Le Esposizioni di Roma e di Torino nel 1911 descritte ed illustrate (Sonzogno Editori)

Agosto 1911 >lf~N. 32 ·.w >Il' >Il' Un numero, net Regno, Ceni. 20 - Estero Cent. 30 ~ESPOSIZIONI or-ROMA·E·DITOR INO NEL•19lJ.DESCRITTE·ED·JLLVSTRATE rubbl icazione della SOCIET/1 EDITRICE SONZOGNO in M1LnN0. ,1/,l,onamc11/o o:, 40 uumcri, "e/ Ut.gno, /.. 7./;0 - lìst,,,o F, . ll .- LE MOSTRE DELLA FRANCIA T all'Esposizione di Torino V Se la Germania si prescn1n in questa grande Esposizione - lor1e, quasi rude, ucl!a sua apoteosi marinara; se l'lnghihcrr3 ì,, :mr:werso m1·ar1c aristocr:uica e fine. essenzialmente pr:uica negli ul1imi suoi scopi; ls Franda si può dire l'csalcar.ionc, la signilic:11.ione dcll'clegan1.a c del lusso. Loènclln1•aric1!1dcipadiglionìcchi oschido1·i1.iosa111cn1c profusi sulle due riv .z del Po - quelli della Ville dc l'aris. della CilflÌ di Marsiglfo. delle lforr.-lrn Jr1,111ccsi. dcli:,, Costa ;l::uua. della Viclly- Etal. delle Co/o,ric /ra11cesi. per citarne alcuni - lo è nella magnifica profusione di aiuole di che ha ri\'estito, si può dire. ogni lembo dell'Esposi1.ione: oh i Oiurdirrctli f,a,rccsi. come c!egamiedefo.iosi! li dubbio non è possibile quando. appen:i :ittral'crsaio un salone d'ingresso in stile impero tuHo fregi d'oro e soatuene e gruppetti bronzei. fiancheggiato ai lati da due salette :inch·esse in perreuo e sontuoso sc ite . l'aria si fa deliziosamente sarnra di seducenti profumi. Qui è il regno dei grandi e famosi profumieri di Francia. che è. /orse, come dire del mondo: tuao uno s rnolo di bouigliene eleganti. di f/uco11s minuscoli, entro cu i i liquidi scin1illnno come gemme disciolte, di tulle le più molli, le più acute, le più dolci essenze. E sono gli aliti finissimi di tuue ques1e che si riunisoono in una sola ondaca batsamic:1, che s i sp:indono per cuna la Mostra. Si ha qui l'impressione di penetrare nel misterioso nido di qualche bellissima donna che si persegue di sala in sal :1 è che ci fugge imwn1.i lasc iando dietro di sè il solco olezwotc della su:i vcs1e. Di donne, del rcs!o - è facile immaginarlo qui cc n' ~ sempre 1111 esercim. s/arfalleAAi:1m:::. bisbiglfantc, giOcondo.•. Per proseguire fino al salone cemr:il::: bisogna 1ra\'ers:ire una fasci a flua di \'elrlnc grandissime che lo recinge come una lunga sciarpa di scia: come descri1•ete l:i riccl1c1.1.a abbagliar11e di 1uno ciò che s'abbr:iccfa in un sol punto con lo :.guardo? Le vetrine disposte ovunque in un sapiente affollamento. aprono \·ie tortuose e strette come 1·i0uoli di bbirimo, e sono 11111e illuminate e con1engono b pii1 grande mostn di abiti belli che ranrnsia di donna. anche la più... alata. possa concepire in 1111 momento dì 1·anit!I bramosa. Tra i cri si:illi delle \'e1rinc s·~prono vere e reali scene di l' ita: \'i so;1O saloni, sran1.r: da pran1.o, scene di spingg ia. di campagna, tulle popolate da una foll a di ma111,cq11itu che si pa\'oneggi:ino fr:::ddamerue nei loro abi ti; \'i sono donnine belle che sorridono d'un cnigma1ieo sorriso :il pubblico che le ammira e offrono la loro bellena coperta di loilellcs mera\'igliose: vi sono stoffe se riche e pini e l'elluti e pel!iccie così finemcme drappegg ial i sulle carni freddediquestest:ituedicera da riuscir qu~si ad infondere loro un pa!p i1O di \'itn : tanto l'abico è ricco. armonioso e atteggiato a perleua naruralinza; \'i sono dame e ranciull e che leggono e suonano. con\'ersan:>. flirtano con i gio\'anoui eleg:inti che s'inch inano al loro passaggio, che si c11r1·ano verso il !oro sor riso qu:md'esse sono mollement e sdra iate sulle pol- ~o~;~ 1;~s!fi~!~giJe:J!