Le Esposizioni di Roma e di Torino nel 1911 descritte ed illustrate (Sonzogno Editori)

U'. l'.SPOSIZIOMI DI 1-0117\ I'. Ili TOl, INO Ml'.L 1911 === ===:=191 - : La dominante nota d el l avor o italia n o. Di rnni questi prodoui, si \'edono qui i &3.ggi: e nelle ,·crrinc 1! documema10 il progresso dell'industria pcru1•iana. il cui =>"iluppo è dovuto soprmrnno all'aniv it;'l degli emigrami iialiani. Vi sono s1offe. per esempio, cruna fabbrica fondata a Santa Catalina. da un biellese, il quale la iniiiò con un unico telaio rud imentale, e venne Sl' iluppandola sino a renderla, com'è oggi, uno dei più ilnpomnti op ifìci del PerU, degno d'essere paragonmo a (iualcuno dei nostri. Euni1nlianoful' ingcgncrccos1rut1or-::dellaferrovi a. qui riprodotta . che allaccia Ticlio e i\\orococha, e che si svolie fino a 4807 me1ri sul lh-ello del mare . E italiani sono i principali commercianti di co1onc. di zucchero, di guano : e coloro che esercitano te industrie minerarie del piombo. dell"oro, dcll':1rgcn10. Può dirsi una ,\lostn del ia,·orodcgli Italiani al l'estero. Non \'i mancano i cimeli della preistoria peru\'iana: ima curiosissima Mostra di 1erreco11e , srranameme figurale in rosso e nero. Sono oggeni incasici : documenti della cil•il1:\ indigena peru\'iann, fiorita tra il 3000 e il 2000 a. C.; pro,•engono dagli scn1•i di Nasca. Ma ritorna la noia moderna cd italiana, domin:mte, in un bozzetto di monumento che è nelln sala: il monumento che il Perii ha dedicato al suo massimo s1udioso. un italiano: Amonio Raimondi, che illustrò. come nessun altro, il paese nelle sue opere di geografia e di scienze naurnli. Lo scolpì, nell'ano di scrutare un minerale aura,•erso la lente d 'ingrandimento, un al1ro irnli ano: Tancredi Pozzi. Commissario generale per il Perii è il signor Panizzoni. presidente del Comitato generale per l'Amcric~ btina. Passi11mo al pi:1110 superiore, d0\'C ci aspetta lo. Most r a del Cile. Essa è 1111~1. propriamente, la i\\ostrn della Colonia italiana del Cile. Essa raccoglie prodoul s1·aria1i, che Furono qui ordinari dal ca,•. Sanguinct1 i, delegato dal Comitato coloniale italiano di Santiago. I prodon i 1>ii1 impor1a111i esposti sono i minerali. pro1•cnienti dalle l!rancii miniere di Tarapaca e di An1ofagasta. ira cui primo il salnitro; poi i marmi. i prodotti delle industrie alimentari. delle industrie del cuoio. dei cappelli di pal!lia, delle acque minentli da ta\'ol:1, dell'arte rotografi.;:a. della scultura in marmo ed in legno : i S3ggi di ·,r-ere architeuonichc e di costruzioni dil'Cf'SC... Il Cile si può considerare dh·iso in ire wne: la prima. meridionale, ,,a dalla Terra del Fuoco alle isole Chiloe, cd è quasi esclusi\'amenrc rorestalc; la seconda 1•:1 dalle Chiloii alla pro1•inc ia di Coquiml>o, pre1•a lcmcme111e al!ricola. con un clima quasi uguale a quello della Sicilia, ed un suolo rertilissimo, produuivod'ogni ecrc:ilc: con l'agricoltura. Vi prospera l'industria dell'alle\'amemo del bestiame: ed è in ques1n 1.ona che si sono fondate le pii1 imporrnn1i, noridissime colonie italiane: p~incipali quelle della Nuo1•a Italia e della Nuo,·a Etruria. A nord. poi. di Coquimbo. si slcndc il gran deserto di Anracarna. che ròrma la terza zona. minerari:!. : ricchissima di salnitro. Ma c'è in quesrn