Le Esposizioni di Roma e di Torino nel 1911 descritte ed illustrate (Sonzogno Editori)

LI: 1:SPOSIZIOMI DI llOml l'. DI TOl<INO Nl'.L 1911 normanna, o ccr1c s1ranc reminiscc111.e orientali, di un Oricmc da sanguinari tumultuanti imperi delle steppe. La 1erz11 ;mm1.a è dedicata alle ceramiche. Vi :SOno le menwigliose ceramiche di C:iltagirone in Sicilia, di Castelli e di Palena i11 Abruzzo. alcune rozze ceramiche sarde: i ,,asi. le brocehc, i piaui che vcnJ?,ono da Castelli sono di un'amica fabbrica che non esiste pii1 e della quale non si sanno ornrn i imitare i:li smalli policromi dove predominano il giallo e il turchino. Sci:uc, ripetendo con sirnrnc1ri11 la disposidonc dclJ'alrra a!a dcl fabl>rica10,11nascconda1talaperlcorcliccric del Piemonte, del \lenc10. della Tosca11a. 1\brchc. Umbria. Abru1,1.o e Molise. Campania . Le Marche hanno gli ori piit spenacolosi;cisonodcllc boc(:o!c di puro slile moresco. di ~nndezza csagenua. Sono orecchini che ricadono con rnng>;": di monili fin su lle spalle. Quelli che portano o porta\·ano le eonmdine di l.ore10 oono una mera\•iglia; 1•e ne è di tre vnrie1à: per le mariIatc cons is1ono in una grande mena!una d'oro daj!li orli frnsmi,:limi ai quali s'appendono J!roSS'! pa!lo11ole ri1·cs1i1e di fregi: per le raganc sono della ident ica forma. 111,1 ridoni in proporzioni mollo minirn~; per le vcdo1•c 1·annoscnzaquellacuriosadccorazioncpcndcn1c. Poi ci sono le .-iuppc del Moli se, e sono piastrelle d'arj!Cnto buchcr~llmo. in forma di cuore, che son portate sul peno. sopra allo sgargian1c coslllme dol'e l'enJ!Ono a rormarc un ril'estimcmod'una ricchezza sfarzosa d.1 odalisca. Dall'Abruzzo \'CnJ.!()Tlo i lal'ori d'oro a bulino: anelli molto grossi chii recano scolpite su un tìanoo delle facce massicce: la1·ori di filigrana. rel:quari, mcda::lioni. · Il Veronese è ricchissimo di ori; si hanno esemplari preziosi e rari di collane 11 foglioline di 1rilot:lio formate d:, lamincue d'oro battuto. opcrn del 700: ci sono orccchini ch-! paiono in\'oll ini di pas1aoricciolidicapelli d'cffcnoadornbilccertoailatid;1111bel1•01todidonna. Se i nostri orefici e t: li ar1isti l'Oleuero l'enire qui a Iri1rrc 11101il'i di decorazioni e orna,ncnmzioni femm ini l i , irwccc di lasciarsi trascinare dalla imitazione delle modernissime mode di Pari gi. quale inesauribile miniera di cose belle, fìni. raflìnatc ,curiose.squisi1a,nentcaris10crntiche! L'ultima sala t dedicata agli oggcui dei pastori delle rimancmi regioni non comprese nella prima stanza che abbiamo l'isi1a10: ci sono i bracieri di bronzo del Veneto: e una quantità enorme di oggcui di legno 1·enu1i dagli Abruzzi; lor-:hette e cucchiai picghCl'Oli che i pa· s1ori portano nelle msche insieme al coltello e allo spago: ibastonimni is10rimi.che1erminano in un becco d'oca colora io di giallo: anaccapanni cal'ati fuori da mmi d'albero: dei corni interi di bue con inciso un cini:hinle, ccc. Visiteremo un'altra 1·olrn le curiosiIà dcll'alm, appartamento: quello che guarda il lago. l'isioni , che sono s1a1c supcr111e nelle prol'e di carico del13 