J,'ESPOS17.TONE DI TORINO più ad idee di serenità e di clcgam,a. che non di austerità e di im- via dei Mille e via Belvedere), col fronton<: a sci colonue d'ordine ponem:a. !,'ideò nel 1863 l'archit<.-tto Vdasco. inspirandosi - come co ri nzio c la cupola dalla c1u\·a assai l·k·gantc. mi conduce ad aC'Cenbcnc scri\'e il Ferrante - a 1111<:ll'imitazionc libera del risor,;:imento. nare ad altrc due chil-sc. che si inspir:mo ad un classiCQ concetto. car:1 ai mod<:lli di scuola del P romis. E 1111 sollio della rina.,;c(:m:a e co11tauo fra le più note\·o!i di Torino: \·oglio dirc qucllc di S.'ln il lasa11ima all'csterno i fregi della 1K>rta prindpalc della facciata, 11011 simo e della Gr:1n :\ladre d i Dio. certo in armonia t-olle porte laterali, ma di una bdla frescher.r.a di A perpetuare la memoria del ritorno in Piemonte negli amichi couce1. io11c. J,'interuo è a trc nal'atc; 11a <1ua11titi1 di opere d'arte Sòl'rani (onfo, pof!u/usquc /1111rin11s ob mh-.:11/11111 r.:gìs. come è ricorclcl ille11ta,;ti. del Soa\'C. del Bogliaui. del Rcffo (11 11 giorno ebbe pure dato ,;111 frontone del tempio) fu posata. ncl 1818, da Vittorio Enmla colossale tela di Si111011 .lfogo di Andrea Castaldi. oi;;;:i al )IUS(."() nuele I, 1:i. prima pietra della monumentale chiesa della Gran )ladre ci\· il"() d'arte moderna). e nel \111.'Ciearc degli ori tra mm grande rie- di Dio. E l'edifido maestoso, mldos:iato a l magnifico e rideuté chczza di pregi e nella ricchciza di dipinti della \'Olta, 1110\·imcntata sfondo della collina, prcccduto da un 'ampia gr:1di11ata tia11chcge bene i11 armonia col rcsto dell'ambiente. as.'>ume un 11011 so (Juale giata da due alti murazzi »u cui posano due colossali, se 110n belle, t:arattere fest il'o e scrc110, i11 opposi1.io11c strana con il t:arattcrc statue della Nc/igio11.: e dclla Fede, del Cclii, è fra i monumeuti di auskro. ra<.-co\to e qu=-isi c hiuso dclla maggior parte delle chiese pi!l solido e di più 111agnifico impianto ehe Torino possa \·antare. torinesi. L'architetto Bo nsignorc, ncll ' idc:uc <1uesto monumento, \"Olle }Htorniamo allo stile ro111anico del Xli e ilei Xlii secolo cou la che~ fos.-;c degno di Roma antica: cd =-ippunto al Pantheon atd1iesa di San Secondo. all'angolo della da omonima con la \'ia tinse rispirnz ionc, modificando Il tempio d'Ag ripJ>.'1 sì e comc pcrilla:i::enta. Cominciata nel 18i2 su disegno degli architetti Vigna e mettc\·ano l<: circostanzc. Ed è i11d11bbio che - data la localitit. Jlvr111e11to, compiuta nel 1882. ([llesta chiesa è fra le più belle di dominata dalla sp:11.iosis.<;ima pia1.1.a Vittorio Emanuele e dal pon te 'l'orino. Ed è anche tra le più spaziose. poichè occupa ben 3320 m. q. 11101111mc11t al c sul l'o - 111111a meglio pote\'a con\'cnirsi di <111<:sta ,li ,;u1x·r1Ì(·Ì<,. C,-st<, più <li 1111 miliouc ~-d ha l:1 pi:tnt:ì a <·rtJC~· lat i11a. [,'aspetto l':<t(·riorc t.• as.-.:ii 11ohik. so: a11d1C si 1)(.,;,.-.:1 ,k,,idernre in c·s.--o 1111a •11takhc 111aggiurc an11onia fra le (liversc parti. E SOll\"i pa1ticolari assa i i-:11~tosi. •iuak-. :ul (-,;(•rnpiu, la 1eoria <li 1·olo11nctte, in pietra di !-\:1ltrio, fonnauti una grazio~a galleria. che si segue intornu alla n:n·ata <,d ai (llle hracci (!ella croce. con \"anta;;gio dell'interno nei rapporti colla luce. ;(otc\·oli pure il bel rosone centrale e i-:li S\'dti pinnacoli. Del r<-sto la chi(-,;:1 t utta. così a ll 'c,:;tcrno come all'interno, rh·ela grande cura e cfinoscc11za d<:ll'cffctto accompagnata :l 11obi!ti, di intenti. Si111p:1tico assai è pure l':tspetto della d1ics.1 cli Saut:t Giulia. d i architettura gotica (d i fronte alla \·ia llarolu). Alla muniticcnza <li <1uclla benefica gentildonna che fu la illarchcs.1 di llarolo {ri<.