Le Esposizioni di Roma e di Torino nel 1911 descritte ed illustrate (Sonzogno Editori)

- u: 1:SPOSIZIOMI DI I-On/-\ e DI TOl?INO Ml:L 19 11 ,\\ alibran, dcll!I Taglioni, sono acc:11110 a scrumenii rari I'! preziosi, a ricordieiTI}m:1gini deigrnndi musici, di Lulli. di Cimarosa, di Cherubini. Tuuo ciò ~ raccolto nclredilìcio di bella archi1euura rrancese del 700, presso il Pome Monumenmle. colla fronte \'Crso il \'iale superiore del Parco e coi fianch i lungoilpcndioched:11\'i3- -FiIT,_~----------.,,,i;;1 l~r!~1!~. scende alla strada Cosi. saturi d'irnpressio11i dil'crsc, tutte :1ffascinami. di gen1ilcz1.a leggiadra e di gc,uih~z1.a grandiosa, si esce d11 questo bello e vasto padiglione: impressioni che s i ri:1ssurno110 in un 1·ibr:u11c senso di riconoscenza, per le belle ore assorce che ci han f1111e passare. N e l Palazzo d e ll a •• Ville de P a ris '" . Le S a l e. f L e rnernorie storich e. Parigi ha ,•olmo far conoscere 1uni i par1icol:1ri dell 'ammini s rr:izione sua e del dipar1imento della Senna ii; gener al e, e presentare poi in una Mos1rn retrospettiva queiprodo11idell' i11dustriaedellavorodi secol ipassa1 i che rneritamcn1e acqu isiarono rama mondiale. .,,, L'cdifìcio risulta cosi da una par1e di un solo piano. il principale. che èoccupmo dalla Mostra retrospettil'a; e dall'altra, di tre; terminando poi in un grazioso giardinetto. Nei due piani inreriori sono esposti in gran quamit!I. libri,documemi, acquerelli. di:igrammi e modelli riferentisi a tutti i rami del- ~ 1·amministrazione del Dip:mimemo. a tuui i serl"iz i della grande cinil. a progeni di miglioramenti. Una bella raccolta dì medaglie e di relazioni stampate. ed nccurntamente rilegale dimos1r11 la esemplare consuetudine di non lasciar passare nessun a,•,•enimentospeciate senza consen•arnc il ricordo in documenti duraturi, \'iSitedireedi principi a Parigi, viaggi di Cpmmissioni francesi al- •~ l'estero in rappresentanza, fatti come il centenario di Viuor Hugo. l'impiego degli aereostati 11ella dilesa di Parigi, ecc .• sono cosi ricordati in elegante stor ia uconiarn ... Lo sviluppo dato all'insegnamento professionale è dimostrato in un elcgamc salono che occupa parre di unagrandesranu. A costituire la mostra re- •rospeuiva concorsero la città ed i privati con oggeni prcsidaMuseiedaraccot1e e lo Stato coi prodo11i di Sèvres e Gobelins. Sono quauro sale cd u;i sa lottino addobb:ui e dccormi con s ignorile eleganza, nCli quali vediamo fra i mobili: un gran 1avolo con incrostazioni dorare stile Luigi XIV, del quale si nota una s1:uua equestre in ncciaio su wccolo antico, sedie s1 ile Luigi XVI e armadi. sed ie ed altri oggcui stile Luigi XV, rra i quali un piccolo armadio placcato con fìori d'oro, alcune specchiere e due sedie che furono della Pompadour: una tappezzeria in stoffa rossa ,ramala in oro. un lampadario \'eneziano. Le signore si « incantano " innanzi ad una ricchissim:1 e svariata collezionè di mcrleui, pizzi, 1rinc ingiallit i dal tempo, di punto rrancese e venezia110, e di \'cn1agli miniati di stile Luigi XIV, XV e XVI dispos1 i in eleganti 1·e1rine. I "Gobelins" e i "Sèvres ", I.a prima fobbrica di queste porccllnne sorse a Vincennes sul cadere del secolo XVI I, e si chiamarono :tiI. e ma~nif1ccn1.e fr:mces i all' l•:spol! iiionc di Torino : il • Tri anon • e i ~noi gìanlini (F11t. / 11r<>1111Ldi). lorn porcellane francesi, oppure tc11crc per la mo!lena della loro pasta. Ed è appunto a qucs1a molleua che si de\'elabellezzadeiprodo11iperehèrende\'al:1pasr:1più facilmente fusibile e più compene1rabi!e dai colori. Lui gi XV, nel l750, rece trnsporrarc la fabbrica nell:1 piccola ciuil di Sèvrcs. dalla quale il prodot10, che andò sempre migliorando, acquis!ò il nomCl che consen·a Hll - tal'ia . Nella Mos1ra :11111ale ,•ediamo una qu:1n1it:\ di s1:11uc11c, di gruppi di donne. di bimbi Jollegg ian1i. di "asi :irristici ~i~lttr~r:g1r~~Oj~~1;~~ti1~·:1:1 r~~ri:;~~~o:~\a~:n PJ~~; 11 l,r~::: eia. due gra11dissimi \'PSi con pinure di paesaggi e fiori. edungabineuod,1signora.ru11ori,·esti10 - pa1·ime111oc pare1i - in ceramica biancO-a\'Orio. e nel cemro di questo Nmpe la tinm uniforme nn leg~::ro lrondeggio i11 pla1ino di corre110 disegno. risuliandone un 111110 di e rfeuo squisi to. La manifattura degli arazzi data dal 1662. Due fra telli Gobe/ill - pro\·enienti, secondo alcuni, da Venezia si s1abilirono in Frnncia nel 1450. introducendo,·i 1•:1rt Cl di tingere ICl s10/fe in senrlm10. I progressi fotti in quest'ar1e Cl nella iessitura. indus - sero Luigi XIV a comperare l'officina dei Gobc!ins e fondarv i !a ma11irat1urn delle rnppenerie che s i rese poi rnmo famosa se nza perdere il nome primitivo dei ron - d:ttori della prima casa. Nella mos1ra sono numerosi gli arani dccorn1ivi e per coperrnre di mobili. sia 1essuti a fiori. sia rappresentami latti s1orici o della mitologia. 