LE l'..SPO.SIZIOMI Ili I,rnI1.1 I'. Ili TOl"/INO Nl'. I. 191 1 11 nuovo i,: rall Jl-Onlc Vi ft ori" Em,111 ude sul Te,·c rc, fra l :1 mole Adrinna ~ il VMicano , := I GRANDIOSI FASTI EDILIZI DELLA TERZA ROMA Un altro gran ponl e sul Te\lere. Come l 'ediliz ia moderna in Roma rivaleggi degnamente - dcgrwmemc erede delle classiche tradìiioni dell'Urbe - conquellache,vittoriosadeisecoll.lorrnalos1upore dellegenti,attestanoancheiduenuovipontichecavalcano il Tevere. Già dicemmo del ponte Flaminio (11. fosdco/o prccede11le). la cui costru1.ione audace ha del prodigio 1ecnico. Ecco ·ora il nuo,·o ponte monumentale cui /u dato H nome di Vinorio Emanuele, la cui grandiosità ed il pres1igionrchi1c11oniconon invanosi volleroemuli del 1• icino e famoso pome Elio - il più bello e celebrato di R~ma - detto comunemente ponte di Castel Sant'Angclo. li nuovo ponte, con tre gigantesche:: arcate, congiunge le rive del Tevere fra la mole Adriana e i! Vnticano. Esso assurge ad importanza e fastigio di vero edificio ntonumenrnle . Alle due iestate sorgo:10, alate e snelle, dominatrici èall"a!to de i rispettivi eleganti pilastri, quauro Vittorie bronzee. opere squisite di quauro geniali artìs1i: il Pafazzi, il Casadio. il Piffereui, il Cataldi. Nel mezzo dei parapcui, sull"assc:: dei piloni central i del ponte. si frorneggiano del pari quattro itnippi simbolici. anch'essi in bronzo. I temi assegnati ed imposti, ne! concorso. erano: /I trio11fo po/i/iço - Il va/or 111i/i/11rc - li padre della Patria - Fede/lii allu Statuto. - Temi non facili. come si compre;ide, ad una eloquente rappresentazione srntuaria. Il primo gruppo - del Niccolini - è simbolegi::imo in un'Italia. fij!urn serenamente augusrn. che si appoJ!,- (;ruppo Il l'"dn della 1"<1t1i<>. gia sullo scudo e impugna lo scettro. corteggiata dai geni della Guerra . della Rivoluzione . del Lavoro. Il se<:{•ndo gruppo , di fon~ e complessn concezione ·- opera del Grisel!i - hacar9ttcrcgravce solenne: rappresenta Marte pronigatorc dei nemici. protcggitore degli oppressi. Il terzo. opi.:rn dei Reduni. ir.spirato ad un fine con- ~~:1t;iosi;~~~\~P;fti~cu~e~1~:~~~ii1i:~ll~i:ii1~da~o,~~1;- n~//!~:i turmo del 1870 afl!issc la redema me1ropo!i. Anche qui ironeggia una figura regale: l'l1:ilia nuova che, amorosa edenergica.pro!egge i fìgl i colpitidallasl'entura. 1\listica.ardita - menocompre11sibi!e,lorse - laconcezio11e, ma da maes1ro la Jauura tecnica, ne! quano gruppo, "Fedcl!à allo Statu!On, dello scul!ore Romagnoli: un'allegorica fìgura di donna ;irotcn;le la fiaccola. edallatoadcssa.un'mleticafigurad'eroeprotendeuna mano in at10 qtrnsi di giuramento e di minaccia insieme, mentre con l'altra protegge un fanciullo, Pessimismi eccessivi ed ingiusti. La vasta e complessa intrapresa che s i prepara a Roma pel 1911 non ha sempre al'U!O. in genere, ciò che suol dirsi una bomw presse . L'opera del Comitato romano finora . troppo spesso, anzichè assis1ita ed incorag• giata dalla benevolenza. è stata circonfusa di diffiden7.e , ed anche di non celme e non frenate ostilità. Si deve ammet1ere che tali anel!.giamcmi - inspirati scm.a dubbio a lodel'o]c preoccupazione ed a patriouico zelo, cioè dal timore che il successo potesse non riuscir pari alla lcginima e doverosa aspcuar.ionc non solo dei romani, ma d'ogni buon italiano - apparil'ano non ingiusiifìcmi, pe r la impressionante lentezza dell"andamcmo generale . Senonchè. bisol!,na ora tener co~ to che il oiìt - immensamente il più - della J!.randiosa ir11raprcsa, 1·era fatica d "Erco l-.: , consisteva in ciò eh(: potreb~c:: dirsi la preparazione delta materia prima il campo delle future Mostre . Anzimno. per l'essenza stessa r.:oltepl i-:e de l pragramma - Art e, Storia. Archeologia, Etnografia ,1azìonalc - impossibile il raggruppamento; dil•erse e sparse lesedirispeu ivc . E tuue q11m11e. o da restaurarsi con enormi demolizioni e rifHcimen1i, o costituende ex 110110 . A Roma. non - come a Milano - quasi bell "c pronte estensioni piuoresche ed amene come il Parço. vaste e già in buon assetto pal'imemale, come la vecchia Piana d'Arm i ; non - come a Torino - già aspettan1e sede e decoì-azione. una edenica zona (il Valentino}, una luminosa ril'iera cavalcata da ponti. una Stupenda corn ice di colline. A Roma. tuuo da fare, o dn rirare: mezzo milione di mc1ri cubi di sterro, immane lal'oro di spianamento e di sistemazioni stradali cdi fognature , cdi passagj!,isul Tevere, per la Mostra di Piazza d'Armi: altrettanto. in proporzione, a Vigna Canoni. per la Mostra internazionale d i Belle Arti; e demolizioni ciclopiche alle Terme di Diocler.iano. Solamente compiuto questo sforzo colossale si pote\"a por mano alle costruzioni; !e quali ora ~ è gi_ustizia riconos~erlo - crescono e si completano a vista d'occh io, come attestano le fotOl!,rafì e di cui alcune riproduci11mo in questo fascicolo . ed altre daremo nel prossimo. La città delle Regioni italiche già si aderg" con le cento moli biancheggianti fra i ripari murari : in quasi tutte si auende ora agli ornati ed alle sistemazioni interne. Ed intanto le diverse Commissioni - cui so:10 preposti uomini quali Ferdinando i\\artini. A. Loria. Guido Baccelli, l'ing. Bemi,·egna. il sen . Dc Mart ino. Ettore Fcrrari. il prof. Lanciani, Bonaldo Stringhcr. il sen. Sall'arezza, l'on. Lanza di Scalea . il colonnello Borgani - stanno pr0\"vedendoagliord inament i delle Mostre . Un:\ dcli<: qu:lUro Vilt<.>,ie (scuhorc c~i:ddi) . Nessuno può disconoscere che le squadre dei la1·or~• 1ori, sotto la direzione operosissima dei::li archite tti - Pagnani, Piacentini. Guazzaroni - e di tutta una schiera di l'alenti collahora1ori. hanno fano in pochi mesi 1,er i miracoli di alacrità. Del resto, non s iamo noi sempre - benedetta geme latina -- i. .. taumaturgh i dcll'uhim'orn? Non v'è pii! rai::ione a scet1icism i il sole di maggio illuminerà gioiosamente l'Esposizione pronta ed aperta. Occorre ancora uno sforzo, un impeto: si farà! ( ; rn1>1Jò /_,, Frddtà ,.110 Statuto.
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