Le Esposizioni di Roma e di Torino nel 1911 descritte ed illustrate (Sonzogno Editori)

Lt t.sPOSIZIOMI DI ROMJ\ E Ili Tul~INO Nl'.I. 1911 ::; ~ --------~ :: CRONACHE E FASTI DELL'ESPOSIZIONE DI TORINO :: P e rchè e' è sempre folla. Proprio cosi: la media - la be lli ssima media già più \'Olle constatau1. - degli ospiti giornalieri dell'Esposizione. non è diminuha nemmeno nelle seuimane della canicola feroce. Chi non ha veduto che cosa è l'Esposizione di Torino 11c11serà o domanderà . rorse. se dunque le ci rre regis1ra1e dai /ourniqucts degli ingressi indicano l'esisieru.a di miriadi di eroi. .. Nicm'alfano. Appumo p::rehè ra un caldo d'inferno. appunto quando il solleone e l'afa sembnmo \"Olerd far morire soffocati. s i srabeneall'Esposizione. E dove volete srnr meglio? Là è il cintato Edeu -· oltrechè delle sceniche magnilìccnze. e delle cose sbalor• dit ive convenute da tutto il mondo - della \'Crzura, della rrescura, dell'alito d'ni11 risioraiore: delle ombre 11bbondami, dei recessi e ri fugi amenissimi. la cui \':triet~ ed abbondanza non 1•1 dilnno che !'imbarazzo della sccl1a. r Volere sfuggire al 1ormemo della cal::lura, godervi un po'dilresco? Ma - alter11a11\•amen1e, nella ma11i11a1a e nel pomeriKJ:iO - 111ui i padiglioui e 11111e le gallerie, dell'una o dell'altra sponda. vi offrono ambienti ove la temperatura è moderata: cd intamo, l'occasione di \•edere o rivedere, no1:1rc cd impa rare una quantità di cose imeressanci e molte mer11vigliosc e rare. Ala ci sono lembi ed augoli nei palanoni dell'lllghillrrru. delta Fr(mriu. della Gcrm1111ia. de11'U11gheri11 - ohledeliziosesaledcllefonrnne! - dcgli //alia11i1Jl - /'lts t11ro: nei padigl ioni delle l'crro1•ic. della Marina. dei l.a,·ori Pubblici. della l?u.ts ia. del Sùrm. della Moda, de!- !'Acqrrnrio. della Coslll A::u,rn. i;!el Villag}!.iO A/pillo; nella GDllcria della scia, ecc., do1·e 1ro1·ate il conforto di rresche penombre, e di rallegranti zampilli. e spesso il i:rndito aleggio di tenui e simpatici profumi . Volete goder\'i la corrente d'aria? C'è la 1·euura-au - 10mobile pubblica ehc. per qualche soldo. vi por111 a spasso pei ••iali di 11111a l'Esposizione; c'è il rresco /Jrn • 11cl del Pon,e /\lonr1mc11/ale. C'0I lapis roularrl ; c'è la cascala fama stica, e annessa \'Cntita1.ione, del Castello delle Acque: ci sono i 11apori11i e gli au/osrnfì minuscoli che vi porrnno su e giii per il Po; e c'è. a 1•os1ra disposi1.ione, il deliiioso 11ia-1•ai della Ferro\•ia aerea, che \'i dà anche una certa scnsadone di gioia e di 1repidan1.a :wiatoria... sen1.a p~rò il pericolo di un capitombolo piil o meno pfa11é. E c'è il giocondo Parco dei Diver1 imcmi. presso il Pome ls!lbclla . con la scdu1.ionc degli spass i multiformi. all'aria aperta. E non parlfamo poi dell'incomparabile e impagabile confor10 che offre l'Esposizione di sera. Come 1•edete. ci sono abbasian1.a ragioni per spiegare come e qualmente nel dilcno..o rccimo ci sia - malgrado. anzi.quasi quasi ... mcrrèil caldo - sempre folla . Il Palazzo d e l Giornale. La cerimonia inaugurale. seguìla il 15 luglio. fu fa1·ori1a da una splcndida giorna1a, cd una folla di autorhi1 cospicue. i;!i signore e signorine clcgamiss imç. gremiva il magu ifieo saloue del Palazzo e le adiacenti gallerie. Alle 