LE LSPOSIZIONI DI 1-01'11-\ e DI Tùl?INO Nl: I. 1911 cosi dcuo grnfllgc . Rcs1a così esclusa l'applicazione delln colla. che presen1a1·a gr.wi inconvenienti tecnici ed anche, rall•ol!a. dis1urbi fisici per il rum:uorc. Nel secondo reparto è espos1a la macchina " Willinms ,, per s igarette senza caria, A1•ana. Questa comprime dentro la foglia di Avana il tipo di tabacco Gia1·a e San Domingo. Per la bus1ina vi è la macchina "Unique "• la qunle rabbrica sono gl i occhi del 1•isi1a1ore le buste per cinque o dicci ,;.igarc11e. introduce le sigaret1e contate in oi;:n i busta e chiude poi la scn1ole1tn pronta per In 1•cndirn: umo 1111 discipl innto e celere lnvorìo di manine d 'acc iai o che è una mcnll'iglia a vedersi. Si s tarebbe li. inc:rn1n1i. per ore ed ore ... Le spuntature dei sigari hanno il loro impiego nella seconda p.1rte della Mostra. La macchina « Rose" s'incarica di chiudere in scatole le spumawre dei sigari. pre\'ia la confozione e la s1ampa delia sca1ola stessa. lnohre. mediante bilance eleuriche di precisio:-ie assoluia. non p('rmene 13 l"endì1a di pacchi inreriori o superiori al peso neceSSllrio. Circa diciouomila al giorno di questi p.iechi sono conrezionat i e messi in 1•endi ta per dieci ceruesimi ciascuno. Per C\' irnre frocìi di ri\'endi1ori ciascun pacco del"'essere sigi!l:11O con una striscia di carta bianca: opera1.ione che un 'alt ra macchina compie scrupolosamente . Nella terza sala della Mostra. le macchine "Schwarr i" fabbricano i siga ri i\\ingheni. Qui. re operaie dispongono il prodouo in apposi1e scanalature; poi la macchina s'incarica di fasciarlo automalicamente con la foglia. producendo in tal modo circa duemila siga ri perfetti al giorno. r. pure espnsm una macchina irnliana «Sradcrini .. , per la con fezione delle bus1ine. Non meno interessante è la parre che si occupa dei semen1.ni: minuscolissime riproduiioni delle grandi piantagioni dell'America, di Gia1·a. di Sumatra, di Cuba. Tale repMIO s i occupa dei mc1odi di cura delle pian1~1,:ioni, delle ess icca1.ion i. e delle confe1.ioni; c comprende, con una ricca biblioteca, dmi srn ti stici e rn1•O1e analitiche sulle importazioni cd esportazioni. Un:1 piccola parre della Mostra è riserbala alle s.iline. Anr:1. e111issim:1. è la sezione della « Ril'endita speciale .. , dO\"e si possono acquistare - da una fala nge di snelle operaie indossanti un grazioso ab ito agrigio, con grembiale bi.-inco e cuffiena bianca - sigareue e sigari scel1isshni. Si può star sicuri che il Padiglione dei Tabacchi saril sempre popola1issimo: e non solamente dal sesso... \'i1.ioso, a\'ido di buoni sigari. ma anche dal sesso bello e 1,:entile: poichè quesrn Mostra rappresenta pur sempre unadiverien1ecuriosi1il. = LE CASE DEGLI ALIGHIERI = Firenze. come Roma, non ha solo le sue Mostre iemporanee: è, essa stessa. un'Esposizione d'arie e di storia augus1a. Cosi. per esempio. recentemente, senza cerimonie e senza clamori. è sta ro abbattuto l'assito che nasconde\'a agli occhi profani i riadattamemi e le ricostruzioni di quelle case degli Alighieri. che fu rono. per tanto tempo. :1.r1,:ome111O alla polemica dei doni. e un po" anche ... deg li oziosi. Le lince delle casette e della Torre s i disegnano liberamente nel cielo. con la caraneristica, semplice e schicua. dcll"archite11ura del 1rccento. Il proponimento di ridonare alle case degli Aligh ier i il pristino stato rimoma a quasi qu:1.rant'anni, perchè fu nel 1865 che il Municipio Horemino stabili \'acquisto della supposta casa di Dante con la deliberezicne seguente: .. Considerando esser provato, che la cas:1 posta nel popolo di San ,\lartino. in faccia alla Torre della Casrnr,na, ed alla \'ia in antico de' Saccheni, ora dc' Magazzini. c:isa di proprie1à del no!