11111i bellissimi per ,•arìc1i1 di disClgno e di colori. Tre principalmente destano giustamClnte la generale arnmiruione: il grande 1a;:pe10 della sala del Cons iglio comunale di Parigi a svarint i colori e disegni; e due grnndi quadri: il 1rio11ro di Mardocheo e ta morte dì Ou Guesc!in, un concs1nbile che compi fatti eroici e fu popolare in Francin nel XIV secolo. 11 primo è del 700 e rappresema Mardocheo quando in mezzo alla moltimdinCl clrn unita s·inchinav:i ad Homan, ra\'orii o del re Assuero, solo rifì111a,·a il sen·il Cl ornnggio. I! secondo misura me1ri 8 per 6. e ci presenta il conestnbile sul teno di mort'! circondato da una rolla dì popolo.di nobili,disoldaticheardono inccnsicrcn• dono alla salma gli es1remi onori. I! un quadro corretto nel disegno, pieno di mo"imcmo. di 1•ita, nella cui composizione dc1•ono essersi super.ne immense diltlcolri\ per onenere gli effetti di luce, di 1inte, di sfumarnrc che sono invero sorpreudemi. Per rendersi ragione di queste difficohil e del tempo che richiede la formnione di un arazzo. basrn considerare ch'esso de\''Cssere tessuto a mano ed a pezzi di piccole dimensioni per poter seguire Jcdelmcme il diseg110 del modello e le 1ime in mnc le loro gradazioni, arfìnchè i contorni degli oggeui, e spec ialmente delle persone, e rnue le lince ingcncrale abbianoda riuscirecosi cominui da scmbrnre disegnati. E poi bisogna saper prevedClrCl le degradazioni a cui andrannosogge11i i colori delle parti che vanno man mano eseguendosi col res1are esposti alla luce durame il 1empo della fabbricazione. e di conseguenza cambiare il tono dello s1esso colore. si può dire, di giorno in giorno. affinchè le parti che. secondo il modello, de,·ono a,•ere 1ima uni/orme a lavoro ultimato, la prcsemino cffeni\'3memCl ID!e, Nella 1essiturn di quesm arano, per esempio. furono impiegati sene anni, e ne riuscì una ven opera d'arte , il cui valore si ca lcola dì oltre tremarnila lire. Il Palazzo della Città di Marsiglia . L'edificio, che sorge in un pi11oresco angolo del Valentino. è costit uito da due piani: il 1crreno. lormfttO da una grande sala e da 1111 gabinetto arredato con rnol1a proprie1à ad uso del presiden1e della Camera di Com• mercio. cd li superiore. di un soro ambient e. corrispondente ai due del piano superiore. Nel pianterreno il Sindaca,o dei fabbricami di olii presema molli campioni dei suoi prodoai estrani da semi di piame comuni e rare; la Scuola pratica industriale al - cuni !a,•ori in ferro dei su()i allievi, e ditte di,•ersc estrani delle lndus1riechimichCl. Nel piano supc'riore in un grande modello vedi:irno il porto di Marsiglia quale è al giorno d'oggi. e possiamo fare un confromo con quello modesto del 1826 e l'altro nel 1900 dati da due grand i quadri ad olio. E d:ii diagrammi relativi ad imp.:manza commerciale apprendiamo che il mo\•imcmo ammle delle merci è di se i milioni e mezzo di tonnellate. di cui il 62 % per importazione e il 38 % per esporunione. Alcune ,·ecchie incisio11i ci fanno "edere b i\\arsigli!I antica. e tre mod<!lli in legno i tipi delle galere, delle mezze galere e delle rrcgate a vela. Due altri modelli invece ci dànno i lipi dei "apori che nnunlrneme fanno ilsen,iziopertrasporroviaggia1ori. La Camera di Commercio inoltre dimostra l'impor• rnnzadella sua ~ uolacon lavori di allie\'i. ii Klcnrdlno l lcllorl clic qu,:sll lo selcoll cos1 l1ulr111rno poi un pro:do•o o r1corc:a. to voluin <>, ricco di un 1nil(lla.io di belle L11uslrozlonl. e pensino••••• che è ~11vl11 prcvldcnH 11bbo1111r,;I. ff f.i ii ii if if ff ff ff rcr r lce11Crc II doml cUlo lo ser ie del 4 O l11sclcoll, sped ire cortoll n11-v11gU11 di I•• 7,/S O alla SOC. f. DITIUCf. SOSZOGNO. \ ' la 1•asqulrolo, U • MIU\NO, ff ff ff ff ff ff

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