17,15 arri\'Ò il ministro oo. Calissano mandato 11 rappresentare il Go\·erno. aueso dal prefeuo, dal soctosegre1ario on. Pavia e dalle alcrc amori1à. La cerimonia. molto semplice. s i S\'Olsc sono il 1•es1ibolo. Il senatore Villa pronunziò un elevato discorso di sa• lu10 «alla pili nobile delle ani "· "All'Arte della S1ampa - disse - i cui prodotti pene1rano egualmCnl,! n, lla casa degli umili come in quella drgli abbienti; che faun libro o giornale o semplice foglio è accolta con affeuuosa premura uclla Scuola , come nel Laboratorio, ne ll e ca1-e e uelle stesse vie del più piccolo Comune ed alimenta in umi i suoi minuti rapporti, la 1•ita inrelleuua!e, politica, economica dell:t N:11.ione; che diffonde con la piil mcra,·igliosa rnpidicà e nelle piil remore plai::,hc il pensiero che nasce solitario nella cella dello s11.1aioso. aui;!ando ad accrescere ogui giorno il patrimonio i11tetleu11ale del Paese. " /1. quest'ar1c 11obilissinta eh.! nelle ofllcinc di produzione associa ad altiss imi intendi menti le var ie energie delpensatoreedell'opernio.cheeducalapubb!icaopinione, mantiene le fedi, incoraggia le bcncHche ini1. iath•e ed anche nei suoi lral'iamemi e nelle sue aberra1. ion i. secondo la sto rica frase del Mirabeau , simboleggia la lancia di Achille che piaga e risana. " A quest'arte, iutlne, che raccolse il i,:rido di dolore e della riscossa comro le male signorie e che col suo linguaggio eloquente in1·ocò le sante riparadoni ed ebbe i suoi martiri ed i suoi eroi.,\ quesc'arte noi sentiamo il do\'ere di e!e\'are un 1empio cd in\•OCare su di essa e suo i cultori !'omaggio della Nazione intera ponendo a ll a \' isrn dc! pubblico l'immenso progresso al quale pcr1•c11nc ei;! i mirabili appareechi di atione dei quali s i è arricchirn: abbiamo \'Olmo qualche cosa di più. nbbiamo "Olmo cit~ che la nos1ra rassegna sia 1•i\"a ed animata rie1·ocnni;!o la ricostru7.iouc storica di una Officitrn 1'\edioe1·ale prima glorb dei nostri Comuni. ab - hiamo norar c le prime orme impresse da quei sommi A\aes1ri che superando con grande affetto le imperfe• zioni do:i meni meccanici riuscirono 1una\•ia ad essere ,:.:loriosi pion ieri della nostra Ci\'ih:I. .. 11 progressolucontinuo. incessante, d'~ni giorno. 11 torchio ru con molti stcmi SOl'Crchiato da una prima macchina e:nbrionale, e la macchina s lcssa fu in hr~\'C tempo 1ra\'aglia1a dal bisogno di raggiungere una perl<'zione ancora indelìnita. ma che la trasforma ormai in una specie di creatura l'itale che raccogl ie nel motu contemporaneo dei suoi innumeri congegni le cnende ilhuni11111e e concorrenti di centinaia di operai. \' E come epilogo del 1•as10 e geniale lal'oro ci s iamo proposti di mettere sono gli occhi del' pubbl ico l'organismo \'il·ente di quell'ls1i11110 che rispecchia fedelmente la vita nazionale io 11111a la sua gra11dcoperosi1à, in mue te sue speran1.e. nei suoi bisogui. nei scmimen1i che la dom inano, 1·0J,:liamo dire il Giornale pcrioi;!ico. » L'on. Calissano rispose: " Nell'anno ucro all e memorie del nos1ro ri sorg imento. e dopo lame cclcbruioni di nomi, is tituii e raui . r.