de: orazlone corretta nella sua libertà, la fusione Jelle iinte scelte armonicamente, le fresche fontane, il giardino chiuso in iscompartimenti nei quali occhieggiano ben quarantamila gerani in flore, mentre per il lungo e per il largo corrono filari di palmizi, formano un assieme grande e delizioso : un eden dell'Esposizione. IL LAVORO DEI FIGLI D' ITALIA I. I. IN TUTTO IL MONDO. Il bel p oema... . . Bello è il padiglione degli Italiani all ' Estero : atuaente p;:r l 'nrchitettura festosa e balda. Ma assai più hcllo, più attraente è il poema eh 'esso accoglie ed espone in pagine di magnifica l!loquenla : poema di paciOcJ conquista gigantesca : pa11,ine di lavoro stupendo. Ah ben~ qui potrebbe stari!, sulla fronte dell 'ediflzio, il mollo d'annunziano: 11 Totus mundus 11 : e, sotto ad un 'allegoria che rappresentasse il genio di questa nostra stirpe tenace e feconda, il verso fatidico : .\ rm,1 l.1 pror.1 ~ , ,tip., , c r,o il mon,lo. Poichè in questa Mostra è il do::umcnto grande del lnvor.:, immane. incalcolabile, di questo innumero sciame d'umanc formiche industri : di queste ralangi di figli d'Italia partiti mesti, ma volonterosi, poveri , ma operosi - verso lidi lontani, e che ivi seppero costruire con inenarrabile fatica paziente tanto tesoro di nuove e prome11enti fortune. Dappertutto : dalle coste mediterranee al Rio delle Amauoni; dall'Estremo Oriente all'Australia. Qui. nella chiara , effusa luminosità delle vastissime gallerie, sobriamente decorate da leggeri fregi gialli e tenuemente verdi, ecco i documenti dell'opera espl icata dagli emigrati italiani in tutto il mondo : nell'America del Nord e nell'America del Sud, nella Tunisia e nella Tripolitania, nei declivi delle Ande e nelle convalli dell'Asia : l'opera di sei milioni di nestri connazionali, che hanno recato oltre Alpi e oltre oceano un segno d'italianità preciso e precipuo. Nè mancano i documenti illustrativi delle nostre due colonie :-Somalia ed Eritrea. Il P a diglione. Il II Palano degli Italiani ali 'Estero II fa parte di quel complesso di edifici, che si allarga a ventaglio, sulla destra ùel Po, oltre il Ponte Isabella : dirimpe110 alla riva coronata dalla lunga linea di portica1i che accoglie la Mostra delle ferrovie italiane. Il grande salone. riservato al Ministero degli Esteri , comprende le colonie Eritrea. Somalia e Benadir - e le cuole : quelle governative, quelle sussidiate, e quelle dovute ad iniziativa privata. Un 'altra grande sala è riservata alle Missioni; numerosi altri ambienti, alle statis1i che, ai mezzi di trasporto, ai servizi di tutela, alla s1oria delle colonie, alla Mos1ra speciale della produzione e della importanza dei maggiori centri italiani sparsi pcl mondo. Ques1 'ultima è integrata da una raccolta imponente di fotografie, intese II me11erc in rilievo, come trova occupazione nelle di verse nazioni la mano d'opera italiana. L e Mostre . Da quanto nbbiamo accennato è facile comprendere che se sconfìnaio è il campo d ·azione delle Mostre di questo Padiglione, svariatissimo e vastissima nè facile a rendersi per analisi in ques1e sommarie note 1.i rassegna. Vi sono, illustrati, da stati s1iche e da campionari e da fotograAe, i lavori agricol i ed orticoli; le edilizie monumentali ed industriali; le grandi opere di boniAca, stradali, rerroviarie. C'è, per esempio. il colossale acquedotto di Vienna, e la rer.-ovia a11raverso le Alpi Bernesi : •avoro cl ' Italiani. C'è J'As1i. . . di California : la zona delle vigne e dei vini famosi : opera d ' Italiani. Ci sono colossal i palazzi pubblici, e ponti, e tunnels, vanto di grandi metropoli ultra-oceaniche : fatiche e genio d ' Italiani. Poi, in una doviziosa raccolta di fotografie, un superbo museo di gloriosa operosità i1alica : i monumenti che su tulle le coste mediterranee eresse I 'espansionismo conquistatore di Venezia e di Genova, dal secolo XIV al secolo XV I I : dalle chiese di Ragusa alle fortezze sull 'Acrocorinto, dall 'acquedono e dalle mura di Calchis, dalla torre di Paro. dalla fortezza di Larissa. dal porto di Kos, alla chiesa ab!