LE 1'.SPOSIZIONI DI r1m11-1 t DI TOl?INO Nl: L 19 11 .; Il 1911 a Firenze .; L' invito della Città dell'Arte e dei fiori .; Una sosta indispensabile. Non è immaginabile - non è vero ? - che uno. uno solo. dei cemo e cento mila venturi percgrinatori dall'Esposii.ione di Torino a quella di Roma - o vicc - l'Crsa - non consideri con:e imprescindibile una fcrm:ua, una sosta di qunlcl:c 8iOrno. fra le mura dcll'affasci1rnme Fiorenza. Nè meno rag~oncvole cd oppomma era. dunque, che ai pellegrini del Giubileo d'Italia la gentile regina d.cll'Arno porgesse speciale in,·ito e speciale ragione ad una sia pur brcl'C dimora fra le sue mun1. Non forse, qum1do appumo mmuravm10 i grandi fasti di cui si celebra la ricorrente data, non forse a FircnzClsegnòunas11arnppagloriosalastor iadclla1errn Italia? non fu sulle r ive Aoritc dell'Arno eh.e la risorta Nazione s'indugiò, quasi a riposo ristoratore, in magnifica primavera di rinascenza, nel suo fatai~ cammino da quelle del Po, a quelle aspcnami del Tevere? Così. dunque, nel 19!1, anch.e Fire nze asp,eua ed invita i rra,elli d'!rnlia e le miriadi dei colli stranieri, amici <:d mnminuori del Bel Paese. La bellissima cx « Capirnle provvisoria » d'Italia si associa con Jen·ore alla grami~ fes1a della Nar.ione, e la completa, porrnndo - con caraneristieh.c e,·ocazi oni del suo genio e della sua 1radizione - un co111ributo integran1e. Ciò fu ampiamente riconosciuto - e dal Governo, e dai relatori - cnclleconsidcrazioni cui si inspira1·a il prog<:no di legge, appTOl'ato dai due rami del Parla· memo, per l'appoggio ed il concorso pecuniario dello S1a10 alle iniziatil'e Fiorentine pel 1911. promosse sono l'auspiciodiquel,\lunicipio. · E già da qualche mese l'ar1is1ico manifesto d isegnato da Galileo Ch.ini - cosi <:!<:gant<: e grazioso nella sua sobria cd aristocratica ideazione - aftlsso per le città d'haHa, annunzia il semplice. eppure attraente program. ma: due ,\\ostre simboleggiami i due culti per cui il nome gentile della città assurse a così alta e simpat ica fama; quello dell'Ar1e, e quello de i Fiori. La Mostra del Ritratto. Fu una geniale idea tenacemente vagh.eggia1a e propugnata da Ugo Ojetti: il sindaco. la Giunta, il Consiglio comunale. ed un eletto manipolo d'in;enditori. l 'accolsero con entus iasmo: luna Firenze. con plauso. Questa Mostra è la prima del genere in ltalia; e la prima, in Europa. pensata e promossa con criterio così organico e completo. Essa raccoglierà, da i i\\use i, dalle Pinacoteche. dai palazzi e dalle ville dei sol'Tani. daHe gallerie private - d'halia ' ed 'ogni pacse - quclleoperech.e rapprese111ino essen1.ialmen1c un maestro od una scuola , o eh.e abbianounaltosignificatoiconograficoes1orico. La Mostra del Rit rauo che si prepara a Firenze - per diligente lavoro di cernita compiuto da elenissime Commissioni in ogni angolo d'Europa - r iuscirà , oltrcchè una raccolta ,mica di capolavori. docum<:nto a vere.inauese urivela1.ioni .. diallo 1•alore.nonch.èar il'endicazionied a reniAch.e. storiche e critiche, di sommo interesse artistico. 11 re d'Italia . rimpentore di Germania. la Galleria imperiale di Vienna, l'Ermitago di Pietroburgo, un'infinità di case patri1.ie italiane e straniere, mnndernnno alla Mostra ver i tesori. La i\\ostra - la cui Commissione esecuth•a t compos1a da Carlo Gamba, Alfredo Lensi, Ugo Ojeui. Giovanni Poggi. Nello Tarchiani - Mrà accolrn. nientemeno, nei quar1ieri monumentali di Pnln1.1.o Vecchio eh.e sono già incomparabile scrigno d'invidiate dovir.ie d'arte. Quale pili idonea e stupenda sede? Quesia Mostra del Ritra1to è circoscrina fra la fine del 1500 e il JS(H . Perchè? Perchè essa conduce così logicame,ue, fino alfasogliadell'artechea,,ràisuoifas1inell'Esposizione di Roma (1,edi dispensa I, pag . J) ; perch.è dalla Fine del Cinquecento l'anc pittorica ital iana inizia il suo cara1tcre di modcrni!