Sezione una galleria che offre ~?"O:.ialissimo interesse agli intraprendenti produnori e commercianti italiani: una ordinatissima Mos tra delle irnportazioni it a liane nell'Amer ica merid ionale e cemrale. Essa Indica non solo quali prodoui nostrani gi:\ si importm10 in quei paesi, ma anche quali 1•i possono tro- ,·are largo mercmo e 1•asto consumo. Questa /\\osrra, del resto. prelude alla cre:1.z ione di un apposito istimto. il " Palano delle Industrie per J'Espor1azione " a Geno1·a, promosso dallo stesso ca\'a• lier Bi7,2oz1.ero. commissario del Cile. Chi non ne intuisce la grandiosa portata? I! un nuo1•0 immenso mercato che può aprirsi alle industrie i1aliane e suscimrne un nu0\'0 poderoso rifiori - mento! Ma ecco, nel padiglioncino terminate a destra. l a M ostra del Venezuel a . Predomi nano qui i frutti del cacao, gli 1.11cchcri. i cotoo i. le roglie del tabacco e sigar i e sigarette, saggi di grani, di lrumcn1i: poi, ol i, fibre tessili, cuoi. cera. p"cnnc ... li Venewcla abl>Onda di risorse naturali. L'Orenoco. con le slfe molte centinaia di affluemi, di cui molti na\'igabili. offre mezzi di comunicaz ione facili ed economici. Le ,·asie pianure, tutto l'anno 1·crdcggian1i, offrono pinl!Ue alimemo per bestiame. e sono un terreno di non aspra e mollo redditizia colth•azionc. Le montagne, per 1•asm estensione boschil'a, pron•edono ogni \'arie1à di legnami. Il clima è miie: la temperatura non l'aria se non tra un minimo di l8.0 e un massimo di 30.". .. llpaesesipuòdil'idcrein1rezone:dell>osco,della ~~~~or~:i:ot~e:i! 1 ;: fr;i~~·:1ti~~~ ~ci:\'.~~:: \u~h./;~, c~~~c~~~~ mcnso \'Dntaggio, poichè \·asti territori oggi sono nncora pochissimo abitat i. e per nulla srruna ti. B3Sti dire che la media della popolazione del Venewela non raggiunge i due abi13111 i per chilometro quadrato. e che, su 15..52741 chilometri qu11dra1i di super - fic ie, non ne sono eol1i,·31i che 349481. Il cafiè è un prodono enorme di questo paese. Si calcola che 1·e ne esist:mo piit di 250 milioni di piante: 1·esporra1.ione del prodotto Sllle 3d 1111 milione di s.1cchi al1'3nno: solo a Nuo1•a York (;20 mila s3cchi. t·no ,ki l' ;;, piuore...: hi sco rci l""""" "'ici : d i fia nco a lln ~bocoo <Id l'ont c ~l o11,11ncn1 alt- . il 1>.~d ii:lionc ,lcll:. • \ ' il i,: ,!,· l' ,,ri, • (1' 1•1.•Ar.fnJ •. Le a ltre Repubbliche. Ecco poi 13 saleua della Repubblica Dominicana, che ripete qui la Mostra di tabacchi. di zuccheri, di c11cao, di caffè, con cui gi:\ concorse fel icemente alle Esposizioni di Milano del 1906 e di Bruxelles dclranno scorso. Poi. le vetrine di prodotti agricoli e industriali di\'ersi, esposti dalle Repubbliche dell 'Equa1ore, della Colombia, di Snn Salvador, di Cuba, di Costarica, del Panama e del i\\essico. Uscendo dal grandi o,;o padiglione sud-ame ricano. si riporta una persiscente impressione. quasi di somma sintesi, floremi propaggini latine, germogli \'igorosi del buonccppoi1alico... Alla .. Ville de Paris"-. « Le Ìo}'IIU de l'Exposir ion dc Turin. c·cst assuréme111 le pavil!on de la Ville de Paris " - ha scri110 entusia• sticamenrc Emite Hinzcl in al Peti/ /011rnol. Enonatorro. En1rimno nel piccolo. ma elegantissimo padiglione. La Ville Lumiim.1 h3 ,·olmo farsi conoscere a noi sono un duplice aspetto : ciò che era. e