LI~ 13 POSIZIONI DI 1?0117\ I'. DI TO l?INO Nl'.L 19 11 i I PRELUDI TRIONFALI DELL' ESPOSIZIONE DI TORINO ~ Il centro del grande scenario. Cosi po1rcb!Jc definirsi la zona la cu i ,·isu:1lc. per cos i dire, s' impcrnin intorno :Il bel "Pomc monumcnu11c ... I nostri lcnori ne h~1mo .:i!I vecchi:! cooosccn1.a ap. prossima1il•a. quasi li! vis!o•1c ,•h-a, e per gli accc,rni dc,scriuivi con cui abbin•no segu ito In croirnca dclb cos1ru1. ioni, e p~r le fo1ogr:ifie che ne abbimno riprodouc nclladisp.::ns.-i precedente. N/l\011umcn1ale », p11r1roppo, il pomc non è che nelle p:irvcnic: poichè la cos1ruzionc omamc111ali;: è in legno e stucco. Ma quali n'.agnilìchc pan· cn1.c, 1•cramentc degne divirnpcrcnnc! Dallarivasinis1ravisiacccdeperunagrandiosascalca a pi(1 rampe: ed allora si affnccin la tinca 1•asta del ponte - una gettata di circn 100 metri. larga 25, su ci nque arcace - con le spalliere fìanchcggi:11c da g:ii,:anccsche cariatidi. con qu,;ii due nobili filari di colonne wrmon1a1c da Vinorie alate. Se si preferisce, si ptò pas~are il ponte 1111l'interno, e scegliere rra ire passai:gi: due, la1erali. godendo - daitli ampli finestroni o,·ali - l:1 l'ist a incrmievole del fiume: uno. ce:11r:11c, c'.>n « rnpis roulom,,: comodissimo. e di cuspidi imbandicrmc. si stende a pcrdim d"occhio fa "Hiva delle Nazion i ». È una 1·isioned"incami. che assorbe e trattiene cd incatena: uno scena rio ind imen1icab il c! lii GIORNI D'INCANTO 'li Tali 1•cra 111Pnte furono, pei Torinesi, e per la rnolliHldinc dei loro ospiti (ca lcol:11i. in ,nedin. :1 ,irca uuanta - ini!a) le ;.:ioniarn de! ciclo inaugurate 20 aprile-2 ma;.:- gio - con !"auspice presenza de i ]fa l li e d::1 bril!am~ Olimpo nazion3!C e cosmopolitn di parla'11emari , di dipl:>ll'atici. di C'l111miSS:Jri ci\"ili e milit ari, d'illus1ri p::rsona~i. che 111 accompagmwa l'allil'issimo mol'imcuto. Abbiamo potuto nel precede111c fascicolo cogl iere e presentare ni let1ori in due p1ginc di ,, ul1ima ora" pare~chi momenti solenni e carnuerisiici. qualche episod io culm ina11ic e in1eressa111issimo - "Quadri e Scene" docmner11a1i - dell"inaugurazione: pi(1 cioq ucmi d"ogni pros:idescrittil"a. Co•uc. del resto. raccogli ere qu i la cron<1.ca di quelle giornme. seguire g! i scintillanti cortei. le serate mcra1·igliose delle luminari e. la successione di festos i rit i. di solenni ricevitne111i. di bam.:heui olimpici. di escur,;ioni che par:n·ano gite anral'erso un sogno? Tum1 la ri1~1ropoli c-rn in cominuo nio1•in1c1110 di re1uno e lUlli saranno in ord ine; ed ogni giorno si sa!u:a wn un .. oh! oh!" di plauso fesroso qualche nuo,·o padiglio11c, qualche nuova galleria. che :i prono le porte. E si seguono. con:e \!icemmo. le === INAUGURAZIONI PARTICOLARI === Primi furono, oltre la Moslra della Regia /'ri1•utiva ilu- /io 11u. di cui ci cccupia1no pil! al'm11i. la Mostra Si,;::cro. la S,::ilmc Gi<lppmrcsc. il 1'udiglio11c Ari;c11lùro. b 1\Jo - f~:~0~;~7:~cG~~;,,~11f,;~d:f':~:~j!l1~:~ ~il~~, :~L~;:~ti1 i:,~;,~: glio11 c del Club il/pi110. La Mostra dell'Argentina. Alle IO del JO aprile In ap~rto al pu!