Le Esposizioni di Roma e di Torino nel 1911 descritte ed illustrate (Sonzogno Editori)

~ESPOSIZIONI rn-RO.M.A-E-orTOR INO NEL·191J.DESCRITTE·ED·ILLVS1'RNfE Pubbli cazione della SOCIETÀ EDITRICE SONZOGNO in MILf\N0, ,lbbcuamcnlo n 40 numeri, nel Ucguo, L 7.,) 0 - H$lerv F,. 1.1. - "Roma, patria universale delle arti. .... " " ... l:i divinissima Grecia, dopo una corsa 1rionfalc, si assopi; ma Roma (rnccolta l'eredit:L sua) si produsse nei secoli con grande fcr1•orc di virn e molteplici1à di nspeui. «Gli arrisii quindi tuuo vi trovarono e luno vi tro• vano; il Medio E1•0 vi trasse il romanic<>; J'èra moderna vi trasse il rinascimento e il barocco; il neo-classicismo. la semplicità e la correuczza in reazione dello stesso barocco: i naturalisti. infine. d'ogni tempo, vi scorserobellezzaei;:randiositàdifigureedipaese. " La nostalgia di Roma apparve così in ogni quadro: nel rudcro cui s'appoggia la capanna fiamminga dei Prcs~pi: nei templi. in cui si svolge l'episodio sacro o storico: nei pini solitari cd obliqui degli orfazonti tiepo-- lcschi. " Jmorno alle mcnl\'iglic della plastica e dell'archi1enura antiche. animate da un succedersi ra1aled"eventi, si stende un paesaggio che non è solo splendore di luce e di colore. ma palpito di poesia e narrazione di storia, che parlaall'intelleuo, al cuore, alla fantasia: un sepolcro 1ra le rose. le venebre disseccare di un lungo acqucdouo. una catacomba tra le vigne, una torre press:i lapaludc,unbloccodirnfo,uhimosegno,forse,d"una ciuà calpestata da Roma: e lo svariar delle nubi e del sole, dalle nevi d'Abruzzo ai colli Albani: dai monti della Sabina all'ondeggiamento concorde della pianura, delle mandre. delle gines1re. del mare. Tutto un frcmiro indelini10 che dà lo struggimen:o di una passione. « Roma è, cosi, la patria uni1•ers.ale dell'arte. "Qua all'Accademia di Francia si aititiunse la Scuola Inglese, poi quella di Spagna e d 'America, poi la portoghcsc. La cominua alllucnza dcgli artisti ahrc ne farà sorgere, perchè, do1•unque, nella città e nella sua campagnacneisuoicas tcl!i, è un ·animazionccominuad i ch i opera a sorprenderne e a fissarne gli aspeni fugaci, od eterni. " 11 civis ,01111Jnus. nel vecchio senso, è finito. Oggi i 1•cri ciuadini di Roma sono i don i e gli artisti. E. questo (inaugurando il Congresso) ricordiamo tulli, prima di auentare alla sua bellczia!». (/),r/ Oi111111" di Cou ,,,fo Nirri, hi,mg11. r,111/ 1· i l Co 11,:,nst1 ,1rtistir1> - J otri/~ i11 C,uld S<1nt"A11gtl1>.) Nel recinto di Valle Giulia. Una prima somma ria rassegn a d e lle Mos t re est ere. li Pala1-w delle Belle Ani. i dodici padiglioni esteri che r,li fanno bel corteggio nel vasto e pittoresco eden giard inaie e silvano, le gallerie accessorie, sono oramai assiduamente popolosi di visirniori. ~·aremo noi pure un primo giro di ricognfaione e di orientamemo nelle Mostre. L e sal e n e l pal azzo c e ntra l e . Intorno alla Mos1ra principale, che ha sede al palazzo centrale. ecco la disposizione delle raccolte: Nell'ala destra del palazzo sene grandi sale accolgono la /1\ostra italiana. Delle al1rc tre sale parallele. una è destinata alla Mos1ra delle opere di Enrico Colcman. il pittore della Campagna romana. testè scomparso; una accoglie l"opera scultori:i di Giulio Montevcrde, alla quale egli imendc da quasi l'enti anni. e che costituirà il co:onamento della sua carriera; la cerza è destina1:1 :1gli:1cquerelli cai pastelli. Nell"ala sinis1ra, quattro sale sono destinate all a Mos tra individuale di quauro artisti Sl"edcsi. Larrson, MiiIcs, Zorn. che si presen1erà con opere assolu1ame111c nuove, e Fies1ad; ma a queste Mostre dei suoi quanro grandi artist i, la S1•ezia aggiungerà circa altre duecento opere. Tre sale sono !ntcramen1e risen·ate alla Nor1·egia. Delle allre ,re sale parallele, simmetriche a quelle !'