LE l'.SPOSIZIOMI 1)1 R01' I" t DI TO l~INO NEL 191 I ======== 159 ::::: pessa Letizia, inizi arono il giro della Mosira, soffermandosi alle v:1rie Esp:>s izioni. interessandosi alle varie cul1ure floreali . Poi la Mostra fu aperta al pubbli co, che vi s i riversò subiio in gnin folla. E il bcll'edcn. che da\'ll l'impressione d'una serra mer:1.vigliosa. si animò da quel momento di s ignore eleganti; nu0\'a \•aga fiorita tra la floril!l delle orchidee smagliami e delle rose soavi. La Mostra Germanica, Si inaugurò, uff!cialmentc. il 29 !lprilc, poi si richiuse subito ermeticamerue: per riaprirsi, adesso, nella pompa 1rionfa!e del suo mirabile :issetto e della sua dO\'izia ed opulenza dimostrativa . Per ora notiamo corr.e il primo nome che figura nella lista degli esposi tori. nella galler ia dell"indusrria, sia quello dell'irnpermorc Guglielmo Il. li Ka iser espone i dodici meravigliosi modelli in argemo che dimostrnno la storia de!l:i nav igazione a vela dal tempo dei Vick ingi e dei Normann i Hno ai tempi nioderni. coi suoi «rach1s » di lusso. Ques1i modelli. che fu rono regalati .all'imper:uore nell°occasione delle sue nozze d'argcmo, e che formano una delle principali attra ttive dell o Se1. ione 1edesca, sono espos ti nella sa la d'onore. L'imperatore espone inoltre, nel groppo delle ceramiche, una collezione di procion i de lla sua oflìcina di Cadinen . La Mostra Inglese. È srnrn inau.c, urarn - o meglio. aperrn al pubb lico, scmplicememe - senza discorsi e senza cerimonie, la mattina del !9 maggio. E fu subito un'in1•asione di pubblico :ansioso, ed un echeggiare solenne di «Oh? oh!,, ammin1i1•i sotto le 1'òl1e delle l'astissime e sont uose gallerie.. . Nel 20° c omplea nno della Si - garetta italiana . Un p o ' d i s toria • t Paptl. Apostolidis, compare Bondi e compare Giolitti, Come si prcl'edcva . il deli1.ioso angolo che accoglie 1·e1egame tempio del nume Tabacco - oltrechè mèrn imprescindibile al pellegrinaggio nuuuante e rinnovantesl dei 1•isi1a1or i di passaggio - è gi:ì un rl1ro1•0 fal'Orito. oonsueio, degli habiluis dell'Esposizione; convegno di elegamoni, ed anche di elegantissime. Si capisce.del resto; intercssantelaMostrn inazione ; imeressant issima la ril'cndi rn delle s iga rcuc fresche, di confezione 0<él he», fragrmni: grazioso a vedersi, sempre, il gruppo delle s ignorine al lavoro . all a 1•endita . t-'oi. ha un non so che di fascino oriental e, quel padi- ;::lione, fra quel verde, con quelle pi3111agioni di cabacoo lun'i ntomo, e con quella sua oflìcina di. .. azzurri 1•apori. di sottili ebbrez1.e e di sogni ! Qui, ho detto, il tempio del nume Tabacco - nume sco11oscìuto nc!rOlimpo an1 ico - che presi ede, secondo un sel'cro pro1•erbio ammonitore, ins ieme con Bacco e Venere . all a... distruzione dell'uomo. " ··· Hiducon 1·1101110 in ccne,c». Pro\'Crbio in\'ema10 da un malinconico - ipocondriaco e di$pcptico - probabilmente. i\la in qucs10 tempio il pr imo altare. quello più onora to di culto e dì omaggi volil'i - nessun dubbio - è !a dil'a Sigare tta . E quandosi dice la sigaretta - senza aggettil•i. se11za co.c.nomc - s"imende senz'altro la « Macedonia »: !a s igarenauni1·ersale. Quando è nata? da chi? come? Ecco tre domande che s i affacciano spomaneameme al visitmore del Pad iglione dei Tabacchi, memre segue s ilenz ioso il complicato e rapido lavorìo delle macchine e de lle manine mulieki. Ebbene. ecco le risposte: La « Macedonia » i: nata proprio vent "anni Fa : suo pap~ è il ca1•. Apos101id is : ebbe padrini il comm. Bondi - direnore generale delle Pri1•mil•e - e (chi se lo imagina1·a?) l"on. Giol ini . La cosa andò così. Nel 1801 il s ignor Apos tolidis - un greco, i111 raprcnden1e. irrequ ieto, spirito pensoso, che a\'eva orama i girato quasi tuuo il