>blico il p~di - ~:~~~ ;:~ 1 ~t(gj:11 ~~;a1~:ti--~~ 11~,.. t~~~./N~1~;:~\1'.1 e~: eliehno ,\la rcou i , numerose a111or it:! e rappr-::se,11a111.c. ::i~~~i;:i~ioJf~:~?!i\~r!{i:~~br:~~. l~a~~~,n~!~g~1~is~~!~ Nelle sale an:p!e. illuminate dal sole anru\'Cl"il0 i n•nestosi !lnes1roni. si ammiravano tu11i i prodo11i :ne \nn1a l'Argcminn: tel c di co1one tinto. erba m~te. pino spru-.:c, 1cle di lana mi st a. ri so, r.ucehcro. pciroli o, 1hc, rnbucco . nafrn impurn. gio ielli finì. profumeria. tele di seta. mer- !eui di cotone, grani.co11scr1·~. ltgnami, marmi. pzlli. ccc. E umo ciò ordina to. in bell'ordine, con molrn cura csp:•- s10 in 1·c1rinc e luori. Terminala la 1•isita, ment re il biondo "champ1gn::i" spumeggial'a nei calici. prese pe r primol3 parola il presidente del Comi1a10 dou. Pucrrrcdon, che. in idiou1a argentino. dich inrò apert3 la :\los1ra. ma11dando un fra1erno e vibrato salmo all"ospitc hnlia. Parlò quindi J"ing . Pelleschi. 1•ice-pres!dc11e d:lla Commissione, che in rapida e colorita s intesi illustrò l'cvoludone dell'Argen tina, ricordando il su~ rnpido progresso ccnquisuuo prin1n con la spada e poi col ln1•oro. Il sena ,ore Frola . :111.ando il calice, 111;111(1{, un :1tfo1tuoso salmo a quella 1erra lontana che 1a11ti l1aliani ospi 1a. brimfondo alla sua prosperi1;\ e alla s ua ,:1~nHJeuo. Da ultimo disse alcune parole di rini:,raziamemo vibra111c il ministro plenipo1cnz iario deJl"Argcn1ina, Por1cla, terminando con 1111 c1·,•iva all"halia ed al suo Re. :\lc1ltre un"orchest rina suon:1 ma rci :: ed tllegri t.~ll abili. ecco sulla parete apparir:: sopra un enor,ne schc1mo bianco un "imagine cinematografica. Passano cosi ,fo :.nzi agli occhi le grandi reste :11·1"ea1111c 1 "altro anno a l~t:, nos Aires in o~casiom: del centenario argemino. Germania. Ungheria, Marina italiana . "Ville de Parisu. I.a Mos1rn germanica fu inangura1:1 nlti ci!llmeme il 1.u maggio. con 1111 bm1che1to m:I Padi;:lio,1c s1csso. cui presero parte. nobilmente bri11da•1(\o. 1·arnbascimor~ tedesco l"On Jagow. il scn. l'rola. il commiS$:ffio ;:ene rn lc lluslcy, il commissario frane-es~ Dcn·illé, il sii1daoo senatore Rossi, Nello stesso giorno fu inaugura1:1 !a "los1ra Ungherese, eon l"intCfl"Cnl0 dei Sol'r:tnì: presc11 ti il minis1ro degli E-::;tcri on. Di San Giuliano. !"a1nbasci:11ore d'Austri~. i Com111i ss1 ri, ccc. Dl lla Mostra Ungherese. i Real i passarono alla " Vili:! dc l';1ri s,,, 0l'e ti m1ende1"ano i ministri Sacchi e Ni11i. J"ambasciatorc Barrérc. M. Derl'illé, il console Prnlon . :\\. Bcllau . e numerose altre rappresenmnze fra nces i e itali ane. Il antro dd c,a11de sa11a rio. -· L~ folla su! l'o111c :\lonunlcnllllc: nello ~fondo, la ,nnlc so lenne del Castello• 111;~~i. ~~e~~:~~~ i1c1l /~~~o:;.tf:c:~:i1~~ 1~ja1~ 1 ~~o1 \f~~1r! 3 ~ 1 ~1~ ,kllc ;\ c<1nc, con le sue due torri :illc <>U,.nla metri (1-"M. • A,1:1u •). M:irina italinnn. deli1.ioso. per le sig,,orc. JX=i bmnbini e pci s ignori... poltroni. Sulla destra della macstos.