.lcll"ala destra, due sono des tinate all'Esposi1-ione di bianco e nero, una a quella dell'arte dilla medaglia. Nel salone centrale, quello ove avvenne la cerimonia dell'inaugurazione, Ariscide Sartorio espone circa la metà del grande fregio pittorico che adornerà l"aula della nuo1•a Camera icaliana. Dopo la cerimonia dell'inaugurazione hanno 1ro1•a10 posto in questo salone d'onore, le grand i sculture. Le gallerie pro1•visorie si compongono di sale italiane. salestraniere.edisaleinternazionali. Quelle straniere sono cosi destinate : tre alla Dani• marca, quauro all'Olanda, una alla 1\lostrn per$0nale dello Zu!oaga (l'entise1te opere), una alla Mostra personale di un altro spagnuolo. Anglada, che si prcscma con piuurc di vita e di costumi del suo interessantissimo paese,edueallaSl'izzera. Qucs1a Mos1ra Sl'izzera, ricca di circa 150 opere, Ira cui una grandeseuhura, è par1icolarme111e notel'ole anche per la singolare decorazione degli ambiemi. Due sale sono inoltre destinaie, una alla Bulgaria ed una alla Grecia. Nell'ultima la il suo be l sloggio originale una Mostra di opere d'arte cines i. Nelle sale internazionali vi sono. ollrc ad opere singole, le Esposizioni dell"Argen tina e della Rumania, ed una Esposizione spec iale delle opere dei pensionati stranieri resident i nella cinà eterna. L'Esposi zione in1ernazionale di archit ettu ra occupa l'ala estrema della galleria provvi soria. Una sala è destinata alle opere dell'Associazione fra gli architetti austr iaci. una a quelle dell"Associazione ilaliana fra i cultor i di architettura. Questa sala è addobba ta con speciali dccoruioni, scelte a cura dell'Associazione stessa, in seguito ad apposito concorso bandito quattro mesi fa. Nel P a dig lio n e G e rma n ico. C'è un:1 scelta collezione di opere di Boecklin. l. embach. Thoma, ,\\0111.el, Gebhard1, Uhde , Liebmann. Accanto a questi concorrono i rnppresentami di tutte quelle scuole numerose e molto l'arie, quali tradizional iste, quali al'l'eniriscc. che oggi fra7.ionano il movimento artistico germanico: la scuo la di Monaco, di Berlino. di Dusseldorr. rnue 1•iolcntemcme cerebrali e di una spiern1ariccrca1ecnica seicmificaclaborata. La M ostra d e i Belg i . Il Belgio trionfa , come sempre, con la coor1e 1·alorosa dei suoi scultori possenti e delicati: Braecke. Rousseau, Biesbroeck. Lagac; coi pittori Claus. E.nsor. Courrens, Bacrtsoen, Khnopff . Lnermans; con gli acquafortisti elegantissimi, mordaci. elegiaci, misiici Rasseu rosse, Mar.!chal, Hcnry Alcunicr, Danse, Bcrchmans. Ma una grande nol"ità è riserbMn ai visitatori di Roma e resterà come i111en s.1 auraniva iier gli studiosi; il Mo111.1me1110 del l.1J1,oro. l"opera m:iggiore di Cos1an1ino Meunier. La Francia. Parigi manda opere di tuui i principali artisti dei due So/011s, da Rodin a Cottet, da Barrholommé a Rolle, da Alberi Bcsnard a Ménard. da Jean-frnnçois Raffaelli a Lucien Simon. Per alcuni 11r1isti si complcrarono le Mostre con opere prese dai Musei. in modo da a1·ere un quadro imegro dell'arte francese in tutte le sue manifes•azioni e ten- <icnze. Il p aese di Murillo. La Spagna. oltre al proprio padiglione, ha alcune sale nel palaz1.o, dOl'e è la speciale Mostra delle migl ior i cose di lgnacio Zu!oaga, il pittore terribilmente anatomico della 1•ecchia Castiglia: 1anro più preziosa, inquan1ochceglihadichfara1ochesaràquesta l"ultima l"Olta che partecipa a una Esposizione. Alla ~lo>tra mood ialc d i Valle Giulia. - L'imponente l'alauo centrale co~nuito da C.-.a r~ lbzzan i (Fot . • Argus •).

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