LI'. l'.SPOSIZIOMI DI 1~01'17-1 I'. DI TOl,INO Nl'.L 1911 ty ty FR A LE ARCHEOLOGIE ROMANE '? ty L e curiosità della vita antica esuma t o n e lla Mos tra dell e Ter.ne. Coloro che subiscono la suggcs1ione dei monumenci e !'impressione delle grandi linee, pro1•ano oggi il loro mnggior godimcn10 anche soltanto nel fermarsi ad osservare la ricostruzione deWambieme. desiinaio a raccogliere la Mos1rn· Archeologic:t alle Terme Diocleziai.c . Libcrn10J'ediflciodal!ebru11uresor1eaclleadiacenze, res1irni1e le aule amplissime alla loro imegrità nelle pareti. nei pal'imcmi, nei sol:ti, libenui i l'ani immensi di porre e fìnes1re dalle cos1ru1.ioni che li rimpiccioli1·ar10 per adibirli Mi us i \'Olgari. è risorla nelle sue rneral'igliosc proporzion i IR grnndiositil del!a cost ruz ione . Ma nuche i l semplice curioso non può rimanere ind ifferen te dinm11.i alla collez ione di calchi e disegni raccolt i in quesra Mos1r11 e riproducenti i monumenti che i Ro• mani lasciarono in 1Ut1e le terre da ess i domina1e . perehè an1.i i meno ini1,iati pro1•ano magg ior rneral' iglia dinan1.i a ques1a prol'A tangibile della l!Tnndezza romana . Ques:a Mostra è un trionfo dei nostri archeologi, de i nostri studiosi. i quali. sotto !°amorosa guida del prof. Lancfoni, hanno dimostra10 come non manchi neppure agli Italiani l'attitudine per riccre,re in tuuo il mondo i doeumemi assertoridellegloriedellastirpe. Essi non hanno solo ricostitui to la magnilì:enza monumentale del grande e,•o ronrnno; ma anche i doeumen1i della 1·ita 1•issuta d'allor:1. Così, in1e~ssan1issima - per tutti, anche pei profani - nella « SaladellaGallia ► 1 , indugia in1orno11sè icro::- chi de i visitatori la rsecolta delle « ar1iglierie » amiche. Artiglierie, per modo di dire, s'intende. Sono le armi - o meglio gli strumemi - da auncco e da assedio, di quei tempi. Sopra pedane. per esempio, è ordin:ua una b:111eri:1 di armi d ·auacco romane - fatta ricostruire da Napoleone lii: vi è 1'01rai1ra che lancia ciottoli enormi da 100 a 150 metri; la balista gra:ide che scaglio freccie da 150 a 310 metri: curiose e complicate eostru1. ioni in legno, poS11te su trepiedi e su ruo1e, che sembrano l'Clivoli nel momento di spiccare il l'Olo da! pra to. Alcune di esse furono messe" in a1. ione" duran1e la 1• isira dei principi imperiali di Germania, che 1• i si i111ercssarono e 1• i si dil'eT1 irono un mondo. Il nuovo Ponte dell ' Esposizione a Roma. Il 12 aprile la Società assuntrice dei lal'or i del Ponte " all'Albero Bello" - on fiero del bel nome di Pome Flaminio - complcrnv:t l'allemnmcmo di tutti i cunei che sostenel'ano la gronde arcarn di 100 metri sulle armature. Essendo capitalo in ca111iere !°assessore comm. Benti1·egna. quando l'arcar:1 era completamente libera. rin- ---•••-------------------•••--- 1\LLI\ MOSTRI\ DEL RITR/\TTO IT/\LI/-\NO IN FIRENZE = Ecco uno dei piU meral'igliosi quadri della Mostro. E: il famoso Rubens di eui i\lamo1·a è giustamente fiera, presentato da quella Galleria. Peccato che que!l~ figure ... profane, di i:uardicedi curiosi, ne sciupino un poco la 1•isionc, ai lati! Il quadro rappresenta i qua11ro Gonuga: il Duca padre e il figlio e le due Duchesse. Esso trionfa ora nell'appartamemo di Leo:ie X. ed è unodcipreziosiquadri - numerosissimidelres10 - che conferiscono alla Mostra un 1•alorc iconografìcoe storico. gener Porcheddu 1·olle far passaN su! Ponte un rullo cornprcssoredi l9tonne11atc,perprol'arcsc. sono questo carico,sisarebberoal'l'ertitctrepidazionisensibili. Il risultato di questa esperienza intima fu superiore adogniaspe11atil'a. Ecco dunque trionf3lmente compiuta questa impor1an1issima ed audacissima opera che ha desta10 così l'i1·0 imeresse per l'arditezza dcll'arcma, unic:1 al mondo, in cemento arma10, di tale porrar:c, per l'originalità dei sistemi costruttivi ado1t:c1i e per l:1 celerità colla qu:1te è starn portata a termine. Tutti i sindaci d ' Italia invitati a