc. della i:iornata del ci11adino romano nell'epoca imperiale. lvi - per migliaia di persone -- i g,randi bacini d'acqua Jredda o calda, le sale comuni e i gabi nett i prh•ati, gli s/adii per le corsc.glisjcrisleripelgiuocodcl)apalla,lc bibliotechc, Nelle famose superstiti Terme pio - sebbene non Fosse ro il pi li 1•ns10 e somuoso degli oHoccnto smbilimemi del i:encrc, lnrg,i1i a gara da i Cesari nl popolo - erano ben 1600 scanni ma rmore i lel"ig,at i, e prolusione enorme di porfidi, alabastr i. diaspri . grani10, bns:i l1o, e di mos:iici e di scult ure . Basti dire che di !àsi tolsero il ToroFamcsc e la Venere del Musco Chiaramomi - la Ver1cre C111/ipigia. l 'Er ro/e e la flora del Museo di Napoli - il Dio11isio di cui \'Il fi ero il Br i l isll Muscum di Londra! Ebbene. anche te Terme di Diocleziano stanno p:r esser ridona1c. nell"integri1à delle "cstigia superstiti. :11l"ammirazione dcg,li studiosi. ::ie_opporrunamcmc rcsumchiesa di San Bernardo; e qualche rudere nelle Carceri cii Via Viminale. l e due !orografie che riproduciamo - v:?re primizie - rapprcscmano appunto due lembi delle :1n1ichc mura delle Terme. ora scoperie. l e Tcrrr.c di Dioclczi3n0 già turono da tempo adibite a Alusco Nazionale: e precisamente i locali già an inemi :illa Cercosa di S. Al. degli Angeli. lvi si accolgono i più s:hieni e mirabili campioni della sculrnra amica. imcgramente - scnza ritocehi sacrileghi - consen·a1i quali si trov:irono negli sca1•i. fra essi il celebre capolavoro 1-a 11aseita di 11/roditc l",lpol/o - la Gi1ino11c - \",IJroditc 1•c/11/ll - J'Arianll(J llddormcrilulu - la Saffo l"Ermajrodito, ccc. Nessuna sede, dunque, pi ù oppormna ad accogliere la AIOSTR,\ AitCHE0LOG IC,\ che si prepara e cui con cnrnsiasmo concorrono tu11i i paesi che furono un tempo " Provincie romane " : simbolica resurrezione di " ro• manità» imperiale. di que ll a magn i!ìcen1.:i che non ebb:? ri\'al i e la cui luce ha sopravvissuto. inestinguibile, alla none de i tempi. Per le Mostre in Castel Sant'Angelo. Se dell ":imico Mauso leo imper ial e rim:ine appena !o scheletro - il ma s1 io del Caste llo - e nulla del ramoso rh·cs1imento di nrnrmo di Paros e de ll a prodigiosa dovizia artistica che lo rccero emulo delle famose tombe di Tebe e di Alicarnasso; e le cento st upende srntuc gr~che rac• colte da Adriano a coronarne i somm i fas tigi sen•i rono... , \Ile T crn1( (]i Diockxinno: ,u,o,·i rc"nuri. (J-".,t./Ja::frl,rlli . ) come proicuili a respin,:.cre l 'attacco dei Go1i di Vitig,~; la mole Adriana rimane, però, test imone e docum~mo dei foschi tempi in cui ru :1n1ro ra s1oso e cupo :ille laid! gcsia delle due Maro1.ie. e poi dei Borg,ia. e poi delle orde del Conestabile di Borbone. Ma sopranuno esso rimane come m11i:ninca sintesi d:?lh Roma del 15° e del IO" secolo. E però esso fu sce!10 a sede delle Mos1rc r<:1rospe!- 1il'e: di topografia romana. d"ingegneria milirnre e d "a rte italiana nel Medio Evo e nel Rinasciment o. All'uopo si srnnno rianando e res1aurando o ricos1i111endo gli ambienti e le cos1ruzioni interne, secondo !o s1ile del tempo: Fra questi. una Farmacia, una Taverna - che hmzioncrà da Ris1orante pci visitntor i e pei numerosi Congressi che vi si terranno - e le Caserme11c ant iche. Queste ultime rappresenta appmuo la foioi: rafin che riproduciamo. 111•etus10 edificio sori:e. come si SII, in rondo alla Via Nazionale. Ne restano l 'cxcdra - trasrormnta in piazza - il Tcpid11ri11111, convertito nella chiesa di Sant a Mnrfa deg li Angeli ; il C11/idari11m. che divenl ò In 111 C"a~ tc! Sant",\n i:elo: lè Ca~t rmellc ricos tituite (F,,/. Ua::ir/1,·/1,") .

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