Le Esposizioni di Roma e di Torino nel 1911 descritte ed illustrate (Sonzogno Editori)

J',uti~.._,l,,r i <Idi :, mo le ,aççoni:rna. - A sini,11 a, il fi an,·o ,k,1ro del mon11mcn10. - ,\ de$trn : uno sco rcio del IIOIIÌ~-o (F(>t. Sta ,~11(;. r·ruia). LE CRONACHE DELLE,.ESPOSIZIONI DI ROMA.:,= Il successo. Dopo quello, diremo cosi, mornle - la proclarnazio11e m:anirne della bellezza dell'Esposizione - si l'a delineando, ornma i, anche il successo posi1ivo: quello del - l'animazione. A molli dei lame11tati ìnconl'enienti s i è posto riparo, e oramai il pubblico accorre nel bel recimo al di là del PN11e Flaminio - o del Risorgimento, che dir lo si voglia - e lo:iffolla. Le senite specialmeme \'i sono una del izia, un ineanio, sono quel cielo, fr:1 quelle ri\·e, alla carezzante brezza che 1·ie11e d:i /\\once ,\lario. Si registrnno oramai ogni giorno dai nove ai diecimila 1•isitatori. ,• , La manina dC!I 16 giugno i! Re e la Regina, accompagnmi dal gC!ne rale l~rusa1i , visitarono l'Esposizione Emografìca, in1ra11cnendosi lungamente! nel Padiglione PicmontC!sc. Visitarono poi la piccola ChiC!sa Valdostana, il Pndiglione Sardo ed il /\\us!o. I Sovrani furono salutati dnlle ovazioni della rolla . ••• L:1 domenica 18 giugno tu1ri i Ricre:nori di Roma , con le musiche in testa, dal Circo AgonJle, in magnifico correo, fra gli applausi continui della cittadinanza, si recarono all ' Esposizione di Piazza d'Armi. Nell'interno del recinto, le inlere squadre eseguirono esercizi ginnastici collcni1·i e per squadre. mentre lC! musiche S\'Olge1·ano programmi musicali. I Ricreatori. nei !oro \'i\'aei eosiumi, presenta\'ano uno spl endido colpo d'occhio. , I.a festa gemile, pop0lare, amasse inuncns., folla . •. Abbiamo nomto (V, dispc1m1 243 ) come fosse ammirnm la esecuzione dei cori allo Stadio per parie dC!gli alunni dC!IIC! scuole comunali di Roma. La lesta gentile lasc iò in llll1i un 1•i1·0 desiderio di una ripe1izionc. Il Com i1ato p01è oncnerc che il programma vocale, musicate. che rnnto successo ottenne allo Stadio. si ripe tesse la sera del 2! giugno, su! piazzale del Palazzo delle Feste a Piazza d' Armi. Erano oltre 1500 fanciulli eht cantarono l'ln110 al Cllmpidoglio - \a Marcia Ginnastica - L 'Inno a/1'/lalfa e L ' Inno di illomcli. Fu. anche questa, una se rata d'immcns:i animazione. ••• La sera del 17 giugno i Comitati dei quauro Padiglioni, marchigiano, abruzzese, umbro e sardo, si riunirono a banchetto sulla Nave Romana. Erano presemi quasi tutii i senatori e deputati delle qua11ro regioni, ·molti sindaci e consiglieri prol'ineiali delle undici pro1·incc, gli archite1ti e gl i anis1 i che diedero opera ai padiglioni, i ministri Tedesco e Credaro, il come scn. di San Mmino, i più cospicui personaggi. ••• La manina del 18 giugno la Regina ed i principini si recarono all'Esp0sizionc di Valle Giulia, al padiglione ungherese , con ogni cura 1•isi1ando i \'ari ambienti della riusc i1issima Mostra. Di I:\ passarono all'Esposizione Etnogrnllcn, fermandosi principalmente al gruppo cara11cris1ieo alpino della l'ffllC d'Aosta. Intorno al gran monumento. Non occorre dire che assiduo è, intorno all a mole sacconiana, il pellegrinaggio dei visirn1ori: numeros i, fra qucsti,glisrnd iosiC! gli illustriscienziatiiralianiestranieri che in questi giorni - sia pC!i Congressi, sia per ! 