T,'ESPOSIZIONE DI 'i'ORINO Il Padiglione dell'Istituto Geografico De Agostini Se all'Esposizio11c il p:Hliglioue del\'lstitnto g,:ografÌ<:o. che sorge alla sinistra dell'ingresso dal corso Raffaello, non fosse gi:\ sovract:arico di dc<."Or:H.ioui e di allegorie, 11n·a1tr:'I allegoria si sarebbe potuta aggiuugcrc, e di\'isa in due momeuti: ntll'uno, un italiano pitga tristcm..:utc il capo al ~iogo, sotto la ferula tedesca; nell'altra, lo st<:,;.~o itali:1.no, afferrata al viucitore la spada. alto la b r:'lmli~ce, in allo <li sfida E quest'itali:1110 :wrcbbe potuto avere i tratti del profc,;.-;orc Dc Agostini: tratti. che 11011 ho il piacere di ,:onosc<:re, ma che stauclo ai risultati, donel1lx,ro essere improutati ad una ammirevole euergi:'I di pro1)()Siti. A lui dobbiamo infattiS<'l' l l:'lli:'lè riuscita a sottrarsi al gi~o dei Bcrg• h:'lus, degli Stieler, dei Petermann e di altri illustri cartografi, tiranneggianti meritameutedaGotha una grau parte dcli' Europa, prima che sorgesse. appunto 1x,r \'opera alacre,intclligeutc<· audace del Dc t\gostini, il primo i~titnto geogr:'lfit-o it aliano. in N'o\':1ra. Un'ampia S:'lla, ricra d'ogni gr:1.1.ia di Dio in fatto di :1.tlrmti,dic:'lrtcmurali. di carte turistiche, itinerarie, geologiche, storiche. diplom:'ltiche, meteorologiche, <.-out• merciali, nautiche, forrO\'iaric, agrarie e chi più n'ha più ue metta, b.1sleTCbbc a COll\'értire tutti coloro, che ad udir parlare di li!\ edificio, O\'é sono raccolte csdusiw1me11tecarte geografiche, fanno le boccucce, e voltano le spalle :'ill'cdificio, pensando che <1ualche \·olla è gi:\ J><.,r sè 1111:'I noi:'! viaggiare, ma \·iaggiarc sulle semplici C:'lrtc, come se fossero le tranrsine della strada ferrata, è un'ingcnuit:\ :'lnche più grande. Come se il percorrere p:icsi e paesi. standosi iml>ottiti in un treno, e spesso invocando il sonno come un dispc11s.-1torc di felicità, sia <1ualche cosa di più istrutti\'o del fabbricaTe !lCr proprio conto i pii1 mera,·igliosi • dlàteaux d'Espagne • seguendo ccTti itinerari sulla c:'lrta, e chia111a11do in noslro soccorso quella fantasia, che è pur sc111pr<: la più ricca e la più pia<.-c\'olc fra le g11ide, che i11fostm10 od nllctt:1110 1'11man genere! Questo poi è i11 ispc,cial modo notc,·ole: che le carte geografiche, 11ui.cspostc, souo tutte, o lX"r 1111 ,·crso, o JX"r l'altro, i11tercs;;.111ti. Orn,darel'aspctto di colli fioriti ai solchi sca,·ati di fresco <!:'111':'lratro non è faci lc. e sa :1.111.i (lei mcr:'lvig:lioso, Chi s·attcnd<: ad una cspo• si1.io11c aridamente scientifka si ricreda. Carte, come quc,,lla che !'Istituto co;;trn isce, redige, disc,gna. incide e sta111pa per conto del Tourin!! Cluh itali:1.110 (1111a carta d'Italia al 2.50.000, in .5S fogli) possono colpire l'attenzione più refrattaria per l'c11or111c cu11111lv di la\·oro, e di abilità che c,;;;;c rapprtscntanv. i\la anche in cartine larghe un palmo, ove l'Italia pare da,Tcro ridott:'I in pillole, in j):'lr:igonc <lei colossi. cui a('<.-Cnnaì ororn,quanta fo111c di interesse! Notui, percscm• pio, una serie di c1ucstcpi<.x-olccarte. 01·e la produ1.ionc fra noi del fieno, dei l>ozzoli, del ,·i110, degli :'lgrnmi, ddl'olioc\'i:i \'ia.sah:i agli occhi e si i111• prime nella mcnle <.-On tale perspicuità da darci una idea :'Issai più precisa, e dirci più plastica, di ciò che vale il nostro Paesc, di quantononricsca110 forse a fare di~i trattati di economia, a base di cifre e di statistiche, che sembrano tanto più aride in tant:'I ricchezza produttiva. E in mezzo :'I questa raccolta, che si potrebbe intitolare • dalla pii! piccola all:i più grande carta d'I1:1lia • emergono le carie orogmficltc a co/oril11ra p!wslic11. c,;c. guite dal signor Achi!lc !)ardano, capo cartografo del· l'Istituto. Nota sovrntutto quella topografica del i\loutc Rosa e l'altra del l.:'lgo .'laggiore. E come è interessante la collezione di pietre litografiche incise, disposte progrcssh·amc,ute man mano che il !a,·oro \'a di\'cut:1.ndo completo. con :1.ccanto le rc\ati,·e p,ogrcssfrc ili s!ampa, atte a dare un'idea - se anche pallida - dei numerosi stadi a tra\·erso i c1uali passa una carta gcogrntìc:'I prima di dh·cnire allettamento per gli studiosi! Il De Agostini fondò ahrcsi in No\'ara due scuole interne di diS<.-gno cartO',;:rnfico e di incisionl". E l'una e l'altra scuola hanno qui s.1ggi ass:i.i appre1.1.ati. )la tutto ciò non è che una specie di vigilia d'armi, una preparazione 1>er giungere a <1ucllo, che è ,·ernmcnte il clou dl"I successo = .''il."i =
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