à; pcrchè già nel 1861 in Firen1.e si ebb<: quella Prima Esposi~ionc d'Arte ,wzionulc che così magnificamente ri ,·elb !'esis1cnza di una piuura superbamente italiana . Nel prossimo fascicolo diremo delle c it1à e delle nobili casmc eh.e mandano alla Mostra fioren tina importonti contr ibut i. Ed ecco intanto le notizie sommarie sulla Esposizione Internaz. d'Orticultura. Anche questa idea è una spontanea germinazione. pub dìrsi.delbelsuolo toscanoedel!etradizionifiorcntine. Non vanta Firenze, ol1rc le annuali giocondità del suo maggio. i rrequenti /ast i delle sue Esposizioni di Fiori - memorabile quella del !874 - sempre brillantemente vittoriose? Fin dal 1908, pertanto, ilpensierodeifiorentini,rir~, l'Esrosizione dei Fiori a JCirenze. - Serre e iepi<lari. 1•0 11 0 alle feste del !911 , si fermò sul proposito di consimile iniz iati1•a; la quale, promossa da quella R. Società Toscana di Or1icollura ' che Il.a 1an1e benemerenze e che, sono la presidenza del marchese Carlo Ridolfi, volge a così mirabile incremento , fu subito accolla so110 il patronato /1\uniclpalc . La Commissione eseeu1 i1•n fu cos1ituita nel Consiglio direttivo della Socie1à stessa: uomini pochi, ma buoni. intelli gen1.<: operose: il marchese Ridolfi prcsidcme: segrernrio il prof. cav. Vincenzo Val1·assori, che dirige quella R. Scuola di Pomologia e Or1icoltura alle Cascine eh.e è una delle più apprezzate in Italia e all'estero: ,•ice segretario il eav . Angelo Pucci; membri. l'ing. Rampold i, l' ing, Sabbatini. il sii:nor J\\ercntc lli. L'Esposizione comprende 10 cmei,:orie: piante da serra - tepidario - pianaria - piante coloniali - frutta - ortagi: i - fiori recis i - lal'ori in fiori - arti indus1riali aftlni (serre. strumenti or1icoli, disegni e dipinti floreali, fotografie. ecc.) - le11eratura ed is!ru1.ionc or1icola. Vi sono banditi oltre !50 concorsi. con 25 mila lire di p~emi, e una quantità di medaglie . Quale del i1. ioso conl'egno riuscirà l'olezzante /1\ostra. nel ridente Ma1:1:io fiorentino! =000========- Le ricostruzioni storiche alla Mostra Regionale di Roma. Ecco un minuscolo cdiAcio, ne l rec into del!<: Mostre di Piazza d'Armi, eh.e non certamen1e per le sue l'irtù arch.iteuonich.e fermerà i visitmori . Eppure, molti ne andranno in cerca, e nessuno vi passerà vicino sen1.a fermarsi. ed induj!:iarvisi pensoso. Perch.è è la «Capanna di Garibaldi " · riprodu1.ione csaua di quella che l'anima romaj!:nola gelosamente custodisce nei dintorni di Rn,·enna. Q UESTA SACRA CA!',INN ,I CHE NEL !849 TOLSE Al.I.A STRAGE nEGI.I ERO!>l,\~ I AUSTRIACI E DI RO,\\,\ GARlllALDI l.l!IERATORE I B,ITTEl.ZAT! ITAl.l AN I 0N0!-/E!-/AN~O CO,\\E QUELl,A Ili BETLEMME DI NAZA!-/ET. Così narra l'epigrafe posta sulla rustica cd umile lac• cinta: e sarà anch'essa riprodotta nella capanna in Piaz1.a d'Arm i. =========-□□□= La gara delle Nazioni estere alle Mostre di Torino. La rispettiva occupazione di aree. Riassumiamo qu i, a titolo di prospetto sintetico, H quan1i1n1 ivo di aree occupale rispenivameme - sia in propri padiglioni e pnlazzi. s ia sparsamente nelle d iv<:rs~ gallerie int<:rna1, ionali - da!le singole Nazioni estere, nel recinto dell'Esposizione di Torino: Francia: mq. 30 mila - Germania: 25 mila - In• ghilt<:rra : 22 mila - Srnti Uniti: 14 mila - Brasile. 9 mila - Belgio: 7 mila - Ungheria: 4SOO - Sviz• iera: 4 mila - Russia: 4 mila - Argcntin3: 3 mila - America Latina : idem - Giappone : 2500 - Ser• bia : 600 - Persia : 500 - Cina : idem - Siam : 400. Giunte in ritardo, non ancorn preso possesso, m3 hanno de1erminmo la estensione delle rispenive aree: l'Austria per 3000 mq.; la Nuo,·a Z.2landn per 1600; la Turchia e 13 Tunisia per mq. 400 ciascuna. E vi sono nlc11nenl1re1ra1ta1iveincorso. Si ha dunque intamo un tomi e di circa 140 mila me1ri quadrati complcssivam<:nte riscn•Ati alle Na~ioni estere Il complesso. poi. dei padiglioni eh~ ,·anno sono il nome di uP3lazio d'!rnlia", occupa circa 50 mq. di aree. l'ii'i Si spedi sce Numero di Su~rnlo, GKf\TJS, dietro scmpllcc rlchtcst11. :,1, l'ii ;:, l'it:i ,;; lflf i'iV Tip. dello St~l,. della Societ~ E<litri cc Sonzoi:no - )lil ano Gerente: 8,n:i l' i clrq.
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