>aziale di Curzola, alla loggia del Sammicheli di Lesina, al duomo di Tra, ali 'arca di San Simeone a Zara... Poi. ancora : monumenti italiani sparsi in tutta Europa, segno di un genio ovunque t rionfante : in Istria, in Germania, in Polonia. in Russia. in Austr ia e in Ungheria, in lsl'izzera, in Turchia. in lspagna e in Portogallo, in Francia, in Belgio e in Olanda... Qui ben si vede, insomma, come non vi sia angolo del mondo in cui l'attività - geniale e manuale - del popolo nostro sciamante, non abbia creato nuove umane sorgent i di ricchezza o lasciaio tracce ed impronte del suo passagi:io. Ordinatore appassionato quanto esperto di queste Mostre preziose ru il prof. Frescura. L e Scuole. La Mostra scolas1ica occupa da sola la metà del salone riservato, come dicemmo, al Ministero degli Esteri. Le Scuole professionali governa1ivc sono tre : la prima a .lanina, la seconda a Scutari, la terza a Port Said. Ques1 'ultima, appena iniziata, si presenta con notevoli saggi di ge11i in 01100;: e in ferro, e con buoni modelli per fondita ; quella di Janina si distingue per la fabbricazione degli orologi : quella di Scutari pei bellissimi mobili intagliati e arredi in ferro ba11uto. Le scuole sussidiate dal Governo, particolarmente nel bacino del Mediterraneo, sono in numero abbastanza rilevan1e. Notiamo quelle d'Alessandria d'Egitto, di Bey- -rut, di Corfù, di Costantinopoli, di Patrasso, di Atene, di Salon icco, di Durazzo. di Vallona, di Tripoli , di Tunisi , di Goletta, di Sfax, di Bengasi, di Susa, Scutari , di Port Snid e di Suez. ono scuole maschili e femminili. con annesso asilo d'inranzia. E sono aperte anche all'elemento indigeno. Ci sono poi. sostenuti dal Governo italiano, il LiceoGinnasio di Tunisi, annesso alle scuole Tecnico-commerciali: i ginnasi di Alessandria d'Egitto, del Cairo. di Salonicco e di Costantinopoli; le scuole Tecnico-commerciali di Tripoli, cutari, Alessandria. Cairo, Salonicco, Tunisi e Costantinpoli. Belle Mostre presentano le scuole di Marsiglia, del Cai ro, di Alessandria d'Egitto, di Nuova York. Un a n e ddoto signi fica nte. Purtroppo, le comunicazioni interoceaniche pei trasporti commerciali sono in gran parte in mano a società estere, anche per qunnro riguarda le esportazioni italiane. Per conveni enza di percorso, per esempio, il porto prescelto di partenza pel Cile, è Amburgo, e ne viene che tutt e le nostre merci entrano in Cile sollo bandiera german ica. A questo proposito, i l citato prof. Frescura narrava ai giornal isti visitmori un an~ddoto mirabilmente illustrativo. Si inauguravano i trams elenrici a Valparaiso. I carrozzoni erano adornati e semi-coperti di bandiere cilene e germaniche. Alla cerimonia, il console di Germania, nel suo discorso, esaltava le industrie meccaniche del suo paese, trionfatrici in tutto il mondo... Il console italiano non fece che sollevare la bandiera che copriva la marca di fabbrica che era quella di una nota Casa metallurgica di Legnano. E potè osservare al troppo audace pangermanista : Scusi ; ma questi prodotti vengono da Legnano : e Legnano è in Lombardia, vale a dire, in Italia ; e questa, importata qui, è industria esclusivamente i1aliana... D a n te . . . . . « Va con lon:, tu, o Dante... tu , o pugnace poeta, scampato al rogo e alla scure, e morto fuori del bello ovile. 11 Tu che sapesti la dura crosta del pane altrui e componesti il poema sacro, insegna loro che si può essere miseri e grandi. 11 Mostra loro che non si parla nel mondo linguaggio in cui siano state fuse più alte idee che in quello di Dante.. . " Esuli come fost i tu, ma Italiani come tu fosti, Dante. .. " Sorgano e si mantengano e prosperino, a onore del l(Cnere umano, le colonie di Dante... " · Cosi, con l'alata parola, Giovanni Pascoli. E l'alata parola sembra aver inspirato il pensiero - lodato sin chi l'ebbe ! di associare al gran nome di Dante la Mostra degli Italiani all ' Estero. Nella sala centrale, infatti , sorge trionfalmente il monumento di Dante. O. nume indigete di nostra gente, ben s'aderge in questo II santo loco II che narra nobili fìerezze d'esilio, la tua sacra efllge ! Auspice sia essa alle novelle augurate fortune, per cui una più grande I tal ia possa esser tutrice possente a tutti i suoi figli ! l·r, le ~to,tr,: ,1.tn1Litt11ritr<, .ti l 'ilontllO. l 'au, tcro t nnhi l,· l '.1digl i011l' ,ht o,pitn I., \t ,htr , ,lcll.1 1..,n , (1, - a,,,- dHfolf,1 . /'11 . lj.) · uno •h- i riumu~c-i11ti ,m·11·,,i tndu-..tna li it .tli.u1 i (i• fll. • ,Ar,.,:1H 1).
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