>ile signor Luigi ManuclliGa lil ei, fu l'ab itazione di Dame Alighieri; oConsiderando che umo quanto riguarda i! di1•ino poet:1 e filoso fo de1•e esser sacro agli Ital ian i e a Firenze spec ialmeme; oll Municipio decreta: "Saril :1cquis1ata in proprietà del Municipio di Firenze la casa giil abitata da Dame Alighie ri , per rest ituirla possibilmente nel suo pristino sr:1to. offrendo rl nobile signor Luigi i\\3nuelli-Galilei un:1 eon1•enie111e indennità; " Ed a\'uto riguardo, che la Torre della C:1s1agna, si111:ua in facci:: a detta casa. è monumemo singolarissimo della storia p.11ri:1. per esscrl'i s1a1a all"epoca di D,m1e la prima sede del Governo libero della ciuil di Firenze. sarà pure procurato che dena Torre \"enga conser1•111a nella sua imegritil e riparata con opporlllni restauri,,. Leggendo ques1a deliberazione, e spec ialmente il capo\"erso ,01uidcra11do esser provolo.... s i può ritenere che le ragioni storiche e t0pograHche che 1'11\'evano consigl iata fossero e1•idcn1 i, irrefutabili, sicure. Cerro è che in quell'epoca furono raccolti molli document i chesen· irono a costi tuire la sicurezza che la cPsa ch'era oggeno di srndio fosse proprio quella in cui Dante apri gli occhi alla luce . Da essi si rile\•a che nel pmrimonio del padre del poe1a cravi una casa inci11il, in quella parie che si chiama San i\\ar1ino del Vescovo, amica chiesa parrocchiale. La prima notizia cerrn che gli Alighieri abitassero in quel luogo, rimonta al 11 89, nelqualannoa1·enneunalite rra i popolani. il rettore della chiesa e gl i Alighie ri . a causa di una pianta di fico che ques1i do1•erono abbattere . Nel 1277 gli Alighieri sostennero un 'altr:l li1e contro i! reuoredi Sa11 Martino e l 'abate di l~ad ia, i quali con le !ororabbricheveni\'anoar.;:- str ingerelal'ia,defraudandoì popolani di un amico diritto di ser\'itllpubblica. Lapro\'adell'nbirnzioneininterrona degli Ali5:hieri ne l popolo di San Abrtino è confermata - secondo quelli che ritengono essere la casa riordinata quella del poeta - dal libro dell'Es1imo, nel quale, a proposi1odidannireca tiaquelle case in un:1 sommossa cit1adina, se ne descrive l'ub icaz ione e s'i ndicano i confinami: « Dc populo S. Morli11i ( Dc Sc.rtu />orta,: S. l'ctri) U/1111/J dnmum aliqua ,1/11/11111 destru clam Gcrii o/i,11 domini Belli Alo.ghicri diclo lcmpore ÌII ditfo _11op11/o, cui J0 via ..•. 2" fl- /iorum Do11oli. :r fìlioruru Mardoli, 4° Bc/li11cio11io Alloglricri. damm1m c11is c.rtimo1•crm!I libro.s 1>igit,tiquùrq11cu. Uno scrittore comempornneo di Dante. il Villani, nella sua C,01111ca. lo chiama suo 1•icil10 e ricorda che non gli Sta1"adisrnntepiiidiun1ra11O di balestra. Così non :t\'rebbe potuto dire s~ !a casa di Dante losse s1a1a in al1ra posizione, abitando il Villani nello s1essoses1iere. Leonardo Bruni . detto l 'Aret ino, narrando di una \'is i1a rice1•u1a da un pronipote di Danle e da al lri gio\'ani \"eronesi, bc11ci11 p1wloconoratamc11tc, raccomadial'c rli menali :i. 1·edere la casa di Dante e de' suoi amichi. e la indica posta in piazza Sani\larlinodirimpettoall:i.viache \"P a casa de' Sacchen i, dena ora de' Magazzini, nell'ubicazione di quel!n che ancor oggi si considera come l'abimzione del pocrn di Parte Bianca. Dura111e l'esilio di lui la casa fu abi1a1:1 dal fra tello Francesco - e dopo la morte, Bgurò per 11 anni. per i11dil•isosull'assepatri rnonialealighieriano. Proceduto alla di\'isione del pn1rimonio. la casa h1 di- \"is~ in due parti, una delle quali ru :1ssegnma a Fr:incesco chel'avea giàgral'atad' ipoteca. edell"altra rimase unico possessore. dopo un po· di tempo. Pietro di Dante. Egli lasciò ques1:1 sua parie di casa in legato alla Compagnia della Vergine e alla Misericordia, e poichè il lega,o era senza condi1.ion i ed obblighi, fu 1•enduta ab irr<"o.matiu11 r. per 135 fiorini a Manco Arrighi. lii'li I !allori delle Esposizioni 'lilli " Torino ha al'uto la rortuna di trOl"are. genialissima i111erprete dell"anima sua, del suo gusto artistico e della sua audacia operosa, una triade d'architent di grande / l,r .. maghi ddl'/is'f>osi:hme di Tori110. J):, ,ai ni ,a r:, ., dc strn: $:,h•~<lori, '.