Ri"is11l delle Esposizioni o..6\ - J.97 L u glio 19 11 #I N. 29 #I #I #I "'1..V ..(/ Un numero, nel Regno, Ceni. 20 - Estero, Ccn\. 30 ------· ~ESPOSIZIONI 01-ROMA·E·DITOR INO NEL·19UDESCRITTE·ED·I LLVSTRATE l>ubbli cazione della SOCIETÀ EDITRICE SONZOCìNO in M tLf\NO. Abbcmame11/o a 40 uumeri. 11el Reg110, L. 7 JJO - Estero F,. U. - :: LeEsposizioni italiane e l'Italia :: ( I m p r essioni e pre s agi d i o s serva.tori stran ier i ). le Esposiz ioni del Cinquantenar io irnliano. e specialmente quelle di Torino. sono :rncorn e sempre oggetto di lunghi cd interessami studi nei più !lu1orc1•oli e diffusi giorn!lliCsteri. Pili che mai argornemo di speciali oonsidcr:11.ioni è. i111an10 . la 1·alorosa mc1ropoli piemontese. Non I11n11ca, na1urnlrncn1c, la dil'Crg,cn1.a dei ... punt i di 1·is1a. C'è, per esempio, una celebr ilà dcWarti::. Ca1r.illo Saim-Saens che, parlando di Torino, in un art icolo dcWlfrho dc Puris. con "ibrame ammir:1zione, e con una ,·ers:11ili1à e una rrcschcua di stile che molti scri uor i di fama potrebbero in,·idiargli. muo\'c un ap-- pun10 da ve ro c scns ibilissimoanisrn. alludendo al Parco del Valentino. " Torino - dicc - possede\'a una delle più bellepasse)l.gia,c del mondo: cd eccola dc"astata per l'Esposi - zione che l'ha im•asa tutta imera, e do"rà sopportarne le consegucnr.e forse per sempre». Questo poco amore al 1•crdc, agl i alber i, ai parch i, che carancrizza il popolo italiano, è, veramen1c, uno dcii i appumi più frequem i e - confessiamolo - pili merirn1i che ci ranno gli stranieri. Milano. per la sua Esposir.ione del 1906 quasi rol'inò l'unico suo Parco.. . E. d 'a l1ra pa rie , come evitare i! guaio? Le Espos izion i « si ranno o non si fanno ... "· Un giornale svinero, il /Jas/cr Nachric/,/1111, descri1·cr.do l'Esposidone di Tor ino, osserva che essa . pur cosi 1•asta e imporrante. non è lo sforzo di 1Una lrnlia, ma delle sole regioni seuemrionali. Piemonte. Lombardi3 e Liguria. "L' interr. Esposizione. scri1•e il i:iornale. è s111111 tana dalla Gallia Cisalpi11a. e i no"e decim i di 1u11i J.!li espositor i e di lulli i prodotti esposti prol'cngono dal Piemonte e dalla Lombardia. Le macchine italiane e i manufatti sono fin itissimi e srnnno al paragone degli allri esposti dall'lnghil!erra. dalla Gcrmani3, dalla Francia, dalla Sl'izzera e dal llelgio. Ciò dimostra in ogni caso che nell'It alia del Nord si sa la1·orare con diligcn1.a e che i Lombardi e i Piemon1es i sono interamente uomi ni mo - dern i. che portano un'ardemç panecipazione alla caccia al do!laro11. La quale non è, dopo llllt0. una caccia di callil'O gusto... neanche dal punto di \'isrn sv inero! Uno d'! i pii1 grandi giornal i dcl'America Aleridional~ - il Mercurio di Samiago del Cile - ha scriuo sutl 'Italia moderna un :micolo lirico. dal quale togli:1 ·no !a pane che riguarda l'indus1rialinazione del nostro paese «Quando il muscolo dell 'uomo e l':111imale era ln solf, forzo motrice e l'lrnlia era. come lo è oi:gi, densa di uomini : quando il commercio era mediterr:ineo e s i s1·!