Le Esposizioni di Roma e di Torino nel 1911 descritte ed illustrate (Sonzogno Editori)

A $Ì n i>tm: il ,·illa~gio ;: iculo. - ,\ ,lc~tr ,i un rom,i nti ~o <t ngolo dc! gruppo ,·c,wrn (Fof • ,lrgw •J. !;no tlci piltorcoch i lembi tl cl!' Esposi,. ionc Ernog r,i fi ca . - !I Gru1>po del l. a,io : il p<tla».o di Viterbo, le ca 1,annc tlc i peco rai romani (Fql . • A r $ 11J ,) . In Pinla d'Armi, appena oltrepassati l'Arco trionfale e il Foro delle Regioni. 1•olgendo a destra verso il Palazzo dei Costumi, si sentono già tielle 1•oci chiassose che invitano a qualche cosa. giungono suoni di musiche mescolme a esclamazioni e a risa È Napoli che chiama: è un angolo di Santa Lucia riprotlono con precisione; è un a,nmasso di case alle, fc ra1edare11angolidipiccolefìnes1re;ognifìncsirnha il suo terrano angusto. ·con una rin~hierina di ferro, dictrolaqualcsiaffollanodcil'asidigeranifioriti. Le imposte a vc1ri sono cstcrnamcme ripnrnt~ dalle stuoie. quelle srnoie di 1·imini lcga1i orizzomalmente in lunghissime filze, sull e quali dei grossolm1i artisti hanno dipin10 figure umane con dei colori cosi l'il·i che neppure il sole meridionale li attenua. I muri appaiono 1·ecchi. più che vecchi sudici, rigati da scolature di pili colori: sugli intonachi discende cosi unapatinancrastraegial!ognola. In basso s'aprono le botteghe ; in que i bugigauoli si addensa questo spicchio di vita napoletana. allegra. piena di cami appassionati. di os1emma cerimoniosir,\. C 'è la gelateria dOl'C si sorbiscono. sollo la tenda. in una specie di giardino. lo spumone e la cassata: c "è una c;intina . la C.rnlilla della fortuna, con una insegna a muro do1•e è dipinto un Pulciuella. seduto su una mena boue, che bCl'C /Ili pire/lo di 1·i110. Fuori della porta della cantina. un bancone tu1to ingombro di legami e di piatti; su un trespolo bolle scoperchiala una caldaia; in una casseruola ristagna la salsa di pomidoro, e il ,,cnditore di maccheroni at1cndc il cliente: - I 1•11/immo mcnà. sig,wri _: Nella pineria si preparano le piue dinanzi ag li occhi dcipass.1111i. La boucga è ingombra di 1avoli e al1ri tavoli sono stati messi nei vicoli l"icini; la rolla si rinnOl"a. mangia, gusta c paga; passa così da negozio in negozio. Accmlto al pinaiuolo c'è il banco del /rall/<1/ocwro che grida senza riposo: - Cinque 1111 so/du ; csse11:c 'e frngol e. esscuw ·e fragole! lnun altrobancosilcggelascriua: l-"or/1111a assistimi fllvidfo crcpa i;lasorbcneria:halaportadccora1aafestonietrn!ci di sempre l'Crdi ai quali sono sr;iti legati mazzi di arance. Non nwnca il caraucrisrico 1ca1ro e· l'upc : la baracca del bura11inaio; e il cantastorie. che na1ra le al'- l"enrnre di Rinaldo e di Orlando... In questo rione di Napoli la Folla accorre. la sera. :mratta anche dai canti dolcissimi e appassionati che si accompagnano all"aceordo di mandolini, chi1arrc e l'ÌO· lini. Quei canti e qucsrn musica danno la scnsnione incan1evolc di tTOl'arci sul Golfo; quale ingenuo e dolce palpito in quelle melodie, tulle luce e fremiti d"amore! .. .

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