ciò che è: la Parigi dei Luigi di Francia, con tutte le mollezze eleganti di que i lontani giorni - e la Parigi moderna. Edccco1una1111ascricdisalededicateaicarivccchi ricchissimi mobili del 700, ee<.:0 - prescn1a1a dalla signora L. E. Rigaud - una imeressamissima collezione di ,·entagli dipimi, da far sognare e sospirare tutte le \'isitatriei ; ecco un be l monumento di l.uigi XIV, dal Girardon, di acciaio fuso paglie11a10 d'oro; ecco un mal!nifìco quadro dell:i Vigée-Lebrun. rnpprescmantc Snffo: eccomm1. una s1•ari a1a raccolta di miniature . di stampe e di buone pit111re. Infine. gloria d'arte antica e moderna: i ricchi Sèvrcs e i meral'igliosi Gobcli ns. Parigi moderna si -presenta a noi in ben più rone mtcgginmenm. L'occhio qu i è meno Gccare1.zmo. ma la mt'nte è costrena a meditare . Tutti i problemi - :issistcnzaai \'Cechi.azione pre1•en1h•a contro le ma!:tttic. contro la delinquenza. questioni diedili1.ia, ecc. - sonoqui presentat i, non solo con libri, che nessuno h11 il cempo di leggere, ma con dei buoni grafici. semplic i. e1• ident i. e falli spesso con 1•era geniali1i1 d'ar1e ... I fasti dell"industria belga. li padiglione. Fas1 i d'industriae - bensi potrebbeaggiungere - d'ar1e: poichè, come gi,\ nell 'Esposizione di i\\ilano 1900, il picco lo e robusto regno brab:intino si presenta a quesrn gara mondiale non so!o con poderosa imponema industriate. ma anche con clegan1.acsignorili1à. con art istica accur:uc1.1.a, da non icmcre il confronto con gli Stati maggiori. 11 bel padiglione delle l'ui ammirate archhenure abbiamo riprodotto ( V. dispense Il e 22) qu:ilche saggio. la parte di quel magnifico scenario di fas1igiosi palazzi che si accampa per lunga linea panol'3mica sulla destra de! Po, fra Ponte Umberto e il Ponte Monumcmale. Sorge preciSllmcnte tra il p.1laao della Franci3 e quello del Brasile. È costituito da due gallerie principali. pa• ral!cle al corso del fiume, e da parecchie secondarie. che si protendono. perpendicolarmente alle prime, nella pane posteriore dell'edificio, \'Crso la collina. La facciata prospetta . natun1lmeme . sul l'o: un al'ancorpo. a triplice ordine di finestroni, sormontato al primo piano da nicchie e da statue, corona to in a11oda un frontone barocco e da piccoli obelischi terminali: ai lati. lungo tuna la facciata. al primo piano, un portico scstcnuto da colonne abbinare. Gl'interni. , Gli ornati. Nell'interno. gallerie a pare1i di 1in1a chiara. con sobri rregi in giallo e l'erde: soffino a capriarn nordica, sostenuto d!l mensole. con un grande stemma recante il Leone di Brabante e il mono, in fiammingo: " L ·unionc Fa la for;: a ». li salone d'onore - quello centrale - del padiglione h:i grandiflncsrroni inaho. pro1ett i d:i1endcchcaucmmno la luce, e la colorano 1ic1•cmellle in giallo. Dalle pareti laterali si frontegg iano due grandiosi pannelli decorati\'i. dipinti dal Momald: due dcli7.iosi pac• saj!giconsccneegruppida idillio - boschi. laghetti. figu re. imaginati e color i1i con squisito gusto di decorazione moderna. Ques1i due pannelli sono dcs1i1rnti al P3lauo delle Belle Arti di Bruxelles. 11 mobilio del salone è per la maggior parte in is1ile Llligi XVI. 11ute111ico: gentilmente imprestato alla Mo-

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