u~ l"SPOSIZIOMI DI R(X l/.1 I: DI TOl?INO Nl"L 19 11 I.I. Cronache e fasti della gran Mostra di Torino ;,~/. LA FERROVIA AEREA qu~·;tu~~.d~ 1:?i1fs;.~/zi:n~~ria potcnzialitil funzionano. a Il primo è u11 impi:11110 di funicolare sistema cor11inu:, l'u uno dei brillanti succcs,,i dell'Esp:,sizione di Pa- a rre funi. si to a monte del por11c Isabella. rigi. 1\ mon1a del pomc Uml>crro I, a sinistr:i dcll"in~ressa •\ Torino non soltanto sari'I un successo. una !!Tl'<II principale dc!l'Esposizione. funziona !n funicolan, si- <1'1r01ctio11, u,a è la ma~nifica soh11.io11e pra tica di 1111 s1e,na «1·a e vieni"· i•nporrnme probbn!I. Ln ferT0\'Ì3 a<::rea cos1ituisce. senrn Sul ponte n1on11111cr11:1 lc invece si è applicmo il "1rasdubbio. il mezzo di co•nunicazione piil r~pido e più co- p:m,uore contiuuo p~r persone"· 111odo - ed auche più dil·crrcnte - Fr:i le dm~ sponde Non occorre dire che o~ni impianto offre la massima del Po, cosi csuber:mri. ora. di vi111, d i bellczz:i. di fasto e di i;ioc<>ndità. :ii ~~~;~i:~t:~~;i ..~ 1 ~~~'.\1;/111~~~:itfi1°p::~~~;1~ gfnl~ fcrvordi vi1:i, senia offenderne mcnomamcnte l'cs1e1ica. scn•ono mirnbilme11te, 1:11110 più che i pre1.7.i delle 1ra- ~:~1:e e ~n~pa!1~~!~::i:i::~ì 1 :0 ~,~~ft;· d;\f! r~W~ 1 ~~ii ,~~ si1:uori di un3 grande Mos1ra imernazion:ile, do,·e le energie um:in~ sembrano mne r:icco~li ersi, sino quasi alla cs~spcrn1.ionc. 1.· 1·ni:licri., " T or ino. sicu rezza. [ d i versi s is t emi d i fun ic;:ol a. r e . La funicolare aerc:i sis1ema continuo a tre funi ècompos1a csscn1,ial mcnt e di : u) du~ tronchi Ili fune por1anrc. fissati per un capo alla staiione di rimando, e tesi per l'altro capo, aura- •·crso il fiume. cosrn•1temen1c da due comrapp~,;i mobili, situa!L nella s1,1.ione motrice ; b) una lune di 1razione continua. alla quale ,·ien l'.l comunic:ito d:11 carro motore tenditore, pos10 nella s1:.• 1.ione motrice . un moto co111inuo, co.1 una 1ens ione cosrnme: r-) n. 15 carrozzelle , ineui possono stare quattro p!rsJn! com:idamenre sedute. Le stazioni. co,ne i ca,•alleni, hanno un'elegante smi:- tura del tu tto mernllica. con pronli sagomat i di filier:i. Le lo11da1-ioni, come gli ancoraggi. sono format i da grandi blocchi ci i calc..:str111,1.o di cemento. Un po' diversa è la compos izione detln funicolare nere~ s is tem:1 a " ' 'a e vieni ... Dcssn risul1a primieramemc formata diduc1ronchidiluneportame. fìssatiperun,.ersoallastazione motrice, e tesi. per l'altro verso, attra,•erso il fiume. d1 due rulli di gh isa 1endi10ri. situm i :1ll:1 srnz ionc di ri m:111do: di una fune di 1razione continua. alb quale viene comunicato un 111010 alternalo per meno di un meccanismo opportunamente studiato e situato 3lla stazione mo1rice: da ultimo, di due carronclle, ove possonoprenderpos tosino:1 dodici persone sedute. Le Jondazioni e gl i :1ncorn~l'i sono ancora in ca1c , struuo di cememo. me'l1re im•ece le siazioni sono i111eramen1e cos1ru!- 1e in 1e.enosquadr:11oa spir.ob vivo. Questo tipo di f11nico111re segnò un (!rand:: su~cesso all'Esposizione di Bruxelles. ond'è gius1irico1a la ·curiosit~ con cui se ne aspetta. trnnoi. il regolare funzionamento. 