Li: i5 P0$1ZIONI DI 1-0nl-\ I: Ili TOl"/INO ~11:L I ') I I LA SOLENNE INAUGURAZIONE DEL GRANDE MONUMENTO IN ROMA = {Nel primof]nildro: il> alte~/1 dei Reali: lo sd,icrnmcnw ddlè truppce<lci oortd. - Nel •~-..:011<10 quildro: arri,·ano i Reali. - Nel 1crw,1mu!ro: rade il ,·e lario). = it cort eo dei Sindaci . k t1mo. -1 ,:Ì"l"" · Fin dalle 7 in Campidoglio la radunata dei sindaci - un \'ero esereitn r1; "ele1ti rni gli eleui " dei Comuni imlici - è pressochè al eomple10. quemil:1. Strana cd imponeme legione d'uomini ehe sembrano, nella infiniia ,·:irietà dei lipi e delle p:1r,enze, rappresem:1re non solo i Mun icipi. m:1 ogni ceto, ogni età. ogni mcntali!à di cin:1dini itali3ni, con1•enur i all°onrnggio votivo: uomini d:1l1'aspcuo signorile . d:1I port:1memo dominatore; uomini di cui !':1bi10 di loggia modesta rivela le semplic i abitudini ed il semplice costume del luogo natio; figure esubeunti di campagnuolo agiato. profili di timide 1es1e canu1e. Ma ami parifica in dignit~ rapprescm:uiva il simbolo com une : la sciarpa 1ricolore. C'è anche, applaudicissimo dalla lolla. un sindaco prete: don Giovanni P:1olucci, sindaco di Sicoli (Aquila). Alle 7.30 il corteo è ordinato nel predisposto ord ine di coor1 i e si meue in mArcia rr:1 le fìne ali di popolo. Precedono 1111 pl otone di guard ie municipali a cavallo. 1111 plotone di 1•ig!li. il concerto comun:ile, i trombettieri e i ,·alleni del C11mpidoglio. Fianche1-:&i ati d:1i 1•igili port :1mi i gonfaloni dei rion i, seguono il Consiglio Comunal e e il Consij!_!io Provinciale di Roma : i j!_On fn loni di Roma, Vene1,ia, Vicen1.a, Pie,·e di Cadore, Osoppo e Brescia, perchè decorati di medaglia d'oro . Poi : i sindaci dì noma. Firenze e Torino. indi q1dli di ttHt i gli :11tri Comuni del Regno e i presidemi delle Deputazioni pro,•inci:11i. per ordine alfabetico delle Pro1·incie eui app:1r1engono. Un al1ro plotone di guardie municipali chiude il coneo. che dal Campidoglio scende in Pi azza Araeoeli , e, per ,•ia Aracocli e ,•la San Marco. in Piazu Venezi:1 , i nn a nzi a l M o nurne nto. La l'Utissirna pi:1uaforma nel cemro di Pi azza Venetia è occupata dagl i alunni delle .:lassi elemen1ari V e VI - ci rca 3500 - dai ric rea1ori, dagli alunni di San Michele e dell'Ospizio di Santa Maria degli Angel i. La piazza è circondata dalle truppe di 1erra e di m:1re. Sotto la torre della Bi sc ia - quella ricos1rui1a addosso a! palazzo Vene2ia - si sono costruite delle tribune, capaci di ottocento invi uui. E sono gremite di 1uua una gioconda flora di toelette femminili. Sul port ico del Monumento vi sono 1reccmo post i : duecento - posti a sedere - des1inat i alle signore. e CCIII() in piedi. La folla è un ocuno, che dilaga pel Corso L:mberto e per tune le vie e pi azze adiacemi. e nel "icino Foro Traiano. Gremiti perfino i reni. Sul pia n o d e lla g r a n rnole. I sindaci s:ali:ono la grad in:ita e si dispongono, stipati. die1ro la coloss.11e s1:1ru3 equestre. Ai la1i, fiammeggia la sell'a stupenda delle bandiere dell'eserci10 e di quelle dei Reduci e Veteran i. Poco dopo giunb'Ono, fm lo squillar delle trombe e le acclamazioni della lolla, i Reali, col brillan1e ed imponen1e corteggio. La ce rimonia inaugurale si S\'Olge sulla p iattaforrna innanzi alla statua broniea del primo Re d'Italia. A s ini stra presenziano : il Re e la Regina. la reg in:1 Margherita e In duche,i.sa di Genova; i duchi d'Aosta, di Tor ino e di Genova; i principini. sal uuui d:illc acciamazioni comrnol'emi della foll:1 : il corpo diplomatico_. le coll are,i.se dell'Annm11.iam. ;\Ila des1ra: le rappresen1an1,e della Camera e del Senato e gli al1i dignit ari. Il cielo, fino a poco prima cupo e piOl'igginoso, si ,,:i rasserenando come per incan10: si affacci:t il sole. Tuona il cannone. Dalla \'as1a piana risponde un enorme el:1ngore di trombe: cemo musiche imuonano gli inni della patria. Cade il \'Clario : la srnrna colossale del primo Re d' lrnlia. nella smagli:tnre ri,·eslitura :iurea, fulgoreggia, baei:11:1 d:tl sole. Romb:1, immenu, atomo e lontano. 