: ::::: 12 ======== LE ESPOSIZIONI DI IX)1'l/.\ E DI TO11NO NEL 1911 \',;duta 1>:onommica ,l,;I l'ontc ~lonum,;nt :\ lc; l'nbuo d<:1111 l'ra11çi a, e - nello sfon,lo - il l'oulc l:,nl>cno (,..o,. /,,rq,mgrli), - IN GIRO PER LE MOSTRE TORINESI Le Mostre della Francia. Ecco, ira le costruzioni che ri,·elano oramai completa ecara11eris1ica - Hbcra1eingrnnpartedatgusciodelle armmure - la fisionomia architel\onicn. un a!troediflcio eh.e att esta insieme e i! t0no di grandiosi1~ es1e1 ica e l'importanza reale dell'Esposizione di Torino. Al contrario dell' lnghi!tcrra, di cui fu secolare emula e ri1•ate ed~ oggi cordiale amica e solidale, la Francia )]. r E, l)cr,•i llé . si mantenne sempre cOn\'inta e redele rautrice - la piit fervida in Europ~ - del sistema delle Esp()Siz ion i, come importantissimo lauore delle espansioni industriali e com• merci:ili. Non solo essa ha promosso e s.ipmo organizzare le più complesse e complete - e le pili lorrnnme - Espo• si1,ioni internazionali, ma c i ha sempre tenuto nd arrer• marsi con impo11en1.a e con lictat - con smagli:une fulgore - in rune le grandi gare indette da altri paes i. Nel \'asto recinto delle Mostre torinesi, come dicemmo. t' lnghil1erra signoreggia grandiossmeme - unica fra i grandi S1at i - sulla sponda sin istra del Po, con l'im• menso Palano di cui ~bbiamo già riprodotto scorci e particolari che ne :mestano la magniflcn nrchiteuura. La Francia allinea il fastigio delle sue prestigiose moli sulla sponda destra. ingemmando ln gioconda bellezza delle colline e traendo incantc1•oli risponden1.e da i ri• nessi dcWondn. (V. <mc/re le bellissima foto,;rafia pano• ramica riprodolla 11cllapa,;. 21). 11 complesso degli edifici che costituiscono la Sezion~ Francese sorge infani subi10 a valle dello sbocco del Ponte Monumema!c - a sinistra. per inte11derci. di chi ;-,.rt\\"a - ed \I suo ini;re&SO \'lfÌl"lci9ate forma uno dei lat i del bel piazzale cui mette capo il pome. Il lato di frome, simmetrico, - a destra dell'osser1•n1ore - è cos tituito dnll'i11grcsso princ ipale della Sezione Germanica. Ln lrome pri ncipale s i s1•iluppn lungo la riva, su una linea complcssi1•a di quasi 200 met ri. Il corpoprincip:1len1•anwto, c<.>ntrale,è, come s i vede, collegato ai due corpi laieral i per mezzo di due retrocorpi a colonna1i. Sul corpo cemrale, che rac~hiudc un 1·as10 salone - al quale fanno capo le varicgnllcrie - grandeggia unn cupola dnlrardito ,·òlto, che dà canmeristico ris:tlto e richiamo al Padiglione rrancese per estesa zona visuale. Tra la linea frontale dell'edificio e le arginature di diresa verso il fiume si S\'Olgono :impli piazzali e spazi liberi, giocondati d"niuolc e di imcrcorrcmi balaus1re do- :;~~~t d~l1~E!ipo~~i~o~t2"1t 0 n~~~ ~l~ùq~::1in1!~u~si~~mr:t;~ di affascinante roquctteric gli organina1ori delle Mostre francesi ssnno concepire ed imbastire questi « salotti" delle Espositioni. Dai piazzali e cortilcni, del resto, della Sezione francese - veri " Belvedere " - si godrà 1u110 l'incantevole panorama della sponda sinistra. rra i due pomi. Le aree disp::mibili per le Mostre sono sapicmemcnte disposte: circa !130mq. nel piano inferiore, sulla frome principale, a lì\'ello dei pinzali: un piano pr incipale, di mq. 10860 ; e 2000 mq. nei pian i latistand al gra11 Salone centrale. - In 111110, circa 14 mi!a mq. di arca disponibile. i\\aaltre im!)Ortanti A\ost~ rrancesisi trO\'anodisperse nella Galleria delle Macchine in azione, dell°Eleuricità, del Giornale. dei Trasporli. delrA\'i:azione. - In muo. quindi. la Francia non occupa meno di 20 miln mq. Note1•ole è poi la gr:mdiosirà dell'edificio francese 11elle altezze architettoniche: gll a1•ancorpi si elel'anoa m. 13: la cuspide di coronnmcnto della