L' Esposizione di Torino: Giornale ufficiale illustrato dell'esposizione internazionale delle industrie e del lavoro 1911

i ,' ESPOSI ZI ONE DI TORINO L' Industria italiana dello Zucchero all' Esposizione 'nmusTR IA ital iana della un vero pe riodo stabile e duraturo dell'industria saccarifera itapr0<h1zione dellowcche ro liana con l'impi anto di un opificio a Rieti , per opera della Cas.1 può dirsi sorta ,·ernmcnte )laraini e C. in Italia appena una qua- Sulle tracce di esso fiorirono in bre\'c altre fabbriche, e nel rantina d'anni fa, allor- periodo dal 18<)1 al 19rn le statistiche segnano il nascere di IX'n .,o <111ando, cioè, i nost ri di esse, di cui 37 oggi in piena attività, con una produzione di circa uomini di Stato. ponendo due milioni di sacchi di zucchero. mc:ntc: ai grnndi progrc:ssi Parnllc:lc:amc:ntc: alle fabbriche, ecco sorgc:rc e S\"ih1pparsi le: compinti da lle altre na- rnfli neri e, fra cui dc:gne di essere uotate le due: di Sampierdarena: i.ioni d'Euroi)a in questo quelle di Rivarolo l ,ig. (1882); di Sc: nigalli a(1882). di Ancona (1886). rnmo, si proposero d i S\" i- Ac<:adde cosi che la sola produzione dello :wcchcro di ca1111a, luppare s\1 \"asta scala i timidi t("utativi, che gii1 in Napoleone I a\-c\·ano avuto un a iuto c:flicacc, cosìcchè sino dal 1813 noi t rovi amo a Parma 1111 embrione di p roduzione saccarifera: mentre la coltura della b.1rb.1bietola ,·a .:::stendendosi, grazie a leggi provddcnzia!i, in tutta \"alta Italia, n<:ll'Emilia, nella Toscaua e nella Romagna. ) la con la caduta dell'impero, ogni pri\·a ta e pubblica iniziath·a si assopi nel rapido e vario 1·0\gere di politiche dccnde: lìnchC ..-ompiutisi nel 18iO i ,Jcstini d'Italia. il Go\"(:rno si fet-c iniziatore di un ris,·eglio anche in quest'importante rnmo, memore de i giorni lontani. in cui l'industria <lell"cstrnzione dc:llo zucchero di canna, importata dai Sarncé11i uel :\!czzogiorno d'Italia. e quella della ratliuazioné dello zucchero greggio prO\'eniente dall't\ sia )linoré e: dall'Egitto erano state ,·anto del mcdioc,·o nostro. in ispecial modo in Calabria, in Sicilia e ne\ Veneto. Fu così che nel 1869 a Castellaccio, nel 1871 a Riéti, nel 1872 a Cesa di Chiana, nd 1882 a S. .\lart iuo Buonalbergo sorsero, pe r ini~,iati\'a privata alcune fabbriche italiane da zucchero, a dir \·ero con av\'Crsa fortuna, sino a che nel 1887 si potè iniziare fiual mente GUIDO COSTA IOllll·Ql1Kltll lltt1Jl l,11,ll1111° IIB, - t,o DllloGU lOOCOSTA ..,..,_,..,..v,•Mul Il ;;.alone d'onore dell'Industria i1aliana dello 1/.n~ch,:,ro :,ll"lt~p,.-iziou~. che in Italia era di 6ooo t onnellate ne\ 1&)8, rn:;g:iunsc la cifra di 131.000 tonnellate nel H)OJ--1, lX'r giunge re gradatamente, co11 progressione continua e impressionante a 170.000 to1rnellate nel 1910-11. Poca cosa certamente di fronte al\e 2490 migliaia di tonnellate p r0<lotte 'dalla Gernmnia e alle 2 100 della Russia. 111a tale ad 0<,;ni 1110<\o da dimostrare come anche in ,1uc,sto ca1111>0 \'Italia ,·a<la continuamente progredendo, tanto più o, ·e si pensi che essa \·eune ult ima trn le nazioni europee, e giunse <111ando <111este erano già arri\·ate ad un limite d i potenzialità che in proporzione non 1>0tè poi regge re di fronte all'aumento della produzione italiana. Ern dun<1ue naturale che ad un'cs1>0si1.ione, come la nostra, \'industria italiaua dello zucchero fosse de<,;muuente rnpprescnt'ata. E lo fu al Pilonctto. Ad essa si \'Olle anzi dare <111ell'impronta d'arte, la quale anche in altre mostre contribuì efticacemente ad ac11ire !a curiosità del visitatore, a rnvl"Ìntre l'aspetto (lcgli oggetti :1,·enti = 521 =

RkJQdWJsaXNoZXIy MTUzNDA1OQ==