1·onda dell'applauso e del!eacclarna1.ioni. Innanzi ai Sol'ran i parla, a l'OCC alta, vibrame. il capo del GO\'crno, on. Giolitti. Il discorso tre1·e. limpido - applaudi ti ss imo - ri:1ssume l'epopea di eroismi che :1ddusse al trionfo celebrato nclJ'odicrna apo1eosi. li Re stringe la mano al!'on. Giol in i. Poi, seguito ~:~:::~.ustre corteggio, ra il giro rimale del Monula folla aceoinpaj!_na con cominue 01•nioni il ri - 1orno dei Reali al Quirinale. La grandiosa ce rimonia, che pure ha :1i;glomera10 infiniti e stermi11:iti cortei cd un'imrnen s.1 mo!tirndine di popolo. si è compiurn nel mass imo ordine, non curbma da l minimo incide111e. Il banchetto a l Palatino. Alla gran festa dell'inaugurazione non po1e,•a mancare il suiq;ello della radun:ita COnl'il•iale: nè, del resm. il Campidoglio potC\'a pre1ermcnerc !e ospirnli accoglienze :t i magistrati civici con1·enu1i :11 fraterno im·ito. A meuodl, infatti. il Municipio di Rorn:1 offril·a una « me renda", secondo il Tradizionale costume romano, ai cinquemila sindac i, fra gli augusti ruderi dell'am ica glori:1 imperiale: al Palatino. I conl' ilati erano, opportunamente. dìl'isi in reparti di mense, per pro1•incie. Al festoso convegno imer\'ennero anche i mini- .. stri Tedesco e Credaro.e isonoscgretari Di Scale:1. Vic ini , Banaglleri e P:1\'ia. sedendosi anch'essi sotto gli archi dell'antico Stadio con la scatola della colazione sulle ginocchia... La tradizione omerica, la tr1tditionc biblica. narrano di siffatt i simposi pacri:ircali : festose radunate di guerrieri celebrant i nel 1ripudio la consegui1a .\'iTtoria e 13 dovizia delle prede. Nel co1wi10 al Palati no. non guerrieri spavaldi. non festa di prede: mli il simposio di civili r1:igistrati, il convegno de i redemi Comuni nella redenta Roma. Una ce lebrazione pia: 1':ipoteosi pacifìca del sac ro diri tto delle N:11- ion i. La commemorazione solenne in Campidoglio Nel pomeriggio, nell'nuln dei s<: natori. in Campidoglio, il si ndnco N:11han commemorava Viuor io Emanuele li. Erano presemi il duca e la duchessa di Genova. il principe di Udine, il duca e l:1 duchcss.1 d'Aosta . il conte di Torino, il principe di Scalca . quasi ~~~:1i~~ioa~iR~m!, nt~l~1~~s~f:!itfo;s~~f1~~si~~: inl'itati. L·oratore 1raneggiò largamente l:1 ,•im di Vinorio Emanuele li , specialmemc nei suoi rapporti con la tonapcrl'indipendenzairnliana,neisuoirapporti con b S.1nta Sede. fino al giorno in cui Roma fu r roclamata capitale d' Italia , ricordando infine che nulla meglio lo caratterizza del 11010 documc1110 serino d:11lo s1esso Re in oceasione del censirnemo del 1850, qu:1ndo Viuor io Em:muele si qualificò " Re ga!:intuomo " · li discorso del sindaco fu imerrouo frequentemc,11e da appl:iusi. Alla chius:i, urna la sala si al1.ò in piedi e fece un'acclamazione entusiastica s.1 grido: Vi1·a l'Italia! Viva Roma! Viva Na1han ! )li bno. Si:>h. Grnfico Mn1:1 rclli, ,·ia l' :issa,dl :1 . Geremc: Bou,· Pfrtr o.
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