L' Esposizione di Torino: Giornale ufficiale illustrato dell'esposizione internazionale delle industrie e del lavoro 1911

L' ESP OSI ZIONE DI TORINO La gente s'in<lugia\·a, come chi si senta bene. Cosucce, cl1e~in altri padiglioui avrebbero raccolto appena 1m fuggevole sguardo, quiern11011otatc.discussc, amn1irntc. Ucritcriodcllasccltaaccorta: il gusto uc! dare <.-om·cuientc risalto ad ogni oggetto prevalendo sul desiderio di suscitare l'ammirazione colla quantità delle C()SC esposte C()llduce,·a incluttahilmcnte a tale conseguenza . Sulle vetrine, sulle pareti anchhe lìgmato bene il motto. che il Manzoni dedicò ai ,·cn;i del '!'orti: « pochi, ma buoni ». Nulla di crùml: 11C,;,,lm colpo di rivoltella sparalo su!la via - come diçono appunto i fr:tnccsi - per far sostare i passanti . Anzi il dominio costante dei toni neutri; degli accordi più delicati di tinte, accordi che l'opera del t<:mpo pareva aver reso più fusi e più sonori, di una sonoriti1 tenne; vibrante. ma s<111isita. Cosi qualche nota, che crompc,·a più viv:1cc. comt un motto arguto e birichino in 1111 discorso tutto tessuto di filosotìa amabile e se rena. richi:unava a sè gli sguardi <:0m<: 1111 11011 so che di anormale, di a11dae<:. lM ecco dall<: ,·ctrinc del ,·cstiholo, tra il pallore dc\!e stoffe, reso più stinto e delicato da quald1c accento caldo e nutrito di <..'Olore prorompclllc da un superbo Gobcliu rappresentante « i\[a rdochco in atto di rifiutarsi sdegnoso di piegare il ginocchio di11a111.i ad Aman " (composizione nobile. grandio,;a, <[Uri e lit ta!c da richiamare anche nd colore il fare dei maestri venev.iani del 500). ecco, dico, occhieggiare alcuni saggi della celebre manifattura di Scvrcs· statuine di un'csccm,ìone uu po' molle e manierata, ma d'una morbidezza, di nna grazia, di una signorilità meravigliose; nudini, per cui si sarebbe detto che le dita, toe<:andoli, dovc,;,,cro affondarsi nelle carni; tratti di umorismo delicato (quanti occhi si posarono con acuto desiderio sul gatliuo 1ucditabondo di fronte all'oca di carta?); vasi, cosi tenni, da far credere alla possibiliti1 di distrnggcrli con 1111 sofiio, come bolle di sapone: irides<.-cnze di ,·etri, lucori madrcper\ae<:i di porcellane; miniaturé, Sll cui doveva essersi couccntrata tutta la sauta pazienza ·d'un benedettino di buona volontà ... ;Ifa già i pa1111canx dccorati,·i dello Chardin ci richia111a110 a sè. Sulle stoffe grigio-azzurre è tutto 1111 sorriso di donnt, di puttini sgambctl:mti, di maschere, fra 1111 trionfo di frutta e di !lori. !,'anima del 1:ragonard, « fresco decoratore e pittore galante, d'un trasmodante sensualismo, pittore s<1uisito delle eleganze fcm111i11ili » sembra rivh·erc esultante in <1ucsti lavori, che si clircbbc10 concepiti cd eseguiti di getto, in un momento di ebbrezza serena, tra il lieto spumeggiare dello cl111111pag11c. Quanta differenza con la collezione di monete, cli J>laquc/lcs e di medaglie, ove l'arte austera e pensosa e terribilmente diflìcilc dei l'isancllo, dei l,aurana, degli Spcrandio, ci ri<..-orda in 1111a serie di lavori uotc,·oli i nomi cli quel Roty, che con la scminalricc foce della moneta f r:mçes<: una delle monete più belle del mondo, del l'illet. dello Chaplain, del Patey, del Vernon. dc! Cariate di venti altri, d1c tengono alto in Francia il prestigio dell'arte del mcclag!ista ! E <.