Roma per l 'inaugurazione del monumento a V i ttorio Emanue le. Per ini1.iatfr:1 del sindnco di Roma, come :cbbiamo accennato, il •l giugnoprossimo - inoecasionedell'inaugurazione del monumento a Vi11orio Emanuele I l - al' rà luogo un solenne pellegrinaggio di 1ut1i i sindaci dei Municip i italian i. che, muovendo dal Campidoglio, si rcchcrii a deporre fìor i 1•otil'i sul'nltare dell a patr ia, Pcrchè sia /ac il irn10. speciahncntc ai pili piccoli Comuni , il porcr imerl'enire alla patriottica cerimonia, il sindaco Nathan ha chiesto cd 011cnu10 che rnnto le Ferrol'ic di Sr:1to qunnto quelle SHdc accordino ai sindac i pcl 1·inggio a Roma il ribasso del 75 %. Dopo l'inaugura7.ione del monumento al'rà luogo il Congresso dei sindaci hnlfoni nel comunale anlì1ea1ro " Augusteo», Speci:lli fcs1ej!.giamen1i SPrn11no da1i in onore degli ospiti. ai quali il sindaco di Roma offrirà una eoln1.ione al Palatino od al Pincio. La sorella Ung heria e il Cinquantenario italiano. L'Unghe ria è, di Hllli i p.iesi che st:1nno ad oriente dell'ilalia, quello che ebbe nel secolo scorso maggiore comunnnza di ideati e di stori:l con la nostra Patria. Kossuth e Tiirr si erano faua eome una seconda madre delJ'!lalia, e da ,\\azzini a Bixio, da Garibaldi a Nullo, i maggiori uomini del nos1ro Risorgimento al'e1•ano dato all'Ungheria i pensieri. l'opera, il sangue. Fedeli alta tradizione. i ,\ta.:iari hallllo parrecipa10 con 111110 il !oro entusiasmo alle fesic Cinquantenarie della Uniti\ Italiana: la commen1ora1.ione che i deputati un?, heres i hanno fatto II Budapest - e la manifestazione di quel grandei\\unic ipio - furonodelle pili sincere e cord iali . Gli Unghe resi, inoltre , per rnc1.1.o di una amorel'ole comi til' ll di dcpma1 i, hanno voluto mandare a Roma i! sal uto del Pnrlamenro e del popolo. Le accoglien1.c del popolo i1aliano furono quali dOl'C1·ano essere: fraterne ed emusias1iche: Ancona li hn accolt i con applausi. Roma li ospitò con vil'issimn sim• pat ia. Tornando in pn1ria essi diranno che l'Italia è un paese che ricorda ed ama nei giorni della fortuna chi l'ha amara nei giorni del dolore. La '" Mostra d egli Indipendenti .. a Roma. Abbiamo gi!t a,·1110 ocçasione di accennare eome. dopo l'apumra dell'Esposizione internazionale d'arte a Roma, siasi formalo un nucl eo di ottimi artisti nostrani. col proposito di alles1ire a Roma una ,•asta e completa « Mostra degli indipendenti». Non si 1ra1ta, nolimno, nè di un co111rallare nè di una ra:colra di opere rifhnatc. li concetto do:::lla Mos1ra degli indipendenti è assai dil'Crso ed è anche patrionico nel senso ch'essa si propone di farl'edere nella sua realtà il 1•11lore anist ico de ll 'I tali a presente. Ess~ vuol diventare, ; in sosrnn1.a, un complemento de lla i\\os rrn ul!i ciale. Bisogna, del resto, snpere che nella i\\os1ra uflic iale ita li ana hanno 1ro1•ato posto sollanto quelle opere eh-:: non sono 111 :i i state prima esposte : onde mol1i :misti nostri. anche fra i pili noti ed illus1ri. non 1·i hanno p::iluto essere nffatto rappresenrnti. Invece le Sezioni straniere, al'endo potuto portare a Roma il meglio della loro produzione ar1is1ica. hanno ottenuto un effetto pieno, necessariameme mancato alla Sezione ufflciale iialiana. La Mostra degli indipendenti avr!I quindi una grande imp0rran1.11. accogliendo opere di sicuro pregio, e il suo euccesso è già fìn d'ora assicura,o. Basti considerare che fra i promotori di questa Mostra 1ro1•ansi il pittore Adolfo Ferraguti Visconti, il pittore Marco Calderini. il pittore E<ioardo Forti, gli scultori Benini, i\laccagnani , Ximcnes e altri artisli di fama indiscusSll. E 1111 la i\\oslra ufficiale e la Mostra indipendente si 111·rà un quadro esano e complesso delle nostre forze artistiche. L'iMugurazione seguirà ai primi di maggio, = ·:=== ======- ) l ib no. - Srnb, Grnfoco )lnLa rdl i , ,·ia !'"~~a rell a,
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