-i sccle.1 sorge l'el e;:aniisi; imo padiglione della "Ciu:) di P:1rii:i "· t:1 cui architeuura ricorda Versailles. e ch::i insinua la carezza delle sue aiuole fiorirn fin tra lc rampe della gr:1din:i;a, terminando. :11 di là di qu~s ra, in un:1 fon1 m1a ad cxcdra, con colonne cd archi. Dall'llnbocco del pont e lo sgunrdo si spini;c laggii1. s ull'al!rn ri.,a. fino al bel pianale cosiituilo dai fianchi prospettici c simmetrici dei palazzi dell a Germania, a destra.della Franciaa s ini itra: ru11ogiocondodisorrisoi,:inrdin:1le. Arriviamoci. Nello sfondo grandeggia. man ma110, h mole superba e biziarra del .. castello delle Acque». col suo profilo gigantesco, con le sue luci smagliami. col suo effc1m di m,gnifìc, opera di magi,. Vi si accede. allo sbocco del pome. attnm::rs:110 il piazzale. pe r un"altra seri ,:i di gnmdiose gradincte, che conduce a tre cavalcal'ia sullo stradone di i\loncalieri che fiancheggia e domina la ri\'a destra del Po. Dei m: ca1•:ilca,· in. quel!o cemrnle è swperto: i due laterali sono coper1 idaporricia colonnati,lìnoalpicdcdellncollina . chccost ituiscei l grandiososfondoalgrandiososc;::nar io. E qui si ha la \'isionc dell"i111pone11w ma.~niflca del Castello 1nag: ico, fiancheggia10 da due iorri alle 80 metri - pensme , ot1an1a metri! - e in1ercorso da tre fonrn n::: enormi e da ahre minori: dalle quali l"oncla s i precipi1a IJ.clla e fragorosa con una casearn larga 40 me1ri. Nel centro di questo famas1ico allare 1orreggia un:1 statua gig11111esca - il simbolo delln Patrio cui ranno eor,eggio altre rr.ol1e, sopra e sono le fontane. e cornice il Castello. che spicc~ sullo ~fondo verde de lla collina. Sotto di esso. d ·ambo le parti. tuna mai;nifica di cupole s1a: 1u11:1 In ciu:ì-lìglia - la città delle /1\ostre, ln ciuà Jcll c Viuorie e delle cupole ,: dei pomi c delle ril•e n)agichc in rcrvorc febb ril e di ultirnc sist c rne.zi o n i. Poichè. dal morncmo in cui. presente e dirigemc lo st esso Gnglieln:o Marconi. i radio~rn1111ni !nnciati a1tN11·erso lo spazio infinito trasmisero nlte lon t:mc Colonie: il s:111110 d1lla P:llria l.'d al 11011(!0 intero !n notizia eh~ l"l; sposiz ione di Torino era nper1a, ru - come nei ba1ç.l11:ui. ncll 'orn del brindisi. lo scoppicnio de i wraccioli snl1a111i - inii ima fa serie delle singole les1c d'npcrtura neipadiglionics1cri. /1\n nei pochi. pochini. padiglioni pron1i: poichè. pur1ropp:> , 11011 tu1li po1ero110 presentarsi in completo ordine: defin i1i1·0 :ii l~eali ed al pubblico. con le loro Mostre: pur1roppo malgrado il