cupola, alla base del• ~t~~~,:~::. ba11d icra. si adergc a be11 50 metri sul piano I.o stile architc11onico, pure intcnoto allo st il,: generale dell'Esposizione e da noi illustrato nel precedente laseicoto. prcs-::nrn trani - diremo così - fisionomici, di carauere essenlinlmentc francese. Lll Francia. com"è 11010, ha un grande Comitalo permnncnte nominato dal Go1•erno. per le Esposizioni francesi all"Esicro. Ne è presidente. il signor Emilio Dup:mt . un grandecprovatova!ore,chehasapmoorganinarecon sì splendidi r isultati ahrc Mos1re, rrn cui quelln di Mi• lano ucl 1906 e quella recente di Bruxelles; segretario generale il signor Gustal'O Rogcr Sandoz; capo dei ser• 1•iii amminìstra1 i1•i il signor Mauri~io Estieu, che fu u110 dei più energici e simpatici prcpos1i alla Mos1ra francese a Milano. Commissario generale del Go1•erno francese a Torino è il signor Stefano Dcn·illé, un 1•eechio e pro,•ato arnie:> dell'Italia, zelatore operoso dell·incrememo dei rapporti e scambi fra i due paesi. Suo segretario ge11erale è il signor Augusto i\lasur~. intelligente e col1issimo giol'ine. che si è già acquistaio \' i1•issime simpatie. Pres idente della Sezion~ del Comirmo per TorillO è il s ignor Leopoldo Bcllan, tesrè riclcuo presidente d~I Consiglio municipale di Parigi. Qualche mese fa. il signor l~llan. interpellato dal Journal, si dichiara\'a entusiasta di una par1ecipuio11c grandio..a della Francia alle Mostro di Torino. E fra ra1tro scrh,c1·a: " È còmpito nostro speciale di accentuare ancora più il riav\'icinamcmo fra queste due grnndi na~ioni cosl degne di prestarsi un reciprocoappoggio - l'ltalia e la Franc ia. «Qucs1a impres., è agcl'olara dalle buo11e attitudini di quanti al di qua e al d i là delle Alpi possono mc11ersi nl scr1•i~ io di così nobile imemo. « Questo conceuo s1·olge1•a un giorno al banchetto or• ganina10 in onore dei delegati delle Camere di Commercio italiane, l'antico presidente della Camera di Com• mercio di Parigi. signor Dcrode. del quale mi piace riportare le parole: " - Non poss iamo dimenticare che acc1mto ad un'Italia grandcdciricordidclla suastoria,edeHnqualela linln 1• igorosa non ha ccss.110 mai mtra,·erso le età di produrre degli uomini eminenti nelle Hti, nelle lettere, nell e scie111.e, nelle armi e nella politica, ne esiste un·altra. erede aneh'c$Sa di ricordi che ric1•oca110 i nomi i:loriosi di Genova, di Venez ia, dì Firen1.e, quella dei suoi commercianti e dei suoi industriali. dei suoi fìnan1.ieri di grande valore che da .SO anni Ja1·orano ad assicurare Ili fortuna cconomic11del loro paese e che possono guardare con J,!iusto orgoi,:lio al camm ino percorso. «È qucst' lrnlia di lavoro che la Francia, custode e comi nuatr icc css., pure di un passato glor ioso di la\'oro. saluterà l'anno prossimo: ed è col cuore pieno dei ri• cordi di Magenta e di Solrerino, che i nos1ri compa1rio11i prenderanno la strada di Torino, che, come già fu detto. tende le braccia cordialmcme ai Fr.mcesi che scendono dall'alto Piemome 1•erso il cuore d'Italia. .. oa questa penetruione intima. da questi p3eillei campi di banai,:lia, noi abbiamo dirino di credere che queste grandi gare del lal'oro a cui l'lrnli3 ha in,·itato il mondo, saranno per esse una nuOl"a manifesrndone dipotenza.cpertanos1rncara Frnncial'occasionc o.i far rilulgerc sempre più il suo splendore all'estero. ., t dunque con grn10 animo che noi !1al ia11i dobbiamo salutare questi amic i 1·enicnti con ramo entusiasmo e con tan1afedcncl nostrollllzionole 1·alorc : ed è con pari entusiasmo che 11uguriamo a loro ed al lor;:, grande paese i più brillami successi in quesco magnifico camp:) di gare eh·ilmentc reconde.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTUzNDA1OQ==