!,'ESPOSIZIONE DI TORINO disegni di Francesco Paciotto di Urbiuo, la Cittadella, il corpo a\·anzato ad O\"CSt, che sfida e difende dall'ira nemica la città Torino r,l tempo di Emr, nuclc !'ili\Jcrto (15~.,1 . subalpina; la città <:ra in <1ucll'epoca chiusa . compressa nelle sue mura e i se<:oli guerreschi !e impedivano d i espandersi oltre; la Torino rol tempo di Cr,r\o Em:muelc 11 (1663) ragione bellica sowastava agl'intcrcssi civili cd al progresso cit• tadino. Una serie di guerre terribili. segnatamente coi fra11e0;i, '!"orino :il tempo di Re C:irlo Alberto. il capoluogo dipartimentale sul Po) paraliz1.ò per <111asi due secoli lo sviluppo della città; ma col cadere dell'c1limera potenza imperiale, Mortrolit;) di Torino rnffronutro colla mortalità del Regno. s" i11izi:1 il secolo dello sviluppo meraviglioso; il fervore purpureo del Risorgimento fanno di Torino il etiore pulsante dell'Italia nuo,·a; e i uuovi ideali si riflettono immcdiat.·unente s111l'assctto della città; s'abb.'tttono l'arcaiche ossature guerresche; gli edifici, le vie ampie e luminose si espandono oltre le mura divenute inutili avanzi cli un'età tramontata; così che noi vediamo la città che ospite e riattizzate a lunghi inten'alli (dal 1590al 17o6,al 1798, fino ottant'anni addietro cm limitata da 1>iaz1.a Castello, giardino Reale, al 1S14do1>0Chè l'lmpcro napo!couico nea,·eva fatto per bre\'e te111po piau~'t Vittorio (in parte solt.'tnto), corso Valdocco, corso Re Um• = 574-- quintuplicare la sua estensione fino a presentare il mirabile armonioso organismo che incanta ogni forestiero
RkJQdWJsaXNoZXIy MTUzNDA1OQ==