Le Esposizioni di Roma e di Torino nel 1911 descritte ed illustrate (Sonzogno Editori)

LI: l:SPOSIZIOMI DI ROI'11\ E DI TORINO Nl:L 1911 H ATTRAVERSO IL RECINTO DI PIAZZA D'ARMI n I fascini notturni d'Italopoli. La radunata di archi teuonichc moli e di fastosi incam i nel recinto di Piazza d'Armi fu proclam:ua - SOi to il sole prima1•crile - incomparabile. Non rcsrnno parole per di rne il fasc ino supremo. la bellezza imprcssioname, nella noue lunare. Questa s1ran:1 ein:I appare pi(a completn, nella pienc1.za dei suoi incanti, an·o!ta nelle ombre e accarenma dalle 111iriadi di tenui luci della none. Ciò ha sentito la foll a che vi si riversa, adesso, cnrnsias1a. dacchè s i sono inaui:urate le aperture senli. f. tuno un ramas1ico. indescrh-ibile paesaggio d'ombrc e di luci grandiose, di moli che appa iono quasi formidabili, angoli a lembi strnni, dn sogno. Nè v i mancano le sfarzose luminarie: al Foro delle licgioni. alla Nave Romana. :i l piazzale dei villini, :ii chioschi. e anche nei viouoli dei \•illaggi piuoreschi : oh deli1. ioso. sono il candore della luna. quello di Venezin ! Memorabile serata ru quella del 3 gi ugno. col corteo luminoso. con la lolla enorme, lhutu:inte, rurnorosa pei vial i. memre nndavano rrngorose per gli echi le noie delle musiche alternnmisi :t i Foro delle Regioni. E orn mai l:1 serie delle serate festose con1 inua. Nel "Lembo di Venezia"". I m e ravigliosi i nterni. Abbiamo più volte descriuo ed illus1ra10 la grandiosicà arti s1ica ed es1e1ica del padiglione del Veneto, la l.oggiu di Cu,idia. insigne monumemo, dovu10 al Samrnicheli, del!'orieme 1·ene1.i:ino; le pittoresche e poe tiche rii,roduzioni lagunari; l':impio portico. sul quale si ele1·a una torre imi1mue quella dell'Orologio di San ,\\arco (V. dispcrt su 20') con l'aureo leone alato , col c:1rnt1c• ris1ico orolog io dal Sole e dallo Zodiaco aureo, e col bronzeo lascigio della campana su cui " i Mori » banono te ore. 1'\n il rnonumemo che il Veneto offre alla Esposizione di l~oma non è so lt:mto l'edificio; esso è costiluito nnche dnlle sale de lle provincie venete, dalle lo ro decornz ioni e :1.r redame 1110. La Sala delle Arti riproduce un ricco s.110110 del mcra- \·i.:lioso Settecento veneziano con 53ggi delle opere ar1istiche che diedero il carnnere a quell'epoca di lusso ediraflinatezza. Vi è nnche una Salu della Na11e ed è Ira le più belle in ques10 cosi vario e ricco ambiente di me ra\•igl ie di s1oria, d'arte, di grandezze che hnnno 111110 il lascino di un:1ve1us1:iesuperbaepopeaorientale. Ne! mezzo, è riprodouo un grande modello del 811ci11toro, la ricch issima nave su cui imbarca1·:t il doge per andare ogni anno, luori del porto del Lido, a rinnovare col m:ire le mistiche nozze, geuando nei 11un i l'anello d'oro. Questo padente lal'oro di ricostruzione è stato esegu ito dal signor Eraclio Busato, e~ so11uflici:1le della R. Mar inn. lmorno a!ln glorios.1 nnve sono stati collocati alt ri modell i ,•ari di armi, di b:indiere, di colubrine, di cimel i e ricord i delle 1erre dominare, quando l' Impero della Sereni ssima forma\•aun immensopon1echesisten• deva da Venezia a Cos1antinopQli. La Nave Romana all' E1posizionc di l'iaua d',\rini (Fo/, Sra:,o/li.Vuci,,J. La sala Padovana. La sa la p:ido\•ana del Padiglione Vene10 alla Mostra Etnografica riproduce una ustanza da studio» trecentesca, la quale \'UOIC ricordare l'apogeo della grandezza patal' ina, allorchè souo il principato di Ubertino, di Jacopo Secondo, le arti ebbero 1.1 fioritura migli ore - auspice messer Francesco Petrarca. Ad una minia1ura tedesca del XV secolo, co11scrva1a nella biblioteca di Da rmstad1 - tratta da un dipimo a fresco oggi de1eriora1 issimo, auribui to al Guariemo, esisterue nella sala dei Giganti in Pado\·a e rievocante il pocm nella imimirà seren:i del suo studio - si e maggiormenrc 1menuto il prof. cav. Andrea Moschen i, ideatore della sala. La decora1. ione pinoric.1 della sunua è stata inspirnrn da quella, mera,•iglios..1, della c:ippella Scrovegni, ricordo dcli 'immortale gen io di Giono. ,\ l1ri particolari dell3 decorazione fu rono crani dalfa rappresentaz ione delle Arti liberal i che Giuseppe dei Menabuoi frescò in Padova nelln prez iosa cappella Col1ellieri , agli