• luppa"a auorno all'Italia: quando le unich~ ,,ie del traffico erano quelle del mare e rhalfo p0$Sedeva le maggior !un~hczza di li1oralc, questa nazione eserci1al'a una influenza prepondcramc nel mondo. ,. fu sulfìcieme che i mezzi di 1rasporio e di produ• zione si modilìcasscro perchè si alterasse completamente lo s1a10 delle cose in Europa. Però l'epoca del ,•apore sia trnmomando e l'elettricità impugna lo sceuro del mondo indus1ria le. u Qucs1a nuova 1rnsformazione apre una magn if1ca aurora per l' It alia: la neve delle sue montagne si fonde souo J'incessame raggio del sole, i torrenti discendono da tuui i dirupi con imponen1i casca(e, le turbine moss~ da abili mani principiano il loro moto con maestoso giro. le dinamo moltiplicano rebbrilmente il loro movimemo... « Nella nuo1·a èra italiana molte Jabbriche saranno an• cora poste in moto... ». E cosi sia! : ALLE MOSTRE DI ROMA : Il P adig lione d e ll e Provinci e Toscane. I nostri leuori hanno già potu10 (V. dispense 24.. pu• gi11a 186 e z7• pag . 210) /arsi un'idea dell'importa1na, della bellezza peculiare e delle caraucrisriche di ques10 edificio, non impari, i111·ero, alla grande aspettazione. Esso presen1a, in1anto, una sua speciale improma: non riproduce, come gli allri padiglioni, una specie di antologia archi1e1tonica degli stili della regione, con elemcmi armonina ti e fus i in una sola creazioue. Qui l'ideatore - prof. Ugo Giust i - ha crea10 con pic,1a libertà , riferendosi al carattere insuperalo del Rinasci· memo toscano, un'architcnura che ha 1uuc le grazie e 11ltt0 il vigore delle arti ameriori. ma è, al tempo stesso, sempre congi uma alle concezioni cd ai gusii moderni. Certo è che codesto grande e vario padiglione, dol'e SOl'rabbondano le luci e le 1•e1rime. appare nel suo in• sicmc. adesso che è compiuto. assai più omogeneo di qi.:alcun ahro in cui appare lo sforzo - nelle !in.:ie o nelle ,ime - di congi ungere insieme elementi molto disi;ara1i. L 'arc::hi t c ttu ra est erio r e . L'ingresso principale è quello che J:Uarda l'erso il fiume. Ha un bel soflìuo robbiano su lo spirito della cappella Pazzi. Un arco elegante sos1en1110 da colonne d!lacccssoal ,·estibolo. nel qualesiapronotreporte di splendida Fattura. In Fondo s i accede al salone fior .:intino. a des1ra alla sala di Grosseto. a sinis1ra z quella di Arezzo. Sul lato piit lungo, in prospeno del piazzale. è un magnifico Corfi/c, el e1·/llo e circondato da un loru:imo a colonne, sempre di Rinascimento 10sc:rno . In mezzo al cor1il e. che è messo a prato, s i ammira una riproduzione del poz1.o di papa Piccolomini. 11 loggiato è aperto su due laii. In una 1errazza da un altro fianco è staio composto un pergolato con 1ra,·amre su colonne. s imile a quello che si 1·ede a! piant erreno del prospiciente pad igl ione lombardo; un elci,:ant e motivo ornamentale. che risale agli antichi tempi, si 1rol'a a Pompei. è ora 1110110 imitato in alcuni p'.lesi esteri (sui palazzi della Unler dc11 1.i11dc11 a Berl ino) ed è, 11011 si s:i perchè. molto in disuso da noi. li logg ia10, o por1ico, ricorre - orn visibile ed ora rnccolto fra gl i a1·m1corpi - lungo 1u110 il p~diglione. I.e finestre po i. le scalee. i portali esterni. le cornici. gli arch i1 ra1·i. le modanature ripetono tutti qualche miglior mç-til·o della classica arch it:mur:1 toscana libl:ramemc imitato e sempre con la pili gradCl'OIC :irmo:iia dell'in• sieme. Gli a :mbienti. tFf G rosseto li A r ezzo i Fire n z e. La sale11:1 a destra è quella di Grosse10. Non 1•i si è cercmo. e non era il caso di ricercare eccez ionali tracce Il l',ul iglione 'l'o'<::i no: facc im:,. di Fircni c ( h ,t. S t:a.;u1fli.Veu ia).
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