~i p~i'1~r~\\~f ~a~!e~~~~~int'1 raftìnat·~ Tuni questi 111u1ur1,q11i1u. imn1crsi in beatitudine estatica, offrono una fantasmagorica \'isione. Si pensa allo spreco di energie in\'entìl'e di sforzi, dì emulazioni eh::: sono cosrnte ques1e toikllcs create per un :mimo d ·orgo- :1:~ ~~l:r::i~~\ p(~~V\~;lrO~~rir,::J.a~~iO~~fO;ll~~ral;~, ~~:: eheseproln11i,anchescsce11ici,rm1:iques1aricchezza. questo torrente di sioffe pre1.iose, umi questi orirnrnem i clte all'abico sono necessari per completarlo e alla bellena per esalrnrls: le lunghe piume easc:inti e 1enui come la spuma dell'onda c:iden1e da uno scoglio, i pini. i nastri. le incime ricercme trasparenti ;·aporosit~ della biancheria. i 1·emag!i \·ari~pimi. tuue le mille piccole cose belle che :illa dil'ina despota, la moda. s'arrcndono serl'ir.ievoli. E quando si lascia llnalmente questa schiera di donne ben \'CStire. recanti ognuna una grnia. t:na ricehena, un'idea nuo\'fl nel grnn libro dell'elee.anza, eccoci nel wan s.1lone cemr:ile. chiaro e luminoso ad arc31e. in cui nel ,nczzo stanno :1 fro1_11e 13 rormidabil :.i statua del" Pensmore " - miclielangiolesca! - di !fodin e il bonario busto di Fallières. circondato dai suoi predecessori. ,\laa dcs1ra s'apre un sacrario che fa dimemicare clcgan1.e e mode e e i1•e tt eric; siamo sul!:i soglia del Musco l1alo-l'rancese. Abbiamo giil bre\'ememe dcscriuo (V, dispc11so Zi •) con quale squisi1O sentimento di rratellanza la Francia 1·olle portare all'Esposi1.ione 1orinese non solo la ,,oce mode rna del suo lal'oro e delle sue indust ri::: fi orenti, ma anche la possente e\'OCnione del passato: di 1111 passato che Francia e J1aliacongiunsein11nasolaebellacomunan1.a d'affetti e di memorie. L'austericà del salone d'onore. :i cupola come un tempio, circolare, con un colonnato corrente imorno e, ad ogni :ircarn, nicchie interne emro le quali s'innaluno seienni figure di solduti indossanti le a111iche. sontuose uniformi. ehiudc _giii l'anin10 a qu:ilsiasi semimemo che no;\s~:1ii a~iiS:C~\\~; ~ ·fi:t1~nj;~:.~ 1 ~~r~o;i;tengono 1esor i. Da musei pmigini. dal Museo C:irn:i1•alet, da colleziooi pri,,ate di 3ppassion:ui e di cultori delle ricerche e delle arti irnliane si sono raccolli in questa mostra tesori artistici. storici, aneddocici. Vi è una raecolrn di piunre di artisti ìrnlia11i fiori1i in Francia riel secolo sedicesimo. specialmente liguri e piemontesi; 1·i so11O calch i di scult ure del lkrnini e <!cl Cellini, busci •e ritratti siorici: e le memorie artistiche fanno degno risc<>n1ro con te memorie essenzialmente scoriche. come documwti, scriui. auto,i:rafi di regnanti e di principi. E vi sono le due rncral'i,i:!ie : un Sa/0110 del rn rdi11u/ Mu::ari110 - del qu:ile diamo ( V. pag. 25J) la riprodu1.ione lotograllca - ricostruito qui fi11 nei suoi minu!i par1icol:1ri, rnuo fregi e ornmi e moti\'Ì mitologici. ma che non riesce ad e1·Ocare se non un Maz1.arino i111imo e sogmuorc; e una lueeme. fìniHlma. mirabile arm,amra donata a Luigi XIV d:dla Si,i:noria di S. Marco : mera\·igliosa armmura che J'nnefiec bresciano si comp iacque di frs?giar:: ovunqu:: con rninu1,iose scene di bauaglia e ornati delicatissimi. Un'a rnrnnccawra dell'acciaio nella direzione del cuoN d:ee che ne ru prol'am IP rcsistenzn. Ma l'occhio è anche 1roppo distrauo da mille al1re curiosi1it. Vi s,arebbe da spendere - bene - giorna1e in1ere sopr.i. le \'etrine e rimanere commossi osser\'ando quesia mera1·igliosa epopea storica che si svolge inna111,i lt noi. Napoleone è sempre, come qui, l'anima di ognicosa. J cimeli. i ricordi che parlano di !ui, i suoi scrio i, i suoi proclami fanno banere il cuore. E tutle le grand i bauaglie, i nomi dei generati immorrnlmi dal medesimo ferl'Orepossemedieonquìstacdigrandcznche\'ibrò nel suo spiri1O. sono C\'OC:tti da oggetti d'armi :id essi appartenenti, da sci abole dorate, da armi da1e in dono dalduce;ognieosasa lasu:iparolanel,i:rnnlibrodi storia apertoci innanzi. Sol rcr ino - come Mar:::ngo ci parla del Napoleone grandi ss imo - richiama un nome, Napoleone lii : sioria vi\·a. storia noscr:i. E nell'ullima S3.l:l, un soflìo dcll:1 ma(!.i~a arte, che de1?,namen1e chiude questa Mos1r:1: ricordi e ri:nni di artisti, di virmosi i1aliani nell'arte del canto e della dan1.a fioriti in Francia nel secolo d' oro che l'idc le corti fastose e le la1•orite ingemmale. i\1110,i:rafì e ritraui delle grand i cantatrici e ballerine, della Pasta. della

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