rioonoscimo l'alore di disciplinarn e diseipli1mme opera del Comi1a10 cen1rale e lo zelo dei singol i Commissariati, malgrado tull e te buone c<I ener~ichc 1·olo11tà e le esperte prcl'idenze e pro,·\"ideni.c - la " forza maggiore "• l"imprc1•edu10 cd i111 prevedibil e , prel'alse. i\\nndesso. so110 l"irnpulsodel!'urgcn1.a ineluttabile. a<I Esposizione aperta, si fanno. dnl'1•ero. i miracoli. - Se si loss~ protra tta In data, ci Sllremmo ancora irol'a1i, in quel giorno. allo s1csso punto. Si è sc111prc inconcentabi!i: si trol'a sempre qualche cosa da fare. da rifare. da ri1ocearc. da finire. Cosi. alme110, so110 la pressione della necessi1:i. - poichè il pubbHco l'edc e ,•isirn ed ammir:1 chi è pronto - si taglia corto. - Cosi dichiar:wa nd un giornalista il collego come Delfi no Orsi. 1•ice president e del Comitato e braccio des,ro del sena- !or.:!I Villa. Adesso. :ilmcno, si può prcl'cdcrc che ent ro il maggio La Sezione giapponese . Curi0$a per le circos1anze. ohr..--chè in;eressan1e in sè. fu l'inaui;urazione della Mos1ra del "Sol:: Lc1·an1::i" . La Se1.ionc Giapponese. com 'è 11010, si 1ro,·a a destra dei locali del l'ala1.1,0 delle Industrie Anistìche. t\ncora pochi minuli prima delrorn stabilirn. a\"C1·a un aspeHo originale: parecchi piccol i uomini in manic i1 di ca111icin - ma in sparaT0 bi anco e scarp~i1e (lj vernice - dal'ano l'opera loro alacre e silenziosa ai più Sl'arin1i e ruodes1i lal'ori de ll"nltima preparaz ione. assistili da al - cune donne nien1"affa110 giapp:>nes i, rnru"è vero che con esscs"in1endc\"anosolrnn1oages1i. All"arri1•0 dei primi inl'i1a1i, una 1·crn trasformazione a l'iSta 5j compil·a: gli operai i11 scarpelle di l'ernice al"el'ano indoss.1to il .. rnck» irreprensibile. messo il ciliudro, inlil:11i i guami bianchi. e colla stessa disinl'olturn di poco prima faccuno, con perfetta :tria di mo<1dani1à. gl i onori di casa. lmen·enne l'ambascia1ore del Giappone, barone Gonsuke Ha}•aslli. accomp~g1iato dal s ignor lnai, segretario di Ambasci11m e commissario dcll"Esposizionc: lì accolsero il commiss.,r io generale Sadak 11chi Uchida e il signor Sakio Tsurumi: int erl'Cnne pure il console generale del Giappone, coi•, Edoanlo Canali. colla sua signora, che In ricevrno all ' ingresso dal scgre1ario della /\\osrra Giapponese. Takio lshibashi. A umi gli in1·itn1 i l'enne distr ibuita una c!eg.,111issi111a brorllurc che illustra lo sviluppo dc!l"industri:1 s~rica al Gi appone; dono grazioso. accompagnato da rrasi corresi ril'oltc in italiano dai membri del Comi1a10 giapponese. Fra gli iruer1·cnu1i si no1:11·ano pure il consol~ g::ne• rale di !'rancia. comm. Prnlon, il sen. nicc i. il commenda1ore Bi:inchi, i! ca1•. Edo3rdo Bosio. segretario, il ca1·alicrc Caul' iu. del Cornimto. ecc. Lungo , rninuiiosa fu la l'isha dcll 'nmbasc iatore giap-
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