-omc questi ,;cgni di uobiltà si alli11ca1·a110 b<:nc ndle vetrine illu111iuatc dalle grandi finestre ad arrn, al di là delle <iuali il gran ponte disegnava la sua mole mon1uncntalc, mentre la hK'C spio- ,·cntc intorno, attenuata dalle tende di signorile disegno, poneva in rilie,·o le sfumature delicati:,,;i111c cli un magnifi<.-o tappeto! Su una delle pareti della sala 1111 bel ritratto ci ricorda\"a il Largillièrc. il pittore di cui si parlò molto testè, per il ritorno :11la \'Ìta, nc!!c sale di Brera. di un'opera magnifica di lui. Ed il J>r~t•O! dc~ 11wrclw11ds della cittii di Parigi non faceva certo torto - per la linea.a dell'csccui,ìone e ckll'osscrvazione. per il colorito fresco, per la solida struttura - al pennello del non al>bastanza co110S<.'i11to ritrattista del sck-cnto francese Più in lii 1111 viso, di cui 1":1ria, piena di benessere, ciel gaude11tc çontrastava stranamente collo sguardo inspirato, assorto nella co11lcmpla1.ione di cose 11ltratcrrc11c, ci rivelava un altro p ittore poco ricordato: !'Hall<':. Ed intorno, su per le pareti. medaglioni i11 marmo. e spc,:chicre, erano come il suggello di <111ella ra1li11:1ta eleganza: di quel lu,;,,o, che nella opulenza clell'omamentazione nulla ha di pesante. onde ebbe fama di signorilit;"1 inanfr,tbilc il secolo dei due Luigi. Nella sala çontigua, domi11ata da un fondo di tappezzeria rossiccio, erano alcuni quadri di storia parigiaa del Boilly. Quadri ricchissimi di figmc, certo intcress.·mti come documento storico, disegnati con amorosa cura, ma troppo contenuti e quasi timidi 11d!'cspre~~io11c del mo1·imento e man<:anti di quella ~apiente di~tribuzionc di grnppi e di effetti di luci e di ombre, onde vanno celebri altri dipinti dello stesso genere. Ricordo: la " distribuzione di vino e di commestibili fatta al popolo nei Campi Elisi nel 1822 "· Quanto più interessanti due semplici testine. l'ima del Fragonard - 1111 ritratto deli zi oso di ;li.mc Grivois - , l'altro della Dn 13arry ! Chi ritrasse in questa tela la frivola e sventurata fa,·orita di Lui gi XV, 11011 so. i\ !a C()me una ,·olta cli più ci appaiono insignificanti nei loro ritratti queste figure di donne celebri del ~cttccento. e non dC'l ;;olo settecento! Chi in questo '"i so. c\"!dentemcntc so111ig!ia11tc, eppure discretamente pupatto\csco, oserebbe intravvedere non dico il tragico destino dcl\;1 vittima consacrata alb mannaia della Rivoh1zio11c - tale pretesa non ancbbc scuso - , ma almeno una tra1..x:ia clcg!i abili intrighi. della spudorata inframmettenza, dell'arte auda1..-c e sottile. che condussero la Du Barry sulle soglie dc! trono di Francia? Dice poco di più ima " Saffo ~ della Vig<':e-1,cbnrn, che uon rivela certo ottenebrata la mente dall'amore per Faone: mentre sono assai iutcressnnti alcuni piccoli paesi del Bouch<:r. e 1111 tempio cli Vesta, gustoso schizzo ad olio di un anonimo. Ed ee<:oci nel salone. CioC nel regno dei Gobclins. Dominante ~n tutti (t uello del Toudomc, destinato al palazzo di giusti zia di Rcnncs. Rappresenta la morte di Dugueselin. li mdc capitano giace composto nella compianta bara, fiero