campata. È quindi m1'op~r11 bella e solida che Roma coma in pii, ai Parioli. nel quartiere già sacro ai fasti della l'ita sportil'a. Solenne, imprcssionmue è il magnifico fromonc. che J!uarda sulla l'ia Flaminia. Alto più di1·cn1irnc1ri,èinp11rostilc romano, e domina con un3 mole grandiosa e s,·elta 1m10 il nuO\'O grande l'ialc di quarama metri. fauo costruire con grande alacrit:ì dal Municipio. Ai due l111i sono due i::randi piloni fianchci::giati d~ colonne; sui piloni due colossali s1a1uc del Pardo rappresentano La Forw e L'Emulu• :io11c. Il Padiglio11~ della Sicilia (f'i;/, • A rg11s •l. La prima. in cimo cd in l'C· stc e corazza rom:1I13, ha fìc• ral'csprcssionc;l'a!trasiap, pogi::iaallasedia curuleci::uarda fis.,o lontano. mentre l'idea· li1àlevienscgn11tain rromc conl'alaspirimale. Lo "Stadio Nazionale" di Roma . r ;.; Riproduciamo una fotografia della stupenda l'edma ( d'insieme dello Stadio di Roma. Semplice, come l!,i:l avemmo a notare, di lince regolari cd inflessibili nella ripc1 izione delle sue scalee, pur 1anI0 gundioso è riuscit0 questo Stadio Nazionale che l:t rnol10 onore all'arte nostra e agli C)!.reg i autor i Marcello Pincenrini, Viio l'ardo. Angelo Guaz1,Honi, che in una triade armoniosa hanno fuso i loro ingegni dando ·un'opera comple ta ed esemplare. li ,•as10 locale contiene ben 30 000 persone e non nrnncadi spaziosi recinti interni per dar l'ita a muc quellenecessi1àla1cralidi un grande edificio: sale da bagno, dormitori, risror:mti. sale di com•cgno. ecc. Alla sommità l'i è una corsia ehe dil'icnc una simpa1ica 1•ia da passel(l!io di ben mezzo chilometro, tra pa110rami ammire1•oli dcll3 campagna romana. I.a cos1ruzione. al punto di compimemo anuale. è costata ouoccntomila lire. ma 'XCOrrcranno ancora due o 1rcccn1omila lire per ul!imarla in ami i suoi parIico!ari. La stabilità l'enne curata r igorosamcn1e. - Una Commissione di collaudo, composta dcll'on. Sanjust. de!comrncndator Cerretmni e del prof. Giordani. ebbe a cons1mare 19 piena rispondenza anche delle mi~liori pr>;":• Sono 1·ernmcnte cspr~ssil·e ed esplicano mol to bene il concetto dei due pii, importami clementi dello s,·i• luppodcll'cC:.ucazionefisica. , Fra i pi loni. con in1cndimcmo nuol'o ed ardito. sono pos1e quanro colonne onorarie. che s'alzano drine e li - bere una l'icina all'altra. portando !e glorle spor1h·c. Queste quauro Viuoric bronzee, alte tre metri. sono pure di Vito Pardo. e sono piene dì grazia e di l'il·acit!l. Hanno i si111bo!i della 1•ittoria sportil'a della Terra, dell'Acqua, del Fuoco e dell'Aria: sono quindi 1111 co·mpendio geniale di 11111c le branche sporri,·c che a1•ranno il loro svoli::irnento nell'ampio Stadio. ora aperto alla giovennì italiana, nella Capitale d'!Ialia. rcnsal c quante uolte In auuer.irc \10rrc l c rlcuOCilre un ricordo, chiarire un fallo, precisa re unii dala, consultando il uolume comple to della rlul sla i i " LE ESrOSIZIONI DI KOl'\f\ E 01 TOR INO NEL 1•111 " .... . f\bbom,tc ui! (L 7,~o - Soc. Ed. Sonzogno, l'\llimo).

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