~m po1e1•a manc:tre ques1.a glorilìcuione del giornale. ~1 questa srnmpa che. prima ancora della proclnmata hbcni\, ebbe nelle sue schiere. acc~nro ai miuori. ma egualmente fc~venti, i ~iù alti. i più degni coopera1ori della nostra. riscossa. di quelb stampa che sempre e 11elle ore d1 speranza ed in qu~lle c!i dubbio, nei per.iodi d~lle impazi entì audacie cd in quelli degli indugi 11moros1, quando agli animi degli lrn liani, uniti ucll'al- ]:~:1~~.. ~~i· a~~i~ rd )i~f;~io::t ~!~~~~~ e1•i;f1~ n~~7;;:~1tt cameme sull~ rortuue d~lla nosira halia. ,. L'oratore rile1·ò quanto grande sia la missione della stampa nelle competizioni della moderna ci\'iltà e disse che la stampa dO\'e1•a con la sua festa speciale e con la in11ugura1.io11e odierna 111110 consacrare e conucrnrlo appunto in questa ora io cui lutto è qui compiuto, tu1to nelle sue linee comprensi1•e e grandiose. e nelle sue part i più minu1e, in quest'ora in cui un fascio di luce piena illumina in ogni angolo della ,\los1ra, la grande parola u1rionfo, lrionFodel lal'oro. dell'arte, dell'ordine, della dccora1.ione. dell'elcgauza , della varierà" · Seguirono l'assessore Pomba e il comm . VigliardiPar:i1•ia del Comitato, Indi le :tntorità iniziarono la 1• isi1a dei 1•ari « stands ". Nel Padiglione Argentino comiuua. inrcressanrc, anraendo scm?rc buon numero diascol1:11ori,taserie diconferenzeitlus1ra1i\'e. Il 23 luglio. per esempio, il commissario profcs.sore Miatcllo. trattò il rema: " I.a immigrazione nell'ArgCn• rina » . parlando della gra1•e nccessit~ che hanno i paesi nuo\'i di aurncniare la loro popolnione e del come lo oucngftno. ind icnudone i meni: cioè a dire dcll'aumcmo della popolazione. sia dal lato \'Cge1a1ivo. sia d11 quello immigra1orio. Tracciò le l'arie cara11eris1ichc della immigrazione 1emporn11ea, come di quella pernrnnenre iw dcuo paese , con 1•ari dati stat is tici e comparat ivi; spici:ò la grande importanza de119 immigra1.ione italiana nell'/1.rgcmina, lamo dalla parte numerica, come da quella rappresenta• li\'8, indicando che più di due milioni di itali:mi risie• donoinquellaterraospitale. Descrisse po i con parola chia ra ed eftìcacc 1·organi1.- iar.ione i;!cl ser1• i1.io dell'irnmi,1:u1.ione nel!'Argcm ina, ed illustrò con pellicole e proie1.ioni mlii i pariicolari che queste offrivano. L'egregio propagandis1a chiuse in\·iando un caldo e fra1erno saluco a umi gli Itali ani che 1·il•ot10 sotto quel l:mtano cielo e che col loro lal'oro iudelcsso, cou la loro at1il·i1à contribuiscono con somma ellicac ia alla rie • chenaargemi11a,onorandolapa1r ia. l1 pubblico sce lto e numer,iso cM E-Ss istene alla conferen za applaudi \'i1•amen1c l'oratore. Il Padiglione della Costa Azzurra. Il 19 luglio fu inaugurato il piccolo ma clegamissimo padiglione della .Costa Azzurra, che sorge su uua piccola, \'erde altura al Valentino. Entrando, pare di !fO\•ars i sba lzati d'un trano, come per incantesimo, in quei paesi di paradiso, dol'e tulio è profumo e sorris i. Si ammirauo cosi, in piccole nicchi e. i panorami magnifici di Montecarlo. di Nizza. di Monaco cdi altre cinà. dovc è un percnnc lìorire di gi11rdini meravigliosi. Alla presenia di molti invitati, il presii;!eme del Comitato lrancese Joseph Duraod}' pronunciò un discorso esaltando le bellezze della no$1ra Esposldone cd illus trando le niAgnilì..!cnze delfa Cos1a /l.z1.urr11.

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