Le Esposizioni di Roma e di Torino nel 1911 descritte ed illustrate (Sonzogno Editori)

Ri11ist11 delle Esposizioni Magg! o 1911 fff N. 17 M «i fè & Un numero, nel Regno. Ceni. 20 • Ester o Cent 30 ~ESPOSIZIONI DI·ROM.A-E·DITOR INO NEL•191J.DESCRITTE·ED·ILLV.5TRATE. l'ubblicazione della SOCIETÀ EDITRICE SONZOGNO in Mu.nr,;o. GLI OSPITI MESSAGGERI del s a luto dello Nazioni Come già un iempo inna111.i nlln « Dea Roma " ern la sfilata perenne dei coronati e delle mnbascerie - quali biizorrame,11c vis1osi per bnri,ariche fogg;: s1ran e. quali di superba pompa oricnrnlc rasiosi - ponatori dell'omaggio ,,assallo nl gran p:>polo, irresistibile e fa1al e domi - natore. e pii1 tardi. 1111'lmpero clic ne impersonava la maestà incomparabile; cosi vengono oggi a Ronrn i solenni messa~cri de lle Nniioni. Messaggeri non piì1 di \'assallaggio e di sommesso 1ribum. ma - e ciò vale assai pi ì1 ed asS3 i meilio - di libero e cord iale salU10. sig11Hkatori di rrat el hmza civile, porrntori di u11 omaggio ratto di ril·ere11za e di simpa tia: di rivere11za pel gnm nome dì Roma e per le me;norie auguste ch'esso riassume . di vibrante s impa1i a per questa Italia così mera\'igliosamcme risorta dalla noue dei tempi e rapidamente nsurca. p) r rinnovata 1•inù di s1 irp? latina. a pr,:rn igio cd a possa11za di grande nazione. in prima linea. fra qu ~ll e che dirigono il cammino dell'umanità verso le mè:c scg11a1:.: dall'Idea cil'ilc. Cosi abbi<.tmo già 1·eduto, pr.;:ter11c alla celebrazione giubilar.'.!: - p;:r e11msiastico conse,1s:1 del suo popolo - il sire dei Se rl>i: il prìnc:pc impcriale di Germania: il simpa1 ico ed illust re manipolo dei parlamentari d'Ungheria: il principe inglese - Arturo di Co1rnaugh1 - latore del saluto de! suo re:il cug i110 e del suogrand~ paese; una brilla11:c ambas~ ia;a , guidata da due il!ustri generali - Michel ed Espinasse - portatrice della parol9. piìi che amica. almmenre solida!?. della soNlla Frnncia: e di Francia verrà. in corporc. il Consiglio mm1icipale metropolitano; e d'Austria \'errà, in sett-~mbr:: - se per forza di sopravl'cnute incidenze dol'etlc d~lìberare il rìn\'iO - la grossa comitiva di p:irlamenmri gu:d~::i dal doa. Sieinwenòer: ed in qu~sti giorni avemmo. ospiti fes1os:imcnte accol1i dftl popolo di Roma. i reali di S\'ezia. Gusta\'0 V di S1• ez ia è 1·e11 uto in halia ed a Roma per la prima volta in \'CSt e ufficiale: ma per la quinta come appassionaco amico e sapiente ammir:nore: poichè altre qunllro 1·01tc - una prima. giovaniss imo, fin dal 1878 - \'Cnne in i11cognho. da studioso e da conosc itore: crede delle alte 1radi1.ioni di colmra di Oscar 11. A lui. a mila la ralnni:c degli ospiti rnpprescntnnt i, presem i e vcmuri - ed alle Naz ioni che li inviano - il saluto e l:t imper itura s impatia del popolo italiano! LA CONSTATAZIONE DEL TRIONFO Onest a. co n fessione. Il Giomalc d·1t11/iu co11s1:irando il successo magnifico. insperato, dell e ll\oscre apene: alle Terme di Dioclezia110. in Castel 5.'ln!'Angelo. in Valle Giulia "per sè stessa. con l'aimo del cie lo :: del pacs.,ggio di l~oma. un gr:mdc capo la1•oro", commenta\'a: u Adcsso possiamoco11lessarlo: s ino a poche seu imane or sono teme mmo, cr~dem1no ami che l'Espos izione di lforna si sarcbbc ridotta a mi solennissimo fiasco. No11 mai impresa 11lcu11a ru iniziam e condona a termine in mez1.0a ian111ccosidiffusaccosiprofondastìducia. "Roma . noi pensa,•amo. è la ciuà apatica pcr ecccllcnrn. e quest e affermar.ioni di vivace modernità non le può fare, 11011 le s:1 rare. Manca di og11i 1111cleo preesis tc111c dì orgm1ina1.ione, di qualsiasi consuet11di11e e a11i111dinc di disciplin:i. "V i impeu il Blocco - dice\'a 110 scotendo il capo i clcricali. - \lidomin:111oiprcti - sosp irava11o sfìducimi i democrati ci. " E tuni. d'accordo :ilmeno in questo. ci conror1:1l'amo ad aspcna re il fiasco inevitabile amicipando le piìi spietate ironie al Comitato, :ti Municipio . a quel povero conte di San Maninoche si era preso tante brighe per arril'are a un così bel ri sulta to, a noi stcssi· come appa rtenemi :1 ques1a infelice ci tt:1d inanza roman:i condannata a sco11tare con 1:i ~11:1 pres~n1e impotenza la grandezza e 1:t bellezza ~~Il~ infinite miracolos~ cos:.: che ella in paSS3.tO teppe cre,rc perla gloria e per !:i gbia degli uomini... ». E ra11a questn s inc?;:i ed onesta confessione. il gior~ nalc romano comimrnvn: " ... Quando i cittadini di Roma si saranno decisi a s1imarc meritevole, per lo meno , d'un :1 visi1a di curior sitii l ' Esposizione, a cui confluiscono ora a miglia ia e mi/:?,liaia i 1•enu1i di fuori. qualch~ mo!il'0 di crilica severa porranno sempre tro1·:ir!o, pron;o, adatto e leg iuimo, per il loro' piaccre. anche se al'Tmmo. non dirò il dispi:1cerc, m:i la sorpresa di dover riconosècre che Roma s1al'0lta si è rana \'Cramcntc onore."

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