L' Esposizione di Torino: Giornale ufficiale illustrato dell'esposizione internazionale delle industrie e del lavoro 1911

L'ESPOSIZIONE DI TORINO s'agita. e trema, e piega la pianticella al lontano implacato avan- sione di essere innanzi ad una casetta mussulmana di Tripoli, nei zarsi della lava, che l'arderà come un fuscello . primi tempi della conquista, dopo i fasti di B11-,llclia11a e le raccaE vide ancora intatto il padiglione della Turchia, provvida- pricdanti scoperte del !llartirio dei nostri bravi soldati. mente chiuso allo scoppiare della guerra e che ora, sventrato, do- Povero padiglione! Era uno dei più caratteristici e dei più corFerrovie dello Stato e Mostra dei trasporti. vrebbc vomitare un gran fiume di menzogne e <li calunnie, tanto rispondenti a quelle forme convenzionali di esotismo, che abbonper 11011 venir meno ai sistemi imperanti nei luoghi che esso ricorda. dano nelle esposizioni . Ora è deserta !a piccola cucina affumicata, Invece, cosa curiosa, il sentimento popolare, che si sfoga così vo- doude ai bei tempi esalò e si diffuse intorno l'aroma del caffè arabo, ~!ostra Trasporti lonticri in iscrizioni e in graflìti sui muri, ha preso di mira il padi- bollente. E sono nude dei ricchi tappeti le vaste pareti. Non più glione dell'Algeria per isfogarsi contro i nostri attuali nemici. I la figura grave di qualche spahis, fiero il petto di medaglie, son- « morte ai Turchi ", gli « abbasso i brnti di Sciara-Sciat », i « viva necchia sulla soglia, in una visione luminosa di palme e di irruenti i bersaglieri ! » non si contano !)ilÌ e dànno per an momento l'il\u- fantasie. Ogni cosa ha le stigmate della melanconia delle cose ab-

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