'aurattil•a delle ,\los1re - affollano Roma. Verso la metà di giugno, riprendendosi le eosmizioni, fu clel'ato un lungo steccato ai piedi della sottobase della s1atun equestre, e si incominciò l 'opera di sos1 ituzione del modello in gesso dell'" Altare della Patria" dello scultore Zanelli, con l'altro modello, pure in gesso, dC!IIO scultore Dazzi, già noto (V, dispensa z, a ), Questi lal'ori sono descinati, come spiegammo, ad un conlronco fra i due bassoriliel'i ancora in concorso. Il Re. che molto s' interessa a questi lavori, rece una lunga 1·isirn al Monumento la manina del 16 giugno. ricevuto dagli archi1e11i Piacentini e Manfredi. L'avvenire di Valle -Giulia. La folla dei · visi1a1ori in qucs10 Eden appare ogni giorno pii1 grande; ed ogni giorno sembra chi:ira la neccssi1à che un tal luogo mcra1•iglioso sia conserl'mo a gioia del p0polo di Roma. Ch ius:iJ'Espos izione - è 1·occgencralc - bisogncr:ì. subito por mano a terminare il bel pah1zzo di Ccl>~rc Bazzani e ordina11•i nelle s:ile la G:illcria d'Arte Mo• derna costrcna e ~offocata ora in via Na1.ionalc. Nè dol'rll esser dimemiearn l' idea del Bazzani medesimo, di meucrc tra In Galleria Borghese e il ,\lusco di Papa Giulio, la « Città dell 'Arte». L' ls1ituto di San Michele, la Scuola di Belle Arti e 1u11i gli altri isti tuii d'arie pura cd indust ria le potrebbero 1rol'are il loro luogo do\'e oggi sono i padiglioni. A qucs,o proposito, si conferma una buona no1i1.ia: il Padiglione l11 glcsc - costrutto, come si sa, in cc• mento armato - non sarà demol ito. Tra il Comune di Roma e il Governo inglese sono cors i pan i che assicurano alla Valle Giu lia il bello cdifìcio . li Comune regala l'arca . Il padiglione serl'irà, sembra, ad altre periodiche Mostre dell'arte brit annica. Gli araldi del Torneo in giro p e r l a città.. ,, Ogni Torneo, come si sa, do\'cva essere solennemente « banditou sulle piane e nelle vie della citt à. Il "Bando " del grandioso Torneo storico indeuo per Il celebrazione del CinquantC!nario a Roma, 1·ennc rano il 16 giugno, da un gruppo di corazdC!ri, a cavallo, che percorsero Roma pC!r un buon trauo, susci111ndo 01•unquc curiosità C! ammirazione. li gruppo - formato di due arald i : al secolo Agostino Fcrrar i e Alberto De Li!lo - era comandato da Alessandro Blasi, auualmeme tenente! di ea1•allC!ria , m:1 promosso per la cireostanu a «capitano di corazza" del 600. Seguiva Pa lla1•ici ni Cirillo, un autemico 1rombcniere del princi pe Tommaso, 1'es1i10 di color rame con irine in oro, cotlcno alla spagnuola. e cappello di lellro adorno di pennacchio in piume. Vcnil'ano in ultimo le ' quattro « corazze » : Alfredo Antonini. Alberto Correalc (sottotenente di cavalleria), Alfredo Amonelli (siudentc) e Silvio Luschi (ncgo1.iante). Dovunque il grupJ)O dei coranicri, proceduto sempre con un ordine e una eo111postczzn meral'iglioSJI, richiamò sul suo p~ssagg io l'anen1. ione del pubbl ico che in quell'ora di passeggio aflollal'a le grandi ar1erie di lfoma. E do1•unquc fu ammirata la elegantissima messa in is~cna: In fedele riproduzione dei costumi del 600. Splendida era !a 1cnut11 del capitano: armatura , tut1a mess.a a oro ; cappello nero trinato d'oro con ricchissimo pennl'eehio di penne bianche e azzurre; abi10 di 1•elluto azzu rro trinato d'oro, con collare alla spagnuola. mantello di \'Clluto uzurro. pure trinato d'oro. sulla spalla sinistra: sciarpa di seta a bandolicrn, spada e speroni d'oro . Gli araldi indossano una rie.:a casacca di \'Clluto azzurro recamc sul peuo e sulla schiena le 9rmi di Sa1·oia; berreuone ducale! di velluto azzurro con piuma bianca, Bastone del comando in pugno. Il gruppo mai;.niflco di corazzieri, giunto a Piai.za Termini di ga loppo, scese per 1•ia Quauro Fon1ane e ripassando per il Corso giunse a Piazza del Popolo. Senonchè - ahimè, dolente nota! - il be! Torneo. ~ià pronto pel giorno 18 - per un complesso di uuse - fu dol'u!o rim•iMc dcfìn i,i vamtme a seucrnbrc. Vero che « q11oddi//crtur .. ,», 41!'41!' Dilc ag i! amic i che la r iuis la ffl«f fe«I W!_ LE ESl'OSIZI ONI DI IWM/\ E DI TORI NO NEI. 111 11 è 1,, miglio re prcp<1 razlonc e gn id,, ttl uls il <1 IO~I dell e Mos tre ; e che I' itbbOnilmcn lo non cos li, che L 7,:-;01 W«f «f«f {i(fffl {i(fffl W«I 41'ff = ======-·:= Uuo dei lembi gi~rdin~li di \'alle Gi ulia; i l'~dig lioni dcli' ln,:hi lt c rm , dèlb Ru.« ia. c.-c. (Frl , s~.. :-.,fli-l"uti11}, {;,:,c11I,•, lkl1.1.1 1'11,-rwo,

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