>loll i, Fcuoi;lio_ - 1:, 1ri:1<lc ,Id ,•:, lo , rosi ,. ,,.hi1 c11i - ,'Ohi" ,·olo, nel &,Ione d.-llc li c,c,• (Fol . /,uo,mKdi). coltu ra e di appassiona1O ardore - Fenogl io, i\\olli, Sa l1•adori - così concorde e s.1ld:1 negli intendimenti da costituire come un:1 volontà unica con triplice energia. "Essi hanno ouenum, non solo con le cos truzioni direttamente id e:1.1e per conto del Comitato. ma anche per dire1til'O cri1erio su quelle - riserl"ate alla maniresmzionedella rispe11iva carat1eris1ica na1,ionale - dei Padiglioni esteri." mm magnifica impronta, 1u11a i11spira1a od imonarn ad un eonceuo unitar io: la rel'ivi scenzn del barocco - la fisionomia cara11eris1ica di To,·in.:> - cosi l"igorosa,cosibaldaesfolgorame.che sar:l forse una riconosciu1a ri\'endicnzione di uno stile perseguitato. .. fino alla calunni:\. "Un compe1entissimo - il signor IJusle)' , commissario generale della :\\OS1ra Germanica. uomo che da 1,emi anni guida il suo paese alle belle l"ittorie in 11111c le Esposizioni del mondo - non ha esi1a1O a dichiarare che Torino ha risol1O il problema dell'archi1e11ura esposizionale. «superando Chicago. che finora a1,e1•a deuo l'ullima parola ... «Cerro, lo s tile dell"Esposizione di Torino. t! un barocco con slanci iperbolici: ma è, appumo per ques,o, ins ieme nd una felice intonazione con quello della ciu:I genitrice - si che H visitatore riconosce sub ilo nella Cittil delle Mostre « la ftgli:1 di Torinou - t! !'eloquente espressione del fas to solenne che esso accog lie ed impersona. - Nonèogni Esposizione. un poco. un"iperbol :i delleopereedelletendenzedi unpaeseediun'epoca ? non è essa la ma:;.nifi<:a renorica. l'al alo inno, dell'Arte e del Lavoro? non è essa. insieme. il iempiodelle opere ed il s.1cra rio del sogno dell'Umanità? .. . (Dal «Secolo ... 29 a1,rilc). r e i tedeschi g ita ni! In 11 ,illa ne l 1; 11 . lu (;çr, nani=> si parla ,nolti ss imo dcli,; no<trc frsk com. rncmo•r,1·,,c (]" <111c ;;t'nnno . ,\kuni giorunli. frn ,:li altri il /Ja/i,,,·, T111:rM<1II uno dei pi\, diffusi e dei piì, autorc,·oli - d,·<lic:mo inlcrc J>agi"e alle E<pos iiioni di Roma ç di Tori11~. ,Ja ,ulol\e Ja, . gnn1c n1 e i! propa,nrna, co" 1>arolc dcll:i p,l, ,·h·n si m1>nti=> I><:' 1111:,li:, ç 1><: r k su,; iniziatin,. Il cirnio /Jtrli11rr T<1;:el,/111r. poi. $0\lcçita i Tcde«:: hi a m,;tt,;rsi in 1·iai:gio fin d'ora. J>er,:hè ,liflicilmc11Cc ;i an:luH'a ltrn o«3Sio11ccosl 1>ropi,.i,.1>er,·i ,; i1 nr<·rn11 :1 l 'l tn• calia in condi~io11i f:..-orc,·oli come I,: mrnali. E dlt. luUi i 1,nr1ioo lnri pmtici ;; ull a ,·a lidi1lt. dei l>ii:lkui •J>cci:,li. climostrnndo d,c 0011 ro li So marchi - corr is1,01ulcn1i n 9; lire itali :u>ç - il ,·in,:i:ia1ore poLr :I J><:rcorr,;rc \Ull a qu=>nla la !>,;., irola dn Chiasso a l'alcrrno e a GirJ:<,IHÌ. ç ritornar,; alla frontiera. purchè si rh·olg:1 ai:li unici spccialip,;rl ' l1aliachcsonost:,l,ili1ia llcrlino ·ca)1o, naco ,li ]b\"i,·rn. Con L . 7 , 0"0 (vo9lh1 llllll SOClf.Ti\ f.O ITIILCf. SOSZOGSO, . /'I IU\SO, \' l11 l'11 squlrOloS. Il) 11.. rct,; la "os lrll Klvlsl11,col 1111111crl 11rrclr11II. 11 dOmldUo. f f f f f f f f f f f f (;,.,...,,e, 13o1,z1 1'1 t:nm.
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