L' Esposizione di Torino: Giornale ufficiale illustrato dell'esposizione internazionale delle industrie e del lavoro 1911

L'ESPOS IZ IONE DI TORINO QUELLA . J.~;;l'OSIZIONE è morta! Vi\'a l'Esposizione! E;;ia: poichl•c;;;;a non poteva vin,re, ni: morire p iù degnamente. Il tempo;;te;;;;o, che sì fieramente le aveva congiurato contro, parve ae- <1uetar;;i, come pentito e i111potente dinnan7.i alla 11obilti1 sulcnne dell'ora celebrante il « fati:o compinto n. E quella. che [11 nd cuore del popolo, cd i: nella mc,.mor ia. tra111ontò doke111enH: ia un p!s\cido tramonto nu1·emhrale , ne11'adde11sar;;i di 1m:1 fo lla e norme, <1 ual c 1·idero rnrament<: altre grn 11di Esposizio11i. /,e cupole dei padiglioni. Fulgenti al tramonto. si <:Opr irono a po<:o a poco com<: di nn 1·cfo di gra maglie; k: 11<:qm:: del l'o i;odeuero un'ultima 1·ol t;1 la gioia di ri;;pecchbrc le ampie haml iere. lìeramcntc s1·c11tola11ti all'aria alpina; un hriddo di mort e a;;.<;nlse sui fastigi le vittori<: alate : le ampie distese dei ponti ri;;1101rnrono cupame nte ai passi della Folhi i11d11giant es i iu un ultimo sguardo. in nn sa luto di rimpianto. e sull' ampia distesa del ciclo S<:olorant es i pan·c di;;cgnarsi 1m motto: " Ciò che fu, rh·Ìl'c "· Ri\'h·c. ;;ì , sotto altre forme; perchè è di ques ti magnifici ;;forzi dell':111h·ità 11ma11:1 lasciare nell a vit:1 dltadina. nella l'il a della l,afollaall'i)ouetto. 11 :1zionc, strat i d i limo feeomlatore, ov<: fad lmentc 11nove iclce:c llllO\'e i11iziat i1·c gcrmogl iauo. :\la quale tristezza al Valentino! Nel m<:bnconico l.ll"oro della dcmolhione il 111aguifìco parco risuona nuovamente dell 'a tfa1111oso stridere delle seghe, dell'a;;pro martellare. del cupo rimbomlJo delle ferramenta. squassate sni pesanti carri. E il primo ;;orgcre alla vit:1 e l'opera di distruzione dopo la morte hanno una stessa 1·oce: ancora sui culmini degli edifici si agitano piccole figure umane; ancora l'aria r isuona di richiami; ancora stormi di operai ;;'alfanuano strett i int orno alle gru potenti. :\fa queste voci, nell'esodo delle cose dall e. CHE FU vaste galle ri e, uon scmbrauo più a\'crc la concitata letizia e il 1·igore d'un tempo ncl1'al:1cre lavoro di creazione. l'oichl: i: istintivo nell'uomo. 11011 pen·a;;o da una furia de\·a- ~t:ltrice. il piac,:,rc dell'opera che:: sorg,: , 11011 qudlo del clistruggcrla. E che,_. ddb folla d'u11 tempo? E cl ic cosa di ci () che fu rt-:sposi?.ione? Il parco è oramai dominio di operni. intenti :1l lavoro febbrile cli demo!izion<:, e di pochi passcggieri. iudugiautisi nena dolcezza del pallido ;;ole precltrsorc della primavera. Il ni,!o d i bimbi, di passer i e di innamorati, nella m:tgnifica solitudine ombrosa, è aucora lontano. Qualche ragazw e qualche , ·ecchiercl!a si aua rdauo :id affastellare detriti di legname, e forse è questo per essi l'unico e tanlo vantaggio rica,·ato dall'E;;posiziouc. l•: qumu!o gli sc:trs i pcv.i d i leguo arderanno sotto la pentola (':\sal inga. e l'acqua borhotter:\ e gorg:ogli cr/1 allegramente iu (-:'S:t a preparar.:: il <- iho, aon parr:'i d i ,·eckrc nei lÌammcg:gianti t.ra1·icclli 1m ;;i n1bolo di ciò clic fu cd i: la bella onde la 11o;;tra citti1 e ll pad igli one, ddl' Uughcria. l'Italia_vissero mesi 'di li eta :1gitazioue ?· Una· firu nmat:(! )ln~una lìammata, che elevandosi 1·i va e guiz7. ant e in una gloria cli s<.:i utill e. eccitò nei cuori il hollorc dell'cntnsirlsmo e della fccle e prcpnrV c111c!!'a ltro cibo succoso e 1111\ric nte . che è dato dal ritemprarsi de:gli animi nella tiducianell'an•e:n ireencllacoscic11zad i un intimo valore. dianzi appc11a prese:ntito. Ad ogni tratto uua grande scri tta: « Vendit a di legn:uni "·Ecc ne dc1·e c;;scre del legname da vendere! Come infa lti appaiono ora eno rmi gl i aggrovigli di tra \'! nelle potc11ti o;;sature deg li cditìci, spogli in pa r te del loro pas.~eggcro ri,·est imeuto dì <..-e 111ento ! Una ,·ampata di dc1·astazio11c sembra (!;;;;ere pa;;sata per la bia11ca citti1. E la sen;;a1.ione è veramente quella di un incendio imma ue. Qua e là, dalle facciate, dagli atrii, qu:1lche colonna ;;gretolata. monata, sbilenc,1, come travolta dall' impro1·\'!;;a rovina delle pa rti. <:ui era sostegno, ci ricorda tri stemente la nobiltà elci va;;ti port icati . e la gioia delle ricche deeorazioai, cii coaforto. ncl\ 'ardeutcestatc, della penomb ra degli atrii. [,e vaste arcate ;;embrcrebhero ad nn se<:cntista cli bas.~a lega fauc i enormi spalancate per annientare ogui ricordo Jttat erialc di ciò che f11 l'EsposizioHe. E il colon:: cupo dell'abetaglia fa alla royina coiue 1111o sfo1ufo di lutto. =557= ____ __J

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