-ordata. col marito. in d11c bassorilicd dcll.Albcrtoni nell'interno dclla chicsa) dc\·csi in gran parte la cm.1:mziouc di <1ucsto tempio. sobrio nelle lincc, hd\o nell'effetto gcniale, parco di ornamenti :mchc all'iutcmo. li disegno di esso è opera dc!l'ing. Ferrante. I•: forse più ricco e sontuoso che non vcra111cntc bello il santuario che D. Gio\·aruti Bosco \'Oll<: dedicato a )!aria Vergine Ansiliatric<: (,·ia Cottolcn;;:o, 32). Ha i11\'CCC bcllis,;imi pa rticolari. nclla app:1re11za modc,:;ta, la chi<:s.'I di $..'Inta Zita (da Borgo S. Donato). !,'armonica facciata della chiesa delle Sacramcntin<: {angolo i'ROPRll(T,\ 1\R1' !STl(.;A 1,: I.ETTl-:RARI ,\ 0cN I Rll'R0DUZ10Nt: VIF.TATA architdtura grandi?sa e quasi solenne. E g-ramlioso è anch(" l"i11t<:r110, i-e anche ....,. ·a1 dire di alcn!1 i - s i pr(~"ti a;;;;ai nmle alle ~~igenzè d<,l culto cattolicu. ! ,'altra chiesa cui acc<:1111ai ì: opera assai <:ncomiata deffarchitètto Carlo Sada. <."l.l è dedicata a S. ) lassimo (\·ia )lazzini e da San )las.<;imo) . La facciata principale h:i un bel pronao con quattro culos.-.al i colonne di granito, e <1 u:1ttro i-:randi 11icchié con statue degli c\·ang:clisti. e il moti\'o delle CQ\onne corinzie ritorna ai lati dclla chics.'I, e intorno alla cupola. J,' intcrno. ad una ,;ola na\'ata. è a fo rma di eroe<" latina, con colo1rnc cori111.ie in parte isolate, in parte addo,;s.'ltc ai muri. Ricca di bcllc pitture, che recano i nomi del Castaldi. del Conin, (lcl ;'llorgari <: dc! Q11ar<:11ghi, e di pregc\·oli bassorilic\· i del Re\'<:lli e cicli'Albertoni. la c hi esa di San :\lassi mo 11011 corrispom!eri1 fon;c pér g:raml iosità all"<:11tità dei mczzi impiegati nel co,;trurla. ma certamente è per sc\·crità c p<:r nobilt/1 (rasp-ctto 11110 dei templi più rai;;;:uard(:\'Oli di Torino, anche prescindendo dalla ampi<:zza dclla molc. Altre chiese mod("rnl' degne cli nota 11011 mancano a 'l'orino. )la ~-rC1lerci oramai (li abusar,:: della p:11.ic-nza <lei lettore ricordaudouè altre. Ciò eh(: piuttosto mi piacc rile\'arc sono l'ordinc e la pufo.ia clic R-gnauo nc-lla maggior partc di cssc. Ed a chi pensi che cosa ciù sii-.nilichi auche nei rapporti l'nn l'igiènc 11011 isfug:gir:ì l'im1>0rt:mza di tal<: :iffcrmazione. ;'lii sia cfinSCntito 1><:raltro - prima di a=miatarmi dal lcttorl' - di ricordare ancor:i il tempio israelitico. che nella felice i(l(•a1. iu11c dcll'ing:. Pcti t i ci richia ma ai sogni dd\'architettura orientale, ccl è edificio ricco di carattere e di g11sto: <: il tempio Valdc;.c, eh.::. ~ituato poco lontano dal tempio israelitico. trO\"Ò ncll'architetto Formcuto chi SCp\>C fondere in armoniosa modern ità di l'<lllCHto una ispira1.ionc a metà i-:otica. metà romana . Akum:, cl1iese al di là della cinta o ;11la p(•rif(•r ia della dtti1 - pa11e ultimat e, parte in costruzione - riaffermano nei nostri architctti una coltm:i S<:\'era cd 1111 ;;:usto note\·olc. Accennerò per tutte al tempio mo1111m<:11tale <li K. S. dell:i Salut<:, di cui i la\·ori, non ancora ultimat i. tornano a grande onorc 1lell':1rchitctto Reyc<:11d e a <111cllo di S. Alfonso dc' I.ignori (borgata C:impido,-,;:lio). in istile l>:irocco. c d<:gno in tutto di <1ucll'ing. Gallo, cui 'l'orino dC\'e un'altra c:hi<-sa. la più fcli<.x,mente ideata: quella ili San Bernardino alla 1,arriera di!-\. Paolo. S!abilimento Tip0grnftco Doti. Guido Mo1110 - Via Riberi. 6 • Torino.
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