Eremitani, Elemento curioso, che comp!e1a la stanza, è la riprodu1. ione de! bellissimo camino dell'epoca, insigne ornn• ment o di una stanzn del castello di ,\\onselice . Cooperarono alla decorazione di ques1a sala il do11or Bruno Puozzo . che nssò i primi bozzetti. il prof. Cherubini che imitò gli affresch i pat:tl'ini, il signor Innocente Lando che dipinse la copia del camino, il signor Giuseppe Paspajuola che allesti le opere di intaglio e di ebanisteria. il signor Gio1•:1nni Tedeschi che compi quelle di falegname: le rilegature dei libr i sono esposte dn Vi11orio De Toldo di Venezia. La sala Trevigiana. Una delle pii1 belle sale del Padiglione Veneto - cosi bello, cosi ricco , cosi aflascinm11e . 1uno q11nn10! -- i; scnz.1 dubbio la sa la Trevigiana. 1110 ~~~- Agura un aulico amb ien1e. una " Corte d'Alo scorcio del secolo Xlii è l'epoca pii! splendidn e piìi sign ificati\'a della « ioyeuse Marche du Cour10is Trevisan ... Il 11010 1•erse110 dell' u Ent rée dc Spngne », bene esprime il caranere di quei- 1empi, ca,·a lleresehi e giocond i, quando - sono la reggenza di Gherardo il Magnifi oo da Camino - Hori1·ano le industrie e !e arti e a\'e,,n cu lto la donna, ed ogni cosn bella cmagi:io di gemile impresa; qu:111do, nella prosper i,11 matura del libero Comune, cul miM1'a quel movimeruo :irtisii co ed intellettuale che, originmo d'ol tre Alpe, a1·ea sin dal secolo precedente recaro nella Marca, coi 1ro1·a1ori, i be i modi di Provenza. coi camori di ges1a !e epiche ideal i1 :\. Ricco ed austero il Palano del Popolo, ricca e ras1c.sa la loggi:i dei Nobili; le signor ili dimore dei Ca• mino, dei Collalto, di altre famiglie principesche, eran superbe di sale decorate di giocondi affreschi da i vh-idi colori. di s1anze graz iosamen1e ornate, che risuona,·nno di lieticantiedisuoninelleallegrcadunanzedigio- "ani uniti a celebrare il magg io e a disse r1ar d'amore. I. a sn la Trevigi:111:1 è decorarn ad affreschi. Il sofll110, a c:1sse1 1oni , è sos1enu10 da mensole riproduceru i esanamenre nella sagoma e negli ornati quelle della loggin dei Caval ieri : Ira le mensole sono dipin1i gli s1emnii della Cinà e dei Nobili. So110 i! sofll uo cor re 1':impio fregio, pur esso inspiral o alla grande decorazione della loggia. La flgura~ ionc i: trnll a da l " Roman dc Troye » (p ro1•a dell'influsso della le11era111ra francese), e rappresema l'imbarco e lo sbarco dei Greci. la sfllara dei Rei. l'assalto al C:istello, hl ba11:1glia di cavalli e di fanti . Souo, lrarnme1.za1i ad una semplice decorazione :i lasce cara11crist iche de l rempo. sonoscene s1:1ccmc: scene d':1rnore 1o! teda quelle rreginnti la loggia, un paggio con la mandola, un castello d'amore, a ricordo della celebre resta tre,,igiana. una veduca stilizzPta di Tre\'iSO coit Snn Gherardo. Il freg io di base è 10110 da un consimile che era netln distruua chiesa di Santa Margher ita. ll grande les1onedie1ro il 1rono, riproduceun:itappezzeria del castello Collal10, do1·e si trovano gli imeressanti affreschi dcli'« Entrée de Spagne», La grande bifora è imonata a guerrieri recanti gli s1emrni di Treviso. Il pavimemo reca un grande rregio a bestiari, di tipo trevigiano della loggia e del palnuo, e a s1emmi. Un ampio trono, una 1.1,•ohl massicci.1, sedie e sgabelli decoraci, con fregi tolti da San Gio\·anni del B:11tesimo, due cande lieri in ferro battuto, ceramiche grezze grafll te e verniciate :i verde e giallo, compiono il semplice arredo diques1:1 sala , che è una e1• oca1.ionedcll'ambicn1e signoril e dell'ultimo duecento ecompe11dia g lielementi dell a decorazione 1re\•iglana, cavalleresca ed amorosa di quel 1empo. lde:11ore genial e di questa sala è stato il don. Luigi Co!e1t i, commissario spec ia le del Comit:ito Veneto per la provincia di Treviso. La N'ave Romana. Già .1bbiamo dato a suo tempo ( V. dispCIIS(l 5) alcune primiz ie - dcscr i1.ione e disegno - della «Na1• e romnna » che sarà il vero l'lou. il pun10 affascinarne. dell'Esposizione in Piazza d'Armi. Essa si presenta ora in tuua la sua maestosa belle i1.a galleggiando in mcz20 al bel lago su cui si specchiano il Palano dcl!e Feste ed 3.ltri pomposi padiglioni. La Nave romano - opera veramente meravigliosa

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