J,' ESPOSIZIONE DI TO RI NO rieni:e della t('le-:::;rafia sc111~'l fili del ).tarconi. E del )larconi ceco i primi ro/1.-rers da lui impiegati l!('lle csp<':rÌ<':117.C CS<."guit<': nd 1895, <':, cimelio prc1,iosissimo. il primo tlcircfor nwgnctico da lui costruito alla m<':glio 1..'011 una scatoia di sigari Per c,;;;o, 11cl l ')O~. furono riCe\' ute dalla nrn·c Cnr/o .,liberto le prime coruunkazioni radiotclcgratìche \·cramentc import anti: e innanzi al piceolo e mocl('SIO apll.'lrccchio. come si indugia re\'<!- r<':Ut(' <': commoss.'l ranima nostra! Qui doncbh<:ro pure essere i cimclii di Galiloo Fcrraris. )la si ritenne opportuno cli disporli fa, dO\'C il grnnde e geniale scicm.iato trionfa: cioè nello s//lud dedicato al campo magm:tico rotm1t c. Il campo maf:'.nCtico rotante 1 Quante ,·oltc non udimmo ac«nnar<': a,! esso. l" <111autc \"Olt c esso 11011 si affaceiò al nostro pc,nsicro come cinto di un ,·clo imp<':• netrahilc: il \·clo della Dea Tanit, 111isterioso apportatore cli magnifiche encrgi(' (' di possanza a chi lo 1xisscdcss1:. Im·ece, al dire ciel prof. Amò. che del Ferrnris fu l'allie\'o prediletto, è semplice il priudpio. cui si in-;pira la grande scoperta. / RAD IOTELEGRAFIA )la <1uesto principio non io mi :1.tte11terò <.'Crto a spi<.-gnre. Piuttosto mi è caro il riprodurre alc1111i punti di due belle confereur.c, tenute 1\al prof. Arnò, intorno all'i111'cur.io11c. che risolse tcçnicamente il prob!<':ma della trasmissione ddl'c11ergin clc-ttric:i a grandi distanr.c e che si rianuocla storicamente alla nostra dt1i1, poichè fu a Torino, in mm sera dell'agosto 1Sf'15, che il Fcrraris pa$5<':',;:f,:Ìnndo, come al ,;olito, <1uasi traH>gnato, nci pr,:,s..-,i del (J11articrc dcl\a Cernaia, fissò il principio, che clo1·c\·a eternare il suo nom<':. • Poche S<.'Operte - dice ch111<111e l'Amò - sea turirono così natur:i.li come quella del campo rotautc. Ad essa i! F<':rraris 11011 i;iunsc, nè per caso. nè per un 1·ago intuito, ma per la grande. multiforme 1..'0ltura del suo spirito, per la geniale romprt:nsione elci fenomeni fisici t: lìnalmeute 1)('r <1udl'ordiue particolare di idee, che <':~li scgui S<': 111prc in tutte le sue ricerche. A lui ~cr\'Ì di base il concetto. ehe tanto f::li era familiare, dcll':malogia dei fenomeni ottici cd t:lettro•maguctici; e a lui gio\'Ò moltissimo l'in• tima <.'01\0SCCnza dei fenomeni lumino~i e il fascino i,:: ranc! issi1110 d1c !o trascina\'a n •iuegli studi . La sua profonda e sict:ra couosccm.a della trattazione matematica dei fenom<':ni tisid periodici lo guidò 11cllo studio delle 011dub1.io11i acustiche, e già m::lle sue '.llcmorie sulla ternpt:ra dei suoni e ,;ul1e correnti telcfonidn.:. C"g"li mostra\'a la sua familiarità con <1uel fenomeno della diffc-rcma di fase-, d1c tnnto genialmente scoprì nel trasformatore e applkù ut:l suo campo rotant e. ST.\~J> X I I I • Cencr:i,.ionc ,H oscillazioni dcU<O•IH:IKnCtichc wmtinuc (Y:, hkni:iro l'oul.s,:,n), , .·\ ffcrrnta da scienziati e pratici l'i111p(.!rtanza g:rand ios.'l del m10,·o tron\to. nei laboratori 1kgli si udi os i e nelle oflicinc dei costruttori, il (·ampo Fcrraris \·eni\'a ad infonde-re come liti fer· mento vi,·ilicatorc: e pochi ;umi appre~so sorg:('\'a come primo 1no11umcnto, degno dell'uonlO dalla cui 111c11tc sagace era ,;orlo il germe f<'COndo, il grandioso impianto Lauffc11-Francofortc. il =499=
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