11 "1raspor1morc com inuo per persone,, fu quello che funzionò alla Esposizione di Parigi. Il tipo a. d o tta. to a Torino . ~nHcio dei 1•:1dii:li,,ni <lcll:1 }lo,tt:, Forc,1:1lc {Fot. /a«>a11gdi). Il 1ipo di quello impiam:1to all'Esposizione di Tor ino, invece. risu lrn dalla combi 1 azione di due trasportatori completi llccos1a1i. dei quali. uno serve JX!ril trasporto delle persone dalla ri,.a sinistra del Po alla ri,·a des1ra, e l'altro SCf\'C per il ritorno, dalla rivo des rra alla sin istra. Ciascun rusportatore è composto di : 1." Una doppia catena a maglie di ferro. continua, collegata con alberini pass.1mi. sui quali sono mor11a1 c delle carrucole con un ribordo;questecarrucol.?scorrc no nell'andata sopm ro1:iic a ba,;e piarta Vignolc. convenicnrcmcnte dispost e sul ponte: e nel ritorno, sopra gu ide formate da angolari collocati al disotto del po111e. 2.• Una 1csmrn mo1r ice che comunica il 111010 alla doppia catena . J.• Uua testata te11di1rice di rimando. intorno alla quale si an•olge la doppia cmena. Sopra !e magl ie della carena sono fiss."Ue, in senso 1r;is,·ers:11e alla l'ia, delle :1ssicelle di legno duro, eh~ Fornrnno l'impiantito mobile del 1rnspor1a1ore. Anche all'Esposiiione di Vi ~nna il consimile s is1cmn breve11a10 di ferrovi l! acre~ e:bbe 1111 grMid~ su~cesso : di curiosità e di emozione insieme. A,·anti, dunque. " In al10! "• ad '!sso. o ,,isitatori della citt:I delle mera,.igli e, a Torino! L'ARTE E L'INDUSTRIA DEGLI UNGHERESI. :f :f L ' a. c c::a. inpa. inent o m agi a r o. Aduniamo. anzitullO, a1•viandoci a ques lo bel lemba dc!l:1 cillà incantata. aduniamo nQlla rnemoria il cort :;:o delle epopee di un:i barbari e che ru glor iosa - le !cg• gcnde corrusche (i'accinri, di fiamm:i e di stragi - ri e• ,·ochiamo, sognando, i tempi delle cavalcate vittoriose e terribil i , delle invasioni proroml)'!nti. per le crollate di• ghe dell'impero, dall'Orien!e mis1crioso: i 1cmpi degli ;,;,:1 1mclii.:lion~ m>i.:hcrcsc : un intcrnfl dcli :, ,<111i ~il,1 ~lo•lrn di lh1tl:,J><:•l (1-'t>I, /,uoaugr/i). i'!ji]" l Arpad, di Santo S1e fm10, di Lui~i il Grand~. di Mauia Corvino: imaginfamo i templi august i, i mani~ri ror• midabil i, smnglfanti d'oro e di mill e color i vivnci: i guerricricopertidiferro:lec,1spidibiznntincnelloro ba.it liore di oro 1•ccchio: gli ~pisod i di bauaglia, mille \'isioni luminose d·albe e 1ramon1i nella steppa ... So!tamo da mli l'isioni acces~. la lanollsi1 può $:m1ire umo lo ,;mmo lascino dei p3diglioni unghcr~si. I.a lorocos1ru1. ione ricorda. appumo. uno di quei te1,:- gcndari aec:impamem i : le cup0l(l pir,:nid~li delle tend '?. dello Yurre d 'Or ient e. Giallo è il colore predominante con cui furono dipinti i pataui di legno: poich~ l'Ungh:;:ria - che in una Mo• $IN! a parre ci espone i suoi prodoui rorestali - col l<"gno dei suoi boschi ha ,•oluto costruira anche questi suoi padiglioni. . Gi~ ci sinmo a lungo (V. di5pc11sa zs•. pag. 193 ) ir.- dugin ii , all 'ingresso principale . innan1.i a!l'impone ,ll ti cuJ)(lla color verde-bronw, ed ai s:ii gigml!(lSCh i guerriui vigili e pensosi, ., che sembrano personificar-(l i sacoli lort1111osiebrill3ntidiq11es1a - comel' irnlica - grnrid": e Sl'enturam n~1.ione. Ed nncora, su qucsm w ;:lia, ci 1ra11engono i for1i bassorilic,•i rappresentanti lo Sponli:io di /liii/a e l'im:o,o- ,unionc di Sunto Stc/11110: e , tutto ir11orno. grandiosi dipimi che ricordano leggende ungheresi. Va rchiamo. ora, la wglia N e i ina.gnific:: i s a l o ni . Siamo in una grotta del Venusberg - in quella che l'ide il bardo prigioniero d'amore rra i la~ci d:illa di,•;i lascinatricc - o in mta grande, immensa conchi;:lh morescn? Siamo in un castello di fate, o in una sala dei 1empi ero ici de l Kalifato? Una tenue luce diffusa dal!'allo illumina le mili '?. cosa esposte: un quieio brontolio di casemelle auira i nos1ri
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