ançora nell"armi. che bcue Inghilterra conobbe; cd intorno è una folla di preti orauti, e di cavalieri salclamcnte cretti nelle ferree arn1aturc. I.a pietà è nei volti: il coutrasto tra la rigidità dc' soldati, che forse p11g11arouo a fianco del Connestabile a Cldteau-ncuf dc Randon cd a Chcrbomg e il 111ovi111e11to della folla lontana è sobriamente inteso, ma bene degno della compostezza grave, quasi austera, della C()mposii.ione. I colori pallidi. ci uasi sbiaditi. aggiungono tristezza alla sccua . L'opera, anupirata giustamente, benchè a tutta prima di non grande effetto, ·a,·cva in due ·oobclins dc\ .\Iaignan: « Giasone e i\ledea »e« Prometeo e le Occanidi » due potenti rivali Che dire poi anche qui della delicatezza dei colori nelle stoffe dei mobili ? della leggiadria delle statuette, elci piccoli vasi. dei ninnoli di Sènes? Ricordo ancora, attiguo al salone. un bowfoir in griJs. Uua piccola rotoada tutta biauça, rav\'ivata da dcC()razioni a smalto, d'uu bel colore verdognolo d'oliva, della manifattura di Sène,,;, e da delicati medaglioni a sanguina: un nido. forse alquanto freddo nella ehiarezi.a lucida clellc pareti intorno, rivestite di e<:ramica . ma che due cuori innamorati sarcbl>cro rimasti <.'Crtamcntc a riscaldare as.-;ai l>cnc. NC il padiglione della cittl1 di Parigi poteva trascurare, per l'Arte, ciò dic è espressione \"i1·a di quella formidabile orga11i1.Y.azio11c di servizi 1111micipali. per entro la q11:1lc fcn·e e pulsa l'anima de1\a gra11dc città. Cosi. in 1111 vasto piano inferiore il pubblico vide, fra alt ro, un grande rilievo plastico relati,·o alla epurazione delle acc1uc di fogna a i\!ont-ìllcsly; cd una serie di acc1uare11i assai buoai, che riprod111..-cvano le didsc del personale addetto ai serl'izi della cittit. In altri quadri e disegni erano poi ricordate le colonie agricole per alienati, l'istituto di medicina legale; il superbo palazzo di giust izi a e via via Ed a111..-ora 1111 sorriso d'arte illmninava queste sale. l'oiehè, appese alle pareti, ceco alcune incisioni cli graude pregio. 'l'ali ~ il ritratto di un incognito »del 1'rnd'hon; il ritratto della R<..-camier dal dipinto del barone Gérard: « l'entrata di l,uigi Xl :1 Parigi • dal cc\ebre quadro del 'l'cttegrain; la riproduzioue del momm1e11to famoso del ));1lou, che orna la pia7,Za della Nai,ionc :1 Parigi. Cosi, tra gli eclifìr. i votati i11csornbilmcntc al piccouc demolitore, questo di ~ la ville dc Paris • parve sin da principio destinato a lasciare un più grande e uobilc ricordo di sè. Tanto che la proposta, che vedemmo lanciata da quakuuo, di <.-onscrvarlo, fu accolta da un largo senso di simpatia. Sembra invee<: pur troppo che diflìçoltà grad non consentano al desiderio di trasformarsi in realtà. Ed una ,·olta di più ricanterà ucl me1norc pensiero il 111eb11conico « cosa bella e mortai passa e non dura n! E. F. La tricromia del " Palazzo della Russia .. A co111plr111mlo dell'articolo e dl'lle il/11slro1i o11 i sulla riuscitissima Mostro Russa, diamo 1mre in questo fascicolo 11110 splmllida lm•ola - da ml acquarrl/o di A. Brnois - in cui il Palazzo della Russia è ri/Jtollollo in 111110 la sua impomnw. = 514=

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