mondo. traHìcando e studiando - c:ipi1ò a Roma con un'idea. anz i , con una mamrnta proposta: quella di creare un 1ipo di s igare tt a 111110 spccìa leecara1teris1ico, che rispondesse alle esigenze di un fumatore raffina to . La- piamicelladatr iccde ll edolci malie egli !"aveva scoperta, dopo molto cercare, in una 1.ona della Macedonia, alle fa lde del monte Rodopes . sorr isa da prima1·ere di orientale fulgore. L:i sua propos1a non dispiacque al Ministero; il comm. Bondi. capo sezione. la fa1•ori. li s ignor Aposto• lid is ebbe l"au1orizz111.ione a concre tar gli stud i. Senonchè, men1re «studiava"• eccoti, da mano 0s1 il e , lo s1rale: u11 brusco congedo. Che fa !'Aposlolid is? « Mi rassegnai - racconta e.e.l i stesso - e decisi di andare iri Aus1ria . " Soltanto mi venne la luminosa idea di passar prima dal mi nistro delle Finanze, on. Giolini, a presentargli i do\'Ul i ossequi. ,, IJ mini s1ro, che certo non upeva nulla del mio licenziamento, mi fece molte interrogazion i, tastandomi, come s i suol dire, con quel suo fiuto che non s' inganna. Gli esposi le mie idee ed egli mi disse di ritornare. Era Il 1>-~lax,o ,ldlc dc,:anzc, ddle nu,•olc llc :,zzurrinc, dtci ,wgni .. (f"qt. St,1/J. l-"qtonuu. /'~d,ini. Tort"no) . ~:::~~iorno e mi Hssò !"appuntamento per l'una e "Un'ora e mezzo dopo io rice1•evo l'incar ico ufficiale di organi z1.are la mani fattu ra delle s iga rct1e ita liane. che appunto dal luogo d'or ig ine del tabacco battezzai : /llacedouia» . Volete a\·ere un' idea della fortuna lll"Ula da qu~sta s igare11:i, che ha pe r papà il signor Apos1olidis, ix::r compari il oomm. Bondi e l'on. Giolitti ? La prima manifauura di s igarette Fu crea1a, a Fi ren1.e, sono la dire1.ione dell'Apostol idis, nel 1803, con dueccruo operaie: se ne fabbrical'ano poche diccine di migliaia al giorno. Oggi se ne fabbricano. in media giornal iera... - in• do1•ina1e ? - nol"e milioni ! Adesso ci sono apposil e man ifauure anche a Roma, a Napoli, a Bologna, a Palermo; e una, minore, anche a Torino, al Regio Parco. i\\a To rino ha quest"anno la pii1 be lla manifat1ura: la fn bbrica1.ione dello sii.:aretm cogli ultimi sistemi perfezionati, visibile in questo bel padigl ione giard inaie: il palauouo delle eleganze. delle nu1•olc11e azzurrine. dei sogni. .. Le visite della princ . Letizia. Frn i visitatori più a11il• i - esempla ri dispregiatori della nemica intemperi e - l"Esposi1.ione ebbe, quasi ogni giorno fin da principio. la principessa Letizia. E quale attenta l"isi tat rice! Il giorno IO la principessa 1•isi1ò il padiglione dell'Argent ina. Erano a riceverla: il console argentino Bouero con la sua s ignora, donna Dolores Bo1tero de Torres. i commissa ri della Mostra, Cnbrera, Niederlcin e profcs- . • · Vncher. 1F.andesu1leoondizionigeneralidelrArgent ina, sulle condizioni in special modo dei nostri emigrali, sull'aspetto e sulle indus1r ie del paese. Sapendo che alla ,\\ostra è annesso un Cinematografo, manifcs:ò il dcsickrio di assistere n qu~lche proiezione; e anche qui s'i nfor!llò !ungamencc dei fatti e delle cose cui si rico11ncnev9no te proieiioni stesse. la \'isita durò quasi due ore. E il giorno 18, la princip~ssa Ieee la sua improv\'is:i apparir.ione nel Padiglione ge rmanico, 01•e trovò - buona guida - il senat ore Fro!a. l"augusta vlsilatrice s' indugiò a lungo ad ammirar,;: le s ingole i\\os1re che il senatore Frola le andal'a mlln mano ill ustrando. di 111110 interessandosi ed esprimendo alla fine wtt a la soddisfazione per la riuscita della Mostra. che 1ro1•ò allestita in modo perfetto e dispos1a con fin<.' gusto artis1ico. Il sinda(o th Torino, conte stn. T eofilo lfoui, in girn per l'E;;J)();;i,.ionc ! l-" i'I. • A , gus o).
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