Giugno 1911 'lift N. 22 «i ~ Un numero. nel Regno, Ceni. 20 • Estero Ceni. 30 ~ESPOSIZIONI rn-ROMA·E·DITOR INO NEL•19lJ.DESCRITTE·ED·ILLVSTRATE 1~ubblicazione della SOCIETÀ EDITRICE SONZOGNO in M ILI\NO. ;l bbommwulo a 40 ,wme,i, uel Regno, L. ?',5 0 - f,;stero Fr. 1J..- LA NUOVA GRAN MOLE CAPITOLINA Po.Ile.dio delle. T e rze. It e. lio. La domenica 4 giugno si è compiuto in Roma il ri10 pii1 solenne e insieme il più geniale, dello Stato italiano. nella celebr:tzione del giubileo nazional~. li pii1 solenne: perehè. eomribuendo rnui glielememi \' itali dell'energia di un popolo. si festeggiò l'affermazione degna del grande fttuo dell'uni ti\ nostra. li più geniale: pcrehè si riassume essenzialmente in una magnifica opera d'ar1e. la più ampia, la più signifìcatil'a e durntum. fra quame rurono compiute dalle 11l1ime geneni1.ioni. La nuo,•a Italia ha condono a termine relìc~mcme questo dise,1:no pieno d'audacia ; meucre un monumento nuo1•O fra i monument i secolari di Roma. e mie che non appaia infer iore, e dica eloquentemente la glori:t di una gente uscita combattendo dall'ignavia per assumere la sua nuova missione nel mondo. E ques1a gran mole è aggiunta all'amica ed augusrn del Campidoglio: integrandola nc11a maestà edilizi:t e nella maes1:\ del signif1cato: al superstite Palladio di Roma - romulea, consolare, imperiale - accoppi:indo il Palladio de!l'èra nuova - della 1erza Roma - dell'Italia risorta e trionf:inte in Roma sua. I due piedestalli sono al1i 7 me1ri; 5 melfi i due gruppi. · A chiuder l'adito alla scalea tra i due piedcsrn!li è srn1a posta ia cancellma di /erro battuto. di cui il professor Gae1:111O Vanriicola (uno dei collaboratori del Sacconi) tr:icciò l'elegar11e disegno, che lo seul1ore Tonnini con la sua pronta e delicata stecca modellò, e il Mombclli di Mil:tno. oon un prodigio di rapidità, fuse nel buon metallo. La .. cancellata dei quarar11a giorni"· !a chiamò !'archi1cno on . Manfredi: realmente, uuo squisito la\'Oro che ha correttezrn, grn11dios i1à e !eggi~dria degne della mote cui è posto :i custod ia. Lungo i parapcui della sc:ilc:1. ecco due :narmorci leoni alati : i simbolici gu:irdiani del monumento, maestosi come i mos1ri alati delle regge assire e sereni oome gli :inim:tli delle decora1,ioni greche. Sono modellati dal Tonnini su indicazioni e schizzi del Sacconi. A destra e a sinis!ra della scalea. sulla piazza. ,1:rnnde,1:giano le due !omane monumenrnli. dom in:tte dalle s1a1ue in pietra dei due m:iri: il Tir,cno. di Pietro Canonica. e l'Adriatico del Quadrelli: quest"ultimo, ri\'OIIO \'erso greco. a\'\'ieina la mano dcstm per fìgger meglio lo sguardo \'eTSO un punto lontano... Non è- difficile imaginare quale! Sul prospetto dei pilasiri in capo alla scala. spiccano i rostri di bronzo con le \'inor ienc sulla prora: oper:t del Rubino e d~I De Albertis. Sui medesimi pilastri sì ammirano le elcgamissime basi modellate d:il Prosperi : sonolcbasidelleamenneperlebandicre: 1•ere ' bandiere. non labari. !.'esempio delle s1oriche antenne veneziane di Piana S:111 Mnrco ha indouo gli archit etti a mantenere la forma uflìciale della nos1ra bandiera. Vil'C discussioni si fanno innanzi all'ahorilie1·0 dello Z:inclli e del suo competitore D:izzi. La Roma dirina. clipearn e in peplo sobriamente s1ilizzaio. nell'edicola di centro, appare oome una cl:issica tr:tduzioneingreeodellal)ea:inungrccoarcaico,che rammema l'Athena di Egina e in qualche parte l'Atliena Pilnhenos di Fidia: comunq ue. spira dalla statua. direbbe D'Annunzio, l'afllato del Nume. Nel complesso, l'impressione generale è che la nuo\'a superba more capitolina rldesrn, pur con el!enict:e evoç:11.ioni, forme ed imagini dell'Urbe imperiale. Dall'alto dell'Alrnre della Pa1ria, lo sguardo del Re G11la11111orno s 'incontr:i con quello de! Generale. cretto sulla vena ,1: ian ico!ense e gigante nell'anurro. in nn pun1O invisibile 1·erso 111 cupola michelangiolesca ... Dall'u Al1are de!l:t Pa1ria": dal fas1igio di un Tempio. Poichè Tempio è. ,•erameme, ques1O che l'hali:1 r[. sona dedica ai suoi risurrenori, storici simboli dell'Idea : cosi come {)11a1•iano Augusto, quasi ,,eno s1esso luogo ,·olle - n1:li inizi dell' Impero - ucrato un temp io alla gloria del uDi1•O Giulio " : di colui che. primo. co! poderoso genio, :t\'eva intu ita nella formola imperiale la salveaa della Repubblica. che nelle discordie peri,·:i. Ese.mino.ndo i l monu- --------- ----------------- --- - -------, men t Q. Sul prospcno. e precisamerue sul picdcs1alloadestradclla maggior.:: scalèa, ~picca li modello al ,·ero dell'A~io11e. di Fr:incesco Jer:ice. L'illustre scullorc napoletano ha di per$0na. 0011 gio\'a• nileba!danza,aneso:ill:tf:tticosa connessione delle se i grandiose figure ilei suo gruppo ,•ibrnme di commozione e di amor pmr io come un'alata lirica carducciana. Di contro, sul piedeslallo di si• nistr:1. i bronzi de! Pe11sicro, di Giulio i\\omeverde: un'allegoria che, come l'3ltra analoga di Jerace , si compone di sei figure. E si ha. cosi. un;t compo,;i1.ione complessn. impresslonnnte: il Pc11siero, rafllgurato in un gio1•a11e alato, 1racci3 nello spazio i nuo,·i destini della patria: la Discordia e la Tira11nidc fuggono anerri1i:j!.iacea terraum1eroica figura virile. il l'opo/o d'llalia, i cui classici lineamenti ben sirnboleggi:ino la nob il1à dell11 st irpe, e cui la dea Millcrva (cioè la Ragione) in/onde vigore :tllìnchè possa risollevarsi; e si affaccia 1111 Ge11io. che appresta la spada liber:urice. Questo concetto è i111egraco IIPpumo nelle generose imprese che l'ra11cescOJeracc ha ritraile nei simboli: della Gio1,a11e llaliu (le cospirnzior,i), delle Cillque Gior• nate . della Di/<! Sll di Romu e di Vcne :ia. e del Piemonte, amido della 1•it1oriaedell'unità. Così i due gruppi. collegati d:t un sol conce11O, rappreseruano fclicemcn1e la formula mazziniana, che fu, poi. di tutti i patrioti.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTUzNDA1OQ==